La nuova Honor riparte da dove l’avevamo lasciata, ma questa volta gioca le proprie carte con una strategia diversa. Provando Honor 50 ci siamo sentiti subito a casa, abbiamo ritrovato quelle caratteristiche ben collaudate che conoscevamo prima del ban e che negli ultimi due anni sono molto mancate, le abbiamo ritrovate però in un mix più serioso, meno “azzurrino” e più elegante.
Honor 50 è uno smartphone concreto, ben costruito, ottimo nell’utilizzo di tutti i giorni a 360 gradi, dalle performance alla fotocamera. Senza esagerare è uno degli smartphone che ci sono piaciuti di più degli ultimi mesi, forse perché è al 100% un Honor vecchia maniera, un po’ come il leggendario Honor 8.
Al di là delle questioni politiche, che vogliamo lasciare da parte almeno per una volta, la nuova Honor ha pescato a piene reti dal reparto smartphone di Huawei e lo si capisce immediatamente con Honor 50, che ricorda più uno smartphone Huawei pre-ban che un Honor pre-ban.
Per gli aficionados del brand cinese si tratta dunque di un ritorno al passato, piacevolissimo e speriamo definitivo.
INDICE
PRIMO IMPATTO SUPER
Honor 50 è molto bello a primo impatto, con dimensioni generose ma non esagerate, bordi curvi che strizzano l’occhio alla fascia premium e in generale una grande eleganza, specialmente nella colorazione nera che abbiamo in prova. Il frame è in plastica, mentre la parte posteriore è in vetro, non vi è però alcuna certificazione di resistenza ad acqua e polvere.
Protagonista del design è certamente la parte posteriore con due grandi oblò, che ospitano le 4 fotocamere e il led flash. Diversamente da quel che potrebbe apparire dai render, questa particolare interpretazione della “mattonella” è in realtà ben integrata nelle proporzioni dello smartphone, non è pacchiana e anzi, risulta originale e distintiva.
Inizialmente ci ha ricordato tantissimo Huawei P30 Pro, qui però c’è un foro centrale sul display anziché un notch a goccia, il peso è contenuto a 175 grammi e lo spessore inferiore agli 8 mm contro gli 8.4 del vecchio flagship Huawei.
Somiglianze o meno, quel che vogliamo sottolineare è l’ottima impressione che riesce a trasmettere Honor 50 nei primi minuti di utilizzo e per questo immaginiamo che sarà capace di convincere molti potenziali clienti sugli scaffali dei centri commerciali.
DISPLAY
Completa l’opera un display decisamente sopra la media per la fascia di prezzo: FullHD+ da 6,57 pollici, OLED a 120 Hz, bordi curvi, una luminosità di picco elevata (misurata poco sopra gli 800 nits) e 10 bit di profondità (oltre 1 miliardo di colori), certificazione TÜV Rheinland Low Blue Light e copertura DCI-P3 del 100%.
Numeri a parte, è un display che colpisce immediatamente per vivacità e luminosità, i 120 Hz (che tra l’altro sono gestiti dinamicamente tra 60 e 120) fanno il resto e rafforzano ulteriormente quel feedback di grande qualità che trasmette Honor 50.
SCHEDA TECNICA SOLIDA
Honor 50 ha una scheda tecnica da piena fascia medio alta, con alcune caratteristiche che guardano in alto e altre che puntano al sodo. Il mix è ben riuscito, moderno e adeguato a ciò che ci si può aspettare da uno smartphone a fine 2021.
- display: OLED 6,57″ curvo 75° FHD+, 392ppi, 1,07 miliardi di colori, 100% DCI-P3, refresh rate 120Hz, campionamento tocco 300Hz
- piattaforma mobile: Qualcomm Snapdragon 778G 5G
- memoria: 6/128GB e 8/256GB LPDDR4X/UFS 2.1
- sensore di impronte: integrato nel display
- connettività: 5G, WiFi 6, Bluetooth 5.2, USB-C, jack da 3,5mm, NFC
- dual SIM: sì
- fotocamere:
- anteriore: 32MP, f/2,2, FOV 90°, video fino a 1080p a 60fps
- posteriori:
- 108MP principale, f/1,9 ISOCELL HM2
- 8MP ultra grandangolare, f/2,2
- 2MP profondità, f/2,4
- 2MP macro, f/2,4
- EIS, video fino a 4K a 30fps
- batteria: 4.300mAh con ricarica rapida SuperCharge 66W
- dimensioni e peso: 159,6×73,76×7,78mm per 175g
- OS: Android 11 con Magic UI 4.2 (SI GMS)
Il cuore pulsante dello smartphone è lo Snapdragon 778G (1 Core custom Kryo 670 (A78) a 2,4 GHz più tre Kryo 670 a 2,2 GHz e 4 Cortex A55 custom operanti a 1,9 GHz), un SoC che abbiamo già apprezzato su altri smartphone che si sono ben comportati: Motorola Edge 20, Realme GT Master Edition, Samsung Galaxy A52s, ha tutta la potenza che serve per gestire il gaming e le operazioni più complesse, al contempo però è realizzato con un processo produttivo a 6 nm TSMC e ciò significa consumi contenuti e grande efficienza energetica.
