Ho passato l’ultimo mese in compagnia della Insta360 Go Ultra. Sin dall’uscita mi aveva incuriosito, e non poco, per il suo nuovo formato quadrato. Molti, alla sua presentazione, hanno rimpianto quello “a pillola” della Go 3S, ma quel design aveva dei limiti, prima di tutto fisici. Inoltre, i due modelli ora si affiancano: per chi vuole la compattezza estrema, c’è ancora la Go 3S, più economica; per chi cerca completezza, massima qualità e meno compromessi, ecco la nuova Go Ultra.
Questa nuova Insta360 Go Ultra ha un formato quadrato come anticipato poco fa e, come la precedente, si può inserire magneticamente dentro un “Pod”, l’Action Pod. Il fatto che l’action cam abbia un potente magnete, però, significa che potete attaccarla ovunque: nel nostro caso, su un Ford Bronco Sport per le strade di Maui, su un cartellone pubblicitario alla stazione di Milano Rogoredo (sperando di ritrovarla), al cestello della lavatrice o persino sopra il doccione del vostro hotel.
Queste variopinte possibilità offrono mille spunti creativi, supportati da un ecosistema di accessori intelligenti: c’è una clip, sempre magnetica, per posizionare la cam sopra un berretto, e una collana che si nasconde sotto la magliettaper ottenere una visuale in prima persona unica. Persino lo stick-treppiede ha una base magnetica, una soluzione che semplifica enormemente l’utilizzo rispetto alle classiche viti.
Il nuovo formato quadrato, inoltre, sblocca importanti novità hardware. Fa spazio per uno slot MicroSD, che non sostituisce ma affianca la memoria interna, e permette di includere un sensore di luce ambientale. Quest’ultimo garantisce una riproduzione dei toni della pelle sempre perfetta ed evita lo sfarfallio delle luci artificiali, come quelle di un locale notturno. Sì, perché questa action cam, anche con poca luce, non si comporta affatto male!
Alla base di questa Go Ultra troviamo un sensore enorme, da 1/1.28”, grande quasi come quello degli smartphone top di gamma. Il nuovo chipset con IA a 5nm permette di attivare in automatico la modalità “PureVideo”, che migliora notevolmente le riprese notturne, ottimizzando colori, stabilizzazione e rumore. Le dimensioni più generose, inoltre, non hanno sacrificato né un sistema di microfoni avanzato, né un feedback aptico, né un’ottima autonomia.
Il prezzo “da pagare” per questo upgrade non è basso: si parte da 429 euro su Amazon per la versione base, fino ad arrivare a 500 euro per i bundle con più accessori. È una somma “accessibile” per chi con uno strumento del genere potrebbe lavorarci.
Se l’obiettivo, invece, è quello di sfruttarla solo per ricordi personali e hobby, è chiaramente un investimento che va ragionato, ma che merita comunque di essere preso in considerazione.
L’ACTION POD COME MONITOR E POWER BANK
L’Action Pod è l’unico modo per ricaricare la nostra Go Ultra, che non ha una porta USB-C. La batteria della cam è da circa 500mAh, mentre l’Action Pod ne ha quasi il doppio, garantendo in totale quasi tre cariche complete. La ricarica, inoltre, è rapidissima: si passa dallo 0 all’80% in soli 12 minuti!
Oltre alla ricarica, l’Action Pod ha due funzioni. Quando la Go Ultra è inserita al suo interno, trasforma il tutto in una “classica” action camera, con un display touch orientabile per le auto-riprese e i classici tasti fisici.
Ma la funzione geniale è un’altra: una volta estratta la Go Ultra, l’Action Pod diventa un monitor esterno wireless. Possiamo controllare l’inquadratura, avviare o interrompere una registrazione, cambiare modalità… insomma, fare tutto quello che faremmo con la cam inserita, ma da remoto!
Questo significa che, quando attacchiamo la Go Ultra da qualche parte, possiamo sempre controllare l’inquadratura dal Pod. Nel nostro caso, per posizionarla sull’auto, questa funzione è stata fondamentale per non fare decine di tentativi a vuoto.
