Dopo l’enorme successo ottenuto con la versione del 2018 del suo MateBook D (recensito sia in versione Intel che AMD Ryzen), Huawei è chiamata a ripetersi in questo 2020 per mantenere le quote di mercato conquistate. Per riuscire in questo obiettivo ha deciso di rinnovare il suo modello più venduto con una nuova piattaforma, un nuovo design e una serie di strumenti e tecnologie che, in precedenza, trovavamo solamente sui modelli top di gamma. Tutto ciò mantenendo un prezzo che, se il prodotto dovesse rivelarsi all’altezza del precedente MateBook D, ne confermerebbe a pieno titolo l’appellativo di Best Buy.
Direi quindi che, fatte queste premesse, posso iniziare a raccontarvi come è andata la mia esperienza con questo nuovo notebook Huawei. Sono stati dieci giorni carichi di lavoro, nei quali ho utilizzato MateBook D14 in sostituzione del mio caro Mi Gaming Laptop in tutte le principali operazioni; ma niente spoiler e andiamo subito al sodo.
FUORI CAMBIA IL GIUSTO
Iniziamo dando uno sguardo all’esterno di questo nuovo MateBook D14. Ad una prima occhiata notiamo immediatamente come le linee si siano notevolmente avvicinate a quelle di MateBook 13 (passato di qui un’anno fa circa) e MateBook X Pro; il display ha cornici decisamente più sottili sui due lati corti e su quello superiore e permette di raggiungere un rapporto schermo dimensioni dell’84%; un notevole passo avanti rispetto al modello 2018. Per raggiungere questo scopo Huawei ha spostato la webcam dalla cornice superiore del display e l’ha inserita sotto ad uno dei keycaps nella riga dei tasti funzione (per la precisione tra F6 e F7).
Si tratta di una soluzione che è in realtà una novità solamente per la serie D dei notebook del colosso cinese. Prodotti di fascia superiore come MateBook X Pro (provato ormai diverso tempo fa) adottano infatti questa tecnologia già da qualche tempo. Personalmente apprezzo questa integrazione per il fatto di poter ridurre notevolmente lo spessore della cornice superiore del display ma allo stesso tempo non posso non sottolineare come questo posizionamento porti ad una inquadratura decisamente poco piacevole quando attiviamo la webcam. Era cosi per i modelli precedenti e lo è anche ora con questo MateBook D14.
Per il resto direi che gli standard qualitativi di Huawei sono sempre molto elevati, anche in prodotti non di fascia altissima, e questo notebook ne è la prova lampante. La scocca è realizzata interamente in materiale metallico e, complici anche le dimensioni compatte, offre una spiccata sensazione di solidità sin dal momento in cui lo tiriamo fuori dalla scatola. La sua somiglianza alla versione X Pro, unita alle caratteristiche appena evidenziate, lo fa davvero sembrare un prodotto premium. Potrebbe sembrare poco rilevante ma in realtà in questa fascia di mercato è spesso facile trovare ancora i cosiddetti “plasticoni”. Le cerniere sono infine belle rigide e mantengono in posizione lo schermo in tutte le situazioni; di contro non è possibile aprire il coperchio con una sola mano.
Elevati standard qualitativi che ritroviamo anche nella tastiera, retroilluminata, a sensazione molto simile a quella di MateBook X Pro. La corsa non è profondissima ma è supportata da un click secco e il connubio tra dimensione dei tasti e spaziatura è quasi perfetto. Bastano pochissimi minuti per entrare in sintonia con questa tastiera che sembra spostare i keycaps esattamente sotto i nostri polpastrelli. Si tratta di una delle tastiere che da subito mi hanno permesso di scrivere con meno errori, ed è una specifica tutt’altro che irrilevante.
Al centro del poggiapolsi abbiamo, come consuetudine, il touchpad. Non si tratta di una unità enorme, si poteva forse rosicchiare qualche altro mm sopra e sotto, ma diciamo che comunque ci si riesce a lavorare senza troppi problemi. La superficie è opaca, le dita scorrono bene e la precisione è più che sufficiente. Anche per questo motivo si possono tranquillamente sfruttare tutte le gesture di sistema.
Nell’angolo in alto a destra del piano tastiera troviamo poi il tasto di accensione che integra il lettore per il riconoscimento delle impronte digitali. Un lettore preciso e molto veloce, che ci permette di sbloccare il nostro notebook in maniera sicura sfruttando la funzionalità Windows Hello del sistema operativo Microsoft.