Completissimo anche sul fronte connettività con WiFi 6, 5G gestito dal modem X53, Bluetooth 5.2. C’è davvero tutto su questo smartphone.
ESPERIENZA D’USO
Honor 50 si è sempre comportato bene in queste settimane di test, solo in alcuni momenti si percepisce un po’ meno reattività rispetto ai top di gamma, principalmente al risveglio dopo lunghi periodi di standby, tutto ok invece nel gaming.
Bene la parte di connettività e quella telefonica, l’audio in capsula è pulito e forte, la ricezione del segnale è ottima e non abbiamo riscontrato alcun problema nella gestione dell’aggregazione di bande per il 4G+.
Non c’è il jack audio da 3,5 mm, la qualità dell’unico speaker è buona, peccato però che non venga sfruttata almeno la capsula auricolare per ricreare l’effetto stereofonico.
QUESTA VOLTA GOOGLE C’E’
Il software a bordo di Honor 50 è la MAGIC UI 4.2, basata su Android 11 con patch di sicurezza aggiornate a settembre. E’ una versione completa del software Android con servizi di Google e tutta la suite di applicazioni.
Apriamo una veloce parentesi per ricordare che Honor era stata colpita dal ban imposto dal governo USA a Huawei (Honor infatti era parte del gruppo) nel 2019, che vietava al colosso cinese di fare uso del software di Google sui proprio smartphone. I dispositivi Huawei da allora hanno cominciato a presentare una versione alternativa ai servizi di Google (GMS) chiamata Huawei Mobile Services (HMS), mentre gli smartphone Honor erano semplicemente spariti dalla circolazione in Europa.
Alla fine del 2020 Huawei, nell’ambito di una importante riorganizzazione industriale, ha venduto il sub-brand Honor che è passato in mano ad un consorzio di 30 partner, staccandosi completamente da Huawei.
Una volta separata da Huawei, Honor è riuscita a riconquistare il diritto di utilizzare software americano, ed è così che questo Honor 50, il primo ad arrivare in Italia dopo la ripartenza del brand, ripresenta tutte le app di Google, i servizi core e tutto ciò che normalmente conosciamo sugli smartphone Android.
Possiamo dire serenamente che Honor 50 è un Android normale, senza ulteriori informazioni da aggiungere per tutta l’area relativa alla compatibilità e disponibilità di applicazioni.
Ma come si presenta la Magic UI? La grafica è quella della EMUI, lo stile, le funzioni, è proprio come utilizzare uno smartphone Huawei prima del ban. Rispetto al mondo Honor che conoscevamo, qui non c’è più il tema azzurro, i caratteri e le icone, gli sfondi che erano prerogative di Honor, bensì ogni elemento è ripreso dalla EMUI, globalmente più classica e seriosa.
Non mancano anche tutte le funzioni che nel tempo abbiamo imparato a conoscere: blocco app, cassaforte, gesture con le nocche, Always on display con tanti temi diversi, Device clone, navigazione tramite gesture (anche il tutorial iniziale è quello di Huawei), modalità prestazioni, modalità scura e bianco e nero, modalità ad una mano. Manca spazio privato, una funzione storica di Huawei/Honor che permette di avere due spazi separati sullo smartphone raggiungibili tramite pin o impronte digitali diverse, peccato.
Presenti anche una buona dose di utility preinstallate quali, galleria, calendario, ottimizzatore prestazioni, email, gestire file, meteo, registratore, bussola, calcolatrice, blocco note. Tutte le app sono quelle che da sempre troviamo sugli smartphone Huawei.
