Ho passato circa un mese in compagnia di Honor MagicPad 2, dopo averlo visto ad inizio settembre allo stand HONOR di IFA 2024. Parliamo di un tablet tuttofare adatto alla visualizzazione di contenuti in streaming grazie al display OLED, ottimo per giocare grazie allo Snapdragon 8S Gen 3 ma anche ad esempio per montare video 4K e perfetto anche per leggere grazie al PWM Dimming a 4320Hz dinamico.
La vera chicca però è la batteria: 10050mAh in soli 555g di peso e 5,8mm di spessore. Il tablet va a fare concorrenza agli “Air” di Apple e ci riesce perfettamente. In più occasioni mi sono portato questo tablet in viaggio e per quanto è sottile e leggero spesso mi dimenticavo di averlo dentro lo zaino. Il prezzo è alto, ma non altissimo: parliamo di 549€ con la Magic Pencil 3 e le HONOR Earbuds X6 in bundle aggiungendo soltanto 1,9€ per ciascun accessorio. Sempre ad 1.9€ si può avere anche il caricatore rapido a 66W.
Il MagicPad 2 non rinuncia ad un ottimo audio, incentrato sui bassi grazie ai subwoofer, alla certificazione IMAX Enhanced per il display, a due fotocamere che possono registrare video in 4K ed ad una buona connettività. Manca il GPS nella versione occidentale e la politica di aggiornamenti rischia di essere il tallone d’Achille di questo prodotto. Scopriamo i pro ed i contro di questo nuovissimo tablet all’interno della nostra recensione.
INDICE
DESIGN E QUALITÀ COSTRUTTIVA
L’Honor MagicPad 2 si presenta bene: il design è sicuramente peculiare nella colorazione bianca e decisamente sobrio in quella nera, che abbiamo in test. Il telaio è in metallo, alluminio per la precisione, e restituisce una buona sensazione. Anche il trattamento della back cover non è male, soprattutto nella colorazione bianco perlato. Il peso di 555g per un tablet da 12.3″ di display sicuramente stupisce come primo fattore, una volta preso in mano.
Come sul mio iPad Pro 2020 e sull’ottimo OnePlus Pad 2 manca un sensore di impronte per lo sblocco. Possiamo solamente sbloccare il tablet tramite il riconoscimento 2D del viso tramite la selfie camera, posta su uno dei due lati lunghi. Un gran peccato non si sia integrato uno sblocco con l’impronta sotto al display come i tablet top di gamma di Samsung.
Se utilizzare il dispositivo spesso poggiato su un banco, una scrivania o qualunque superficie piana attenzione: la fotocamera posteriore è abbastanza rialzata e ciò causa un leggero traballamento non molto gradevole. Con la cover tastiera ufficiale, che abbiamo provato ad IFA, il problema svanisce.
IL DISPLAY MIGLIORATO
Il display è sicuramente il fulcro di questo tablet, quello che viene definito in gergo “Key Selling Point”, la funzione che più di tutte le altre giustifica il prendere in considerazione l’acquisto di questo Honor MagicPad 2. Parliamo di un pannello OLED da 12.3″ con risoluzione 3K e refresh rate di 144Hz.
Il display, come annunciato in precedenza, ha un PWM Dimming di 4320Hz massimo, aggiustabile dinamicamente dal software. Il display non è LTPO ma possiamo manualmente scegliere se sfruttare i 144Hz massimi o limitarci a 90Hz o 60Hz. In ogni caso il sistema adatterà il refresh rate ai vari contenuti: in molti giochi avremo i 60Hz per esempio. Honor integra anche un sistema AI Defocus per contrastare la miopia, nel caso volessimo sfruttarlo.
Ad esclusione di Samsung con i suoi TAB S9 (e ora S10) ad oggi non c’era praticamente alternativa nel mondo Android che monti un display AMOLED/OLED se non lo Xiaomi Pad 6S Pro. Visualizzare film, serie TV o qualunque contenuto multimediale desideriate, su un display di questo tipo, stravolge completamente l’esperienza visiva.
