Qualche giorno fa abbiamo analizzato l’Honor 200, un possibile futuro smartphone best buy. All’interno della recensione vi avevamo più volte citato a confronto l‘Honor 200 Pro, la variante più costosa e con una scheda tecnica più ricca. Dopo averlo provato ulteriormente per qualche altro giorno siamo pronti a parlarvene e farvi sapere di tutti i pro e contro che abbiamo notato rispetto alla variante base che tanto ci aveva convinto. Il prezzo sarà sicuramente il punto cardine attorno al quale ruoterà il tutto nelle conclusioni finali.
Vi ricordo infatti che Honor 200 Pro è disponibile all’acquisto a 799€ di listino che però si tramutano in 599€ grazie ad uno sconto con coupon AHDBLOG150 disponibile sin dal day one per la variante 12/512GB e cliccando su “Approfitta del Bonus Trade-in di €50!” in fase di acquisto. L’Honor 200 base nella stessa configurazione di storage, con lo sconto applicato, ci viene a costare 499€, ben 150€ di differenza che arrivano a 200€ nella variante 8/256GB. Riusciranno sulla carta le migliori prestazioni, un design più ardito, un display migliore, una fotocamera principale superiore ed altri aspetti secondari come le funzioni di intelligenza artificiale a giustificare questo prezzo più elevato? Scopriamolo subito in questa recensione.
INDICE
DESIGN E QUALITÀ COSTRUTTIVA
Honor 200 Pro si presenta con un design decisamente più ricercato della variante base grazie ad una back cover bi-tono. Tre quarti di essa è opaca e con un trattamento e giochi di luce simili a quelli già osservati sull’Honor 200, mentre la restante parte attorno al modulo fotocamere spezza completamente il design con un trattamento lucido. Al tatto questo stacco non si avverte con un effetto scalettatura ma soltanto per una sensazione differente. Il modulo delle fotocamere è decisamente pronunciato e raccoglie al suo interno ben tre fotocamere utili ed un flash led. Le dimensioni ed il peso lievitano leggermente rispetto alla variante base: qui arriviamo a 163,3mm x 75,2mm x 8,2mm e 199g di peso. Includendo anche il blocco fotocamere lo spessore sale attorno agli 8,5mm.
L’Honor 200 Pro è più scomodo da utilizzare rispetto all’Honor 200 base sia per dimensioni e peso aumentate ma anche per i bordi curvi ai lati lunghi del display decisamente più pronunciati. Rispetto ad altri smartphone la piacevolezza d’uso è nella media e con una mano grazie ad un frame in plastica che fa buon grip si riesce ad usare per brevi sessioni senza troppe problematiche. Occhio soltanto a qualche falso tocco generato a volte dal bordo curvo a contatto col nostro palmo. Sul frame proprio come su Honor 200 troviamo un sensore infrarossi, un carrellino per due SIM fisiche, bilanciere del volume, tasto di accensione, type c 2.0, speaker principale, due microfoni e forellini superiori per far fluire meglio dalla capsula auricolare. Presente e da segnalare il supporto alla eSIM in sostituzione ad una SIM fisica.
RICEZIONE, MICROFONI E SENSORE DI PROSSIMITÀ
La ricezione rispetto a Honor 200 migliora ancor di più grazie al chip proprietario C1+RF, un chip proprietario che permette di migliorare la ricezione in 5G fino al 17% nelle zone di scarsa connettività. Non solo perché anche il WiFi e la qualità delle chiamate, che soffrono molto meno di disconnessioni, migliorano di molto. Grazie a questa soluzione in pratica Honor 200 Pro si mette alla pari di un top di gamma effettivo come Honor Magic 6 Pro. I microfoni migliorano leggermente rispetto a Honor 200 ma continuano a tagliare qualche frequenza in situazioni critiche come la registrazione di un video durante un concerto. Il sensore di prossimità funziona abbastanza bene, sulla stessa linea di Honor 200 Lite e Honor 200, ma non è al livello dei top di gamma con sensori fisici.
DISPLAY, SBLOCCO E VIBRAZIONE
Honor 200 Pro si può sbloccare grazie ad uno sblocco con il riconoscimento del volto 2D e con un sensore di impronte digitali ottico posto sotto al display. Seppur troviamo due fotocamere frontali, dentro al foro centrale, non abbiamo sensori ToF e simili per avere uno sblocco 3D come su Honor Magic 6 Pro. In ogni caso grazie all’affidabile e rapido sblocco con l’impronta non se ne sente troppo la mancanza. Tra le funzioni di IA disponibili grazie al nuovo Snapdragon 8S Gen 3 e queste due fotocamere frontali manca uno sblocco sicuro con il volto come il Google Pixel per effettuare i pagamenti.
