Il mondo dei Robot automatici è in continua evoluzione e sulle nostre pagine da anni vi parliamo di aspirapolveri automatici in grado di pulire, lavare e igienizzare la vostra casa. Un settore in continua espansione che ha visto un miglioramento netto nell’ultimo biennio e che oggi ci permette di avere la nostra casa pulita con un costo iniziale sostenibile e un risultato soddisfacente.
I Robot autonomi però non esistono solo per la casa e questa tipologia di prodotti sta prendendo sempre più piede all’esterno delle nostre abitazioni. In particolare, robot che puliscono piscine e tagliaerba autonomi sono due dei migliori esempi di progresso tecnologico in questo ambito che possiamo avere.
Ed è proprio con quest’ultima categoria di prodotto che vi anticipiamo HDgreen, la nuova realtà di HDnetwork che presto lanceremo e che amplierà la nostra offerta editoriale focalizzando l’attenzione su tutto il mondo dell’energia rinnovabile, della tecnologia sostenibile, delle tariffe, bollette e di tutto il mondo green in senso ampio.
Un’anticipazione che arriva con Ambrogio, una gamma di tagliaerba Robot che da anni è presente sul mercato grazie a Zucchetti Centro Sistemi, eccellenza italiana con sede nel Valdarno e che ho avuto modo di conoscere personalmente in passato vivendo non lontano dalla sede dove vengono sviluppati i prodotti.
Probabilmente se vi siete già avvicinati a questa tipologia di elettrodomestici intelligenti, vi sarete imbattuti in Ambrogio o meglio, in una delle versioni di Ambrogio. Zucchetti Centro Sistemi ha infatti un’esperienza pluriennale nel settore e dalla provincia di Firenze si è ampliata arrivando in tutta Europa e non solo con tantissime diverse versioni del suo robottino.
Una realtà italiana che assembla, sviluppa, collauda e gestisce tutto localmente e che ha all’interno della sua fabbrica un’importante area di ricerca e sviluppo in grado di migliorare costantemente i propri device offrendo ai clienti aggiornamenti costanti e novità importanti sia a livello software, sia per assistenza e ovviamente con novità di prodotto molto avanzate.
In quest’ultima area ricade il modello che ho avuto modo di provare nell’ultimo mese e che rappresenta l’eccellenza nel settore e posso considerarlo come la Ferrari dei tagliaerba intelligenti.
AMBROGIO 4.36 RTK 4WD AI: TUTTO QUELLO CHE POTRESTE DESIDERARE
Un nome che è tutto un programma e che racchiude tutte le tecnologie utilizzate all’interno di questo modello. Connessione RTK, trasmissione 4WD elettrica, Intelligenza Artificiale e una capacità di taglio che permette di coprire un area fino a 10.000mq e con la possibilità di arrampicarsi fino al 65% di pendenza. Un prodotto unico, per certi aspetti estremo, ma che mi ha permesso di capire a fondo le difficoltà che si nascondono dietro un prodotto che deve essere autonomo, coprire superfici enormi, essere sicuro e al tempo stesso affidabile e, soprattutto, preciso.
Per questo, prima di entrare nel dettaglio del nostro Ambrogio 4.36, voglio farvi capire perché un robot tagliaerba evoluto è totalmente diverso da un robot aspirapolvere top di gamma.
SPAZIO APERTO = NESSUN MURO
Concetto semplice e per molti scontato ma che di fatto crea una prima ed importante distinzione fra due tipologie di prodotti. Un robot da casa ha sempre un riferimento chiaro: un muro. Che abbia un sistema di navigazione laser, una telecamera o dei sensori ad ultrasuoni poco importa: il segnale rimbalza sui muri, torna indietro e permette di mappare in modo semplice, preciso e veloce la nostra casa. Che sia più o meno sofisticata la mappa creata è “superfluo” in quanto il robot non rischia di “perdersi” perché al massimo rimane chiuso in una stanza, sbatte su un muro e non crea certamente danni o ancora non mette in pericolo nessuno non avendo lame rotanti in azione.
Inoltre in casa si ha quasi ovunque il wi-fi e a prescindere dal sistema di mappatura, il rientro alla base sarà facilitato sia dalla connessione diretta tra basetta e robot, sia dal segnale wi-fi che permette di facilitare lo scambio di informazioni tra robot, base e utilizzatore.
