Ci siamo lasciati l’ultima volta con Titan, un bici elettrica molto particolare che non vi abbiamo potuto consigliare in modo completo a causa delle restrizioni e regole vigenti in Italia. Oggi ci ritroviamo con una bicicletta a pedalata assistita completamente diversa, adatta all’utilizzo in città e completamente legale. Si tratta della Eleglide T1, un city bike molto leggera, elegante e semplice che vi permetterà di spostarvi con facilità ovunque e con un’autonomia soddisfacente anche per lunghe passeggiate domenicali in famiglia e che è disponibile all’acquisto su Geekbuying, store noto e che ci ha mandato questo modello in prova.
ESTETICA E MATERIALI
Come vedere dalle immagini, questa Eleglide T1 offre un look molto sbarazzino, adatto sia ad un pubblico maschile, sia femminile e grazie all’assenza della canna centrale, rende molto semplice l’utilizzo e la salita in sella anche per persone con qualche anno in più e difficolta magari ad alzare troppo una gamba per inforcare la bicicletta.
Come molte delle City Bike, abbiamo un manubrio alto, una posizione durante la pedalata molto confortevole e un’angolazione di utilizzo che non richiede di avere le braccia distese e la schiena proiettata verso la parte anteriore. Una soluzione perfetta per non affaticare la muscolatura lombare e per pedalare in tutta tranquillità.
Rispetto ad altri modelli, si apprezza la possibilità di regolare l’altezza e inclinazione del manubrio grazie a due snodi posti nel montante anteriore. Una scelta che consente a chiunque di trovare la perfetta posizione di guida sia che siate molto alti o se non siete particolarmente slanciati
Il telaio è ben assemblato, robusto anche se ovviamente non parliamo di una eBike realizzata per uso sportivo, per fare discese sterrata a 50km/h o ancora per saltare o affrontare gite nel bosco. Sebbene la forcella anteriore permetta di attutire buche e tombini, questa Eleglade T1 è pensate per utilizzo su asfalto, piste ciclabili e sterrato molto leggero. Se infatti il telaio regge fino a 120KG e il portapacchi consente di tenere piccoli pacchetti, i copertoni e le ruote in generale, non sono rinforzati.
I raggi sono quelli classici della maggior parte delle biciclette da passeggiata e non abbiamo gomme tubeless o a spalla alta e dunque dovrete fare attenzione a non prendere marciapiedi con particolare solerzia o buche a piena velocità. Potreste infatti trovarvi con la gomma a terra come ci è successo proprio a causa di una scelta non particolarmente premium per quanto riguarda le ruote – potremmo consigliarvi di investire un centinaio di Euro e cambiare entrambe le soluzioni anteriori e posteriori con qualcosa di più robusto.
Al netto di questo aspetto, la bicicletta è maneggevole anche se non è leggera e senza assistenza potrebbe essere faticosa visto il peso complessivo di 26KG e ha dei parafanghi molto lunghi che coprono bene la ruota ed evitano schizzi in caso di pozze, pioggia e simila.
SCHEDA TECNICA
IN MARCIA: COME SI COMPORTA L’ASSISTENZA
Sebbene sia considerabile una bici leggera e quindi abbia elementi di metallo sottile come i parafanghi, in marcia Eleglide T1 è davvero molto silenziosa. Nessun sferragliamento, nessun rumore strano e una fluidità di pedalata che vi permetterà di apprezzare il silenzio della campagna, la gita nel parco e il rumore degli uccelli in questa calda estate.
Essendo una bicicletta a pedalata assistita economica, non troverete un motore particolarmente evoluto. Posizionato nella ruota posteriore, è il classico “ausilio cinese” che ho trovato in moltissime biciclette simili e, tengo a precisare, anche rimarchiate da aziende italiane. Dunque nulla di realmente negativo ma è chiaro che non ci troviamo davanti ad un Bosh, Yamaha, DJI (appena lanciato) o Polini (si anche Polini fa motori per eBike).
