Ci troviamo in quel momento dell’anno in cui si comincia a pensare alla ripresa delle attività scolastiche e lavorative ma, come ben sappiamo, in questo nefasto 2020 il ritorno alla “normalità” potrebbe essere per molti ben diverso dal solito. Tra alunni che frequenteranno le classi solo a giorni alternati e lavoratori che proseguiranno nel loro remote working, in molti saranno probabilmente alla ricerca di un notebook per permettere ai figli di seguire le lezioni o per poter lavorare da casa con la stessa efficienza che si ha in ufficio.
Ecco, il nuovo Asus VivoBook S15 arrivato in Italia quest’estate è uno di quei notebook che si presta per soddisfare le esigenze di entrambe le categorie e lo fa mantenendo un punto prezzo accettabile in rapporto a prestazioni che sono sicuramente superiori a quelle del vostro vecchio desktop di casa che ancora monta Windows 7! Volete qualche dettaglio in più? Continuate a leggere e sarete accontentati.
SOMMARIO
DESIGN SOBRIO E MATERIALI OK
La serie VivoBook di Asus è tradizionalmente caratterizzata da prodotti che puntano principalmente sulla sostanza. Proprio per questo motivo non possiamo certo aspettarci design estremi in termini di dimensioni e peso o le soluzioni stilistiche avveniristiche che troviamo sugli ZenBook e sui portatili ROG da gaming. Questi notebook sono molto più sobri e hanno uno stile che potremmo definire abbastanza classico.
Nonostante ciò siamo comunque di fronte ad un prodotto ben realizzato. La scocca è bella rigida, interamente realizzata in materiale metallico con l’unica eccezione data dalle cornici del display, che sono in plastica ma restano comunque sufficientemente contenute in termini di dimensioni. Anche grazie a questo espediente, oltre a una serie di colorazioni molto particolari del pannello posteriore, il design risulta – come detto in precedenza – sobrio ma sicuramente contemporaneo.
Il pannello da 15,6 pollici porta ad una impronta che misura 35,98 cm di larghezza per 23,38 di profondità. Lo spessore è invece abbastanza ridotto: parliamo di 1,6 cm che è in linea o leggermente sotto la media delle soluzioni di questa categoria. Chiudiamo con il peso, 1,8 Kg, che sono ben distribuiti e in realtà sembrano meno.
Tra le caratteristiche che ho apprezzato c’è sicuramente la tastiera che è completa e include il tastierino numerico. Particolare l’accento giallo fluo sul tasto Invio, può piacere o no, personalmente non mi fa impazzire ma è certamente un dettaglio differenziante. I tasti sono retroilluminati e il feedback alla pressione è buono. Non siamo ovviamente ai livelli delle migliori soluzioni sotto questo punto di vista ma non sono rimasto deluso; avrei forse solo preferito un po’ più di resistenza alla pressione.
Allineato alla barra spaziatrice, inserito come sempre nel poggiapolsi, troviamo il touchpad. Non è enorme, anzi, Asus avrebbe sicuramente potuto allargarlo di più dato tutto lo spazio a disposizione. É comunque un touchpad con cui si riesce a lavorare abbastanza comodamente: le dita scorrono bene, la risposta è precisa e si possono sfruttare le gesture di sistema grazie ad un corretto riconoscimento del multi-touch.
La mia configurazione non include lettore di impronte e nemmeno infrarossi per il riconoscimento del volto. Parliamo di una soluzione di fascia media e ormai direi che mi aspetto di trovare almeno uno dei due metodi di accesso rapido anche in questo segmento di mercato.
Detto questo parliamo di porte di espansione che su questo VivoBook S15 non mancano di certo. Sul lato sinistro abbiamo il connettore proprietario per la ricarica, una HDMI standard, una USB-A 3.2 Gen 1, una USB-C 3.2 Gen 1 e il jack audio combo. Il lato opposto ospita invece un lettore di microSD e altre due USB-A, questa volta soltanto 2.0. Una dotazione indubbiamente buona ma per la quale devo segnalarvi l’impossibilità di ricaricare il notebook tramite la USB-C.
Gli speaker sono posti sul fondo del notebook e hanno una buona resa, specialmente se consideriamo il collocamento del prodotto all’interno della lineup di Asus e quello che offre la concorrenza nella stessa fascia. Come sempre date le dimensioni mancano un po’ di bassi ma nel complesso rimane un audio discreto e soddisfacente.
