Dopo un anno di assenza, Samsung riporta in scena un formato da 11 pollici nella sua gamma Galaxy Tab S, ed è difficile non considerarlo un ritorno ben riuscito. Il Galaxy Tab S11 non è un semplice “modello base”: è un prodotto che riesce a ritagliarsi un’identità precisa, ben distinta, tanto dal fratello maggiore Ultra quanto dal panorama attuale dei tablet Android. Un dispositivo compatto ma potente, pensato per chi cerca flessibilità e portabilità senza compromessi sulle prestazioni o sull’esperienza d’uso. A prima vista, l’assenza della dicitura “Ultra” potrebbe far pensare a un prodotto secondario. E invece no: questo S11 sorprende proprio perché riesce ad eccellere in molti ambiti, talvolta persino superando i fratelli più grandi in termini di equilibrio generale.
DESIGN E COSTRUZIONE
Quando si parla di tablet, e in particolare di prodotti premium come quelli della serie Galaxy Tab S, la qualità costruttiva è uno degli elementi che fanno subito la differenza. Il nuovo Galaxy Tab S11 non fa eccezione, anzi, riesce a distinguersi proprio per il modo in cui coniuga eleganza, solidità e portabilità, senza sacrificare nulla in termini di ergonomia e usabilità quotidiana.
La prima cosa che colpisce, prendendolo in mano, è lo spessore. Con soli 5,5 millimetri, il Tab S11 si presenta come un oggetto quasi etereo, sottile al punto da far dimenticare di avere tra le mani un dispositivo con componentistica di fascia alta. Certo, non raggiunge il record dell’Ultra, che si ferma a 5,1 mm, ma la differenza è impercettibile e irrilevante nell’uso pratico. Quello che invece cambia – e parecchio – è la maneggevolezza generale. Con uno schermo da 11 pollici e un peso di appena 469 grammi, il Tab S11 trova un equilibrio ideale tra superficie utile e portabilità, risultando facile da impugnare anche con una sola mano, comodo da trasportare nello zaino o in una borsa, e soprattutto mai ingombrante come possono essere le varianti più grandi.
Questa attenzione alla compattezza lo rende un compagno perfetto per tutti quei contesti in cui un notebook o un tablet da 13-14 pollici sarebbero semplicemente troppo. Che si tratti di leggere sul divano, prendere appunti durante una riunione, disegnare in treno o guardare un film a letto, il Galaxy Tab S11 si fa apprezzare per quella leggerezza che non stanca, ma che al contempo non dà mai l’impressione di essere un prodotto fragile.
E qui entra in gioco un altro aspetto fondamentale: la qualità costruttiva. Samsung ha scelto di puntare su materiali robusti e ben collaudati, come l’Armor Aluminum per la scocca posteriore, una lega rinforzata già vista su altri dispositivi della casa coreana, capace di resistere a urti e torsioni senza compromettere l’estetica. Il pannello frontale è invece protetto da un vetro Gorilla Glass 5, meno resistente rispetto alle soluzioni più recenti come il Victus o il Gorilla Glass 7i, ma comunque più che adeguato per un dispositivo pensato per essere usato anche in mobilità. A completare il quadro c’è anche la certificazione IP68, che garantisce protezione contro acqua e polvere, un valore aggiunto non scontato nel panorama tablet e che fa guadagnare ulteriori punti in termini di durabilità percepita.
Il design è coerente con lo stile minimalista e razionale che Samsung ha adottato negli ultimi anni. Linee pulite, bordi piatti, una sola colorazione disponibile – un grigio sobrio ed elegante – e un’estetica complessiva che punta più alla discrezione che alla stravaganza. Non è un tablet che vuole farsi notare a tutti i costi, ma piuttosto un oggetto capace di adattarsi a qualsiasi ambiente: dalla scrivania dell’ufficio al tavolino di un caffè, fino al banco di una sala riunioni. Chi cerca un prodotto più colorato o con una personalità visiva spiccata potrebbe trovarlo un po’ anonimo, ma è una scelta precisa, orientata alla professionalità più che all’estetica di rottura.
In sintesi, Galaxy Tab S11 riesce a riportare in auge il concetto di tablet compatto senza rinunciare al feeling premium e alla robustezza. È un oggetto che si fa notare non per gli orpelli, ma per la cura con cui è stato pensato. E nell’uso quotidiano, questa scelta paga.
