Lanciato ufficialmente in Europa una decina di giorni fa, Honor 70 è il nuovo smartphone medio-gamma di Honor, anche se, visto il prezzo e la dotazione hardware direi che la definizione medio-gamma gli sta anche un pochino stretta. Parliamo di un prodotto che va a battagliare direttamente con alcuni dei prodotti più interessanti di questo 2022, come ad esempio Pixel 6a e Nothing Phone 1, ma anche gli Oppo Reno 8, che sono però su un altro pianeta per quel che riguarda il prezzo.
Ve lo dico sin da subito: è uno smartphone che mi ha convinto a livello generale e che sicuramente ha le sue buone carte da giocarsi in un segmento di mercato sempre più affollato e pieno di alternative. Il punto di forza? Nonostante le piccole rinunce probabilmente l’elemento saliente è la fotocamera principale da 58 megapixel con il nuovo sensore Sony IMX800; ma non voglio svelarvi di più, continuate a leggere e vi racconto tutti i dettagli.
SOMMARIO
ESTETICA, MATERIALI ED ERGONOMIA
Tra gli elementi che più ho apprezzato di questo smartphone c’è sicuramente tutto quello che riguarda la costruzione e l’aspetto esteriore. Devo dire che sin dal momento in cui lo si estrae dalla scatola si ha immediatamente l’impressione di avere tra le mani uno smartphone premium. Sarà merito del vetro satinato nella parte posteriore o di questa colorazione Emerald Green, ma l’aggettivo che mi viene in mente è solo e soltanto “elegante”. Anche i bordi curvi del display, pur non essendo la mia soluzione preferita, contribuiscono ad aumentare questa sensazione di ottima fattura e cura dei dettagli.
Come già detto fronte e retro sono realizzati in vetro e quello opaco della parte posteriore è anche dotato di un trattamento oleofobico pazzesco. Ci ho provato in tutti i modi ma lasciare un’impronta è praticamente impossibile. Il frame è invece in plastica ma vi assicuro che è difficilissimo distinguerlo da un frame in materiale metallico. Il vantaggio è che in questo modo è possibile contenere il peso, che infatti si ferma a 178 grammi.
Leggero, quindi, ma anche molto sottile, e tutto senza rinunciare alla solidità. Fortunatamente non mi è mai caduto ma l’impressione è comunque quella di avere tra le mani un dispositivo in grado di resistere senza problemi alle sollecitazioni della vita di tutti i giorni. Tra l’altro il display è protetto di default da una pellicola di buona qualità e in confezione si trova una cover trasparente che vi permette di proteggere lo smartphone senza sconvolgerne il design sin dai primi istanti. Può sembrare una cosa da poco ma io apprezzo sempre queste accortezze.
Anche senza cover comunque non è uno smartphone scivoloso. Certo, date le dimensioni del display reggerlo con una sola mano in maniera salda non è in ogni caso l’operazione più agevole, ma se vi dovesse capitare sarete comunque aiutati dai bordi curvi e più sottili che offrono un grip maggiore rispetto ad altre soluzioni.
Alla base dello smartphone troviamo poi una USB-C 2.0 senza uscita video, affiancata dal carrellino per la doppia scheda SIM in formato nano e dall’altoparlante di sistema che, purtroppo, è soltanto mono. Non vi allarmate troppo però, la qualità dell’audio riprodotto è comunque molto buona e la differenza più importante rispetto alle soluzioni stereo la si trova nel volume che è, ovviamente, un pochino inferiore. Nulla che renda comunque questo smartphone inutilizzabile.
Bene anche l’audio proveniente dalla capsula auricolare durante le chiamate. Il timbro dell’interlocutore è sempre fedele e il volume abbastanza elevato. Il vivavoce sfrutta invece l’altoparlante di sistema con prestazioni analoghe a quanto detto sopra per la riproduzione musicale.
