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16.07.2021 In Asus, Tecnologia

Recensione Asus ZenBook Pro Duo UX582, doppio display all’ennesima potenza

Lo abbiamo incontrato per la prima volta a giugno del 2019 in occasione del Computex di Taipei, poi si è rivisto lo scorso anno con un aggiornamento che ha riguardato più che altro la piattaforma e ritorna ancora nel 2021, questa volta con modifiche più sostanziali e sicuramente significative per l’esperienza d’uso. Parlo del nuovo Asus ZenBook Pro Duo, IL notebook con doppio display, quello dal quale è partito tutto.

Sì, perchè è vero che successivamente questa caratteristica ha investito anche alcuni modelli ROG Zephyrus ma il primo prodotto ad introdurre il doppio display è stato proprio lo ZenBook Pro Duo. Beh, ora che avete capito di cosa sto parlando non mi resta che raccontarvi come sono andate le mie ultime due settimane in compagnia di questo notebook. Restate qui!

SOMMARIO

UNO SCREENPAD TUTTO NUOVO

Come vi ho già accennato poco fa, quest’anno non parliamo di un misero aggiornamento di piattaforma. C’è dell’altro e questo altro parte certamente dalla caratteristica distintiva di questo prodotto, ovvero il secondo display. ScreenPad+, questo il nome comerciale del pannello secondario, guadagna in questa nuova versione le cerniere che hanno caratterizzato il dual screen nei modelli della famiglia ROG e ottiene così un paio di vantaggi importanti.

Anzitutto una migliore leggibilità; essendo leggermente sollevato e inclinato a favore di vista, il secondo display è ora più visibile e la minora incidenza dell’angolo di visione contribuisce ad avere tonalità più vivide e fedeli. Oltre a questo abbiamo una migliore ergonomia in fase di interazione tramite touch e il motivo è sempre lo stesso, con il pannello leggermente sollevato andiamo a coprire meno informazioni e possiamo controllarlo in maniera più naturale. 

Tutto ciò ulteriormente arricchito dal pannello stesso che è ora più luminoso. Si sfiorano le 400 cd/mq che praticamente è lo stesso valore del display principale, con il quale il nuovo ScreenPad + condivide anche la risoluzione orizzontale, 3840 pixel, e la densità. Caratteristiche che giocano ovviamente a favore di un’esperienza d’uso molto più omogenea.

Ovviamente non basta però aggiungere un secondo display ad un notebook per renderlo funzionale; occorre anzitutto lavorare sul software e sul modo in cui questo interagisce con il pannello principale. In questi due anni il software che gestisce lo ScreenPad+ è migliorato molto, sia per completezza che per reattività. Le scorciatoie per spostare le finestre da un display all’altro sono più semplici da utilizzare e lo spazio è gestito in modo migliore.

Funziona benissimo quindi come strumento per attivare nuovi livelli di multitasking in mobilità ma avrebbe sicuramente bisogno di un numero maggiore di applicazioni dedicate. Tolte quelle sviluppate da ASUS per calcolatrice, note e scrittura manuale, l’unico strumento utile per interagire con software di terze parti è il Control Panel che era già presente anche lo scorso anno. 

Si tratta di una sorta di deck di controllo che interagisce al momento soltanto con i software della suite Adobe e consente di avere sempre a portata di dito alcuni comandi fondamentali. Ovviamente è totalmente personalizzabile ma già di default riproduce alcuni tasti di scelta rapida e delle manopole che ci permettono di effettuare regolazioni fini su determinati parametri. Insomma, uno strumento davvero interessante, peccato sia limitato a pochi software.

FUORI CAMBIA POCO MA CAMBIA

ScreenPad+ a parte, il design di questo ZenBook Pro Duo è rimasto molto simile a quello del modello precedente. Tratto distintivo del design sono sicuramente le linee decisamente spigolose e un aspetto abbastanza muscoloso. I materiali sono rimasti eccellenti, tutta la scocca è realizzata in metallo e, se da un lato il peso ne risente, dall’altro abbiamo una robustezza assolutamente invidiabile.

ZenBook Pro Duo pesa infatti 2.4 Kg, che non sono pochi ma tengono conto della presenza di un secondo display e di tutto il meccanismo di cerniere e rinforzi necessari per fare in modo che la struttura sia comunque rigida e solida al punto giusto. Anche lo spessore non è dei più contenuti, siamo a 2,1 cm, comunque qualcosa in meno rispetto allo scorso anno. Non siamo quindi certo di fronte alla soluzione più comoda da trasportare ma i vantaggi che abbiamo nel portare con noi un notebook con due display possono in alcuni casi ripagare ampiamente quel po’ di fatica in più. 

Uno spessore leggermente inferiore e anche un set di porte e connessioni che in parte differisce. Rispetto all’UX581, il nuovo ZenBook Pro Duo ripropone infatti la HDMI standard, il jack audio e il connettore per la ricarica proprietaria, ma perde una USB Tipo A a favore di una seconda Tipo-C che, insieme a quella già presente offre il supporto allo standard Thunderbolt 4.0.