HARDWARE ALL’ALTEZZA DELLA SITUAZIONE
Come dicevo nell’introduzione, questo è un notebook che vedo bene in sostituzione del desktop di casa e che ad un prezzo tutto sommato corretto offre una potenza di calcolo sufficiente a soddisfare le esigenze di tutti i membri della famiglia e a supportare senza alcun problema l’eventuale utilizzo di un monitor esterno, anche 4K, per migliorare la resa in multitasking.
All’interno del VivoBook S15 (M533IA-BQ097T) troviamo infatti un processore AMD Ryzen di ultima generazione, per la precisione un Ryzen 7 4700U, accompagnato da 16 GB di RAM DDR4 a 3200 MHz e da un SSD PCIe da 512 GB. Si tratta di una unità non velocissima, circa 1000 MB/s in lettura e poco meno in scrittura, ma comunque aggiornabile in maniera abbastanza semplice anche grazie ad un secondo slot M.2 libero. La RAM è invece saldata sulla scheda madre ma vi assicuro che 16 GB sono più che sufficienti per la stragrande maggioranza delle operazioni che potete compiere con un notebook di questo tipo.
SCHEDA TECNICA ASUS VIVOBOOK S15:
- Display: 15,6 pollici LCD LED, FHD 1920×1080 pixel
- CPU: AMD Ryzen 7 4700U
- GPU: AMD Radeon Vega RX 7
- RAM: 16GB DDR4 a 3200 MHz
- Storage: SSD NVMe PCIe da 512 GB
- Connettività: Wi-Fi 6 Dual Band, Bluetooth 5.0
- Porte: USB Type A 3.2 Gen1, USB C 3.2 Gen1, Micro SD, HDMI, Jack Cuffie-Mic, 2 USB Type A 2.0
- Batteria: 50 Wh
- Dimensioni: 35,98 x 23,38 x 1,6 cm
- Peso: 1,8 Kg
Infine non manca una scheda grafica AMD Radeon RX Vega 7 che migliora le prestazioni delle Radeon Vega di precedente generazione ma che ancora non permette di pareggiare una scheda grafica discreta, anche di fascia bassa. Giochi leggeri e non troppo pretenziosi dal punto di vista grafico come Overwatch o Fortnite girano assolutamente senza problemi e si riesce ad ottenere una buona fluidità anche in FHD con dettaglio medio o basso.
Ma veniamo al nostro stress test che coinvolge tutti i core della CPU che vengono caricati al 100% per un minimo di 10 minuti. Come potete vedere dai grafici riportati qui sopra il comportamento del Ryzen 7 installato dentro al VivoBook è sicuramente buono, pur con una messa a punto che rimane comunque abbastanza conservativa. Dopo un veloce picco iniziale le frequenze degli 8 core si stabilizzano per qualche minuto intorno ai 3 GHz per poi calare definitivamente e assestarsi a 2,5 per tutto il resto del test. Dobbiamo però sicuramente notare anche l’andamento delle temperature che non vanno mai oltre i 75 gradi, con una media che è anche leggermente inferiore.
I margini per spingere oltre questo processore ci sarebbero eccome ma Asus, considerando anche la destinazione d’uso di questa tipologia di notebook, ha preferito mantenere un margine di sicurezza che gli permettesse di avere un sistema sempre stabile e soprattutto fresco anche all’esterno. Sulla tastiera si viaggia mediamente intorno ai 30-32 gradi e pure il fruscio delle ventole non è mai fastidioso. Il picco massimo di rotazione di queste ultime è di 2600 RPM ma anche quando stressato difficilmente si superano i 1.000 giri al minuto e il fruscio è appena accennato.
Quindi per cosa possiamo utilizzare questo Vivobook S15? Sostanzialmente ve l’ho anticipato poco fa. Siamo di fronte ad un prodotto ottimo per la stra-grande maggioranza degli utenti ma personalmente lo vedo molto bene in sostituzione di un vecchio PC desktop utilizzato per navigare, gestire le mail, far girare i programmi della suite Office, realizzare ricerche per la scuola e guardare video in streaming. Ecco, per tutto questo Vivobook S15 basta e avanza, specialmente se ci associate un monitor esterno quando non lo usate in mobilità.
Potete anche spingervi oltre, programmi di fotoritocco come Photoshop girano bene, specie per un utilizzo basilare. Eviterei invece software che impegnano in maniera intensiva la GPU come i vari Blender, Maya 3D e simili, in particolar modo se lavorate a progetti molto pesanti.