Se proprio devo trovare un difetto a questo Honor 70 in termini di costruzione questo è probabilmente la mancanza di una certificazione IP di qualsiasi tipo che ne attesti la resistenza all’acqua e alla polvere. Intendiamoci bene, qualche schizzo d’acqua come quello della pioggia non lo metterà in crisi, ma eviterei di farci la doccia o di lavarlo sotto l’acqua corrente.
DISPLAY
Bene, passando a qualcosa di ancora più interessante vi devo per forza di cose parlare del display di questo Honor 70. Parliamo ovviamente di un pannello OLED da 6,67 pollici che, come avrete intuito, è curvo sui lati lunghi. La risoluzione è di 2400×1080 pixel, un FullHD+ quindi, che offre una densità di pixel di oltre 300 dpi, più che sufficiente per immagini sempre assolutamente nitide nonostante l’ampia diagonale.
Non possiamo poi dimenticare la presenza del refresh rate a 120Hz, che permette di avere un’esperienza visiva molto più fluida dei classici 60Hz. Non è però un display LTPO e, proprio per questo motivo, il refresh rate può variare solamente tra 60 e 120Hz. Diciamo che non si tratta di una caratteristica così tanto penalizzante se non per dei consumi leggerissimamente superiori rispetto ad una alternativa in gradi di calare sotto i 60Hz. All’interno delle impostazioni troviamo la possibilità di scegliere tra tre modalità d’uso differenti: Dinamica che decide automaticamente la frequenza da adottare, Elevata, che imposta i 120Hz fissi e Standard, che fissa invece i 60Hz.
Detto ciò siamo comunque di fronte ad un pannello di buona qualità che è in grado di raggiungere una luminanza massima molto vicina ai 1000 nit. Parliamo ovviamente di un display compatibile HDR nello standard HDR10+ e dotato in generale di una buona precisione nella riproduzione dei colori. Nella modalità Normale abbiamo valori abbastanza contenuti nella misurazione dei Delta E dei colori con un valore medio che è inferiore alla soglia critica, a testimonianza di una calibrazione di fabbrica corretta. In questa modalità lo spazio colore riprodotto è, per estensione, molto simile allo standard DCI P3.
Con la modalità intensa lo spazio colore si allarga ulteriormente andando oltre i limiti di quest’ultimo ma allo stesso tempo portando a tonalità leggermente troppo sature. L’effetto “wow” è garantito ma se preferite colori più fedeli, la modalità normale è quella che fa al caso vostro. Nell’utilizzo di tutti i giorno è quindi un pannello molto buono, in grado di soddisfare le esigenze di tutti e che vi permetterà di visualizzare le informazioni senza problemi anche sotto la luce del sole.
PRESTAZIONI E SOFTWARE
Un display molto buono quindi, così come buone, anzi ottime, sono anche le prestazioni. Il comparto hardware di questo Honor 70 si basa sul Qualcomm Snapdragon 778G+, una versione leggermente potenziata del 778G, nonché un chipset in grado di garantire un buonissimo equilibrio tra prestazioni e consumi. Il SoC è poi qui accompagnato da 8 GB di RAM e da 128 o 256 GB di storage su memorie UFS 3.1; a questo proposito fate bene le vostre valutazioni in fase di acquisto perché non c’è l’espansione della memoria.
Che dire? Si tratta di una dotazione che riesce a soddisfare senza problemi le esigenze di prestazioni del 99%, e forse più, degli utenti. Difficilmente vi troverete in difficoltà, e anzi, tutto è gestito in maniera tanto agevole che non mi è praticamente mai capitato di sentirlo scaldare in maniera evidente. Le app si aprono velocemente e il multitasking è gestito senza complicazioni. In background riusciamo a tenere aperte 4-5 applicazioni ma anche quelle non più disponibili si aprono molto velocemente. Vi dirò di più, in alcuni casi mi sono davvero stupito di quanto questo smartphone fosse veloce e reattivo, in parte anche per merito del display a 120Hz e di un software comunque ben ottimizzato.