Parlando di qualità effettiva del display il pannello è un AMOLED denominato Quad-curved Floating Super Dynamic Vivid Display. Tutta questa sigla infinita e lunghissima per dirci che ci troviamo di fronte a quattro curvature ad ogni lato del display con risoluzione poco superiore al FHD+, refresh rate massimo di 120Hz, dimensioni pari a 6.78″ e luminosità di picco pari a 1200 nit in contenuti SDR e 4000 nit in contenuti HDR. Come ormai solito sugli Honor c’è una grande attenzione anche alla salute poiché ci troviamo di fronte ad un display certificato Flicker-Free grazie al PWM Dimming fino a 3840Hz con attenuazione dinamica.
Purtroppo il pannello non è un LTPO quindi non abbiamo quel refresh rate dinamico 1-120Hz che possiamo notare su Magic 6 Pro ma fortunatamente c’è il supporto all’HDR10+ e HEVC in app terze come Netflix, al contrario di Honor 200. Rispetto alla versione più economica qui abbiamo anche il Natural Tone 2.0 attivabile, una sorta di TrueTone di Apple. Per risparmiare batteria c’è l’opzione attivabile “Risoluzione Intelligente” che fa scendere il display ad una risoluzione simi HD+. La vibrazione è ottima, non al livello di un top di gamma ma quasi, decisamente migliore in ogni caso di Honor 200 base.
SOFTWARE E AGGIORNAMENTI
Honor 200 Pro verrà aggiornato per 3 Major Update e 4 anni di patch di sicurezza. Rispetto ad Honor 90 è un bel salto in avanti e abbiamo potuto verificare come l’azienda cinese aggiorni i propri smartphone circa ogni due mesi tra patch e migliorie generali. Ciò che ad oggi manca è una programmazione e rilascio rapido dei major update. Honor 90, un vero best buy della scorsa generazione, è ancora fermo ad Android 13 rendendo scontenti molti compratori che potrebbero non riporre più fiducia nel brand. Non sono un fanatico degli aggiornamenti personalmente ma ad oggi Honor è l’unica azienda all’appello che manca ad aggiornare i propri medio gamma.
Un peccato la questione major update anche perché poi in queste settimane in compagnia della MagicOS 8.0 basata su Android 14 ci siamo trovati più che bene. Come sempre questa interfaccia dà il meglio di sé su smartphone economici e medio gamma dove permette di avere una esperienza fluidissima, con ottime animazioni e praticamente mai lag e micro lag. In queste settimane di utilizzo tra Honor 200 e 200 Pro non ho mai avuto un freeze o un crash di sistema. Honor 200 Pro poi si arricchisce di alcune feature come lo Smart Sensing per rilevare il nostro sguardo e permettere ad esso di interagire con lo smartphone ed infine le Air Gesture, simili a quelle osservate su POCO F6 ma decisamente più efficaci.
C’è anche il Magic Portal come funzione IA che abbiamo già approfondito in un articolo dedicato. Non ci troviamo di fronte a funzioni che rivoluzionano completamente l’esperienza d’uso ma possono certamente renderla più piacevole. Gradevole poi sempre l’interfaccia grafica con delle icone ben fatte e che si sposano ottimamente con anche il design del prodotto. Tra le varie funzioni extra c’è anche il riconoscimento automatico del testo nelle immagini, molto comodo per dei copia ed incolla al volo.
SCHEDA TECNICA
- display: AMOLED, 6,78”, risoluzione 2.700 x 1.224 pixel (437 ppi), luminosità di picco 4.000 nit, frequenza di aggiornamento fino a 120 Hz, PWM dimming 3.840 Hz
- SoC: Qualcomm Snapdragon 8s Gen 3
- raffreddamento a camera di vapore
- memorie: 12 o 16 GB di RAM e 256 o 512 GB o 1 TB di spazio di archiviazione
- fotocamere:
- principale posteriore: 50 MP f/1.9, sensore OmniVision OV50H personalizzato da Honor da 1/1,3 pollici, stabilizzazione ottica OIS
- teleobiettivo: 50 MP f/2.4, sensore Sony IMX856, stabilizzazione ottica, zoom ottico 2,5x
- ultra wide posteriore: 12 MP, 112 gradi, con autofocus e funzione macro fino a 2,5 cm
- frontale: 50 MP f/2.1
- [sembra esserci una seconda fotocamera frontale, della quale però non c’è traccia nelle specifiche]
- audio: stereo
- connettività: 5G, dual SIM, Wi-Fi ax, Bluetooth 5.3, GPS, AGPS, Glonass, Beidou, Galileo, emettitore IR, USB-C 2.0, NFC
- sblocco: lettore di impronte digitali in display
- resistenza: IP55
- batteria: 5.200 mAh
- ricarica: 100 watt Honor Super Fast Charge (60% in 15 min), 66 watt Honor Wireless Super Fast Charge (64% in 30 min)
- interfaccia utente: MagicOS 8.0 su base Android 14
- dimensioni e peso: 163,3 x 75,2 x 8,2 mm, 199 grammi
- colori: Emerald Green, Coral Pink, Moon Shadow White, Velvet Black.