IL PESO E LA FACILITA’ D’UTILIZZO
Quello che stupisce è il peso, sia della Go Ultra da sola che inserita nell’Action Pod. Nel primo caso abbiamo soltanto 53 grammi, mentre nel secondo arriviamo a poco più di 160 grammi. Siamo nettamente sotto il peso di una classica action cam, e questo significa che anche durante lunghe sessioni di vlogging “a mano libera”, non avvertirete alcun affaticamento.
La Go Ultra, stand alone, si può immergere fino a 10 metri senza ulteriori protezioni. Attenzione, però, perché l’Action Pod non è impermeabile: può resistere a polvere e schizzi, ma non va assolutamente immerso in acqua.
Nella nostra settimana alle Hawaii, purtroppo, l’agenda fittissima non ci ha lasciato il tempo di testare le performance acquatiche, ma ci siamo concentrati su altri aspetti.
A coadiuvare l’action cam troviamo un’ottima applicazione, disponibile sia per iOS che per Android, dalla quale possiamo controllare in remoto la videocamera, scaricare rapidamente i file, fare aggiornamenti e persino creare dei video montaggi tramite un editor integrato in stile CapCut. È un tool completissimo e stabile: zero crash durante i nostri test.
Un’ulteriore “chicca”: anche da spenta, basta tenere premuto il pulsante frontale per far partire subito una registrazione, così da non perdersi neanche un secondo di ciò che sta accadendo di fronte a noi. Questa comoda funzione è attiva sia sulla Go Ultra da sola, sia quando è inserita all’interno dell’Action Pod.
L’ACTION CAM PER I (MOTO)CICLISTI
Una funzione semplice quanto geniale, che troviamo all’interno dell’applicazione, è la possibilità di sovrapporre una sorta di HUD digitale ai vostri video in moto, in bici o simili. La Go Ultra sfrutterà il GPS e altri sensori per catturare informazioni chiave e mostrarle direttamente a schermo.
Se uniamo questa funzione a quella magnetica, otteniamo uno strumento eccelso per i content creator nel mondo del Motorsport. Senza dover impazzire in post-produzione per ricreare quelle grafiche, ora basta un tap.
RIPRESA ORIZZONTALE O VERTICALE? LO SCEGLIETE DOPO!
Un’enorme comodità di questa Go Ultra è la possibilità di registrare in “FreeFrame”. Cosa significa? Che non dovete più scegliere in anticipo se girare un video in orizzontale o in verticale. La videocamera sfrutta l’intera superficie del suo sensore 4:3 e sarete voi, in post-produzione, a decidere il formato che preferite, potendo persino esportare entrambe le versioni.
Rispetto alla Go 3S, che aveva un po’ perso questa flessibilità per privilegiare il 4K orizzontale, qui abbiamo molto più margine di manovra. Certo, non abbiamo un sensore quadrato (o meglio, ottagonale) come la nuova selfie camera degli iPhone 17, quindi per ottenere il formato desiderato si opera un piccolo “ritaglio”, con una minima perdita di qualità. Ma è un compromesso del tutto accettabile in cambio di una versatilità senza pari.
La “perdita di qualità” si nota soprattutto quando registriamo in orizzontale per poi estrapolare il formato verticale, dal momento che il sensore si sviluppa maggiormente in larghezza e non in altezza.
Questa funzione è geniale per chi deve produrre contenuti sia per YouTube che per social come Instagram e TikTok. Elimina la necessità di registrare tutto due volte (rendendo le riprese meno naturali) e, soprattutto, vi libera dalla “FOMO” (Fear Of Missing Out) di aver girato qualcosa nel formato “sbagliato”.
MA LA QUALITA’ DELLE RIPRESE COM’E’?
La qualità video è ottima, anche se inferiore a quella della Insta360 Ace Pro 2. Quest’ultima è un’action cam classica, con un doppio chipset che le permette di registrare in 8K e con lenti Leica di altissimo livello. Se però paragoniamo la Go Ultra ai suoi competitor diretti (le action cam “mini”), siamo sullo stesso livello, se non uno superiore.
