Tris di novità per Realme, che proprio ieri ha presentato i suoi nuovi prodotti dedicato al mercato italiano ed europeo. Si tratta di Realme 9, Realme 9 5G e Realme Pad Mini, ovvero due smartphone che rientrano nella fascia di prezzo compresa tra i 200 e i 300 euro e la versione light del tablet della casa.
Se Realme 9 5G punta tutto sulla connettività con un processore Qualcomm Snpadragon 695 octacore con modem 5G (in Italia nella versione 4GB di RAM e 64GB o 128 GB di archiviazione), il “fratello” Realme 9 ha i suoi punti di forza nella fotocamera da 108 MP con sensore HM6 Samsung, nel display Super AMOLED da 6,4” e nell’autonomia grazie alla batteria da 5000 mAh in accoppiata con un processore poco energivoro come lo Snapdragon 680.
Dei due smartphone abbiamo avuto occasione di provare per qualche giorno proprio il Realme 9 nella caratteristica colorazione giallo oro, e la conclusione a cui siamo giunti è che riesce bene negli obiettivi che si prefigge, mentre il processore ha bisogno di qualche accorgimento per rendere al meglio. Ecco perché.
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DESIGN ISPIRATO AL DESERTO E BUON DISPLAY
La prima cosa che salta all’occhio è l’effetto olografico della back cover che, realizzata con una procedura a strati, dà come risultato finale una texture dal look 3D che cambia in base alla luce. Ispirata alle dune del deserto, viene valorizzata al massimo nella colorazione giallo oro che ho provato; sono disponibili anche l’alternativa nera e quella bianca-argentea, più sobrie ma probabilmente meno d’impatto.
La cover posteriore è in materiale plastico, come anche la cornice a contrasto; la sensazione non è particolarmente premium, ma avendo una finitura opaca non trattiene troppo le impronte e ho apprezzato la scelta di posizionare il modulo fotografico su una placchetta trasparente in grado di dare continuità cromatica all’insieme.
Lungo la cornice si trovano il jack da 3.5mm per le cuffie, l’altoparlante mono, i tasti per il volume e l’accensione, la presa usb-C per la ricarica e lo slot triplo in cui è possibile inserire fino a due nanoSIM e una microSD, il che rappresenta un’ottima dotazione.
L’ergonomia è buona: il Realme 9 è piuttosto sottile e leggero (si parla di 7,9 mm di spessore e di 178 g di peso) e si tiene bene in mano, anche se la diagonale è già abbastanza ampia, per quanto mi riguarda, da dover usare anche l’altra mano per arrivare dall’altra parte del display, dove c’è il punch hole che ospita la fotocamera frontale.
Anche il display è una cosa che ho particolarmente apprezzato considerata la fascia di prezzo del prodotto: è un super AMOLED con frequenza di 90Hz che, con i suoi 6,4” e risoluzione 2400×1080 FHD si presta bene per varie attività, dalla navigazione al gaming, alla visione di contenuti multimediali. Queste caratteristiche hanno permesso di installare un sensore di riconoscimento delle impronte sotto al display che ci azzecca 9 volte su 10, quindi piuttosto accurato.
Si vede discretamente bene anche sotto la luce diretta del sole, anche se il fatto che la cornice inferiore sia un po’ più spessa rispetto alle altre, come accade su moltissimi smartphone di fascia media e bassa, non risulta particolarmente accattivante dal punto di vista estetico.
Positivo che comunque le cornici siano nel complesso abbastanza sottili, con una proporzione del 90,8% del display rispetto alla superficie, il tutto protetto da Gorilla Glass 5.
Arriva con una pellicola pre-applicata con un trattamento oleofobico niente male e nella confezione, oltre al caricatore, c’è anche una cover trasparente in silicone.
