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31.10.2024 In HP, Tecnologia, windows

Recensione HP Spectre X360 2024, è ancora il 2-in-1 più bello

L’HP Spectre x360 2024 rappresenta una delle migliori opzioni disponibili tra i notebook convertibili di fascia alta, con caratteristiche che puntano a soddisfare sia esigenze di produttività che intrattenimento. L’ho provato per diverse settimane e devo dire che, pur con qualche piccola differenza estetica e con una piattaforma che non è la meglio riuscita per quel che riguarda la storia delle CPU mobile Intel, lui resta comunque uno dei migliori convertibili a tutto tondo tra quelli presenti sul mercato e, probabilmente, almeno a mio gusto personale, il più bello di tutti a livello estetico. Ma andiamo con ordine e vediamo esattamente di cosa stiamo parlando.

DESIGN E MATERIALI

Il design dell’HP Spectre x360 riflette l’attenzione di HP per i dettagli e la qualità costruttiva, elementi che caratterizzano questa linea di convertibili da diversi anni. Con la sua scocca in alluminio anodizzato, il dispositivo trasmette una sensazione di robustezza e solidità assoluta, spesso superiore a quanto non si possa percepire tenendo in mano altri prodotti. Ogni superficie è coperta da una finitura metallica opaca che, oltre a conferire un aspetto premium, migliora la resistenza contro i graffi e l’usura. HP ha leggermente modificato alcuni dettagli del disegno rispetto al passato, i bordi non sono più lucidi e in contrasto con il resto della scocca, ad esempio, trattamento che ora è riservato solo agli spigoli posteriori. Una scelta che ha reso il tutto più sinuoso senza però andare ad intaccare la riconoscibilità del prodotto.

La scelta di HP di utilizzare materiali riciclati per il 90% della scocca e il 50% dei tasti non solo sorride all’ambiente, ma rappresenta un punto a favore per chi apprezza un design che riesca a coniugare estetica e sostenibilità, senza compromessi. I bordi diagonali tagliati negli angoli posteriori, dove si trovano alcune delle porte, sono una firma di design della linea Spectre, conferiscono un look distintivo e dinamico che separa questo dispositivo dai suoi concorrenti. Anche la disposizione delle porte è ottimizzata: una Thunderbolt 4 e il jack audio sulla sinistra e una seconda Thunderbolt 4 sulla destra, che rendono agevole la connessione senza ostacolare l’area di lavoro. In aggiunta, HP include due adattatori USB-C con porta HDMI e USB-A, una scelta interessante che migliora la flessibilità del portatile senza compromettere il design sottile del telaio​.

La cerniera a 360 gradi, fluida e resistente, permette di utilizzare il laptop in molteplici modalità – dal classico formato notebook fino alla modalità tablet, passando per le configurazioni a tenda. Sebbene il peso di circa 1,45 kg sia leggermente superiore ad alcuni concorrenti e non esattamente comodo per un uso esclusivo in modalità tablet (ma in quel caso meglio optare per un detachable o un tablet a tutti gli effetti), la flessibilità del dispositivo si dimostra particolarmente utile in alcuni contesti specifici​. Peso a parte, anche il resto delle dimensioni rientra in range per cui possiamo comunque definire il notebook compatto, e rendono lo Spectre x360 un dispositivo comodo da trasportare, e ben bilanciato tra portabilità e dimensioni del display.

HP ha poi adottato alcuni strumenti che migliorano l’ergonomia e l’usabilità quotidiana. Tra questi l’inclusione di un pulsante di accensione con lettore di impronte digitali integrato migliora la sicurezza e offre un rapido accesso al sistema. Inoltre, la webcam da 9MP supporta il riconoscimento facciale Windows Hello, offrendo un’opzione aggiuntiva per accedere al sistema in modo sicuro e senza dover digitare password, una soluzione che troviamo spesso in prodotti di questa fascia e che coniuga ergonomia e funzionalità​.

