Da qualche anno, all’uscita degli aspirapolvere top di gamma di DreameBot, ci chiediamo: “Chissà che altra diavoleria si sono inventati questa volta”. L’azienda infatti continua a sorprendere presentando dispositivi sempre più avanzati. Tra le prime a integrare un sensore per il rilevamento degli ostacoli, la prima a introdurre i panni per il lavaggio controrotanti (ormai uno standard) e la prima a includere il movimento laterale del panno destro per garantire una pulizia perfetta degli spigoli.
DreameBot L20 Ultra arriva sul mercato con un prezzo di 1.199 euro con tantissime novità che lo rendono il migliore aspirapolvere robot del momento.
COM’È FATTO
DreameBot L20 Ultra arriva in una grande confezione che comprende il robot, la base di lavaggio, le istruzioni, i moci, una spazzola laterale e un flacone di liquido detergente, oltre a due sacchetti da installare nella base che consentono di effettuare circa 75 auto svuotamenti. Visto il posizionamento di fascia alta ci saremmo aspettati qualche accessorio in più, per esempio dei panni di lavaggio extra.
La qualità costruttiva è tra le migliori che abbiamo avuto modo di toccare con mano. Sono disponibili due colorazioni, la bianca, oggetto del nostro test, e la nera, in modo da permettere ai clienti di scegliere quella più adatta all’ambiente dove verrà posizionato. DreameBot L20 Ultra ha un design totalmente rinnovato rispetto ai predecessori. Cambia la torretta che include i sensori per la mappatura, mentre la parte superiore è rimovibile per dare accesso al serbatoio per la raccolta della polvere da 300 millilitri.
Nella parte frontale ci sono sensori e videocamera che permettono di rilevare piccoli oggetti ma anche di utilizzare le funzioni di videosorveglianza. Nessun problema per l’uso in ambienti bui. Due potenti LED si illuminano in maniera automatica se necessario. Nella parte inferiore troviamo sei sensori anticaduta, una spazzolina laterale, la nuova spazzola principale in silicone e il sensore per i tappeti, oltre ai due moci controrotanti. Quello destro è montato su un braccetto che permette di spostarlo lungo il bordo in modo da non lasciare spazi scoperti durante la pulizia.
Specifiche tecniche DreameBot L20 Ultra
- Dimensioni: 35 x 35 x 10,4 cm
- Potenza di aspirazione: 7000 Pa
- Batteria: 6400 mAh
- Contenitore polvere: 300 ml
- Serbatoio acqua: non presente
- Mappatura ambienti: sensore LIDAR
- Rilevamento tappeti: presente
- Rilevamento oggetti: Fotocamera AI con illuminazione LED automatica
- Sistema di pulizia: Spazzola laterale + spazzola in gomma
- Sistema di lavaggio: Moci controrotanti con tecnologia per pulizia degli spigoli e auto sollevamento
- Modalità di aspirazione: Silenziosa, Standard, Alta potenza, Turbo
- Modalità d’uso: Sola aspirazione, Lavaggio, Aspirazione e lavaggio, Lavaggio dopo la puliza
- Modalità di lavaggio: Risparmio acqua, Lavaggio standard, Pulizia profonda
- Personalizzazione mappa: presente
- Sequenza di pulizia: presente
- Pulizia tappeti: Sollevamento dei panni o rimozione dei panni
- Assistenti vocali: Google Home, Amazon Alexa
- Applicazione: Dreame Home
COM’È FATTA LA BASE AUTO SVUOTANTE
Dalle dimensioni importanti e con un design più squadrato rispetto a quella di DreameBot L10S Ultra, la nuova base per il lavaggio e lo svuotamento automatico è a nostro parere più bella e meglio costruita. Il robot si posiziona tramite un piccolo scivolo. Nella parte frontale è presente un pannello rimovibile tramite apposito tasto che nasconde il sacchetto per la raccolta della polvere mentre nella parte alta un ulteriore vano nasconde i due serbatoi per l’acqua pulita e la raccolta dell’acqua sporca. Viene incluso anche un accessorio per la manutenzione e la pulizia del robot, oltre a tre tasti che consentono di avviare la pulizia, rimuovere o far ritornare il robot alla base e avviare la pulizia e asciugatura dei panni.