In generale questa Magic UI è convincente, ci sono le giuste funzionalità senza esagerazioni, la grafica è pulita, coerente in tutte le sue parti e ben equilibrata tra cura grafica, organizzazione e completezza. Purtroppo lo smartphone non dispone di uscita video sulla porta Type-C, per cui non è possibile sfruttare l’ambiente desktop collegandolo ad uno schermo.
AUTONOMIA E RICARICA
Honor 50 arriva in una confezione piuttosto ricca, che comprende: cover in TPU trasparente, spilletta per la rimozione della sim, cavo dati e ricarica da 6A con uscita Type-C e USB-A, alimentatore USB-A da 66 Watt.
La ricarica è fulminea, da 0 a 100 in poco più di mezz’ora e 70% in appena 17 minuti, bisogna considerare che la batteria non è enorme, 4300 mAh, ma i valori di ricarica sono comunque eccezionali.
L’autonomia di Honor 50 è soddisfacente, lo smartphone è ben ottimizzato e difficilmente mostra comportamenti anomali, drain dovuti a bug e quant’altro. Mediamente si riesce sempre a coprire la giornata con 5 ore di display attivo, senza dover rinunciare alla massima frequenza di aggiornamento del display.
COMPARTO FOTOGRAFICO
Durante il pre-briefing per la stampa in cui ci è stato presentato dettagliatamente Honor 50, si è insistito molto sulle capacità in termini di foto e video di questo smartphone. A dispetto però della comunicazione di Honor, l’hardware che troviamo qui non è così spinto come ci si potrebbe aspettare e si colloca nella fascia media, senza distinguersi particolarmente, almeno sulla carta.
C’è il collaudatissimo sensore da 108 MP Isocell HM2, affiancato da una ultrawide da 8 MP, una macro da 2 MP e un sensore di profondità nuovamente da 2 MP. Niente di speciale in fin dei conti, per uno smartphone che arriva sul mercato attorno ai 500 Euro. Non dimentichiamoci però che Honor 50 è profondamente legato a ciò erano gli smartphone Huawei, software fotografico compreso, che ha alcune singolarità davvero eccellenti, come la fotografia notturna.
Le foto sono di buonissima qualità, di giorno, ma soprattutto di notte, si nota l’elaborazione efficace dell’algoritmo ereditato dalla EMUI. La gestione dei colori tende leggermente a sovra saturare, ma c’è sempre un buon livello di dettaglio e di pulizia. Di notte la modalità notturna è eccellente tirando fuori luce anche quando l’ambiente ne offre pochissima.
Molto bene i selfie, sia standard che con ritratto. Per altro è apprezzabile che sia stata inserita un’ottica grandangolare per facilitare le cose nei selfie di gruppo.
Quanto ai video si possono registrare clip fino al 4K a 30 fps, ma Honor 50 si distingue più che altro per le tante modalità di registrazione dedicate ai vlogger. Possiamo registrare simultaneamente con due fotocamere (entrambe posteriori, oppure anteriore e posteriore) fermare la registrazione e riprenderla o cambiare tra queste modalità anche a registrazione avviata. C’è poi una modalità “Story” con alcune sequenze di clip precaricate che possiamo imitare seguendo una procedura guidata passo a passo.
IN CONCLUSIONE
Honor 50 viene proposto a 529 Euro di listino, con 50 Euro di coupon se si preordina sul sito Honor da oggi fino all’11 novembre. La disponibilità è prevista dal 12 novembre anche nei negozi TIM, Vodafone, Wind Tre e su Amazon.
Il prezzo di listino è un po’ alto in relazione alle tante alternative già presenti sul mercato, c’è da considerare però che nelle prossime settimane ci sarà inevitabilmente un leggero calo, che posizionerà Honor 50 tra le migliori scelte per rapporto qualità/prezzo sulla fascia media.
Lo smartphone ci è piaciuto molto, non ha punti deboli importanti e nell’usabilità quotidiana si è sempre dimostrato affidabile. Rimane, tuttavia, lo spettro di un possibile ban, già vociferato in più occasioni oltre oceano, seppur dal punto di vista meramente tecnico non sussistano le motivazioni che hanno portato a tutte le limitazioni per la galassia Huawei.
Rimanendo su Honor 50, qualunque possa essere la sorte di Honor, lo smartphone arriva con i servizi di Google e li manterrà. Qualche dubbio in più semmai potrebbe esistere per gli aggiornamenti, ma anche qui, considerando che comunque le patch di sicurezza vengono garantite, non ci sono reali motivi per rinunciare al prodotto a prescindere.
CODICE SCONTO AHIHONOR50
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