Abbandonare la carta in favore del formato elettronico. Una scelta di lettura, ma anche un po’ di vita, che molti hanno sposato da tempo ma che molti altri ancora osteggiano. Eppure l’offerta del comparto degli e-Book Reader è ghiotta e le aziende del tech si battono a suon di nuove uscite, cavalcando il trend positivo del digitale.
Non manca all’appello Amazon, a capo del settore da oltre un decennio, che ha da poco allargato la famiglia degli e-Reader con l’undicesima versione di uno dei suoi prodotti di punta, il Kindle Paperwhite. A poche settimane dal lancio, il dispositivo ha già ottenuto il consenso non solo degli habitué della lettura elettronica, ma anche dei neofiti, rivelando importanti migliorie rispetto al modello di decima generazione lanciato nel 2018 (QUI la nostra recensione) e presentandosi addirittura in due versioni differenti: il modello base da 8GB e la Signature Edition da 32GB.
Metto le mani avanti: sul tema della lettura digitale ho sempre militato tra i dissidenti, con una giusta porzione di attaccamento al passato e una particolare venerazione per la tangibilità – e il profumo – della carta stampata. Ma quando sul mercato arrivano dispositivi come l’ultimo lanciato dal colosso di Seattle, anche il romanticismo vacilla di fronte a tanta portabilità, comodità e leggerezza.
Prima di raccontarvi la mia esperienza in compagnia della versione base del Kindle Paperwhite 2021 per circa un mese, un piccolo avvertimento: la fedeltà ai libri cartacei potrebbe essere pericolosamente minata da questo oggetto.
SCHEDA TECNICA
- Schermo da 6,8” con luce integrata, 330 ppi, tecnologia ottimizzata per la riproduzione dei caratteri, 16 livelli di grigio
- Dimensioni: 174 x 125 x 8,1 mm
- Peso: 205 g
- Memoria: 8 GB
- Batteria: durata fino a 10 settimane con una sola carica (leggendo mezz’ora al giorno con wireless disattivato e luminosità impostata sul livello 13).
- Ricarica completa in circa 5 ore se collegato alla porta USB di un computer, in meno di 2,5 ore usando un caricatore USB da 9 W
- Resistenza all’acqua: testato per resistere all’immersione in acqua dolce fino a 60 minuti a una profondità massima di 2 metri
- Colori disponibili: Nero
DESIGN E MATERIALI
Il primo pensiero che salta alla mente osservando il nuovo Kindle Paperwhite è che ci si trova di fronte un prodotto esteticamente più gradevole rispetto ai suoi predecessori. Lo schermo a filo delimitato da una cornice più sottile (di cui parlerò nel prossimo paragrafo), la scocca in plastica gommata di colore nero (l’unico disponibile), l’assenza di tasti oltre al pulsante d’accensione rendono il design essenziale e pulito, forse un po’ severo ma pur sempre elegante. Unica nota dolente, i materiali utilizzati: lodevole l’indole ecologica del dispositivo – il 60% della plastica utilizzata per la sua realizzazione è riciclata post-consumo -, però il retro si graffia, e soprattutto sporca, davvero facilmente. Consiglio, quindi, di proteggerlo con una cover, soprattutto se si ritrova spesso in mezzo a chiavi e oggetti contundenti.
Con il nuovo Kindle Paperwhite arriva finalmente la porta USB-C, che sostituisce l’ingresso microUSB degli altri modelli e permette un suo eventuale collegamento a un PC o un Mac per il trasferimento di libri o documenti, ma soprattutto l’utilizzo degli stessi cavi della maggior parte dei dispositivi in circolazione.
E se Amazon puntava a renderlo sempre più simile a un libro vero, con le nuove dimensioni (174 x 125 x 8,1 mm) ci è quasi riuscita: la superficie di lettura del nuovo Paperwhite è praticamente identica alla pagina di un tascabile. Peso e spessore sono, dal mio punto di vista, equilibrati: il Paperwhite non entrerà nella tasca dei jeans, d’accordo, ma è comodo da impugnare e non affatica il polso durante la lettura.
PLAUSO ALLO SCHERMO
Lo schermo merita un approfondimento a parte. Quello dell’undicesima generazione di Kindle, da 6,8 pollici (contro i 6 della versione precedente) è il più ampio mai realizzato, e anche il più luminoso (circa il 10% in più rispetto al modello precedente): si tratta di un pannello antiriflesso con tecnologia e-ink e risoluzione da 300ppi, una tecnologia dei caratteri migliorata e 16 tonalità di grigio.
Un’altra caratteristica del nuovo Kindle, finora presente solo sul top di gamma (il Kindle Oasis, che in passato abbiamo recensito) è la regolazione della luminosità: adesso non solo è possibile regolare l’intensità della luce dello schermo, ma anche la sua tonalità, spaziando tra più gradazioni di bianco in un ampio spettro di toni freddi e caldi irradiati da 17 luci LED. Le nuance più ambrate, in particolare, rendono la lettura piacevole e rilassante e ricordano il bagliore delle vecchie abat-jour da comodino. Dopo sessioni prolungate di lettura, non ho infatti mai avvertito fastidio agli occhi. La resa inoltre è ottima in qualsiasi condizione di luminosità, sia sotto al sole in pieno giorno, sia nell’oscurità notturna.
Il miglioramento hardware promesso dall’azienda riguarda anche le frequenze di aggiornamento dello schermo, che adesso sono più rapide del 20%. Un dato non verificabile con esattezza, ma constatabile a “occhio nudo”: la velocità operativa è evidente, lo scorrimento delle pagine è fluido e naturale, i lag sono molto meno frequenti.