Un ambiente domestico è quindi considerabile come una situazione controllata, facile, il cui margine di errore è molto basso e dove le variabili sono limitate ad una porta chiusa o ad un oggetto che per qualche motivo blocca il movimento del robot stesso. Non ci sono altre “problematiche” reali o possibili rischi per persone, animali o oggetti.
Discorso totalmente opposto per un oggetto che si muove nello spazio, non ha alcun riferimento di parete, alcun ostacolo reale ad eccezione di piante, aiuole o mobilio da giardino e che ha una lama rotante sotto che taglia continuamente ad ogni passaggio. Un prodotto che deve essere quindi studiato, ingegnerizzato e pensato in modo totalmente diverso.
Sul mercato esistono fondamentalmente due tipologie di Tagliaerba autonomi: con filo o senza filo. Nel primo caso il filo da mettere sottoterra crea le pareti virtuali e rende il giardino molto più simile ad una stanza e quindi molto più facile da gestire. Il “limite” di questa modalità di utilizzo è però nella grandezza del giardino. Fino a quando avete un giardino grande “il giusto”, passare 100/200/300 metri di cavo può non essere un problema. Nel caso in cui la vostra casa fosse inserita in un parco grande, magari con tanto prato da tagliare, piante e molto altro, ecco che passare km di cavo potrebbe non essere proprio semplice e allo stesso tempo la manutenzione dello stesso potrebbe non essere banale. E’ infatti probabile che più grande sia il vostro prato, più facile sia avere un bosco vicino o comunque animali selvatici che possono scavare, muovere terra e magari rompere proprio una zona dove avete interrato il filo.
Insomma, se per tantissimi casi un cavo perimetrale è la soluzione perfetta, ci sono molte altre necessità che devono essere coperte a cui Zucchetti Centro Sistemi cerca di andare incontro grazie alla tecnologia RTK.
Nota bene: è ovvio che se si ha un prato molto grande e ci si avvicina a prodotti di fascia molto alta e si vuole il massimo, il costo del dispositivo è relativo e molto probabilmente il proprietario di una villa con 5000mq di prato all’inglese da tagliare non ha problemi a spendere qualche migliaio di euro per un prodotto come Ambrogio top di gamma. Va quindi inserito Ambrogio 4.36 RTK in un contesto di utilizzo molto specifico e non adatto a chi ha un prato dietro casa, magari in città o in una villetta con 200mq di pratino.
TECNOLOGIA RTK: SPAZIO APERTO E 10.000MQ PER CHI PUO!
Lasciate le pareti e i fili a chi ha giardini e case “normali”, se siete ancora più fortunati e avete un giardino enorme, magari anche una piscina, la soluzione di Zucchetti Centro Sistemi è la tecnologia RTK. Si tratta di un sistema in grado di geolocalizzare il robottino in ogni momento, triangolare il segnale sfruttando satelliti, antenna e connessione 4G al fine di mandare ai server Zucchetti Centro Sistemi una serie di dati che, elaborati in tempo reale, permettono di mappare, tracciare e trovare Ambrogio ovunque ed in qualsiasi momento.
La tecnologia RTK diventa fondamentale e nettamente migliore rispetto alla localizzazione classica tramite GPS in quanto permette di avere una precisione fino a 5cm in campo aperto e con segnale massimo. Un dettaglio che è determinante quando parliamo di taglio di un prato. Se infatti in auto o a piedi un GPS con uno scarto di 3/5 metri non crea alcun problema – il negozio o la casa lo trovate sicuramente – per un tagliaerba avere 3 metri di errore equivale a tagliare o non tagliare una parte molto grande del vostro giardino.
Una differenza netta che vede la soluzione RTK estremamente vincente e permette al robot di effettuare tagli in modo eccellente in tutto il vostro giardino.
INSTALLAZIONE E FUNZIONAMENTO
Ambrogio, o meglio, tutta la gamma di prodotti Ambrogio che partono da 899€, sono pensati per essere acquistati presso rivenditori autorizzati e installati dagli stessi rivenditori o comunque da tecnici qualificati. Sebbene si tratti di prodotti che possono essere comunque gestiti da un utente che ha un po’ di dimestichezza con la tecnologia, Zucchetti Centro Sistemi tiene molto alla qualità dei propri dispositivi e quindi preferisce che la prima configurazione avvenga in modo corretto per poi poter avere una qualità di taglio e precisione ottimale.