DISPLAY
In un tablet, lo schermo è molto più di un semplice pezzo di hardware: è l’interfaccia principale, lo strumento con cui si interagisce, si lavora, si guarda, si produce e si crea. Ecco perché ogni anno l’attenzione verso i display cresce, e Samsung, da sempre tra i leader indiscussi in questo campo, alza l’asticella anche con questo Galaxy Tab S11. Il risultato è uno dei migliori pannelli attualmente disponibili su un tablet di queste dimensioni, tanto da far sembrare obsolete molte delle alternative, anche a parità di fascia.
Il pannello del Tab S11 è un Dynamic AMOLED 2X da 11 pollici, con risoluzione 2560×1600 pixel e refresh rate a 120Hz. Questi numeri, di per sé, parlano già chiaro: si tratta di uno schermo di altissima qualità, capace di offrire una fluidità impeccabile, un’eccellente densità di pixel e una resa cromatica calibrata con intelligenza. Ma ciò che davvero impressiona è la luminosità. Samsung dichiara 1000 nit tipici e un picco fino a 1600 nit, valori che fino a poco tempo fa erano appannaggio esclusivo degli smartphone top di gamma e che ora diventano realtà anche su un tablet compatto.
L’impatto sull’esperienza d’uso è evidente sin dai primi istanti. In ambienti interni, anche molto illuminati, il pannello resta sempre ben leggibile, con neri profondi e un contrasto elevatissimo. All’aperto, sotto la luce diretta del sole, il Galaxy Tab S11 riesce a mantenere una visibilità sorprendente, rendendosi uno strumento affidabile anche in mobilità. È vero, manca il trattamento anti-riflesso presente sul modello Ultra, e questo in certe condizioni può far notare qualche riflesso di troppo. Tuttavia, in passato Samsung aveva previsto una pellicola opzionale con trattamento anti riflesso per alcuni dei suoi modelli. Pensata per chi prevede di usare spesso il dispositivo in esterna o in contesti professionali con luce diretta, staremo a vedere se arriverà anche per questo Tab S11.
Le cornici attorno al display sono uniformi e proporzionate, forse non sottilissime come sul Tab S11 Ultra, ma comunque moderne e ben integrate nel design complessivo. Non si ha mai la sensazione che “rubino” spazio alla visione, e offrono anche un minimo margine per impugnare il dispositivo senza attivare tocchi involontari, cosa tutt’altro che scontata in un tablet così compatto. Tutto questo rende il Tab S11 un vero piacere da usare per la fruizione multimediale. Film, serie TV, video su YouTube o TikTok, fumetti, riviste digitali: qualsiasi contenuto prende vita in modo vibrante, con una nitidezza e una fedeltà cromatica che danno letteralmente profondità all’esperienza. Anche gli utenti più creativi, quelli che utilizzano il tablet per disegnare o per la post-produzione fotografica, troveranno nel display un alleato affidabile e preciso.
Ma quando si parla di tablet destinati a un utilizzo avanzato, anche il comparto audio diventa rilevante. Galaxy Tab S11, in questo senso, conferma l’approccio maturo di Samsung nel voler offrire un’esperienza multimediale completa e bilanciata. Senza strafare, ma centrando quasi tutti gli obiettivi che ci si aspetterebbe da un prodotto premium.
Il setup audio è quello ormai consolidato per i tablet di fascia alta della casa coreana: quattro speaker posizionati simmetricamente sui lati corti del dispositivo, con supporto al Dolby Atmos per una maggiore spazialità sonora. La disposizione degli altoparlanti non è casuale, ma frutto di un compromesso tecnico ed ergonomico. In orizzontale, cioè nella posizione più naturale per guardare contenuti video, capita di coprire parzialmente uno speaker con le mani, soprattutto se non si utilizza una cover o un supporto. Tuttavia, spostare i diffusori sui lati lunghi avrebbe comportato altri problemi, specie quando il tablet viene utilizzato con tastiera e appoggiato su un tavolo. Insomma, un compromesso inevitabile, ma tutto sommato ben gestito.
Dal punto di vista qualitativo, l’esperienza è buona, anche se non priva di limiti. Il volume massimo è più che sufficiente per ambienti domestici o piccoli spazi, e la separazione stereo è ben percepibile, con una discreta ampiezza sonora che contribuisce a rendere più immersiva la visione di film o serie TV. Fino al 60-70% del volume la resa è equilibrata, con alti nitidi, medi ben presenti e una discreta presenza dei bassi. Superata questa soglia, però, emerge un po’ di confusione: le frequenze tendono a mescolarsi, con i bassi che invadono lo spettro dei medi e gli alti che perdono brillantezza. Non si tratta di un difetto grave, ma è il tipico limite di un sistema audio integrato in un corpo così sottile.
