Il notebook di cui voglio parlarvi oggi è il nuovo Asus Zenbook S14 (UX5406 in Italia), uno dei prodotti di punta dell’azienda taiwanese, che in questa sua versione risulta essere particolarmente interessante perchè è il primo prodotto su cui mettiamo le mani dotato delle nuove piattaforme Intel Lunar Lake. In questi giorni l’ho provato per bene e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorprese dal bilanciamento di queste nuove piattaforme. Ora vi racconto tutto e vi anticipo una cosa, finalmente Intel ha fatto quello che doveva fare ormai da tempo.
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HARDWARE E PRESTAZIONI
Normalmente inizierei questo tipo di recensione parlandoci del notebook in sé, ma in questo caso direi che la novità più interessante è senza ombra di dubbio quella che si nasconde sotto la scocca. Parlo ovviamente delle nuove piattaforme Intel Lunar Lake, lanciate all’inizio del mese di settembre e sorprendentemente già a bordo di alcune soluzioni disponibili in commercio. Il modello da me provato è dotato di un Intel Core Ultra 9 288V, dotato di 8 core totali di cui 4 P-Core con frequenza operativa di picco di 5.1 GHz e 4 E-core che si spingono al massimo fino a 3.7 GHz, il tutto accompagnato da 16GB di RAM e da un SSD PCIe 4.0 da 1TB, che è anche l’unico elemento aggiornabile della configurazione; anche perchè la RAM LPDDR5X nei nuovi Lunar Lake è saldata direttamente sul package del SoC. In questi giorni ho però potuto mettere le mani anche su un modello dotato di Core Ultra 7 258V, che offre lo stesso numero e la stessa tipologia di core con frequenze operative e un TDP leggermente più basso. Visto che i dati che ho ottenuto nei testo sono molto interessanti vi racconterò come vanno entrambi.
Entrambe le soluzioni danno la possibilità di selezionare 4 modalità d’uso (impostate con limiti di PL1 e PL2 identici su entrambi i noteboook) all’interno della suite My Asus: la modalità Full Speed è quella più spinta con PL1 e PL2 impostati a 37W e 28W, subito sotto troviamo la Performance con 37W e 24W, si scende poi alla standard con 37 e 17W e, per finire la modalità silenziosa che si ferma a 28 e 12. Nella realtà dei fatti, tuttavia, la vera differenza tra le tre modalità è data dalla frequenza di attivazione e dalla velocità di rotazione delle ventole.
Parlando di prestazioni occorre anzitutto dire che, finalmente, Intel non ha pensato soltanto alla potenza bruta del processore ma ha guardato in primis alla sua efficienza energetica, cercandone l’ottimizzazione massima. Così facendo ecco che abbiamo una CPU che in single core performa sostanzialmente come un Ryzen AI 9 o uno Snapdragon X Elite. In alcuni casi questi ultimi due vanno un pochino meglio ma si tratta di una differenza minima, direi quasi irrilevante nell’uso di tutti i giorni. Dove la differenza è un pochino più marcata sono i test multicore, nei quali le soluzioni Intel hanno uno svantaggio più evidente, legato principalmente al numero di core inferiore. Ovviamente non si può dare un giudizio definitivo sulla piattaforma; dopotutto si tratta solo della prima implementazione e, come sappiamo, il design influenza sempre molto la messa a punto e conseguentemente le prestazioni, non è detto che soluzioni meno sottili e leggere possano offrire prestazioni migliori.
Attenzione, questo non vuol dire che questa piattaforma non sia abbastanza potente, anzi, nell’utilizzo di tutti i giorni questo Zenbook S14 è una macchina fantastica. Tutto gira alla perfezione e nel 99% delle occasioni è davvero difficile che si abbia bisogno di qualcosa in più. Diciamo pure che se rientrate nella ridotta percentuale di utenti che non trovano sufficiente la potenza di questo SoC, probabilmente avete sbagliato proprio la scelta della tipologia di prodotto. Oltretutto, rispetto ai precedenti Core Ultra questi nuovi Lunar Lake scaldano decisamente meno e, come conseguenza, il sistema di raffreddamento è decisamente meno rumoroso.
Ma soprattutto, altro aspetto assolutamente da non sottovalutare, a batteria si riescono a ottenere prestazioni che sono sostanzialmente identiche, se non in alcuni casi migliori, di quando lo utilizziamo alimentato. E questo è forse uno dei salti in avanti più interessanti e che fanno capire come davvero ci sia stato un cambio di rotta importante. Ovviamente, per ottenere questo risultato è necessario utilizzare la modalità prestazioni; con quella bilanciata il drop delle performance è ancora presente, anche se meno evidente rispetto al passato.