DISPLAY COSÌ COSÌ
A bordo di questo Asus VivoBook S15 troviamo un classico pannello da 15,6 pollici di diagonale con risoluzione FHD e una finitura opaca abbastanza efficace. Non è il miglior display che abbia mai visto a bordo di un notebook, anzi, non so se per colpa di questa finitura opaca molto invasiva o per la qualità generale del pannello ma i colori mi sembrano sempre un pochino slavati e l’angolo di visione non è ottimale.
Anche la luminosità massima è solo sufficiente, parliamo di circa 250nit che vanno bene in interna ma mettono un po’ in difficoltà sotto la luce del sole. Come naturale conseguenza il rapporto di contrasto non è certo il punto di forza di questo display, che a dire il vero è soltanto sufficiente in tutte le sue caratteristiche.
Come rivela l’analisi con il colormietro Xrite e il software Calman, infatti, la copertura dello standard sRGB è inferiore al 70% e in generale abbiamo dei Delta E, sia per i grigi che per i colori, che vanno oltre quello che è considerato il valore che indica la tolleranza. Non si tratta di un errore enorme ma è comunque da considerare perché esclude una serie di utilizzi che potrebbero essere tranquillamente supportati in termini di potenza di calcolo.
È sicuramente una magra consolazione, ma anche con i suoi limiti questo pannello resta un deciso passo in avanti rispetto ai modelli di un paio di anni fa che ancora montavano dei display HD e che potevano essere utilizzati soltanto se perfettamente allineati al viso. Resta comunque il fatto che se dovessi dare un consiglio ad Asus per migliorare questo prodotto partirei proprio dal display.
BUONA AUTONOMIA E RICARICA RAPIDA
E siamo arrivati al momento di spendere due parole sull’autonomia. All’interno del VivoBook S15 abbiamo un modulo da 50Wh: certamente non un dato sorprendente, all’interno di questa categoria di prodotti si trovano ormai soluzioni con batterie di capacità decisamente superiori. Nonostante ciò l’autonomia che si ottiene resta comunque molto buona e difficilmente capiterà di restare “a piedi”.
Considerando un utilizzo lavorativo fatto principalmente di videoscrittura e navigazione web si raggiungono senza troppi problemi le 8 ore e mezza, che scendono di qualche minuto se guardiamo video in streaming con l’app di Netflix. A pieno carico, invece, la batteria si scarica completamente in poco meno di due ore.
Consumo orario | Autonomia | |
Lavoro Internet giornaliero in Wi-Fi* | -11.6 % | 8.6 ore |
Netflix HD su app Metro* | -12.3 % | 8.1 ore |
Rendering Premiere Pro / Giochi | -52 % | 1.9 ore |
Draining in standby (Connected Standby On) | -0,1% | 49 giorni |
*Luminosità schermo al 50%, audio al 50%. Modalità energetica “Batteria Migliorata”.
Il caricatore in confezione da 45W è molto piccolo e carica il notebook da zero al 100% in poco più di 90 minuti grazie anche ad un sistema di ricarica rapida che vi permette di ricaricare il 60% della batteria in circa 45 minuti. Come già anticipato, tale soluzione con il suo connettore proprietario è l’unico modo per caricare il VivoBook S15: la USB-C non supporta infatti questo tipo di utilizzo.
CONSIDERAZIONI
In conclusione, quindi, VivoBook S15 è un notebook dal design abbastanza moderno, realizzato per la maggior parte in alluminio e sufficientemente curato nell’assemblaggio, anche considerando la fascia di prezzo. Le dimensioni non sono contenutissime ma resta una soluzione portatile che, allo stesso tempo, offre la possibilità di lavorare in maniera confortevole anche seduti alla scrivania o sul tavolo del salotto grazie ad un pannello comunque di buone dimensioni.
Parliamo di un prodotto mainstream che si posiziona nella media delle soluzioni nella sua categoria sotto tutti i punti di vista. Bene le performance e la durata della batteria, buona la dotazione di porte, ma sicuramente da migliorare il display; così come avrei utilizzato una SSD un po’ più veloce. Costa 799 euro, che è secondo me un prezzo corretto che lo mette in una posizione ottima in caso di eventuali offerte, non così rare, che potrebbero portarlo presto sotto i 700 euro.
PRO E CONTRO
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