Ovviamente a seconda del Robot che sceglierete, cambieranno le caratteristiche e il tipo di installazione. Nel caso del nostro 4.36 RTK AI è sicuramente necessaria una configurazione ad hoc che possa quindi tenere in considerazione le diversità di terreni, situazioni e anche il tipo di vegetazione presente.
Avendo una geolocalizzazione tramite satelliti e antenne, è chiaro che Ambrogio 4.36 RTK ha bisogno di spazio aperto per lavorare in modo ottimale e dunque all’interno di un bosco o in presenza di piante molto alte, la precisione del posizionamento potrebbe variare e non essere perfetta.
Ecco, quindi, che l’installazione corretta e la mappatura del giardino in modo esatto diventano fondamentali. Tutto è comunque molto semplice: una volta scartato il Robot, montata la batteria e collegata la basetta – tutte operazioni davvero semplici – si avvierà la localizzazione del robot che inizierà a dialogare con l’antenna di zona (una sola antenna serve un’area di 15KM quadrati circa), con i satelliti e con i server Zucchetti centro Sistemi. Appena tutto sarà pronto, verrà fatta una mappatura manuale dei bordi del vostro giardino. Si tratta di una scelta interessante in quanto potrete guidare Ambrogio direttamente dallo schermo del vostro smartphone permettendo al robot di arrivare molto vicino ai bordi fin dal primissimo taglio.
Ovviamente a seconda della dimensione del vostro giardino, l’operazione può richiedere del tempo ma è molto importante fare una prima mappatura il più corretta possibile. Una volta finito il giro, evitati ostacoli, alberi e piante, tutta la mappa verrà inviata in cloud ai server che la elaboreranno e la rimanderanno ad Ambrogio indicando il percorso più intelligente per tagliare il vostro prato.
A questo punto potrà avvenire il primo passaggio che permetterà al nostro amico di mappare anche l’interno del giardino e imparare via via tutte le particolarità del nostro prato.
Nel caso in cui Ambrogio non arrivasse esattamente al bordo che avevate inizialmente fissato, potete andare sull’applicazione e modificare la mappa in modo fine, allargando l’area di taglio colorando dei pixel in più che poi diventeranno zona effettiva di taglio nel successivo passaggio. Si tratta di una soluzione interessante che può tornare molto utile soprattutto in presenza di bordi con baratri, piscine o ancora aiuole molto basse che magari non vengono rilevate dai sensori o scalini coperti da erba che potrebbero trarre in inganno il dispositivo.
Va comunque sempre tenuto a mente che Ambrogio, anche in questa versione TOP, è da considerare come un regolatore di taglio e non come un “trattore” che taglia qualunque cosa. Essendo autonomo ha infatti una serie di sistemi di sicurezza che limitano l’azione di taglio in caso di comportamenti anomali e inaspettati che vedremo nel prossimo capitolo.
TEST TAGLIO SOTTO LA PIOGGIA SUPERATO – FOTO
Il taglio avviene tramite una lama di metallo posta nella parte inferiore della scocca e che offre una escursione variabile da 75mm a 30mm e che permette quindi di avere un prato più o meno alto con la possibilità di decidere anche altezze diverse in più zone: sarà Ambrogio ad autoregolare la lama a seconda delle impostazioni che avete dato.
Ambrogio, essendo in regolatore di erba, non può essere messo in un campo con piante di 30cm ma è studiato per lavorare in giardini curati, senza pietre o sassi e in situazioni controllate. Potete comunque far passare prima il robot ad un’altezza di 70mm e poi diminuire l’altezza dell’erba nei successivi tagli fino a quando non avrete la situazione desiderata. Si tratta di piccole accortezze che dovete fare solo le prima volte in quanto poi il prato sarà sempre mantenuto in autonomia dal robot all’altezza che avete scelto e con zona diversificate a seconda delle vostre esigenze.
Tramite applicazione o ancora direttamente dal grande schermo presente sul prodotto, è possibile impostate moltissimi parametri e in particolare vi elenco alcune delle caratteristiche che ritengo molto utili e che vi daranno un’idea delle potenzialità del dispositivo:
- Taglio a zone con la possibilità di definire altezze diverse
- Taglio ad orari e giorni diversi sia per zone sia per tutto il prato
- Taglio anche in presenza di pioggia (si sporca il robot ma risulta efficace comunque dalle nostre prove)
- Divisione del prato in aree con eccezioni di taglio o alternanza diversa a seconda della settimana
- Possibilità di creare percorsi per passare da una zona ad un’altra anche in assenza di erba
Insomma, potete personalizzare moltissimi aspetti e andare anche a gestire in modo fine tutta la parte dei sensori e della sensibilità degli stessi in modo da poter avere la certezza sia del taglio, sia della sicurezza del robot che non finirà giù da scale o magari in piscina.