Modalità di registrazione e autonomia:
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Video: 4K/60fps, 4K/30fps con Active HDR, 2.7K/120fps (slow-motion) e PureVideo in 4K/30fps per la notte.
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Foto: 12.5MP con HDR o 50MP senza, entrambe con opzione RAW.
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Autonomia (in 4K): circa 70 minuti per la cam da sola, 170 minuti in totale con l’Action Pod.
I video sono stabilizzati divinamente già con il profilo standard. I colori della pelle sono sempre corretti, grazie al sensore di luce ambientale, e il bitrate di 180 Mbps è più che sufficiente per ottenere riprese dettagliate, anche con lo zoom digitale 2X (che, pur non essendo “lossless”, è di ottima qualità).
Dall’app o dal Pod, inoltre, si può correggere la deformazione del grandangolo (che ha un campo visivo di 156°) o attivare le fantastiche modalità di blocco dell’orizzonte a 360°, che funzionano egregiamente. Io, per un look meno “action”, ho registrato quasi sempre in modalità “Linear” per ridurre al minimo la distorsione.
I MICROFONI SONO STUPEFACENTI
I microfoni integrati nel corpicino della Go Ultra ci hanno lasciati letteralmente a bocca aperta. Non ti aspetteresti mai una tale qualità, tanto che non vi farà quasi mai necessitare di microfoni esterni, che sono comunque supportati.
In una situazione di gran caos, ho provato a collegare le mie AirPods 4 (grazie al Bluetooth 5.4 è possibile farlo). Dopo aver paragonato i risultati, però, la qualità audio era nettamente migliore quella “libera”, senza auricolari, catturata direttamente dalla cam.
Che siate di fronte o dietro l’action cam, non avrete problemi a far sentire la vostra voce in modo chiaro e tondo. E anche durante le attività sportive, i suoni della natura o della palestra vengono catturati in modo immersivo, senza mai risultare fastidiosi o metallici. La registrazione stereo è supportata, l’ho dato per scontato ma è bene sottolinearlo.
NON SOTTOVALUTATE LE FOTO
Come per la Insta360 Ace Pro 2, abbiamo messo a dura prova anche il comparto fotografico di questa Go Ultra. Qui è forse un po’ più sottovalutato, non essendoci accessori “Pro” come l’Explorer Kit della sorella maggiore (di cui parleremo prossimamente).
In ogni caso, le opzioni a disposizione sono complete: abbiamo sia gli scatti a 50MP, sia quelli a 12.5MP con HDR, sia la possibilità di scattare in RAW.
Le foto non sono assolutamente male e una “chicca” è che, una volta importati i file RAW su Lightroom, troviamo un profilo colore dedicato di Insta360 direttamente nelle impostazioni. È un’aggiunta molto gradita, considerando che neanche tutti i principali brand di cameraphone integrano una soluzione simile.
Manca, invece, un profilo di correzione della distorsione integrato in Lightroom; per quello, come vi dicevo, dovrete passare dall’app ufficiale di Insta360.
PREZZO E CONCLUSIONI
L’Insta360 Go Ultra si acquista su Amazon a 429 euro con gli accessori base, ma si arriva facilmente a 500 euro aggiungendone altri. Non è un prezzo basso, e per molti potrebbe avere ancora senso la precedente Go 3S: ha meno autonomia e qualità, ma è più compatta e soprattutto più economica.
Se però, come me, eravate in attesa di un’action cam versatile come la 3S, ma senza le rinunce hardware rispetto a un modello top come la Ace Pro 2, allora è arrivato il momento di fare più di un serio pensierino a questa Go Ultra.
Utilizzando i due prodotti fianco a fianco, non ho quasi mai sentito la necessità di usare la Ace Pro 2 per la sua qualità video leggermente superiore. Al contrario, sono state moltissime le volte in cui ho preferito la Go Ultra, per la comodità della ricarica tramite il Pod e per la sua estrema versatilità magnetica, che evita di dover armeggiare con viti e supporti.
Approvata? Assolutamente sì!
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