HARDWARE E PRESTAZIONI
Se fino a qualche anno fa i tablet Android non erano sicuramente dei fulmini di guerra in termini di prestazioni, oggi questa tendenza è cambiata in maniera evidente; e il Galaxy Tab S11 ne è una prova concreta. Samsung, anche quest’anno, ha scelto di puntare su MediaTek, e lo ha fatto integrando il recente Dimensity 9400+, un SoC realizzato con processo produttivo a 3 nanometri, il più avanzato oggi sul mercato Android. La decisione di affidarsi a MediaTek può sembrare controcorrente, soprattutto considerando la storica affinità di Samsung con Qualcomm. Ma i risultati parlano chiaro: il 9400+ è una piattaforma estremamente solida, potente, efficiente e ben bilanciata, tanto da posizionarsi senza problemi accanto ai top di gamma Snapdragon in termini di performance pure.
I benchmark lo dimostrano: con 2.781 punti in single-core e 8.801 in multi-core su Geekbench 6, il Tab S11 si colloca al livello delle migliori proposte Android attualmente disponibili. Su 3DMark Wild Life Extreme Stress Test raggiunge 6.343 punti nel miglior loop, con un minimo di 4.274, per una stabilità del 67% circa. Un risultato di tutto rispetto, che migliora in modo netto anche i già ottimi punteggi del Tab S10 Ultra dello scorso anno.
Numeri a parte, ciò che davvero conta è come il dispositivo si comporta nell’uso quotidiano. E qui, il Galaxy Tab S11 brilla. L’interfaccia è sempre reattiva, le app si aprono rapidamente e il multitasking (che analizzeremo nel dettaglio nel prossimo capitolo) è gestito con una fluidità impeccabile. L’ampia dotazione di 12 GB di RAM LPDDR5X, anche nella configurazione base, contribuisce a mantenere elevate le prestazioni anche con molte applicazioni aperte contemporaneamente, mentre lo storage, disponibile nei tagli da 128, 256 e 512 GB su memorie UFS 4.0, garantisce velocità in lettura e scrittura che si riflettono su ogni aspetto dell’esperienza utente.
Un altro aspetto interessante riguarda il comportamento sotto stress. Il tablet riesce a mantenere temperature contenute anche durante sessioni prolungate, sia in ambito produttivo che ludico. Dopo 15-20 minuti di test intensivi, la temperatura interna si stabilizza attorno ai 32 gradi, e la scocca, che tende a scaldarsi soprattutto sul lato sinistro, non diventa mai fastidiosa da impugnare. È un dettaglio importante, perché il compromesso tra prestazioni e dissipazione termica è sempre difficile da gestire in un corpo così sottile. Samsung è riuscita a trovare un equilibrio raro.
Infine, una nota positiva sul fronte gaming. Tab S11 si comporta egregiamente anche con titoli impegnativi come Genshin Impact, Call of Duty Mobile o Asphalt 9, mantenendo frame rate stabili e sfruttando al meglio la luminosità e la reattività del pannello AMOLED. Il tutto, senza throttling eccessivo né cali evidenti di performance, il che lo rende uno dei migliori tablet Android da gioco oggi disponibili, pur non essendo stato pensato esplicitamente per questo uso.
PRODUTTIVITÀ: DeX
Il Galaxy Tab S11 nasce come tablet multiforme, pensato non solo per l’intrattenimento o la creatività, ma anche, e forse soprattutto, per la produttività. Ed è proprio in quest’ambito che Samsung ha lavorato con maggiore cura, integrando funzionalità software avanzate e ottimizzazioni specifiche che elevano l’esperienza d’uso a un livello che pochi altri tablet Android riescono a raggiungere. La chiave di volta è, come da tradizione, Samsung DeX, l’interfaccia desktop che trasforma l’ambiente Android in qualcosa di molto più simile a un sistema operativo per computer.