Sono 5 i livelli di assistenza presenti ma che in realtà non vanno a variare la potenza del motore o il livello di aiuto che viene dato durante la pedalata. I 250watt – limite di legge che viene rispettato e che quindi permette l’utilizzo in Italia in tutti i contesti – disponibili sono infatti sempre presenti e i livelli servono solo a variare la velocità fino a cui il motore interviene. Detto facile, impostando la modalità massima 5, avrete la stessa identica spinta ma raggiungerete la velocità massima di 25Kh/h oltre la quale il motore staccherà. I livelli inferiori permettono di raggiungere 23, 20, 16 e 12 rispettivamente.
Semplicità quindi che ritroviamo anche nel cambio: anche in questo caso si tratta di una soluzione già vista su altre eBike, anche di brand italiani, ed è una soluzione che ben si sposa con la natura della Eleglide T1. Cambio base con 7 rapporti disponibili e un sistema di innesto delle marce molto basilare con un tasto che aumenta e una leva che diminuisce al resistenza del rocchetto posteriore.
Le marce si muovono senza problemi in ogni contesto e ad ogni velocità o livello di assistenza del motore. Essendo questo cambio presente anche su un’altra bicicletta che usiamo da qualche anno, possiamo dire di non aver mai avuto problemi e quindi consideriamo la qualità assolutamente in linea con il prodotto.
Lo schermo è molto chiaro, ben visibile alla luce esterna, con caratteri grandi ed estremamente semplice: velocità assistenza e luce anteriore accesa o spenta (tenendo premuto il + dell’assistenza) e null’altro da segnalare. Toccando una sola volta il tasto accensione è possibile scorrere una serie di informazioni tra cui i chilometri percorsi, le calorie bruciate (stima a caso) e la potenza della pedalata assistita.
Piccola nota di utilizzo, non essendoci in sistema di rilevamento della coppia, a prescindere dal livello di assistenza che sceglierete, il motore darà la massima spinta sempre e subito. Una sensazione che potrebbe spaesarvi un attimo se avete avuto altre eBike perché vi sembrerà che la bicicletta “parta” a razzo subito ma è realmente una questione di 50cm prima di tornare in pieno controllo del mezzo. Sensibilità che imparerete a gestire senza alcun problema dopo pochissimi kilometri percorsi e una decina di ripartenze.
Proprio in relazione alle ripartenze, vi dico che i freni sono dimensionati in modo adeguato e i dischi permettono di avere una frenata in spazi molto contenuti. Unica cosa si tratta di freni con una leva che necessita una discreta forza per il completo arresto della ruota (classica inchiodata) e che non possiamo considerare “sensibili” durante una frenata dolce. Frenata che avviene con un po’ di rumore. Insomma, se magari avete appena finito il giro in montagna con una eBike Scott da 4/5000€ (presa in affitto a Folgaria – consiglio la visita) che frena in modo perfetto anche su ghiaia e con una sensibilità eccezionale, sentirete una notevolissima differenza con Eleglide T1.
Per quanto riguarda l’autonomia, molto dipende dal peso: in generale con 70KG sopra si fanno circa 70KM con livello massimo di assistenza (ovvero 25KM/h) mentre con 90KG si toccano i 50KM. La casa dichiara 100KM con carico di 75 kg, velocità costante di 15 km/h su strade piane, senza vento forte con una temperatura di 26°C.
CONCLUSIONI e CURIOSITA’
Come detto, al netto di alcune specifiche tecniche che trovare sul sito e nella scheda inserita nella recensione, questa Eleglide T1 ha il pregio di essere legale in Italia. La potenza del motore è quella giusta e sebbene sia presente l’acceleratore, questo può essere disattivato a livello hardware semplicemente non collegando un cavo arancione (lo vedete nelle foto).
A circa 800€ è una bicicletta a pedalata assistita che vale quello che costa e che difficilmente pagherei più di 1000€. Al netto dei copertoni non di qualità e dell’assenza del sensore di coppia, non ho trovato difetti tali da sconsigliarla e tutto sommato è una prodotto adatto al suo scopo, con una buona autonomia, senza fronzoli, connettività strane o altro.
CURIOSITA’: quella che vedete in foto sotto è una bicicletta molto ma molto simile che viene ventura a circa 1500€ e che dimostra come, alla fine, molte delle biciclette di marchi anche noti, arrivano grossomodo dalle medesime fabbriche anche se possono avere qualità migliori o specifiche leggermente diverse. Vale però la pensa spendere quasi il doppio? Nelle future prove magari lo scopriremo :).