Il funzionamento è il solito: i panni vengono prima bagnati con una soluzione di acqua e detergente dosato in maniera automatica e a intervalli regolari il robot ritorna sulla base in modo da rimuovere lo sporco accumulato e ricominciare la pulizia fino a coprire l’intera superficie. Una volta finito, i panni vengono lavati per l’ultima volta e asciugati tramite l’aria calda, processo che crea un lieve rumore comunque poco udibile.
Nella parte posteriore un piccolo vano permette di collegare la base alla rete idrica e allo scarico, tramite un apposito kit acquistabile separatamente, in modo da rendere superfluo lo svuotamento e il riempimento dei due serbatoi.
Specifiche base di ricarica
- Dimensioni: 61 x 43 x 27 centimetri
- Svuotamento automatico: presente (due sacchetti inclusi in confezione)
- Lavaggio dei panni: tramite acqua e detergente
- Capacità serbatoi: 4,5 litri per l’acqua pulita, 4 litri per l’acqua sporca
- Capacità sacchetto polvere: 3,2 litri (fino a 75 giorni)
- Possibilità di collegamento alla rete idrica: sì.
INSTALLAZIONE E APPLICAZIONE
La procedura di installazione del robot è molto semplice. Suggeriamo di lasciare circa 20 centimetri per lato liberi e circa 150 centimetri di spazio frontale in modo da permettere al robot di potersi muovere in maniera agevole nell’ambiente e poter ritrovare la base senza difficoltà. Alla prima accensione il robot richiede il collegamento alla rete Wi-Fi e all’applicazione dedicata Dreame Home. Come al solito ci teniamo a precisare che il robot può essere usato anche senza collegamento, ma non lo consigliamo in quanto si andrebbe a perdere tutta la personalizzazione e le funzioni avanzate che vengono integrate.
Il processo di configurazione è semplice e alla portata di tutti e l’applicazione è compatibile sia con dispositivi Android che iOS. Tramite l’interfaccia principale è possibile accedere alla fotocamera in tempo reale (rivolta verso l’ambiente quando il robot è sulla base), avviare la pulizia o far ritornare il robot alla base di ricarica. Inoltre è possibile impostare delle scorciatoie rapide, per esempio la pulizia o il lavaggio di determinate aree.
Cliccando sull’icona del robot avremo invece a disposizione la visualizzazione della mappa con le impostazioni di pulizia. In questo caso possiamo decidere di avviare la pulizia automatica (il robot gestirà in maniera autonoma potenza e lavaggio), oppure personalizzare le varie impostazioni di pulizia e lavaggio in modo manuale.
Tramite le impostazioni è possibile modificare la mappa inserendo delle zone in cui il robot non deve pulire, lavare o entrambi, oppure la sequenza di pulizia. Si possono inoltre monitorare gli elementi soggetti a usura, impostare la programmazione della pulizia, decidere il comportamento del robot al rilevamento dei tappeti o dire al robot se lavora in una casa con o senza animali per il rilevamento degli oggetti tramite intelligenza artificiale.
EFFICIENZA DI PULIZIA
Ma come pulisce il DreameBot L20 Ultra? La novità più importante sotto il punto di vista dell’aspirazione è l’incremento della potenza di aspirazione fino a 7000 Pa, ovvero il 32% in più rispetto all’L10S Ultra di cui potete leggere qui la nostra recensione. Ciò significa non solo maggiore efficacia in situazioni normali, ma soprattutto durante la pulizia di moquette o tappeti, situazione durante la quale il robot aumenta la potenza di aspirazione al massimo per rimuovere ogni granello di polvere quando viene abilitata la funzione “Rinforzo tappeti” tramite le impostazioni dell’applicazione.
La spazzola principale funziona bene in ogni situazione, anche con capelli lunghi che vengono catturati e aspirati senza problemi. La singola spazzola laterale fa bene il suo lavoro raggiungendo gli spigoli in modo da condurre polvere e detriti lungo la bocca di aspirazione. Utile il riconoscimento degli oggetti: qualora venisse identificato un oggetto (scarpe, vestiti, giocattoli, cavi) il robot li evita in maniera adeguata segnalandoli anche sull’applicazione nel recapito della pulizia. Inoltre si ha la possibilità di decidere se il robot debba passare una o due volte e anche di decidere la sequenza di stanze da pulire per ogni intervento. Ciò significa che possiamo decidere di pulire la cucina e l’ingresso tutti i giorni e la camera da letto tre volte a settimana a seconda delle nostre preferenze.