Ho fatto estremamente fatica a tornare al mio iPad Pro del 2020 e al OnePlus Pad 2 dopo più di tre settimane di uso continuo di questo HONOR MagicPad 2. Occhio all’uso in esterna però: HONOR dichiara 1600 Nit di luminosità massima ma ciò è vero solo in contenuti HDR. Nel quotidiano ci aggiriamo attorno ai 650 Nit, un valore inferiore anche ai 780 Nit reali toccati dall’IPS del OnePlus Pad 2.
PRESTAZIONI
A bordo di questo Honor MagicPad 2 troviamo lo Snapdragon 8S Gen 3, una via di mezzo tra lo Snapdragon 8 Gen 3 e lo Snapdragon 8 Gen 2. Questo per farvi capire che parliamo comunque di un SoC al livello di una soluzione top di gamma, con giusto qualche rinuncia in più rispetto al Gen 3 lato GPU e potenza per le funzioni IA.
Poco male perché le funzioni IA che approfondiremo dopo, rese disponibili su questo MagicPad 2, sono basate sul cloud e parte di essere in collaborazione con Google. Lato GPU invece è davvero difficile notare grossi limiti e differenze da un OnePlus Pad 2 con lo Snapdragon 8 Gen 3, poiché i classici titoli a disposizione sul Play Store non hanno poi queste grandi richieste.
Ciò che spesso fa la differenza su uno smartphone è la gestione termica che porta una soluzione a scaldare molto e ad andare in thermal throttling, se tirata al massimo del suo potenziale. Qui, su un tablet, non avviene nulla di tutto ciò avendo una superficie enorme sulla quale dissipare le temperature ed Honor ha fatto un buon lavoro a riguardo.
Soltanto con dei benchmark riuscirete a mandare in thermal throttling il tablet mentre nel quotidiano, giocando anche più di due ore a Zenzless Zone Hero, Black Clover M e Wuthering Waves non siamo mai riusciti a notare cali di frame rate. Le temperature seguono lo stesso discorso, non superando pressoché mai i 32°C di massima e stando su una media di 26-27°C nell’uso misto.
LA BATTERIA SI COMPORTA DECISAMENTE BENE
Con queste prestazioni e temperature è lecito aspettarsi anche un comportamento ottimale della batteria e difatti con i suoi 10050mAh a disposizione, con supporto alla ricarica rapida a 66W tra l’altro, ci permette di concludere sempre la giornata d’uso.
Parlare di giornata d’uso su un tablet in realtà è molto ambiguo, poiché è raro che qualcuno utilizzi, come nel nostro test, per 8h19min i tablet nell’arco delle 24h, consumando l’87% di batteria e avendo un tasso di scarica del 20.2%/orario.
In una settimana circa d’uso fra Chrome e app streaming abbiamo toccato le 6h28min di display attivo con 4d8h3m di display spento. A disposizione avevamo ancora l’11% di batteria residua e abbiamo notificato quindi un tasso di scarica del 0.8%/orario. I valori sono quindi molto simili a quelli osservati dal OnePlus Pad 2 ma occhio ad un fattore: avendo qui un display OLED se sfrutterete il tema scuro potreste risparmiare molta più batteria.
SCHEDA TECNICA E ACCESSORI
- dimensioni e peso: 274,5 x 180,5 x 5,8 mm, 555 grammi
- display: OLED da 12,3 pollici, risoluzione 3.000 x 1.920 pixel (290 ppi), frequenza di aggiornamento massima 144 Hz (si può impostare su 4 livelli: 60, 90, 120 o 144 Hz), fino a 1.600 nit di luminosità, rapporto schermo corpo 92%, tecnologia di protezione degli occhi Honor Oasis, PWM dimming 4.320 Hz
- SoC: Qualcomm Snapdragon 8s Gen 3, processo produttivo TSMC a 4 nm, CPU octa core fino a 3 GHz
- sistema operativo: Honor MagicOS 8.0.1 su base Android 14
- memorie: 8, 12 o 16 GB di RAM e 256, 512 GB o 1 TB di archiviazione
- fotocamere:
- posteriore wide: 13 MP f/2.0 con autofocus
- frontale: 9 MP f/2.2 a fuoco fisso
- batteria: 10.050 mAh
- ricarica: rapida fino a 66 watt
- audio: 8 altoparlanti con audio spaziale
- connettività: Wi-Fi 6, Bluetooth 5.3
- accessori: penna Honor Magic Pencil 3 con 2 ms di latenza, custodia con tastiera integrata
- colori: Moon Shadow White, Sky Blue, Starry Black.