SCHEDA TECNICA HONOR 70
- soc: Qualcomm Snapdragon 778G Plus, octa-core (1 Cortex-A78 2,5 GHz + 3 Cortex-A78 2,4 GHz + 4 Cortex-A55 1,8 GHz), gpu Adreno 642L
- display: 6,67″, FHD+ (2400 x 1080 pixel), OLED, 120Hz
- configurazioni di memoria:
- 8GB di RAM + 256GB di storage
- 8GB di RAM + 256GB di storage
- fotocamera posteriore:
- principale con sensore Sony IMX800 da 54MP, ottica con apertura f/1.9
- ultra grandangolare con sensore da 50MP, ottica con apertura f/2.2
- sensore da 2MP con ottica f/2.4 per il rilevamento della profondità di campo
- fotocamera anteriore: 32MP, ottica con apertura f/2.4
- connettività: 5G, Dual SIM WiFi a/b/g/n/ac/ax dual band, Bluetooth 5.2, GPS/Glonass/Agps/Beidou, NFC
- sicurezza: sensore impronte integrato nello schermo
- batteria: 4800 mAh supporto alla ricarica rapida 66W
- dimensioni: 161,4 x 73,3 x 7,91
- peso: 178 grammi
- sistema operativo: interfaccia Magic UI 6.1 basata su Android 12
Nessun problema poi anche con i principali giochi, che vengono riprodotti in maniera assolutamente adeguata e con prestazioni più che soddisfacenti. Anche lato GPU abbiamo infatti una Adreno 642L, che non è la soluzione più potente in commercio ma che riesce comunque a supportare tutte quante le operazioni più comuni senza alcun problema.
E non manca nulla anche dal punto di vista delle connessioni. C’è il Bluetooth 5.2, l’NFC e anche il WiFi 6, oltre ovviamente alla compatibilità con le reti 5G. A questo proposito posso poi dirvi anche che la connettività è buona, non ho mai avuto problemi di ricezione e il segnale viene agganciato e mantenuto senza problemi nella maggior parte delle situazioni. Insomma, quello che ci si aspetta da un prodotto di questa fascia di mercato.
Non dovrebbe più essere messo in discussione ma è giusto che vi segnali anche che c’è il supporto al DRM Widevine di Livello 1 che vi permetterà di riprodurre i video in streaming dalle principali piattaforme senza limitazioni.
Spendo poi due parole a proposito del sensore per il riconoscimento delle impronte che è assolutamente veloce e preciso ma che, a mio modo di vedere, è posizionato un filo troppo in basso. Ora, non è eccessivamente scomodo, ma sicuramente se fosse stato inserito un pochino più in alto l’ergonomia ne avrebbe giovato. Dettagli, lo so, ma ormai è difficile trovare grossi difetti in questi prodotti.
Se avete invece qualche dubbio a livello di software per via delle vicende passate legate al brand “cugino” potete invece stare tranquilli. Honor si è definitivamente separata da Huawei e con questo passo ha mantenuto la possibilità di utilizzare sui propri smartphone i famigerati servizi Google, e con essi, ovviamente, tutte le app del colosso di Mountain View. Niente restrizioni quindi, nonostante una Magic UI che è ancora molto ma molto simile alla EMUI di Huawei. Diciamo che definirla identica non è così sbagliato, e non è per forza un male.
Già perchè proprio l’interfaccia Huawei ha sempre avuto i suoi estimatori e i nuovi Honor possono quindi diventare i perfetti sostituti del vecchio smartphone per tutti i nostalgici dei prodotti con EMUI. Parliamo quindi di un’interfaccia completa e assolutamente ottimizzata, con tutto quello che serve, e anche forse qualcosa di troppo. Nel 2022 uno smartphone che arriva sul mercato europeo, secondo me, non deve più soffrire del retaggio cinese dei giochini e delle app di terze parti pre-installate. Non è necessario e servono solo a “sporcare” la UI.