Ma non si tratta più soltanto di una feature da attivare tramite tastiera o dock: con il Galaxy Tab S11, DeX viene ulteriormente rifinito e reso più accessibile. Ora è sufficiente trascinare una finestra verso il centro dello schermo per attivare automaticamente l’interfaccia desktop, in un passaggio fluido e naturale che abbatte ogni barriera tra modalità tablet e modalità PC. La vera innovazione, però, è rappresentata dalla Extended Mode: una funzione che consente di utilizzare uno schermo esterno come se fosse davvero un secondo monitor, indipendente dal display del tablet. Questo significa poter proiettare una presentazione su un monitor mentre si prendono appunti sul Tab S11, oppure tenere aperte le chat o le note sul tablet mentre si naviga o si lavora su un documento esterno. È un livello di produttività paragonabile a quello di un laptop con doppio schermo, e rappresenta uno dei maggiori salti qualitativi nell’evoluzione di DeX.
A questa novità si aggiunge un’altra funzione tanto semplice quanto potente: la possibilità di creare fino a quattro desktop multipli. Questi ambienti di lavoro separati possono essere personalizzati con set di app differenti, ideali per dividere le attività in base ai contesti d’uso. Ad esempio, si può avere un desktop dedicato al disegno e alla creatività, uno per lo studio o il lavoro d’ufficio, uno per l’intrattenimento e uno per le comunicazioni personali. Il passaggio tra i vari ambienti è rapido e intuitivo, e contribuisce a mantenere ordine e concentrazione, specie quando si lavora in multitasking spinto.
Anche l’esperienza touch, elemento chiave per un tablet, è ben integrata all’interno di DeX. Le finestre si ridimensionano con gesti naturali, le scorciatoie da tastiera (se si utilizza una cover con keyboard) sono supportate, e l’interazione tra le app in modalità finestra risulta fluida e coerente. Tutto ciò rende il Galaxy Tab S11 uno strumento credibile anche per attività professionali più complesse, come la scrittura, la gestione di fogli di calcolo o la modifica di contenuti multimediali.
Da non trascurare, poi, l’apporto di Galaxy AI, la suite di strumenti intelligenti già vista su smartphone come Galaxy S25 Ultra e Fold 7, che qui trova una nuova dimensione grazie all’ampiezza del display e alla natura multitasking del tablet. L’intelligenza artificiale può essere utilizzata per trascrivere testi, riassumere documenti, assistere nella scrittura di email, riformulare frasi o addirittura creare bozze grafiche da schizzi imprecisi. Funzioni che non solo velocizzano il flusso di lavoro, ma che – soprattutto – permettono di farlo in modo contestuale, senza dover saltare da un’app all’altra. L’integrazione è profonda, discreta e coerente con l’ambiente Android personalizzato da Samsung. E a questo proposito, un altro aspetto importante riguarda la possibilità di scegliere se far lavorare l’AI in locale o in cloud, una libertà non da poco per chi è attento alla privacy o lavora con dati sensibili. Basta un toggle nelle impostazioni per decidere come gestire ogni funzione, il che conferisce all’utente un controllo quasi totale sul comportamento dell’intelligenza artificiale.
UNA NUOVA S-PEN
Se c’è un elemento che contribuisce in modo decisivo a differenziare il Galaxy Tab S11 dalla concorrenza, iPad in primis, è la presenza inclusa nella confezione della S-Pen, lo strumento che trasforma il tablet in uno strumento perfetto per la creatività, la produttività e la scrittura manuale. E quest’anno, più che mai, Samsung ha deciso di dare nuova forma e funzione a questo accessorio, non solo aggiornandolo, ma rendendolo finalmente più vicino a ciò che molti utenti desideravano da tempo.
La nuova S-Pen cambia anzitutto forma: il corpo è ora esagonale, più simile a quello di una matita classica, mentre la punta ha un design conico, pensato per aumentare la precisione nel tratto e offrire una maggiore stabilità nella scrittura e nel disegno. Si tratta di modifiche apparentemente minime, ma che nell’uso quotidiano si fanno sentire eccome. La presa è più naturale, l’ergonomia migliorata permette sessioni di utilizzo più lunghe senza affaticare la mano, e il feedback durante la scrittura è sorprendentemente realistico. Ecco, il fiore all’occhiello sarebbero stati quegli 8-10 grammi in più che l’avrebbero resa ancora più “presente” in mano.
Samsung non ha dichiarato miglioramenti ufficiali in termini di latenza, ma nell’uso pratico si percepisce comunque una risposta più immediata e fluida, complice anche l’ottimizzazione software e i 120Hz del pannello AMOLED. Che si tratti di prendere appunti in riunione, correggere documenti PDF, schizzare idee su Note o disegnare in maniera più elaborata con Clip Studio Paint, l’esperienza resta sempre appagante e reattiva. La sensazione generale si avvicina molto a quella della scrittura su carta, con l’unico vero limite rappresentato dalla superficie del display: il vetro lucido del Tab S11, pur bellissimo da vedere, può risultare un po’ troppo scivoloso per chi cerca un’esperienza ancora più simile a quella tradizionale. Anche qui, però, la soluzione c’è: una pellicola opaca con finitura paper-like può dare soddisfazioni, migliorando il grip senza sacrificare troppo la qualità dell’immagine.