Sempre restando in tema CPU e prestazioni vi ho però detto che sono emersi dati interessanti dal confronto tra i risultati dei test effettuati con il Core Ultra 9 288V e quelli del Core Ultra 7 258V. Già, perchè andando ad analizzare questi dati ci si rende conto molto rapidamente di come la differenza di prestazioni sia davvero minima e, in alcuni casi, sia addirittura il Core Ultra 7 a prevalere, seppur di poco. Probabilmente non sarà così per ogni notebook; in presenza di design meno estremi in termini di dimensioni il Core Ultra 9 potrà far valere i suoi muscoli ma qui, con un sistema di dissipazione ridotto in dimensioni, la gestione termica e delle frequenze dei core fa sì che le due CPU si equivalgano. No, non c’è mai throttling, ma probabilmente è proprio la messa a punto studiata da Asus che impone un limite termico che il Core Ultra 9 raggiunge prima. Attenti quindi alla scelta della configurazione in caso di doppia scelta, valutate sempre prima se il design vi permetterà di sfruttare al massimo le potenzialità di una CPU sulla carta più potente.
E per chiudere non possiamo non parlare della GPU, che costituisce un’altro importante salto in avanti rispetto alle generazioni precedenti, al punto da poter essere identificata come uno dei punti di forza di queste nuove piattaforme. Al di là dei risultati dei benchmark sintetici, che pongono la nuova Intel Arc Graphics 140v leggermente sopra alla Radeon 890M nella maggior parte dei test, a convincere sono le prestazioni negli scenari più complessi come il gaming. Cyberpunk 2077 in 1080p a dettaglio medio-basso, ad esempio, gira costante intorno ai 40 fps, restituendo un’esperienza di gioco più che accettabile. Con altri titoli meno complessi va ovviamente anche meglio, raggiungendo spesso i 60 fps con titoli come Counter Strike 2, F1 24 o Far Cry 5.
DESIGN E ERGONOMIA
Uno dei punti di forza dell’Asus Zenbook S14 è senza dubbio il design. Asus ha perfezionato l’estetica dei suoi laptop, puntando su un aspetto elegante e moderno che non sacrifica la funzionalità. Il materiale predominante è un’alluminio trattato con tecnologia chiamata “Ceraluminum”, un tipo di lega che mantiene la leggerezza del metallo ma con una resistenza ai graffi simile alla ceramica. Questo conferisce una finitura piacevole al tatto e visivamente accattivante. L’aspetto finale è un look sobrio, ma premium, che si distingue dagli altri ultrabook in commercio.
La qualità costruttiva è alta: Asus ha puntato su una struttura molto rigida ma leggera. Con un peso di soli 1,2 kg e uno spessore di appena 12,95 mm nel suo punto più spesso, lo Zenbook S14 è un dispositivo estremamente portatile. Questi numeri lo posizionano tra i laptop più leggeri e sottili della sua categoria, perfetto per chi è sempre in movimento e necessita di un laptop facile da trasportare.
Anche sul fronte della solidità strutturale, Asus non è scesa a compromessi. Nonostante la leggerezza, il laptop appare robusto e solido. Il telaio in alluminio offre un ottimo equilibrio tra resistenza e portabilità, senza piegarsi o dare sensazioni di fragilità, rendendolo ideale per l’uso quotidiano, sia in ufficio che in mobilità. Inoltre, la cura dei dettagli è evidente anche in piccoli elementi di design come la griglia posizionata sopra la tastiera; i fori sono ricavati da una lavorazione CNC estremamente precisa e in grado rendere l’aspetto ancora più elegante e ricercato.
L’ergonomia di questo notebook merita poi attenzione, soprattutto per l’esperienza di digitazione. La tastiera, sebbene non offra una corsa dei tasti particolarmente profonda (1,1 mm), è ben progettata e confortevole per sessioni di digitazione prolungate. I tasti sono ben distanziati e la retroilluminazione è uniforme, permettendo di lavorare anche in condizioni di scarsa luminosità ambientale. Asus ha evitato di introdurre layout non convenzionali, puntando su una disposizione classica che non richiede adattamenti particolari da parte dell’utente.
Un elemento interessante dello Zenbook S14 è il touchpad, che Asus ha sfruttato al massimo delle sue potenzialità. Il touchpad è ampio, occupa quasi tutta la lunghezza della zona inferiore del laptop, e offre una superficie liscia e precisa. Sebbene Asus non abbia adottato una tecnologia aptica, il feedback meccanico è comunque soddisfacente e non risulta fastidioso. Inoltre, Asus ha aggiunto alcune utili gesture ai lati del touchpad, come la possibilità di regolare il volume o la luminosità dello schermo scorrendo lungo i bordi. Queste funzioni, pur essendo opzionali, possono risultare comode in alcuni contesti. Ok, non sono funzioni che utilizzerete da subito con frequenza ma, costringendovi ad utilizzarle per qualche tempo, potrebbero entrare rapidamente nella vostra routine.
DISPLAY E AUDIO
Ma l’elemento che forse ho più apprezzato di questo Asus Zenbook S14 è il suo display OLED da 14 pollici. Asus ha integrato un pannello 3K con una risoluzione di 2880×1800 pixel, che garantisce una densità di pixel eccellente per un display di queste dimensioni. Questo pannello offre una qualità visiva notevole, con colori vibranti e neri profondi grazie alla tecnologia OLED, che è da sempre sinonimo di contrasto eccellente e immersività elevata.