LAVAGGIO DEI PAVIMENTI
Sotto il punto di vista del lavaggio i due moci hanno un funzionamento simile all’L10S Ultra: 180 giri al minuto e una pressione verso il pavimento di 6 Newton, oltre alla possibilità di poter essere rialzati di 10,5 millimetri per consentire al robot di pulire i tappeti a pelo corto senza bagnarli. Ma ci sono anche due nuove opzioni molto interessanti.
La prima è la possibilità che ha il robot di muovere il mocio destro verso lo spigolo in modo da non lasciare aree scoperte durante il passaggio (Mop Extend Technology). Di fatto in questo modo si risolve l’unica vera problematica dei robot precedenti, ovvero il fatto di non riuscire a lavare la superficie subito vicino ai muri. L’azionamento avviene in automatico quando il robot rileva una parete, cosa che avviene in maniera puntuale e precisa. L’altra possibilità è quella di pulire anche i tappeti più spessi attivando l’opzione di sganciare i panni sempre tramite l’applicazione Dreame Home. In questo caso durante il lavaggio quando il robot rileva un tappeto lo evita, ritorna alla base, che si occupa di sganciare i moci del lavaggio, e torna a pulire in modo da evitare di bagnare in qualsiasi modo la parte superiore del tappeto. Questa è l’opzione che consigliamo di attivare a chi tiene particolarmente ai propri tappeti, anche perché se è pur vero che l’identificazione avviene in maniera corretta, durante le manovre il robot potrebbe accidentalmente passare sopra i bordi dei tappeti.
Il lavaggio avviene in maniera ottimale e il velo d’acqua, soprattutto durante questi caldi giorni estivi, evapora in men che non si dica lasciando una superficie pulita. Per dovere ricordiamo che il robot lava il tappeto ma non aspira i liquidi, quindi è da concepire come se passassimo un panno umido sulla superficie per rimuovere piccole macchie secche (per esempio delle gocce di caffè o vino di cui non ci siamo accorti e che si sono seccate). Non viene concepito per aspirare il liquido di un bicchiere versato.
FUNZIONE DI VIDEOSORVEGLIANZA
Come ormai consuetudine nei robot di fascia alta, anche il DreameBot L20 Ultra consente di usare il sensore fotografico nella parte anteriore come una sorta di videocamera di sorveglianza. Un comando vocale ci avviserà dell’attivazione e potremo anche indicare alcune zone specifiche della mappa che il robot deve inquadrare, con la possibilità di acquisire foto, filmati oppure di attivare la chiamata a due vie grazie all’altoparlante e ai microfoni posti sul robot stesso.
In questo modo l’L20 Ultra non solo riesce a pulire a fondo, ma anche a darci informazioni in tempo reale sulla nostra casa quando siamo fuori casa o in vacanza.
IMPRESSIONI D’USO E CONSIDERAZIONI FINALI
Il Dreame L20 Ultra riesce a pulire e lavare i pavimenti in maniera ottima e i miglioramenti introdotti rispetto al modello precedente sono tangibili. La maggiore potenza di aspirazione permette di rimuovere lo sporco anche dai tappeti in meno tempo e con meno passaggi, e la possibilità di pulire meglio lungo gli spigoli lo rendono l’alleato giusto per chi vuole davvero ottimizzare la pulizia automatica in casa.
L’autonomia della batteria è di circa 3 ore utilizzando le modalità con meno potenza ma il robot è anche dotato della funzione che permette di ricaricarsi in maniera completa e riprendere la pulizia dal punto di interruzione se necessario, quindi per appartamenti più grandi di 120 metri quadrati. Non abbiano notato incertezze durante il funzionamento, se non un paio di arresti anomali dovuti ai cavi di alimentazione di alcuni elettrodomestici che non avevo rimosso per testare il riconoscimento degli oggetti del robot. In questi casi il cavo è stato regolarmente individuato ma durante le manovre uno dei due moci è rimasto incagliato togliendosi accidentalmente e richiedendo il mio intervento. Ci teniamo a precisare che Dreame stessa consiglia l’uso dell’L20 Ultra in un ambiente ordinato senza particolari impedimenti.
Il prezzo di 1.199 euro al lancio è allineato con quello del precedente top di gamma e considerando l’eventuale scontistica e la naturale svalutazione entro il periodo invernale, pensiamo che non sarà difficile poterlo acquistare con cifre intorno ai 1000 euro. Un prezzo sicuramente elevato, ma più basso rispetto all’attuale concorrenza che al momento offre di meno con listini che talvolta sfiorano i 1500 euro.
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