TANTI SENSORI E OTTIMA SICUREZZA
Non solo RTK e quindi localizzazione tramite satelliti, ma anche sensori ad ultrasuoni presenti sulla parte anteriore del Robot che consentono il rilevamento degli ostacoli. Una soluzione efficace e che permette ad Ambrogio di proseguire il suo percorso anche nel caso in cui abbiate lasciato oggetti nuovi e non mappati all’interno della zona di taglio.
Nel caso in cui i sensori non dovessero vedere l’ostacolo perché troppo piccolo (immaginate un auricolare a filo nell’erba) interviene un blocco della lama rotante nel momento in cui viene rilevata una resistenza diversa da quella classica del manto erboso. Ambrogio interrompe immediatamente la rotazione della lama, si blocca, si ferma e torna indietro. Procede per circa 10 secondi intorno all’ostacolo o al problema e solo dopo aver verificato l’assenza di oggetti, fa ripartire il taglio.
A questo si aggiungono altre caratteristiche come i sensori erba e i sensori baratro. I sensori erba sono posizionati sotto la parte anteriore di Ambrogio e leggono la presenza dell’erba. Come avrete capito dai precedenti paragrafi, un giardino non ha necessariamente muri e un prato potrebbe finire senza un muro ma direttamente attaccato ad un pavimento piastrellato o ancora ad una strada con ghiaia. Ecco quindi che i sensori erba riconoscono l’assenza del prato e bloccano il Robot che tornerà indietro automaticamente proseguendo il suo percorso senza “tagliare” dove l’erba non è presente.
Una soluzione molto utile anche nel caso in cui abbiate un prato che sta crescendo, che avete ripiantato o che magari avete lavorato e ancora non ha sufficiente erba per essere tagliato. Ambrogio riconosce la mancanza di verde ed eviterà di andare sopra quella porzione di prato che magari contiene tutti i semi che ancora devono germogliare.
In modo analogo i sensori baratro servono per evitare “cadute” ad Ambrogio. Che siano scale, bordi di piscine, muretti o limiti oltre i quali è presente un salto, i sensori posizionati sempre nella parte inferiore del muso del Robot, permettono di evitare spiacevoli sorprese. Possono essere regolati in modo più o meno sensibile e potete quindi scegliere il “rischio” che volete far correre al vostro Ambrogio di casa. Vi assicuro che le prima volte, considerando l’ottima velocità di movimento del tagliaerba, avrete un attimo di timore nel regolare in modo poco sensibile il sensore di baratro.
Esistono altri due sistemi di sicurezza che si aggiungono ai vari sensori: il primo riguarda la motricità del robot. Nel caso in cui i motori elettrici delle 4 ruote motrici dovessero avvertire una resistenza diversa rispetto alla normale andatura, il robot si fermerà e tornerà indietro al fine di evitare il problema, magari aggirandolo. Questo è molto utile in caso di presenza di sassi o di altri elementi che potrebbero entrare nel prato in modo inaspettato e che i sensori ad ultrasuoni non riescono a vedere perché magari troppo bassi. Il secondo invece è legato all’inclinazione di Ambrogio.
Il modello 4.36 RTK 4WD ha una forza pazzesca che gli consente di arrampicarci fino al 65% di pendenza e di superare anche terreni bagnati grazie alle grandi ruote tassellate posteriori. Forza che però va domata perché un conto è arrampicarsi su terreni piani, un conto è iniziare a lavorare in situazioni non perfette. Il cilindro di snodo presente nel centro di Ambrogio permette una buona escursione sull’asse orizzontale garantendo il mantenimento della lama parallela al terreno anche in caso di inclinazioni non perfette del giardino. C’è però un controllo che evita al robot di proseguire quando l’inclinazione tra ruote anteriori e posteriori diventa troppo marcata, rischiando il ribaltamento. In questo caso Ambrogio non solo si fermerà ma richiederà l’intervento umano per poter essere sbloccato al fine di controllare bene la situazione.