Sui due lati abbiamo poi raggruppata tutta la dotazione di porte che prevede due USB in formato standard, una 2.0 e una 3.0, una HDMI, una USB Type C 3.1, attraverso la quale avviene anche la ricarica, e il jack da 3.5 mm. Dato che la USB C è utilizzata anche per caricare il notebook avrei sicuramente apprezzato molto la presenza di una ulteriore porta di questo tipo, magari anche con supporto Thunderbolt.
Chiudo questo capitolo parlandovi di dimensioni. MateBook D14 è spesso 15,9 mm nel punto più alto e pesa poco meno di 1,4 kg. Questi dati, uniti alle cornici del display estremamente ridotte su tre lati portano ad un ingombro che è abbastanza contenuto. L’impatto nello zaino o in borsa può essere paragonato a quello di un prodotto da 13 pollici di qualche anno fa. Anche il caricatore in dotazione, accompagnato da un cavo USB-C per il collegamento al PC, è di dimensioni poco superiori a quello di uno smartphone.
DISPLAY: LA CALIBRAZIONE E’ RIVEDIBILE
Huawei ha dotato questo MateBook D14 di un display da 14 pollici di diagonale di tipo IPS con una risoluzione di 1920×1080 pixel. Un classico pannello in 16:9 come se ne vedono molti a bordo di prodotti di questa fascia di mercato. La superficie non è touch ma il rivestimento opaco è ben realizzato, non si ha la sensazione di perdere definizione e i riflessi sono davvero ridotti al minimo. Questa caratteristica permette di avere una buona visibilità complessiva anche in ambienti molto luminosi.
Come consuetudine abbiamo misurato il display di questo MateBook D14 con la nostra sonda XRite e il software Calman per meglio delineare il livello di questo pannello. Come potete vedere dai grafici qui sotto i risultati non sono entusiasmanti. A partire dalla copertura dello standard sRGB, che non va oltre il 65%, passando per la precisione dei colori, che fanno registrare un delta E medio superiore a 5.
Decisamente meglio la luminosità massima e il rapporto di contrasto, che sono risultati addirittura superiori rispetto a quanto dichiarato ufficialmente da Huawei. L’azienda dichiara infatti 250 nit di picco e un contrasto di 800:1 ma, in realtà, con la retroilluminazione impostata al valore più alto si arriva a sfiorare le 270 cd/mq e si ottiene un rapporto di contrasto di oltre 1300:1.
Complice anche la finitura opaca l’angolo di visione è molto buono e, nonostante i dati rilevati, siamo di fronte ad un pannello che nell’utilizzo di tutti i giorni non delude. Non è sicuramente una soluzione adatta a chi lavora con immagini e video e ha bisogno di un display che offra alte prestazioni in termini di precisione ma tutte le altre categorie di utenti non noteranno probabilmente questi “difetti”.
TUTTO VA COME DEVE ANDARE
Veniamo quindi a parlare un pochino di hardware e prestazioni. All’interno del nuovo MateBook D14 abbiamo una piattaforma AMD Ryzen 5 3500U con grafica Radeon Vega 8 accompagnata da 8 GB di memoria RAM e da un SSD PCIe Samsung da 500 GB. Quest’ultima è una caratteristica assolutamente da non sottovalutare per due motivi: il primo è che si tratta di una unità discretamente veloce (circa 1800 MB/s in lettura e 1600 MB/s in scrittura) e il secondo è che trovare un prodotto che in questa fascia di prezzo offre di base un SSD da 500 GB non è affatto semplice.
Anche qui, come sui modelli dello scorso anno, Huawei ha partizionato il disco in due sezioni da 80 GB e 380 GB. Onestamente non capisco questo partizionamento, specialmente considerando le proporzioni. Se come me preferite avere tutto lo spazio a disposizione su un’unica partizione seguite i passaggi di seguito per risolvere velocemente il problema.