Per quello che riguarda invece la politica di aggiornamenti Honor adotta una strategia piuttosto stantard: due major release e tre anni di patch. Diciamo che è ok ma si può fare sicuramente di meglio, anche perchè la concorrenza si sta muovendo bene in questo senso.
FOTOCAMERE
Ed eccoci a parlare di quello che probabilmente è l’aspetto più interessante, o comunque la vera novità, di questo Honor 70, ovvero il comparto fotografico. Mi riferisco in particolare al sensore che si nasconde sotto la lente wide principale, ovvero il nuovo Sony IMX 800. Si tratta di un sensore da 54 megapixel con una dimensione di 1/1,49 pollici. Non è enorme come il sensore da “quasi 1 pollice” dello Xiaomi 12s Ultra ma resta comunque più grande di quello di molti concorrenti di fascia anche superiore, come ad esempio Galaxy S22 o Oppo Find X5 Pro. Capirete quindi che trovare questo sensore su un prodotto di fascia medio-alta fa sicuramente rumore.
Alla fotocamera principale da 58 megapixel si aggiunge poi una ultra-wide da 50 megapixel, con messa a fuoco che gli consente di scattare anche foto in modalità macro, e una terza cam da 2 megapixel che è la classica fotocamera dedicata alla raccolta di informazioni sulla profondità di campo. L’unica vera rinuncia di questo comparto resta quindi, secondo me, la mancanza della stabilizzazione ottica; peccato, sarebbe potuto essere ancora più interessante ma i risultati resta comunque ottimi.
Di giorno sia la fotocamera principale che quella ultra-wide garantiscono prestazioni ottime. In ambienti ben illuminati le foto scattate sono molto nitide e ricche di dettagli, caratterizzate da colori carichi senza però mai risultare troppo saturi e innaturali, come invece accade in alcuni smartphone di questa fascia che tendono a enfatizzare per nascondere i difetti. Molto buona anche la gestione delle alte luci e del controluce; l’HDR che otteniamo è infatti sempre efficace per mantenere i dettagli sia nelle zone di luce che in quelle d’ombra senza però mai risultare eccessivo. Anche la velocità della messa a fuoco è molto buona e devo dire che in presenza di ambienti ben illuminati la mancanza della stabilizzazione ottica non si nota per nulla.
Un pochino diverso il discorso per quello che riguarda le foto scattate la sera, in ambienti poco illuminati, o comunque in presenza di poca luce. In queste occasioni potete decidere di scattare con la modalità classica ma dovrete stare molto attenti ai movimenti, oppure potete affidarvi alla modalità notte che, dal canto suo, risulta comunque abbastanza efficace nel compensare gli inevitabili micromovimenti della mano. Le foto scattate in queste condizioni con la fotocamera principale sono comunque di buonissimo livello. Mi ha particolarmente colpito il bilanciamento del bianco, sempre molto vicino alla realtà, e più in generale la gestione delle sorgenti di luce. Anche a livello di dettagli non possiamo lamentarci, grazie soprattutto ad un rumore di fondo che resta contenuto anche nelle situazioni più difficili. Siamo ai livelli dei migliori top di gamma? Ovviamente no, ma rispetto ai prodotti nella stessa fascia di prezzo, le prestazioni della fotocamera principale sono secondo me in molti casi superiori, anche considerando l’assenza della stabilizzazione ottica.
Discorso un pochino differente se parliamo della grandangolare che riesce comunque a offrire buoni scatti ma che, inevitabilmente, produce un pochino di rumore di fondo più elevato, che ha come naturale conseguenza la produzione di dettagli che sono sicuramente più spalmati rispetto a quello che otteniamo con la cam principale. Insomma, restano foto che vanno bene da condividere sui social e da rivedere sullo schermo dello smartphone, che è poi quello che farete nel 99.9% dei casi.