La tastiera di questo Spectre x360 14 è poi comoda e ben progettata, con un feedback tattile soddisfacente e retroilluminazione a due livelli. I tasti sono ben spaziati, hanno caratteri stampati in bianco per una leggibilità ottimale anche in ambienti poco illuminati. Il layout è abbastanza classico ma non possiamo non notare come i tasti su e giù della croce direzionale siano un pochino sacrificati. Non è un problema insormontabile ma per chi li utilizza molto tutti i giorni non è certo la più comoda delle soluzioni.

Il touchpad con feedback aptico è spazioso e reattivo, e costituisce una scelta progettuale interessante rispetto ai touchpad meccanici tradizionali. HP consente di regolare l’intensità del feedback haptico nel software myHP, e l’esperienza è talmente naturale che, senza saperlo, si potrebbe pensare di avere un normale touchpad meccanico. Questo touchpad è anche configurabile con funzioni di scorrimento verticale su luminosità e volume, trasformandosi in un controller tattile personalizzabile molto utile nell’uso quotidiano.

DISPLAY E AUDIO

Il display OLED da 14 pollici è una delle caratteristiche più interessanti di questo modello, è dotato di una risoluzione di 2880 x 1800 pixel e un refresh rate che si adatta automaticamente tra 60 Hz e 120 Hz, permettendo cosi di ottenere una fluidità ottimale in contenuti dinamici. La tecnologia OLED offre colori vibranti, neri profondi e un contrasto che rende vividi i dettagli anche nelle scene più scure.

HP ha scelto un formato 16:10, in linea con le tendenze attuali, per avere più spazio in verticale migliorando produttività e riducendo lo scroll nelle pagine web. C’è chi preferisce addirittura un formato ancora più squadrato come il 3:2, ma io resto convinto che il 16:10 sia il compromesso migliore tra produttività e multimedialità. Il pannello è calibrato nella modalità di default per coprire l’85,8% dello spazio colore DCI-P3 e il 121,5% di quello sRGB; un buon risultato, in linea molti altri pannelli OLED di convertibili concorrenti. Grazie a questa ampia copertura della gamma cromatica, il display si rivela ideale anche per attività di editing foto e video, dove la fedeltà del colore è cruciale. Non manca poi il supporto alla tecnologia HDR, che migliora significativamente l’esperienza visiva, rendendo ogni scena ricca di dettagli e vivacità, anche se la luminanza massima non è poi così elevata.

Proprio parlando di luminosità si arriva infatti al massimo a poco più di 360 nits, un valore sufficiente, direi meglio ancora standard per un display OLED; anche se alcune soluzioni recenti in ambito tablet hanno dimostrato che con la tecnologia Tandem OLED si può andare anche molto oltre, staremo a vedere se anche in ambito notebook la tecnologia si evolverà in questa direzione. Questo valore legato alla luminanza rende il dispositivo utilizzabile senza problemi al chiuso, anche in ambienti ben illuminati; resta invece più problematica la lettura del pannello sotto la luce diretta del sole, anche per via della finitura lucida e dei riflessi, che sicuramente non aiutano.

Audio: Integrazione Poly Studio

HP ha migliorato il comparto audio del Spectre affidandosi a Poly Studio (ex Plantronics), noto per la qualità audio dedicata alle conversazioni e quindi alla chiarezza vocale. L’impianto comprende due tweeter e due woofer, e offre un suono bilanciato e adatto sia per le chiamate vocali che per la riproduzione musicale. La presenza di un equalizzatore all’interno dell’app myHP consente di regolare il suono con preset per musica, film e voce, un dettaglio che aggiunge flessibilità all’esperienza d’uso, anche se in generale i bassi sono poco presenti e vengono un pò sovrastati dalle frequenze medie e alte.