PRESTAZIONI, BATTERIA E SPEAKER
Dove Honor 200 Pro sale decisamente in cattedra rispetto alla versione base è quando si parla di prestazioni. Non solo il passaggio da Snapdragon 7 Gen 3 a Snapdragon 8s Gen 3 è notevole ma anche tutto ciò che ruota attorno. La ram a disposizione à LPDDR5x 16bit quad-channel da 4200MHz e le memorie sono risultate essere UFS 3.1 dai nostri test. Per darvi una idea più accurata vi lasciamo un po’ di dati tecnici ottenuti da vari benchmark sulle memorie:
- Honor Magic 6 Pro: Sequence Read 4037MB/s | Sequence Write 3584MB/s
- Honor 200 Pro: Sequence Read 1590MB/s | Sequence Write 1432MB/s
- Honor 200: Sequence Read 921MB/s | Sequence Write 959MB/s
La distanza quindi è sì decisamente netta rispetto alle UFS 4.0 di Honor Magic 6 Pro ma anche rispetto alle più lente 2.2 o 3.0 di Honor 200. Per quanto riguarda la RAM invece i risultati sono sovrapponibili per quanto riguarda Magic 6 Pro e Honor 200 Pro con la variante base invece più distaccata.
Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Honor 200 lo Snapdragon 7 Gen 3 è di poco inferiore allo Snapdragon 7+ Gen 2. Lo stesso discorso vale per lo Snapdragon 8s Gen 3 che seppur abbia un CPU aggiornata e potenziata a conti fatti risulta essere poco inferiore allo Snapdragon 8 Gen 2. Questo lo abbiamo verificato nella recensione di POCO F6 dopo che direttamente Angus Ng, l’Head Marketing di POCO, ci ha confermato questa teoria. Stiamo parlando davvero di virgole poiché nella vita reale questo nuovo Snapdragon 8S Gen 3 ci fa percepire la stessa esperienza di un top di gamma qualunque., come vi ha anche raccontato Niccolò nella recensione di Motorola Edge 50 Ultra.
BATTERIA E RICARICA
La batteria da 5200mAh resta la stessa di Honor 200 ma attenzione perché qui oltre alla ricarica rapidissima via cavo a 100W possiamo beneficiare anche di una ricarica wireless a ben 60W. Resto sempre stupito da come queste aziende cinesi riescano a puntare su delle ricariche così tanto più rapide della concorrenza e ottenendo delle temperature, nella fase di ricarica, a volte addirittura inferiori. Le temperature generali sono poco superiori ad Honor 200 mentre in uso spinto possono diventare di qualche grado più alte. Vi lascio i soliti screen nell’arco delle 72-100h in modo da potervi fare una idea chiara del comportamento.
In queste settimane sono stato costretto a viaggiare molto quindi l’utilizzo degli smartphone è stato influenzato da tanto uso 5G, cambi celle, display spesso a massima luminosità in esterna e via dicendo. Le ore di display attivo ottenute sono quindi sì più basse della media delle altre recensioni ma tenete per l’appunto conto di come lo smartphone è stato utilizzato. I risultati sono mediamente poco superiori al POCO F6 ed F6 PRO.
AUDIO STEREO
Una delle grandi novità di Honor 200 e Honor 200 Pro riguarda proprio l’audio stereo, grande assente e contro di Honor 90. Finalmente l’azienda cinese è corsa ai ripari e non solo ha integrato un sistema a doppio speaker che sfrutta la capsula auricolare ma il tutto funziona anche decisamente bene. I bassi sono abbastanza corposi e all’evenienza si può forzare il volume al 200% con una sensibile distorsione.
LE TRE NUOVE FOTOCAMERE
Assieme alle tre nuove fotocamere di Honor 200 e Honor 200 Pro arriva anche una nuova collaborazione con Studio Harcourt Paris. Il rinomato studio parigino, famoso per i suoi ritratti in bianco e nero a celebrità e attori/attrici, ha messo a disposizione di Honor un vasto archivio di ritratti e dati in modo da calibrare il nuovo algoritmo HONOR Ai Portrait nel miglior modo possibile. A disposizione però non c’è solo il bianco e nero ma ben tre preset: Harcourt Vivace (il classico), Harcourt a Colori e Harcourt classico. Per le ultime due modalità lo scatto avviene in 5:4 anziché in 4:3.