NUOVA INTERFACCIA
Contestualmente al lancio dei nuovi modelli, Amazon ha aggiornato il software e cambiato volto all’interfaccia utente, che è stata rinnovata per semplificare ulteriormente l’esperienza di navigazione e di lettura.
Con il nuovo menu si può passare facilmente dalla schermata iniziale alla libreria o tornare al libro che si sta leggendo in modo intuitivo ed è possibile accedere alla tendina delle Impostazioni con un tocco in qualsiasi punto dello schermo, che però a volte però risulta a mio avviso poco ricettivo.
La nuova libreria ha inediti filtri e classificazioni, una nuova interfaccia “Raccolte” e una barra di scorrimento. Migliorata anche la modalità di configurazione del dispositivo dall’app Kindle (per iOS e Android), che condivide le informazioni di accesso dallo smartphone tramite Bluetooth e ci risparmia quindi l’ostico inserimento manuale delle credenziali dallo schermo e-ink.
Rimane invariata la possibilità di cambiare la dimensione dei caratteri e lo spessore del grassetto per personalizzare ancora di più la lettura, così come molte delle funzionalità già viste nei suoi predecessori, come Whispersync (che sincronizza le informazioni sull’ultima pagina letta, i segnalibri, le annotazioni su tutti i dispositivi e le app), le copertine dei libri sulla schermata di blocco, Word Wise – ovvero lo strumento che permette di visualizzare il significato delle parole in inglese – ma anche la tecnologia assistiva per l’accesso a dispositivi e applicazioni.
Nel complesso, il risultato è una fruibilità più intuitiva e lineare, complice anche la maggior reattività del dispositivo.
AUTONOMIA, RICARICA E CONNETTIVITÀ
Il bello degli e-reader è senza dubbio la durata della batteria: nel caso del nuovo Kindle Paperwhite, Amazon promette 10 settimane di autonomia leggendo mezz’ora al giorno con Wireless disattivato e luminosità impostata sul livello 13. In realtà, con un normale utilizzo del dispositivo – che prevede un tempo di lettura più lungo e una luminosità del display più alta – l’autonomia si accorcia, ma resta pur sempre una durata molto elevata. I consumi variano in ogni caso in base alle abitudini e alle preferenze di ogni lettore, oltre che alle condizioni di luminosità dell’ambiente in cui si legge. Quanto ai tempi di ricarica, una carica completa del dispositivo richiede circa due ore e mezza utilizzando un caricatore da 9W, che diventano cinque se il Kindle viene collegato alla porta USB di un computer.
Passando alla connettività, il nuovo Paperwhite è dotato di WiFi dual band per una maggior stabilità della rete quando necessaria, ma non dispone di Bluetooth.
KINDLE SIGNATURE EDITION
Come accennato in apertura, sono due le nuove versioni di Kindle Paperwhite disponibili: oltre al modello base che ho testato io, esiste anche un’edizione “speciale” chiamata Signature Edition che offre qualche chicca in più.
Una di queste è la luce frontale con sensore auto-regolante che adatta automaticamente la luminosità dello schermo alle condizioni di luce. Un’altra è la ricarica wireless: questa versione è infatti compatibile con qualsiasi caricatore wireless conforme allo standard Qi; un aspetto innovativo, essendo il primo Kindle a disporne, ma non così fondamentale vista l’ottima autonomia e la conseguenza esigenza sporadica di ricarica. Ultimo ma non meno importante lo spazio di archiviazione, che in questa versione ammonta a 32GB.
CONSIDERAZIONI E PREZZO
A poche settimane dal lancio, il Kindle Paperwhite 2021 concorre al titolo di nuovo caposaldo del mercato degli e-reader. Ho particolarmente apprezzato le dimensioni del pannello, la sottigliezza della cornice, per niente invasiva e limitante, la regolazione della tonalità della luce e la rapidità di scorrimento delle pagine, che avviene senza intoppi. Quest’ultima è a mio avviso il vero punto di forza di questo prodotto, che lo differenzia nettamente dai modelli precedenti, spesso ancora lenti e incespicanti nel passaggio. Graditissima anche la sua resistenza all’acqua (il Kindle è certificato IPX8) che ci permette di utilizzarlo nella vasca da bagno senza temere immersioni accidentali, un po’ meno la facilità con cui avviene lo sblocco involontario dello schermo, soprattutto quando si trova in borsa o nello zaino.
E poi c’è il nodo dei tasti: dal mio punto di vista, l’assenza dei due pulsanti per il cambio pagina e la gestione funzionale, presenti invece sul Kindle Oasis, incide sull’ergonomia e sul controllo del dispositivo ma non è una lacuna così imperdonabile. Molti lettori, però, la pensano diversamente e si aspettavano che su questo nuovo modello di fascia media arrivasse l’alternativa fisica al touch. Poco male.
Quanto al prezzo di listino, la versione con pubblicità del Kindle Paperwhite 2021 (quella con salvaschermo sponsorizzato) è di 139,99 euro, mentre il modello senza pubblicità ammonta a una decina di euro in più. Un costo tutto sommato accessibile e in linea con le funzionalità e il posizionamento di un prodotto di tale portata, soggetto peraltro a molte oscillazioni soprattutto in periodo di Black Friday (da tenere in considerazione anche come regalo di Natale).
Discorso diverso per il Signature Edition, che costa 189,99 euro, circa cento euro in meno rispetto al top di gamma. Abbastanza alto, considerando che le migliorie aggiuntive non sono così rivoluzionarie.
In conclusione, inutile negarlo: il mio primo, grande amore rimarranno a vita i libri cartacei, ma devo riconoscere che questo nuovo modello Kindle sia un “tenero amante” cui appellarsi nei momenti in cui si necessita di maggior comodità. E che potrebbe convincermi a passare sempre da lui, prima di decidere quali volumi accogliere nella libreria di casa.
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