- cliccare con il tasto destro del mouse sull’icona del menu di windows
- selezionate Gestione Disco
- nella finestra che si apre selezionate la partizione più capiente
- cliccate con il tasto destro e selezionate “Elimina Volume”
- accettate tutto e al termine avrete dello spazio non assegnato delle dimensioni esatte del volume appena eliminato
- cliccate con il tasto destro su C: e selezionate estendi volume
- portate avanti il processo senza modificare nulla e al termine avrete un’unica partizione C comprensiva di tutto lo spazio a disposizione sul disco escluse le unità di ripristino
Detto questo come si comporta questo hardware? Direi assolutamente bene nella maggior parte dei casi. MateBook D14 è un prodotto ottimo per lavorare in mobilità. I componenti che troviamo al suo interno permettono di svolgere tutte le attività più comuni senza alcun problema. Zero incertezze, zero rallentamenti e un sistema sempre molto reattivo. Va benissimo per studenti universitari in cerca di un notebook trasportabile con cui studiare, prendere appunti, gestire la mail, scrivere testi e compilare fogli di calcolo ma anche per tutti i lavoratori che hanno le medesime esigenze in termini di potenza di calcolo.
SCHEDA TECNICA HUAWEI MATEBOOK D14 (2020):
- Display: IPS 14 pollici FullHD (1920×1080 pixel)
- CPU: AMD Ryzen 5 3500 U, quad-core a 2.00 GHz
- GPU: AMD Radeon Vega 8
- RAM: 8 GB DDR4
- Storage: SSD NVMe PCIe Samsung 500 GB
- Connettività: WiFi 802.11ac dual band, Bluetooth 5.0
- Porte: 1 HDMI, 1 USB 2.0 Type-A, 1 USB 3.0 Type-A, 1 USB 3.1 Type-C, 1 jack 3.5 mm
- Batteria: 56 Wh
- Dimensioni: 32,2 x 21,4 x 1,59 cm
- Peso: 1,38 Kg
Il Ryzen 5 3500U è qui implementato in maniera abbastanza conservativa. Come vedete nei grafici riportati qui sopra riguardanti lo stress test eseguito caricando al massimo CPU e GPU contemporaneamente, le temperature non vanno praticamente mai oltre i 70 gradi e i 4 core della CPU si stabilizzano dopo pochi secondi ad una frequenza di poco inferiore ai 2 GHz. Proprio grazie a questa messa a punto non si verificano episodi di throttling termico e il sistema è stabile in tutte le situazioni.
Non è ovviamente un notebook pensato per giocare o per creare contenuti multimediali in 4K e oltre. Se queste sono le vostre necessità dovete ovviamente puntare più in alto e, di conseguenza, alzare il vostro budget. La grafica Radeon Vega 8 permette di far girare alcuni titoli con grafica non troppo impegnativa ma, per ottenere un’esperienza di gioco sufficiente, è necessario abbassare la risoluzione fino a 720p e impostare i dettagli ad un livello abbastanza basso. Insomma, a meno che non siate in astinenza da videogiochi è meglio evitare.
Aprendo la scocca posteriore del nuovo MateBook D possiamo poi vedere come praticamente ogni componente sia saldato sulla scheda madre. L’unico elemento “alla luce del sole” e semplicemente aggiornabile è il disco SSD, che può essere sostituito con uno più capiente o, nel remoto caso in cui non vi bastassero le prestazioni, con uno più veloce.
Due parole anche riguardo al comparto audio. Gli speaker son due e sono posti sul retro della scocca nella parte bassa della cover posteriore. Si tratta di una posizione strategica che permette di creare una sorta di cassa di risonanza con il piano di appoggio e “amplificare” un pochino il suono prodotto dalle casse. Il volume dell’audio riprodotto è buono e la qualità più che sufficiente. Non ci sono molti bassi ma la nota positiva è che il suono non viene distorto nel tentativo di amplificarli inutilmente.
Chiudo questo capitolo con un paio di considerazioni sul software. Non parlo di sistema operativo ma di funzionalità che Huawei ha voluto installare anche a bordo di questo MateBook D14. Come vi dicevo in precedenza, infatti, l’azienda cinese ha volto portare anche sui suoi prodotti di fascia più bassa le funzioni e le caratteristiche tipiche dei top di gamma. Ecco quindi le cornici estremamente ridotte del display, la fotocamera nascosta nella tastiera e il Huawei Share One Hop. Uno strumento che conosciamo già, lo abbiamo scoperto lo scorso anno con i lancio di MateBook X Pro e lo ritroviamo qui.