BENE IL SOFTWARE, PROCESSORE DA VALORIZZARE
Accanto a una dotazione hardware disponibile in due versioni da 6 GB o 8 GB di RAM e 128 GB di archiviazione, c’è un processore Qualcomm Snapdragon 680 con tecnologia di produzione a 6nm.
Un componente, questo, che brilla soprattutto per ottimizzazione dell’autonomia, che infatti è molto soddisfacente come dirò più avanti. Appunto per questo, l’esperienza out of the box non è entusiasmante in quanto a fluidità nonostante i 90Hz del display: potendo contare su una batteria da 5000 mAh, il mio consiglio è di impostare la modalità Massime Prestazioni dalle impostazioni, e in questo caso la musica cambia totalmente, regalandovi un’esperienza d’uso molto più scattante.
Una menzione merita anche il software: arriva nella versione Realme UI 3.0 basata su Android 12 con Fluid Space Design e l’ho trovato pratico, con una serie di personalizzazioni tipiche della casa e di chicche come le finestre flessibili, la possibilità di passare alla visualizzazione schermo diviso, la barra laterale intelligente contenente una serie di scorciatoie per screenshot, registra schermo, traduzione e calcolatrice. C’è anche l’opzione per aumentare virtualmente la RAM fino a 5 GB.
I sensori comprendono quello per la regolazione automatica della luminosità, quello di prossimità, il giroscopio e l’accelerometro, e devo dire che non ho riscontrato problemi di sorta nella gestione delle chiamate e dell’ascolto dei messaggi vocali passando dal vivavoce alla capsula auricolare e viceversa. Buona la qualità audio in chiamata e stabile la connessione in 4G.
SCHEDA TECNICA
- Schermo: 6,4 pollici AMOLED FullHD, 90 Hz, sensore d’impronte integrato, frequenza campionamento tocco 360Hz
- Processore: Qualcomm Snapdragon 680 octacore (CPU: Cortex-A73 2.4GHz * 4 + Cortex-A53 1.9GHz* 4)
- GPU: Adreno 610
- RAM: 6 GB o 8 GB LPDDR4x
- Memoria interna: 128 GB (UFS 2.1)
- Fotocamere posteriori: 108 MP (f/1.75) con sensore Samsung HM6, super-wide (119° e f/2.2), macro (f/2.4)
- Fotocamera anteriore: 16 MP, Sony IMX471
- Connettività: 4G, Wi-Fi 2.4/5 GHz, Bluetooth 5.1, GPS/GLONASS/Galileo, NFC
- Audio: speaker mono
- Batteria: 5000 mAh con ricarica rapida a 33 W
- Software: Android 12 con Realme UI 3.0
- Dimensioni: 160mm x 73,3mm x 7,99mm
- Peso: 178 g
COMPARTO FOTOGRAFICO
La filosofia di Realme è quella di mettere a disposizione di tutti i clienti – e non solo degli altospendenti – degli smartphone con componenti di qualità elevata a prezzi abbordabili. Tuttavia, visto che si vuole puntare con un dispositivo come il Realme 9 a una fascia di prezzo medio-bassa, è necessario scegliere su che aspetti investire.
Senza dubbio, nel caso di questo smartphone si è scelto di puntare sul comparto fotografico, che alla fotocamera da 108 MP – e sappiamo che i megapixel non sono tutto per fare delle buone foto; a questo proposito, avete visto i nostri consigli per la fotografia notturna con il Realme 9 Pro Plus? – affianca un sensore Samsung HM6, una lente ultra grandangolare e una macro.
Per quanto riguarda la fotocamera principale, bisogna dire che effettivamente il sensore non delude le aspettative e regala delle soddisfazioni: le foto scattate di giorno sono ricche di dettagli, definite e ricordano nella color abbastanza satura e dai toni caldi la resa degli scatti tipici dei Samsung. La modalità ritratto fornisce un colorito sano e un effetto bokeh mediamente accurato, che viene messo in difficoltà dai capelli ricci che risultano sempre un po’ più complicati da scontornare; lo stesso vale per gli scatti in modalità selfie.