SCHEDA TECNICA

  • CPU: Intel Core Ultra 7 155H
  • Memoria RAM: 16GB LPDDR5
  • GPU: Intel Arc integrata
  • Display: 2880×1800 OLED touchscreen fino a 120Hz
  • Storage: 1TB M.2 NVMe PCIe 4 SSD
  • Webcam: 4K
  • Connettività: 2x USB Type-C, 1x USB Type-A, 1x 3.5mm combo audio jack
  • Networking: Wi-Fi 7 Bluetooth 5.4
  • Sensori: Windows Hello per riconoscimento facciale, fingerprint
  • Batteria: Batteria litio-ione-polimero, 4 celle 68 Wh
  • Ricarica: Alimentatore USB Type-C® da 65 W, ricarica rapida 50% in 45 min
  • Dimensioni: 31,37 x 22,04 x 1,69 cm
  • Peso: 1,45 kg

HARDWARE E PRESTAZIONI

Sotto la scocca elegante, l’HP Spectre x360 14 monta un processore Core Ultra 7 155H della famiglia Meteor Lake di Intel. Questo SoC, nello specifico, è dotato di una CPU che offre sei P-core, otto E-core e due E-core a basso consumo, offrendo così una combinazione che può arrivare fino a 22 thread per il multitasking avanzato. La frequenza del Core Ultra 7 varia da 1,4 GHz in idle fino a 4,8 GHz in modalità turbo, adattandosi dinamicamente ai carichi di lavoro per garantire performance ottimali con un consumo energetico bilanciato​​.

Grazie ai sei P-core, Spectre x360 è un prodotto che sulla carta è adatto anche per lavori abbastanza intensi lato CPU, come ad esempio la gestione di fogli di calcolo molto complessi, la programmazione, ma anche fotoritocco di discreto livello e montaggio video semplice senza troppi effetti grafici (per cui dovrebbe subentrare la GPU). Nelle attività di produttività quotidiana, come la navigazione web con numerose schede aperte o l’utilizzo simultaneo di più app per ufficio, il processore mantiene un’ottima fluidità, rispondendo rapidamente ai comandi e garantendo un multitasking reattivo, oltre che temperature e rumorosità sempre sotto controllo.

La configurazione a nostra disposizione è di fascia alta, e si completa con 16GB di RAM LPDDR5 e SSD NVMe PCIe 4.0 da 1TB che fornisce ampio margine per l’archiviazione e l’utilizzo di applicazioni pesanti senza rallentamenti. Le velocità di lettura e scrittura sono molto buone, parliamo di oltre 5000 Mb/s, è proprio l’SSD è anche l’unico elemento aggiornabile e sostituibile della configurazione, anche se, onestamente, non credo possiate aver bisogno di molto più spazio o soprattutto di più velocità.

Parlando di test sintetici HP Spectre x360 14 ottiene buoni risultati soprattutto nei benchmark di produttività. Alle prese con Cinebench, ad esempio, un benchmark che simula un render CPU intensive, la piattaforma mantiene una buona stabilità nei punteggi anche dopo una decina di sessioni, questo soprattutto grazie a un’efficace gestione termica. La temperatura massima registrata è di poco inferiore ai 70°C, con i P-core che si assestano ad una frequenza media di circa 2,0 GHz. C’è quindi un po’ i calo di frequenza, necessario per mantenere le temperatura così basse, ma questo calo non porta ad un degrado netto ed evidente delle prestazioni. Si tratta semplicemente di una scelta nella messa a punto del prodotto, che predilige la stabilità e le prestazioni costanti.

Guardando invece ad un altro test come Geekbench, il Core Ultra 7 di questo Spectre X360 fa registrare 2.355 punti in single-core e 12.358 punti in multi-core, un punteggio in linea con le soluzioni x86 di pari livello attualmente presenti sul mercato. Se guardiamo invece alla concorrenza Apple, e in particolare al Macbook Air M3, abbiamo un punteggio single-core decisamente migliore, intorno ai 3100 punti, e un multi-core sostanzialmente identico. In generale si tratta quindi di prestazioni comunque buone, specialmente quando abbiamo a che fare con carichi che per questo tipo di macchine sono considerati generalmente pesanti, come l’elaborazione di grossi database.