ABBIAMO PROVATO LA HONOR MAGIC PENCIL 3
La nuova HONOR Pencil 3 non è la solita penna a disposizione sui tablet Android: sì, si attacca magneticamente al frame laterale, sì le funzioni e le gesture sono le solite con dei tap per passare da uno strumento all’altro, ma la penna è in primis ben integrata nel sistema. La punta ha tre elettrodi ad alta precisione e prima di tutto quando essa si avvicina al tablet lo schermo non reagisce più al tocco.
Molti tablet Android inibiscono il touch alla mano soltanto nelle applicazioni di Note proprietarie e quando invece si disegna in app terze diventa una odissea con i falsi tocchi. Qui non avviene nulla di tutto ciò ed i 4096 livelli di pressione aiutano a scrivere in modo eccellente anche a diverse angolazioni e pressioni.
Anche senza toccare il vetro del display possiamo effettuare interazioni con la penna: passando sopra ad una app del Play Store la andremo a pre-selezionare, mentre nella homepage le icone si animeranno quando passeremo vicino a loro. Anche in app terze come PenUP siamo riusciti a sfruttare i vari livelli di pressione e inclinazione della penna.
Abbiamo poi svariate funzioni come: il poter scrivere a display spento, poter convertire quanto disegnato in testo nei campi di ricerca. C’è inoltre una funzione Spotlight che fa divenire la penna una sorta di puntatore laser e ci permette di girare le pagine di un PowerPoint con degli scorrimenti sulla penna. La penna ha una autonomia di 10h ed in 30s di carica possiamo usarla per 10 minuti. La latenza dichiarata da HONOR è di 2ms.
IL SOFTWARE CON L’AI
A bordo di questo HONOR MagicPad 2 abbiamo la MagicOS 8.0 come interfaccia grafica ma non solo: essa integra nuove svariate funzioni software come HONOR Notes, che abbiamo sfruttato per testare la Magic Pencil 3, ed AI Office. Abbiamo inoltre il Magic Portal che funge da “copia e incolla” 2.0, semplificando il trasporto di informazioni da una app all’altra. Magic Capsule porta alcune funzioni all’interno di una capsulina digitale all’interno della barra di stato, sempre in prima vista, come ad esempio il timer, la riproduzione di un contenuto musicale o le chiamate. Magic Ring permette di connettere il tablet ad un computer o smartphone Honor, replicare il display su uno di questi due e trascinare facilmente file ed informazioni da un dispositivo all’altro, come se fossero un tutt’uno.
Sulla carta è tutto fantastico ma c’è un contro che farà storcere il naso probabilmente anche a tutte quelle persone che reputano tali funzioni effettivamente comode e rivoluzionarie: il singolo major update garantito (e tre anni di patch di sicurezza, che sono okay, nulla di strabiliante). Ciò è stato confermato dall’assistenza HONOR, contattata da un utente di Reddit interessato all’acquisto.
Siamo alle porte di Android 15 e questo significa che nel giro di qualche mese l’Honor MagicPad 2 verrà aggiornato a questa versione e verrà poi “abbandonato”, un qualcosa che a 599€ di listino non si può giustificare in alcun modo. L’hardware è certamente essenziale ma il software ormai è quello che poi fa la differenza. A cosa serve tutta questa potenza “futuribile” se poi il prodotto non riceverà tutte le novità più succose nel futuro?