Honor 200 Pro sulla carta fa un bel passo avanti anche per quanto riguarda la fotocamera principale: OV9000H rispetto all’IMX 906 di Honor 200. Il sensore montato è in pratica lo stesso di Honor Magic 6 Pro con ovviamente un sistema di lenti differenti e con apertura focale fissa pari a f/1,9. Il sensore è di dimensioni 1/1.3″ rispetto alle più piccole 1/1.56″ di Honor 200. Entrambi i nuovi Honor hanno OIS ma come vi ho raccontato nella precedente recensione c’è ancora qualcosa di software da affinare.
Ad oggi gli scatti di Honor 200, in JPEG punta e scatta, sono in alcune occasioni da preferire e questo è un bel controsenso. La gestione delle alte luci e delle ombre risulta vincente sulla versione economica mentre se scattiamo in RAW, possibile soltanto con la fotocamera principale, ecco che la variante Pro ha un netto vantaggio. Ciò ci dimostra come il software sia ancora da affinare, speriamo prima della vendita ufficiale del prodotto. Non fatevi però trarre in inganno dai colori più saturi di Honor 200 poiché non è un indicatore di migliore o peggiore qualità.
A dimostrazione di ciò anche le foto ottenute dal teleobiettivo 2.5X basato sul Sony IMX958 con apertura focale f/2.4 e la ultrawide da 12MP con autofocus e macro mode seguono quanto detto per le foto ottenute con la cam principale. Le alte luci e le ombre risultano sempre un po’ disomogenee col contesto, soprattutto in pieno giorno. Esclusa questa differenza tra Honor 200 e Honor 200 Pro ho utilizzato per circa 300 scatti i due smartphone ottenendo risultati sorprendenti, decisamente sopra la media di telefoni simili, un po’ come fatto da Xiaomi 13T mesi fa che però risulta avere un hardware fotografico peggiore di Honor 200 Pro.
Bene anche i video che ci permettono di registrare fino al 4K con lo swap in tempo reale tra tutte e tre le fotocamere se ci fermiamo a 30fps mentre a 60fps la ultrawide viene esclusa. L’autofocus è rapido ed efficace su tutte le lunghezze focali esclusa la selfie camera poiché è sprovvista di questa funzione. Parlando proprio di selfie camera abbiamo lo stesso sensore da 50MP di Honor 200 ma coadiuvato da un sensore secondario per la cattura di informazioni di profondità per migliori ritratti. A conti fatti le foto ottenute dai due telefoni sono identiche per quanto riguarda i selfie.
Chiudiamo il discorso fotocamere con un focus sulla nuova modalità bokeh/ritratto digitale denominata Harcourt. Già perché Honor ha collaborato proprio con lo Studio Harcourt di Parigi, famoso per i suoi ritratti in bianco e nero a famose celebrità e attori/attrici. La funzione è ben fatta ed alza discretamente gli standard di quanto siamo abituati a vedere sulla fascia media. Personalmente non sono un fan né del bianco e nero né dei ritratti digitali, preferendo sfruttare le proprietà ottiche delle fotocamere per un bokeh naturale, ma per il target di utenza di questo Honor 200 Pro è bene che ci sia una modalità tale semplice da utilizzare.
CONCLUSIONI E PREZZO
Insomma Honor 200 Pro è sicuramente un ottimo smartphone. Rispetto ad Honor 200 base sono molte le migliorie tra cui: migliori prestazioni, connettività, display, fotocamera principale, memorie e ulteriori aspetti come la fantastica ricarica wireless a ben 60W. Il prezzo richiesto in più è di soli 100€, per così dire, se consideriamo le versioni 12/512GB. Honor 200 Pro con coupon e sconto extra ci viene a costare 599€ mentre Honor 200 si assesta a 499€. Honor 200 vi ricordiamo però che è disponibile anche in versione 8/256GB a 459€, sempre sfruttando il coupon.
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Se sulla carta quei 100€ sono giustificati, insomma, potremmo dire che nella vita reale molto probabilmente tantissimi non riuscirebbero a cogliere le differenze. In alcuni ambiti, come la fotocamera, ad oggi addirittura Honor 200 risulta più ottimizzato. Insomma se non necessitate di tutti quei piccoli extra potrebbe aver senso risparmiarsi dei soldi e portarsi a casa un Honor 200 base. Se invece il vostro confronto tipo è con un ex top di gamma può aver senso considerare Honor 200 Pro. Non solo offre caratteristiche alla pari, come la carica wireless, ma lo fa massimizzando la loro efficienza. Anche qui, come per Honor 200, l’unico dubbio resta sugli aggiornamenti, specificatamente sul rilascio dei major update. Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti e con quale telefono confrontereste questo Honor 200 Pro!
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VOTO: 8.5
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