La copertura del 100% dello spazio colore DCI-P3 rende questo display perfetto non solo per la visione di contenuti multimediali, ma anche per il lavoro di grafica e video editing, dove la precisione nella riproduzione dei colori è essenziale. La gamma DCI-P3 è infatti uno standard di riferimento per i creativi in ambito professionale, e il fatto che lo Zenbook S14 supporti la piena copertura di questo spazio colore testimonia l’ottima qualità del pannello utilizzato.
Il display supporta inoltre un refresh rate di 120Hz, che rende lo scorrimento delle pagine web e le animazioni fluide e piacevoli alla vista. Asus ha anche implementato un sistema di refresh rate dinamico, che adatta automaticamente la frequenza in base alle esigenze, riducendo il consumo energetico quando non è necessario adottare una frequenza di aggiornamento elevata.
Per quanto riguarda la luminosità, l’OLED di questo Zenbook raggiunge un valore massimo di circa 360 nit. Sebbene non sia il più luminoso tra i prodotti nella sua fascia di prezzo, la combinazione con il contrasto elevato tipico degli OLED fa sì che l’esperienza visiva sia in ogni caso appagante. Va sottolineato però che, in alcune situazioni, come in caso esposizione alla luce diretta del sole all’aperto, potrebbe comunque essere più complicato osservare correttamente tutte le informazioni a schermo, ma è un difetto comune a tutti gli OLED, specie se offrono una finitura lucida come in questo caso.
AUDIO MULTIMEDIALE
Sebbene si tratti di un laptop sottile, Zenbook S14 offre una buona qualità audio. Dotato di un sistema a quattro altoparlanti sviluppato in collaborazione con Harman/Kardon, il laptop riesce a produrre un suono chiaro e sufficientemente corposo. I diffusori sono posizionati in modo strategico per massimizzare la resa, e il risultato è un audio senza distorsioni anche a volumi elevati, un aspetto raro in dispositivi così sottili. Asus ha anche incluso il supporto per Dolby Atmos, il che lo rende un ottimo laptop per guardare film o ascoltare musica.
BATTERIA E AUTONOMIA
Con una batteria da 72Wh, Zenbook S14 ha dimostrato di essere un laptop progettato per resistere a lunghe giornate di lavoro. Intel ha migliorato notevolmente l’efficienza energetica con la piattaforma Lunar Lake, portando l’autonomia di questo laptop a circa 14-15 ore con un utilizzo lavorativo standard, che include navigazione web, streaming e utilizzo di applicazioni leggere. Questo lo rende ideale per chi lavora in mobilità e ha bisogno di un dispositivo che possa durare un’intera giornata senza necessità di ricarica.
Un aspetto degno di nota è la gestione del consumo energetico in standby. Rispetto ai processori Intel precedenti, Lunar Lake introduce miglioramenti significativi nella modalità di sospensione, riducendo il consumo quando il laptop è chiuso, senza però essere completamente spento. Una problematica che ha afflitto molte delle precedenti generazioni di chipset Intel ma che ora sembra quasi definitivamente risolta.
Il caricatore incluso supporta una potenza di 60W, garantendo una ricarica abbastanza rapida, anche se non tra le più veloci nella sua categoria. Considerando l’autonomia già elevata, questo compromesso non è particolarmente rilevante, ma è un fattore da tenere in considerazione se si cerca comunque una ricarica ultra-rapida.
CONSIDERAZIONI
L’Asus Zenbook S14 con piattaforma Intel Lunar Lake rappresenta un interessante equilibrio tra estetica, portabilità e prestazioni. Con il suo design sottile e leggero, il laptop si distingue immediatamente come una scelta perfetta per chi è spesso in movimento e ha bisogno di un dispositivo che sia non solo funzionale, ma anche elegante. Il display OLED 3K da 14 pollici è un vero gioiello, perfetto per chi lavora nel campo creativo o per chi ama guardare film e serie TV. Le prestazioni delle piattaforme Intel sono rimaste simili a quelle della precedente generazione ma l’efficienza è migliorata in maniera importante, al punto che l’autonomia ha fatto un balzo in avanti davvero significativo.
Purtroppo il costo di tutto questo non è da sottovalutare, Zenbook S14 nella versione con Core Ultra 7 parte da 1799 euro. Sì, esatto, 1800 euro per un notebook di questo tipo, per quanto le prestazioni e l’autonomia siano molto buone e il display fantastico, sono sicuramente tanti, probabilmente troppi. Staremo a vedere se, quando, e in che maniera calerà di prezzo, ma rimaniamo in attesa di vedere quale sarà il prezzo delle alternative perchè queste cifre potrebbero essere molto comuni per le soluzioni Lunar Lake.
PRO E CONTRO