FOTOCAMERA, MICROFONI E SPEAKER
Le foto generate dalla fotocamera da 13MP posteriore e da 9MP anteriore non stupiscono certamente. Parliamo di sensori relativamente piccoli ma che fortunatamente permettono di registrare video in 4K/30fps. Le aperture focali sono ferme a f/2.0 sul posteriore e f/2.2 all’anteriore. Il risultato finale è buono in videochiamate ovvero la funzione chiave dietro a queste fotocamere.
Dato che vengono sfruttate principalmente per questo motivo avremmo gradito vedere la fotocamera “migliore”, quella da 13MP, posta all’anteriore, poiché durante una videochiamata la stragrande maggioranza del tempo la passiamo ad inquadrare noi e non ciò che è dietro il tablet.
I microfoni sono di buon livello, non paragonabili a quelli di iPad, soprattutto in situazioni caotiche come chiamate Discord con più di 10 persone connesse allo stesso tempo e con magari anche un contenuto multimediale in streaming. Vi lasciamo un estratto registrato tramite Telegram in studio, così da simulare ciò che potrebbe essere una situazione tipo in videochiamata.
GLI OTTO SPEAKER E L’AUDIO SPAZIALE
A disposizione di questo Honor MagicPad 2 abbiamo ben 8 altoparlanti, HONOR li definisce subwoofer, ed essi permettono un campo sonoro di 100°, maggiore del 25% rispetto al precedente generazione. Non sono soltanto dati buttati a casaccio, la qualità audio è degna di nota, migliore del mio iPad Pro 2020 che ancora ad oggi resta un benchmark irragiungibile per quasi tutti i tablet Android.
L’audio spaziale funziona di stock e tende a riprodurre la distanza e la direzione percepite. L’obiettivo è creare un suono tridimensionale coinvolgente, anche in app terze. Dal momento che non l’abbiamo fatto in precedenza precisiamo che Netflix supporta l’HDR10 e l’HEVC ma non il Dolby Vision.
CONCLUSIONI E PREZZO
Considerando tutto quanto l’hardware messo a disposizione su questo Honor MagicPad 2 dovremmo dire che i 555€ richiesti per questo tablet, in bundle con la Magic Pencil 3, le Earbuds X6 ed il caricatore rapido, sono un ottimo prezzo per la versione 12/256GB.
Il suo rivale diretto, il OnePlus Pad 2, costa 499€ sfruttando poi una ulteriore permuta per sconti, un buon prezzo per un tablet che ha al suo interno lo Snapdragon 8 Gen 3 “originale”..
Considerando meramente l’hardware e neanche l’estetica, comprerei a mani basse questo Honor MagicPad 2 e lo consiglierei pressoché a tutti. C’è in realtà un ulteriore fattore che considererei: il Magic Pad col suo formato allungato e più incentrato all’uso video/streaming, il OnePlus con il formato 7:5 punta alla produttività. Usando il tablet maggiormente per Netflix, YouTube, Disney+ e simili, l’HONOR mi sarebbe più congeniale.
Il singolo major update garantito, che a stretto giro si tramuterà in Android 15, è però davvero troppo poco. La speranza è che Honor di fronte alle tante perplessità di svariati utenti interessati all’acquisto vada ad integrare almeno un major extra. Vivo ad esempio, con il V40 recensito qualche mese fa, ha fatto esattamente ciò di fronte ad una critica dei possibili acquirenti.
La MagicOS funziona bene, è perfettamente integrata con gli accessori e paradossalmente col suo design a grandi cartelle completamente personalizzabili in altezza e larghezza si adatta meglio su tablet che su smartphone. Le funzioni IA sono ben integrate, come anche la gomma magica basata su Imagen di Google ma integrata comunque meglio che su Samsung ad esempio.
E per voi quanta differenza fa il supporto software? Un hardware di primo livello, venduto ad un ottimo prezzo, può compensare questo, a conti fatti, unico contro? Vi aspettiamo qui sotto nei commenti per parlarne.. Honor MagicPad 2 approvato.. ma con qualche dubbio!
<!–
–>
VIDEO
[embedded content]