Frontalmente all’interno di un foro al centro del display troviamo poi la fotocamera frontale da 32 megapixel che garantisce una buona qualità nella maggior parte delle situazioni. Diciamo che siamo tranquillamente nella media delle altre soluzioni nella stessa fascia di prezzo con l’unico neo dato dalla risoluzione massima dei video che è di soli 1080p a 30fps, peccato.
Video che invece possono essere girati con la fotocamera principale fino da una risoluzione massima di 4k a 30fps. I risultati ottenuti girando video con la fotocamera principale sono buoni. Il limite più grande sta ovviamente nella mancanza della stabilizzazione ottica ma anche qui l’EIS fa il suo lavoro in maniera efficace riducendo di molto le vibrazioni e i movimenti involontari; tutto con un piccolo prezzo da pagare che si concretizza in una fluidità non proprio eccellente. In movimenti di panning risultano infatti un pochino scattosi e, a mio modo di vedere, la causa è proprio da ricercare nella compensazione della stabilizzazione elettronica. A livello di qualità delle immagini, invece, assolutamente nulla da dire, i fotogrammi sono nitidi, il contrasto è buono e i colori brillanti, oltre a questo abbiamo una messa a fuoco veloce e una compensazione dell’esposizione reattiva ed efficace.
AUTONOMIA E RICARICA
Bene, vi ho già ripetuto diverse volte che uno dei pregi di questo smarpthone è la capacità di coniugare le prestazioni con dei consumi tutto sommato contenuti. La batteria all’interno di Honor 70 offre una capacità di 4800 mAh che non sono i 5000 mAh di alcuni concorrenti ma che riescono comunque a garantire una autonomia di tutto rispetto. Con un utilizzo che potremmo definire standard si arriva a sera senza alcun problema con anche una buona percentuale di batteria ancora a disposizione. In caso di necessità, con qualche piccolo accorgimento come la riduzione del refresh rate a 60Hz fissi, possiamo anche riuscire a coprire due giorni di utilizzo.
In ogni caso, se dovesse essere necessario, abbiamo il supporto alla ricarica rapida con il caricatore in confezione che è in grado di erogare fino a 66W. Quest’ultimo ci permette quindi di ricaricare la batteria completamente in poco più di 50 minuti con il 60% di carica che è raggiungibile in soli 20 minuti. Insomma, in emergenza vi basta un caricatore veloce e in pochi minuti sarete salvi per tutti il tempo necessario.
CONSIDERAZIONI
E come sempre siamo giunti al momento di tirare le conclusioni, ma prima di tutto dobbiamo capire quando costa questo Honor 70. Molto semplice: 549 euro nella versione da 8 GB di RAM e 128 GB di storage che salgono a 599 per quella da 8 GB di RAM e 256 di storage. Considerando il momento storico e i costi di produzione e distribuzione che si sono evidentemente alzati, non è un prezzo che io reputo esagerato; è altresì vero che, confrontato con il passato, può sicuramente apparire come un prezzo elevato. Anche perché comunque alcune piccole rinunce ci sono; a partire dalla mancanza di una certificazione IP, passando per l’audio soltanto mono e per una politica di aggiornamento da “compitino”. Se devo darvi una cifra di riferimento alla quale lo consiglierei senza problemi vi dico 499 euro.
E Honor lo sa bene che per impensierire la concorrenza questa è la cifra corretta, tanto che proprio in occasione del lancio e fino al 30 settembre, acquistando Honor 70 sul sito hihonor è attiva il codice sconto AHONOR70PR che permette di ottenere 70 euro di sconto, un paio di cuffiette Earbuds 3 Pro del valore di 199 euro e una cover da circa 20 euro. Inutile che vi dica che a queste condizioni io ci farei più di un pensiero, specialmente se siete alla ricerca di un prodotto affidabile e che scatta buone foto stando sotto ai 500 euro.
PRO E CONTRO
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(aggiornamento del 16 settembre 2022, ore 21:40)