AUTONOMIA
Quando si valuta un tablet pensato per la produttività, per la fruizione intensiva di contenuti multimediali o per l’uso creativo, la questione dell’autonomia assume un ruolo centrale. È infatti uno di quei parametri che fanno davvero la differenza tra un dispositivo che si integra naturalmente nella vita quotidiana e uno che diventa fonte di stress e compromessi. Da questo punto di vista, il Galaxy Tab S11 dimostra di avere l’equilibrio giusto.
Samsung ha integrato nel Tab S11 una batteria agli ioni di litio da 8.400 mAh, un valore perfettamente in linea con il formato da 11 pollici e che, sulla carta, non stupisce per capacità assoluta, ma che riesce a sorprendere in termini di gestione energetica grazie all’ottimo lavoro congiunto tra hardware e software. Il merito va in buona parte al SoC MediaTek Dimensity 9400+, costruito con processo produttivo a 3 nm, che garantisce non solo alte prestazioni, ma anche un’efficienza termica ed energetica superiore rispetto alle generazioni precedenti. Nella pratica, l’autonomia si traduce in circa 10-11 ore di utilizzo continuativo sotto rete Wi-Fi, con luminosità dello schermo impostata al 50% – un valore che corrisponde a uno scenario d’uso misto: navigazione web, visione di contenuti, scrittura e qualche app creativa. Ma ciò che colpisce è la versatilità: in base al tipo di utilizzo, il Tab S11 può tranquillamente durare anche 5 o 6 giorni, se impiegato in modo saltuario per consultazioni, brevi sessioni di scrittura o consumo passivo di contenuti.
Nel caso servisse una ricarica veloce, il Galaxy Tab S11 supporta la ricarica cablata a 45W, che consente di ricaricare completamente la batteria in circa un’ora e un quarto. Va però segnalato che l’alimentatore non è incluso nella confezione, una politica ormai consolidata per Samsung.
CONSIDERAZIONI
Il Galaxy Tab S11 arriva sul mercato con un posizionamento che non lascia spazio a compromessi: 899 euro per la versione da 256 GB, attualmente proposta allo stesso prezzo della variante base da 128 GB. Una cifra importante, che colloca questo tablet nella fascia premium, ma che va contestualizzata all’interno dell’attuale panorama.
Oggi il principale rivale diretto è l’iPad Pro M4 da 11 pollici, un dispositivo che senza dubbio eccelle in termini di potenza bruta e qualità del display, ma che parte da oltre 1.300 euro a parità di memoria, a cui vanno aggiunti i costi della Apple Pencil Pro e della Magic Keyboard, entrambi esclusi dalla confezione. Al contrario, Samsung include la S-Pen di nuova generazione già nella scatola, mantiene il supporto alla microSD fino a 2 TB, e propone tastiere compatibili a prezzi più accessibili. A conti fatti, il rapporto dotazione/prezzo pende in modo evidente a favore del Tab S11.
Il posizionamento alto, quindi, è giustificato. Non solo perché il Galaxy Tab S11 offre un hardware di fascia altissima, ma anche perché riesce a combinare potenza, portabilità e produttività come pochi altri dispositivi sanno fare. È un tablet compatto, leggero e maneggevole, ma allo stesso tempo capace di sostituire un laptop in molti scenari, grazie a DeX migliorato, ai desktop multipli, alla Extended Mode con schermi esterni e a una gestione del multitasking finalmente fluida e intuitiva. Il tutto arricchito da un display AMOLED 2X luminosissimo, un’autonomia scalabile e affidabile, e il supporto a un ecosistema software e accessori che lo rendono estremamente versatile.
La vera domanda, semmai, riguarda il mercato: quanti sono oggi gli utenti disposti a spendere 900 euro per un tablet? Probabilmente non tantissimi. Ma per chi cerca un dispositivo capace di essere molto più di un semplice schermo aggiuntivo, e vuole un’alternativa concreta al mondo iPad senza rinunciare a nulla, il Galaxy Tab S11 rappresenta una delle scelte più sensate e convincenti del 2025.
PRO E CONTRO
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