La situazione cambia un po’ nelle foto notturne, dove alcune aree meno illuminate risultano più impastate ma sempre al di sopra delle aspettative e della media di questa fascia; le fonti luminose non vengono bruciate troppo e anche in presenza di luci particolarmente intense si mantiene un bilanciamento discreto con le parti scure.
La lente ultra grandandolare presenta una leggera aberrazione che si nota ai margini delle foto, come si vede nello scatto della chiesetta nel parco, e la macro è a fuoco fisso, e quindi richiede di avvicinarsi a 4 cm dal soggetto per il migliore risultato.
Passando al lato video, la qualità massima è 1080p 30fps ma non sono particolarmente definiti né stabili, come si vede nella breve clip in cui cammino nel parco. L’app fotocamera è quella già vista sugli ultimi Realme, abbastanza intuitiva; oltre alla classica modalità foto, video, panorama, ritratto, notte ha anche timelapse e street photography, insomma lo stesso menù di Realme 9 Pro Plus (che però riesce a sfruttare meglio la modalità pro in notturna grazie alla stabilizzazione ottica).
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OTTIMA AUTONOMIA E RICARICA RAPIDA
Come anticipato, l’autonomia è uno dei punti forti del Realme 9, che può contare su una batteria da 5000 mAh che vi porta comodamente a un giorno e mezzo di utilizzo medio, considerando che io l’ho utilizzato come hotspot tutto il giorno dovendo lavorare in mobilità e l’ho impostato su Massime Prestazioni, quindi decisamente promosso da questo punto di vista.
È presente inoltre la ricarica a 33W, non fulminea come sui fratelli di fascia alta ma che vi permette di ricaricarlo completamente in un’ora e quindici minuti e di ricaricarlo del 50% in soli trenta minuti; la differenza di proporzioni tra le due tempistiche è dovuta alla presenza di sistemi di sicurezza per la ricarica che, tra le altre cose, rallentano il processo man mano che ci si avvicina al 100%. Insomma un pacchetto di funzionalità interessanti e non scontate per la fascia di prezzo in cui rientra, anche se manca ovviamente la ricarica wireless.
PREZZO E CONCLUSIONI
Realme 9 è disponibile a 279 euro nel taglio 6 GB/128 GB e a 299 euro in quello 8 GB/128 GB; la versione più economica sarà disponibile a un prezzo promozionale di lancio dal 17 al 21 maggio su Amazon a 249 euro.
Tirando le somme, è uno smartphone che fa delle belle fotografie per la sua fascia di prezzo, con un’autonomia che non vi lascia a piedi quando meno lo vorreste, un display niente male e una dotazione di slot che vi permette di usare due nanoSIM fisiche e anche una scheda di memoria microSD, a fronte di un processore molto risparmioso nei consumi anche se non fulmineo.
Quindi come sempre accade, bisogna fare i calcoli in base alle proprie necessità; sicuramente lo vedrei bene in mano a un utente che voglia una fotocamera e un’autonomia di cui fidarsi e magari non sia troppo interessato alle prestazioni. La mia impressione è che la soluzione ideale sarebbe stata una combo tra i due nuovi smartphone presentati da Realme in questa tornata: se il Realme 9 fosse stato equipaggiato con il processore della versione 5G, sarebbe stato davvero una notevole alternativa.
Al netto di queste considerazioni, a questo prezzo di listino – ma anche considerando quello di lancio – il mercato è piuttosto competitivo, ci sono diversi altri smartphone che offrono un pacchetto completo aggiungendo poche decine di euro, anche della stessa Realme come il GT Master Edition, il GT Neo 2, il Realme 8 Pro o il sempreverde Galaxy A52s. Quindi un pochino sovraprezzato, diventerà una buona alternativa per chi si ritrovi nella descrizione di cui sopra se dovesse scendere intorno ai 220 euro con lo street price o qualche offerta.