Giusto poi spendere due parole sulla tastiera che a livello tecnico è decisamente valida. I tasti sono di buone dimensioni, la spaziatura è ottima e il feedback offerto mi è piaciuto. La corsa di 1,4 mm è più che sufficiente e il click preciso. Insomma, se non fosse per la posizione sarebbe una delle soluzioni migliori sul mercato. Peccato che spostata così in avanti, a mio modo di vedere, risulta davvero scomoda. Dopo pochi minuti di utilizzo, infatti, a causa dello spessore del notebook che vi costringe a tenere sollevati i polsi, i muscoli delle mani cominciano subito ad essere indolenziti e doloranti

Scomodo e certamente poco ergonomico anche il touchpad, motivo per cui vi consiglio di utilizzare sempre un mouse in abbinamento a questo ZenBook Pro Duo. Le dimensioni sono molto ridotte e il fatto che sia spostato tutto a destra a fianco della tastiera non aiuta a migliorare il feeling, specialmente se siete mancini e controllate il touchpad con la mano sinistra.

BUON DISPLAY OLED

Ed eccoci al display. Asus ha utilizzato qui un pannello OLED 4K, esattamente come per il modello dello scorso anno, la diagonale è di 15.6 pollici mentre il refresh rate è 60Hz. Trattandosi di un notebook pensato per la produttività e per la produzione di contenuti questo pannello garantisce una copertura praticamente completa dello standard sRGB ma anche di quello DCI P3 e delta E per scala di grigi e colori più che accettabili.

Discreta anche la luminosità massima che raggiunge e supera le 400 cd/mq garantendo una buona visibilità in tutte le situazioni anche grazie ai neri profondissimi e al conseguente contrasto molto molto elevato.

Non male anche il comparto audio; i due speaker presenti sotto la scocca, rivolti verso il piano d’appoggio, offrono una potenza di 2W ciascuno e sono in grado di offrire un suono pulito, con una buona presenza di alti e medi. Anche il volume è sufficiente mentre, come consuetudine, mancano un pochino di bassi, problema comune dovuto principalmente alla dimensione dei driver. Da segnalare poi la presenza di un sistema di microfoni che consente di attivare una tecnologia di soppressione dei rumori durante le videochiamate.

SCHEDA TECNICA

  • CPU: Processore Intel® Core™ i9-10980HK 2.4 GHz (16M cache, fino a 5.3 GHz)
  • GPU: NVIDIA® GeForce® RTX 3070,With Boost up to 1440MHz at 90W (110W with Dynamic Boost),8GB GDDR6
  • RAM: 32 GB SoDIMM on-board
  • Schermo: 15,6 pollici 16:9 4K OLED / ScreenPad+ 14 pollici IPS 4K
  • Archiviazione: SSD Samsung 1TB PCI-E
  • Porte: 1x USB-A 3.1 Gen2 /2x USB-C 3.2 Gen2 con Thunderbolt 4/HDMI 2.0 / Jack 3.5 mm cuffie + mic
  • Rete: Wi-Fi ax Intel / Bluetooth 5.0
  • Dimensioni: 35,9 x 24,92 x 21,5 cm / Peso: 2,4 kg
  • Batteria: 92 Wh / Alimentatore: 240 watt / OS: Windows 10 Pro
  • Altro: Webcam HD / Tastiera illuminata con LED bianchi / IR per Windows Hello

CORE i9 E RTX 3070 MOBILE

Veniamo a parlare invece un pochino di hardware e di prestazioni. Dentro a questo ZenBook Pro Duo trova posto una CPU Intel Core di decima generazione. Per la precisione si tratta di un Core i9 10980HK dotato di 8 core e 16 thread e qui accompagnato da 32 Gb di RAM e da un SSD Samsung da 1 TB che è l’unico elemento facilmente sostituibile della piattaforma. A completare il tutto troviamo poi una scheda grafica discreta NVIDIA GeForce RTX 3070 mobile. Insomma, una bella bestiolina controllata da un sistema di dissipazione formato da 4 heatpipe raffreddate in maniera attiva alle quali se ne aggiungono due a raffreddamento passivo.

Il risultato? Diciamo che non possiamo lamentarci. Il nostro stress test mostra un comportamento piuttosto standard sia per la CPU che per la GPU, con frequenze comunque soddisfacenti anche nei frangenti più complicati. Attivando la modalità massime prestazioni i valori di PL1 e PL2 arrivano a toccare i 107 W; un dato importante e che dimostra come la messa a punto di questo notebook sia stata comunque pensata per sfruttare al massimo il Core i9.

Caricando quindi al 100% il processore vediamo che le frequenze salgono immediatamente fino a oltre 4.00 GHz su tutti i core per poi calare fino ad assestarsi poco sotto i 3,5 Ghz per tutto il resto del benchmark. Si tratta di un valore comunque ottimo, specialmente se consideriamo che si tratta di un notebook e che tutti i core girano a quella frequenza. Dentro la scocca si raggiungono i 96 gradi, con una media di 92, mentre all’esterno sulla tastiera non andiamo mai oltre i 33-34.

