Sono passati molti anni da quando, per la prima volta, ho messo le mani su un PowerBook G4, il mio primo portatile Apple che ho desiderato per anni e che comprai usato online. Un prodotto eccezionalmente diverso dalla concorrenza ma che incarnava lo stile Apple che troviamo oggi sui MacBook Pro. Alluminio, estetica ricercata, componentistica eccellente e prestazioni che non erano facili da trovare nella controparte Windows.
Dai primi anni 2000 la tecnologia è andata avanti e sono passati pochi anni da quanto, per la prima volta, ho messo le mani sul primo processore Silicon per PC: l’M1 4 anni fa esatti. Un cambio storico per Apple, un passaggio coraggioso per l’azienda e una scommessa che, oggi, alla quarta generazione, possiamo dire non solo vinta ma anche rivoluzionaria.
Apple nel 2024 è riuscita a passare tutta la propria lineup di prodotti alla piattaforma ARM convincendo non solo il pubblico consumer che cerca nei dispositivi della mela affidabilità, autonomia, materiali eccellenti e design curato, ma confermando in modo netto come la serie M sia adatta a qualunque tipologia di utilizzo con potenze, consumi e flessibilità che non hanno paragoni sul mercato.
Prodotti, i MacBook, che sono diventati sempre più desiderati e che, in controtendenza con il passato, sono diventati anche economicamente appetibili con prezzi molto vicini alle alternative Windows e spesso disponibili in offerta a cifre decisamente molto ma molto interessanti. La famiglia Air sin dalla prima generazione ha avuto diversi momenti negli anni in cui è stata definita BestBuy e nonostante ancora oggi i modelli base abbiano 256GB di memoria interna, con il passaggio ai 16GB di RAM e prezzi inferiori ai 999€, sono sempre di più le persone che si lasciano affascinare da questa tipologia di computer portatili.
Un’introduzione che ripercorre in modo molto rapido e sommario 20 anni di storia Apple e che si ferma oggi a questa recensione. Mac Mini M4 è, secondo me, il sunto di tutto quello che oggi è Apple e quello che oggi non possono essere le aziende concorrenti. Fuori completamente nuovo, dimensionalmente eccellente, costruttivamente ineccepibile e tecnicamente inarrivabile all’interno del panorama Desktop. Il tutto pacchettizzato con una precisione chirurgica grazie ad un listino che parte da 729€ e che rende questo Mini 4 un pezzo di tecnologia consigliabile a tutti, senza esclusione alcuna. Ma andiamo con ordine…
16/512GB, LA SCELTA GIUSTA, SOPRATTUTTO IN OFFERTA
Ho anticipato sopra il taglio base di 256GB e ho sfruttato la metafora medica per descrivere l’attenzione di Apple nel rendere un prodotto esternamente appetibile a livello di posizionamento di prezzo e allo stesso tempo ma molto costoso nel momento in cui andiamo a modificare alcune caratteristiche. Una scelta che permette ad Apple di attirare nuovi utenti con un prezzo di attacco invitante e allo stesso tempo di avere enormi margini per tutti coloro che, convinti da precedenti generazioni, passano ad un nuovo modello personalizzandolo.
Mac Mini M4 in versione 16/256GB è la quinta essenza di questo ragionamento e se da un lato i 729€ di listino catturano positivamente l’attenzione, dall’altro online il posizionamento ha subito portato il nuovo Mini sotto la soglia dei 700€ lanciando una vera e propria rivoluzione nel segmento dei “Mini PC”. 256GB sono però pochi e sono sufficienti solo per chi utilizza questo prodotto come PC da casa, famiglia, studio e che non ha bisogno di archiviare contenuti – magari ha un NAS o un disco esterno in casa – e che non necessità di spazio “momentaneo” per spostare file da fotocamere, videocamere e simili.
Dopo due mesi di utilizzo, avendo installato programmi e ottimizzato a mia immagine il nuovo Mini, posso confermare che 256GB sono un taglio molto stringente che, prima o poi, vi farà fare i conti con i programmi installati e, oltre ad un disco esterno per l’archiviazione di file, potreste dover ricorrere al cloud – a pagamento – per non avere l’ansia da spazio libero.