In cosa consiste? Beh, potremmo considerarlo come una sorta di AirDrop per dispositivi Huawei. Sul poggiapolsi troviamo un tag NFC, avvicinando ad esso uno smartphone Huawei si crea una connessione WiFi direct tra i dispositivi ed è possibile scambiare immagini, video e documenti tra i due prodotti in maniera molto semplice e rapida. Possiamo anche selezionare parti di testo sullo smartphone, copiarle, e incollarle con un semplice tocco in un documento aperto sul notebook. Una funzione non indispensabile ma sicuramente interessante.
AUTONOMIA SODDISFACENTE
All’interno di questo MateBook D14 troviamo una batteria da 56 Wh, non un record assoluto in termini di capacità anche per prodotti di queste dimensioni, ma comunque sufficiente a garantire una buona autonomia in tutte le situazioni. Complice anche la piattaforma sicuramente poco dispendiosa in termini di consumo energetico, infatti, sono sempre riuscito a lavorare per diverse ore con il display al massimo della luminosità e connesso alla rete WiFi.
Consumo orario | Autonomia | |
Lavoro Internet giornaliero in Wi-Fi | -12.3% | 8.1 ore |
Netflix HD su app Metro | -11% | 9 ore |
Rendering Premiere Pro / Giochi | -60% | 1.7 ore |
Draining in standby (Connected Standby On) | -0.1% | 41 giorni |
Luminosità schermo al 50%, audio al 50%. Modalità energetica “Batteria Migliorata”.
Come vedete dai dati riportati nella tabella qui sopra, con il display al 50% e la modalità di risparmio energetico impostata su “batteria migliorata”, sono riuscito a superare le 8 ore di utilizzo lavorativo continuativo. Utilizzando il notebook solamente per guardare video in streaming su Netflix si arrivano poi a coprire senza troppi problemi le 9 ore e mezza di uso. Sotto pieno carico il dato scende drasticamente a poco meno di due ore.
Come già anticipato in precedenza il caricatore in confezione è di dimensioni davvero contenute, poco superiori a quelle di una unità per smartphone. La potenza erogata è di 65W e con il computer in stand-by occorre circa un’ora e mezza per completare una carica. C’è la ricarica rapida, grazie alla quale possiamo caricare il notebook fino a circa il 50% in soli 30 minuti.
CONSIDERAZIONI FINALI
Chiudiamo parlando di prezzi e di alternative. Huawei MateBook D14 è disponibile online su Amazon ad un prezzo di listino di 699 euro. Una cifra secondo me corretta per quello che offre questo notebook. La qualità costruttiva è ottima, il design moderno ma sobrio, le dimensioni sono abbastanza contenute e la potenza di calcolo è sufficiente per soddisfare le esigenze della grande maggioranza degli utenti.
Oltre a questo, come dicevo sopra, è davvero molto difficile trovare in questa fascia di prezzo un prodotto che offra tutte le caratteristiche di questo MateBook D in un’unica soluzione. Possiamo trovare notebook con SSD da 500 GB ma di dimensioni maggiori e con un design più vecchio, oppure prodotti costruiti ugualmente bene ma con specifiche nettamente inferiori o prezzi più elevati.
Insomma, trovare una alternativa all’altezza, ma soprattutto allo stesso prezzo è davvero complicato. Le soluzioni che più si avvicinano sono probabilmente il Lenovo Ideapad S540 che è disponibile intorno ai 650 euro ma con SSD da 256 GB e l’ASUS Vivobook S14 che più o meno per la stessa cifra rinuncia al lettore di impronte ma offre una scheda grafica GeForce MX250. Non dobbiamo poi dimenticarci che entrambe queste soluzioni al lancio avevano prezzi più elevati e che la precedente generazione di MateBook D è stata protagonista di forti sconti in diverse occasioni. Insomma, quando scenderà sotto i 600, e accadrà sicuramente, sarà impossibile non considerarlo.
Fate poi attenzione alle promozioni e ai bundle offerti da Huawei. Fino a questa sera a mezzanotte, ad esempio, acquistano il nuovo MateBook D14 potete ricevere in regalo il Watch GT 2 e, aggiungendo un solo euro avrete anche la sottoscrizione per un anno a Office 365 (questa offerta varrà fino al 29 febbraio). Solo per la giornata di domani, invece, acquistando il MateBook presso l’experience store di Milano in occasione del nostro evento, avrete in regalo le FreeBuds 3 e il Watch GT 2.
PRO E CONTRO
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