Anche caricando in contemporanea la RTX 3070 al massimo delle sue possibilità abbiamo temperature che rimangono molto simili. Ovviamente però, per ottenere questo risultato, è necessario che il sistema abbassi le frequenza sui core. Rispetto al test in cui abbiamo caricato solo la CPU si perdono più o meno 5-600 MHz per core e ci si stabilizza sui 2,9 GHz. La GPU che opera con un TDP medio vicino agli 80W, ma che quando la CPU è meno impegnata può arrivare fino a 110 W, offre invece una frequenza media di circa 1 GHz e temperature sempre intorno ai 72-73 gradi. A pieno carico il consumo totale della soluzione si aggira intorno ai 150-160W. In queste condizioni dobbiamo poi assolutamente tenere in considerazione il rumore delle ventole. Il fruscio prodotto è notevole e senza un paio di cuffie ad isolarvi può diventare fastidioso in brevissimo tempo.

In generale parliamo quindi di un prodotto che ci consente di lavorare col massimo della reattività in tutte le situazioni, trovando poi il suo ambiente ideale quando si rende necessario l’utilizzo del secondo display per abilitare. Nelle occasioni in cui lo spazio in più offerto dal secondo schermo diventa la vera killer feature questo ZenBook non ha effettivamente rivali, e pur con il doppio display da gestire non abbiamo mai cali di reattività o impuntamenti fastidiosi.

Parliamo quindi effettivamente di un prodotto ottimo per la produttività a 360 gradi, soprattutto in mobilità quando, lontano dalla scrivania, non possiamo sfruttare lo spazio offerto da un monitor più grande. In queste occasioni possiamo tranquillamente affidarci allo Zenbook Pro Duo per il 99% delle attività che vi vengono in mente, comprese operazioni complesse come la modellazione 3D e il montaggio video fino al 4K. 

Ma vista la presenza di una scheda grafica discreta come la RTX 3070, comunque ben gestita, non è da escludere anche un utilizzo più spensierato come può essere quello legato al gaming. Qui sopra girano tranquillamente anche i titoli AAA più recenti; per i quali basta scendere a qualche leggero compromesso in fatto di dettaglio e risoluzione per ottenere comunque un’esperienza più che godibile.

AUTONOMIA SUFFICIENTE CONSIDERANDO LE PRESTAZIONI

E come sempre chiudiamo parlando di batteria e di autonomia. Il modulo inserito all’interno di questo ZenBook Pro Duo offre una capacità di 92Wh; un valore comunque abbastanza elevato e che ci consente di ottenere un’autonomia sufficiente. Impostando la modalità bilanciata si riescono infatti ad ottenere fino a poco più di 7 ore di utilizzo lavorativo sotto rete WiFi con luminosità dello schermo al 50%. Si sale poi a 8 ore circa in riproduzione video in streaming, mentre si cala, ovviamente, a poco più di un’ora e un quarto, in caso di utilizzo al massimo delle possibilità.

In confezione troviamo poi il caricatore con connettore proprietario che è in grado di erogare fino a 240W e carica completamente il notebook in standby in circa un’ora e mezza. Ovviamente non si tratta di un alimentatore compatto; parliamo di circa 700 grammi che vanno ad aggiungersi ai 2.4 Kg del notebook per un totale che supera i 3 Kg. Insomma, la schiena non ringrazia ma se vogliamo questo tipo di prestazioni non si va comunque tanto sotto anche guardando alle alternative.

CONSIDERAZIONI

E siamo al momento di tirare le somme per le quali occorre subito mettere in chiaro una cosa. L’elemento distintivo e caratterizzante di questo prodotto è ovviamente il secondo display, quindi la vostra scelta deve per forza di cose passare dalla valutazione della sua utilità. Se siete sicuri che la presenza di un secondo schermo può portarvi dei vantaggi importanti in termini di produttività in mobilità allora non ci sono molte alternative. Il modello precedente è fuori produzione e ormai introvabile e questo è al momento l’unico prodotto che vi permette questo tipo di interazione. In caso contrario ci sono diversi prodotti, anche in casa Asus che possono offrirvi prestazioni simili ad un prezzo un pochino più basso.

Già, perchè tutta questa tecnologia abbinata a delle prestazioni di ottimo livello porta ad un prezzo che non è certamente alla portata di tutti. Il listino parla infatti di 3499 euro, che sono indubbiamente tanti, anzi tantissimi, ma che ovviamente sono frutto delle difficoltà nell’ingegnerizzaizone, del costo di un secondo pannello in un formato inusuale e dello sviluppo software che sta alle spalle di tutto questo. Come vi ho già detto, se il secondo display può essere per vuoi una caratteristica tanto importante da giustificare la spesa allora andate tranquilli, altrimenti potete cercare soluzioni a display singolo con altrettanta potenza di calcolo.

PRO E CONTRO

VIDEO

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Articolo originale disponibile qui

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