Anche la gestione termica si è rivelata molto buona: in corrispondenza degli stress test la dissipazione del calore si è mostrata particolarmente efficiente, con temperature superficiali che non superano i 41°C sul lato inferiore e i 33°C sulla tastiera. Il touchpad rimane fresco anche durante carichi intensi e le ventole, ben progettate, sono quasi impercettibili nelle attività quotidiane e emettono solo un leggero sibilo in condizioni di massimo carico​.

Per quanto riguarda le prestazioni grafiche, il Core Ultra 7 integra una GPU Intel Arc, una soluzione che, come ben sappiamo, supera abbondantemente le performance delle precedenti Intel Iris Xe. La grafica Intel Arc supporta DirectX 12, garantendo prestazioni decenti anche in alcuni giochi non troppo esigenti in termini di dettaglio del rendering. Siamo ancora lontani dal dire che si può giocare tranquillamente ad un AAA, anche scendendo a compromessi in termini di qualità grafica, ma comunque il miglioramento c’è ed è sicuramente apprezzabile.

AUTONOMIA

L’autonomia dello Spectre x360 è sempre uno degli elementi più interessanti di questo convertibile, soprattutto considerando le prestazioni e il display OLED ad alta risoluzione. Sotto la scocca si nasconde infatti un modulo da 68 Wh, una capacità in linea con quella delle altre soluzioni convertibili di pari dimensioni più comuni. Ma ad averci piacevolmente colpito è come HP è riuscita a gestire questa batteria nell’uso di tutti i giorni. Con un utilizzo lavorativo standard, fatto principalmente di navigazione sotto rete WiFi, ma anche un po’ di videoscrittura, streaming, chat e fotoritocco, si riesce infatti a portare a termine la giornata senza alcun problema; in totale siamo arrivati ad 11 ore di utilizzo in questa modalità. E se questi sono i risultati con una piattaforma Meteor Lake, non vediamo l’ora di scoprire cosa potrà fare la nuova generazione con Lunar Lake.

Grazie a questa sua autonomia, quindi, lo Spectre x360 è particolarmente indicato per professionisti e studenti che necessitano di un dispositivo capace di supportare lunghe sessioni di lavoro o studio senza dover ricorrere frequentemente alla ricarica.

E proprio per quanto riguarda la ricarica, HP include un caricatore USB-C da 65 watt compatibile con entrambe le porte Thunderbolt 4 del dispositivo, offrendo flessibilità nelle modalità di collegamento. La ricarica avviene in tempi relativamente rapidi, permettendo di recuperare fino al 50% di carica in circa 30-40 minuti, una funzione molto utile per chi ha bisogno di un po’ di stamina tra una riunione e l’altra o durante brevi pause.

CONSIDERAZIONI

L’HP Spectre x360 14 (2024) si conferma come uno dei migliori convertibili in commercio, grazie alla combinazione di un display eccezionale, buone prestazioni, una costruzione solida ed elegante e una autonomia ottima per la piattaforma in dotazione. Altre caratteristiche come una webcam di buona qualità, gli strumenti per l’accesso rapido al sistema e il touchpad aptico, completano un pacchetto che in qualche modo ci consente di “digerire” meglio il prezzo, indubbiamente elevato.

Il listino parla infatti di 1899 euro, ma proprio in questi giorni lo trovate in offerta sul sito HP a poco più di 1600 euro nella versione con 32GB di RAM e 2TB di storage. Rimante comunque una delle soluzioni più valide nella sua categoria e certamente anche una di quelle più riconoscibili e iconiche in termini di design. Con alcune piccole migliorie come l’aggiunta di una porta HDMI o uno slot per la penna, questo laptop potrebbe puntare ancora più in alto. Per chi cerca un dispositivo premium in grado di combinare produttività, intrattenimento e mobilità, Spectre x360 14 è senza dubbio una delle opzioni più valide, e lo sarà ancora di più non appena verrà aggiornato con le piattaforme Lunar Lake.

PRO E CONTRO

Articolo originale disponibile qui

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