Insomma, tanti sistemi di sicurezza che permettono al robot di operare in completa autonomia e al tempo stesso di non avere sorprese al nostro rientro o danni ad oggetti, piante o attrezzature a cui teniamo.
RICOVERO, ASSISTENZA E MANUTENZIONE
Nell’invitarvi a vedere il video che contiene ulteriori informazioni rispetto a quanto scritto, voglio analizzare un ulteriore aspetto di Ambrogio e dell’ingegnerizzazione dietro al prodotto. Tutte le componenti sono sovradimensionate al fine di avere un dispositivo in grado di durare anni e con una garanzia di 6 anni sulle parti non deteriorabili (ruote per esempio).
Zucchetti Centro Sistemi ha inoltre aggiunto alcune caratteristiche per aumentare la longevità del Robot: la batteria, che nel prodotto provato arriva a 4 ore di autonomia di taglio, non solo è facilmente sostituibile, ma si ricarica in modo intelligente. Una volta che Ambrogio è tornato alla base, anche se si collega all’alimentazione, non attiverà la ricarica fino a quando la batteria non si sarà raffreddata. Inoltre la ricarica non partirà comunque se non è il momento giusto. Il nostro amico sa infatti a che ora dovrà tornare a tagliare il nostro prato e quindi ricaricherà la batteria solo prima di iniziare il taglio calcolando il tempo necessario per uscire con il 100% di autonomia e non lasciare la batteria carica magari tutta la notte o più giorni (potete infatti non dover tagliare il prato ogni giorno ma solo 1 o 2 volte a settimana).
Molto ma molto interessante anche il ricovero del mezzo. Se è vero che Ambrogio funziona senza fili – il modello provato – è altrettanto vero che la basetta ha bisogno di un filo di 2/3 metri per permette un rientro perfetto di Ambrogio. Una scelta che sembra un controsenso ma che risolve un problema e offre un’opportunità. Grazie al filo è possibile posizionare la basetta in qualunque posto, anche incastrata tra due piante: Ambrogio non avrà bisogno di spazio per far manovra ma la farà prima di arrivare alla base. L’opportunità si apre nel momento in cui volete far andare Ambrogio in una casetta degli attrezzi o in una rimessa: non essendoci segnale GPS visto che parliamo di luoghi coperti, il filo permetterà al robot si seguire la strada, il percorso, senza sbagliare e con precisione assoluta fino ad arrivare alla stazione di ricarica.
Ottima anche la manutenzione: tutto è facile da pulire e non ci sono elementi che possono essere delicati. Metallo, plastica molto buona, ruote estremamente robuste e con una gomma molto spessa e una robustezza notevole che viene confermata anche dal peso importante del prodotto. Il prato però non si taglia in modo uguale tutto l’anno e per non lasciare Ambrogio sempre fuori, è stato inserito un connettore di ricarica anche nella parte posteriore del tagliaerba in modo da non dover spostare la basetta ma poter caricare il robot con il suo alimentatore durante l’inverno e mantenere in vita la batteria senza tenere Ambrogio al freddo e al gelo (ok ci siamo un po’ affezionati).
CONCLUSIONI
La prova di Ambrogio 4.36 RTK 4WD AI è stata molto interessante in quanto mi ha permesso di conoscere una realtà italiana eccellente e un gruppo di ragazzi e ragazze che lavorano in modo organizzato ed efficiente per migliorare i propri prodotti e risolvere problematiche e sfide nuove che possono presentarsi nei giardini di persone sicuramente fortunate.
Una gamma, come detto, che parte da 899€ fino ai circa 7400€ di questo modello (ma si possono superare i 20k) e che quindi si adatta a qualunque esigenza, portafoglio e dimensione di prato. Ovviamente i 10.000mq sono il limite massimo ad oggi raggiungibile da Ambrogio 4.36 RTK 4WD AI, ma Zucchetti Centro Sistemi offre Robot tagliaerba autonomi che possono arrivare a ben 80.000mq ed è una dimensione talmente alta da accontentare praticamente tutti.
Non ci resta ora che invitarvi a vedere il sito Zucchetti Centro Sistemi e la gamma Ambrogio e darvi appuntamento al 5 giugno per il lancio di HDgreen, il nuovo verticale di HDnetwork che vi presenteremo ufficialmente tra una settimana.
VIDEO
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