Ecco, quindi, che entrano in gioco i No IVA, le offerte viste durante il Black Friday e l’acquisto consapevole. Mac Mini M5 16/512GB non solo diventa la scelta migliore che possiate fare se foste interessati al prodotto, ma seguendo gli sconti potreste pagarlo poco di più della versione base con molteplici vantaggi:
- Longevità: Mac Mini M4 è un prodotto che potrebbe avere un ciclo di vita di 10 anni prima di diventare realmente obsoleto. M1 oggi è un processore che non ha sicuramente problemi di potenza in tantissimi contesti e con M4 i 16GB di RAM permettono oggi e lo faranno in futuro ancora più flessibilità. Per questo i 512GB di memoria interna sono un investimento che oggi consiglio di fare anche in ottica di utilizzo molto prolungato.
- Flessibilità: M4 base non solo è un processore adatto a qualunque tipologia di utilizzo, ma oggi è in grado di offrire prestazioni eccellenti anche per chi lavora con grafica ed editing video di buon livello. Sebbene sia meno potente di un M4 Pro, il modello base offre ottime performance con Adobe Premiere e la suite Photoshop e permette rendering video rapidi con timeline 4K e una leggera color correction. Se lavorate invece su più file contemporaneamente con time line molto complesse, usando i proxy avrete un’ottima gestione del montaggio e solo in esportazione video sfrutterete il massimo potenziale di M4 con render comunque efficaci e con tempistiche assolutamente ragionevoli.
- SSD rapido: sebbene le differenze con il modello da 256GB siano trascurabili in termini di prestazioni pure dell’SSD, il modello con maggiore capacità ha comunque un SSD migliore in lettura e scrittura. Una differenza non esagerata ma che è da considerare in ottica di longevità e flessibilità del prodotto. Oggi infatti lo comprate come PC principale per lavoro, tra 4 anni magari diventa il desktop di casa/famiglia e magari tra 8 il PC per studiare di vostro/a figlia e avere quale GB in più sicuramente non è sbagliato.
MAC MINI M4: SCALDA MA NON CONSUMA NULLA!
Non è vero che i Mac con Silicon non scaldano ma è altrettanto vero che hanno un rapporto consumo/potenza impareggiabile ad oggi. Nei miei test di oltre due mesi ho provato Mac Mini M4 in qualunque condizione di lavoro e l’ho paragonato al portatile che utilizzo ormai da tempo con estrema soddisfazione: Lenovo Yoga 7x, ovvero il modello con Snapdragon X Elite.
A livello di calore, sia X Elite sia M4 hanno un comportamento molto simile. Entrambe le CPU lavorano tra i 40 e i 60 gradi a seconda dei task che fate e a seconda della quantità di programmi che avete. Entrambi i processori, spinti in modo importante, arrivano a circa 100° e dunque lavorano in un range di temperature assolutamente paragonabili. Quello che fa però la differenza assoluta è la percezione di calore, la silenziosità è il consumo in watt.
Per i primi due aspetti, vi basti pensare che Mini M4 ha sempre la ventola attiva, ovvero in qualunque condizione questa gira a 1000rpm. Si tratta di un sistema di dissipazione talmente silenzioso che potrete capire che la ventola è realmente in funziona solo tramite monitoraggio software: sarà impossibile sentirla con l’orecchio, segno che Apple non ha certo risparmiato su componenti e assemblaggio. Uno scambio di aria continuo permette inoltre di limitare al massimo la percezione di calore. Mac Mini M4 è infatti sempre freddo e solo in condizioni di fortissimo stress potrete sentire un leggero riscaldamento sulla scocca esterna. Si tratta comunque del PC desktop ad alte prestazioni più freddo che potrete trovare sul mercato.
Per quanto riguarda il consumo in Watt, se X Elite assorbe anche 100watt in situazione di massimo carico, Mac Mini M4 non riesce a superare i 33watt, il massimo che sono riuscito a vedere su presa durante questi mesi. Si tratta di un consumo nettamente inferiore e che si applica, in modo scalare, a tutti i contesti di utilizzo.
Se dunque al massimo si superano difficilmente i 30watt, durante l’utilizzo standard si lavora intorno ai 10 watt con praticamente assenza di consumi quando lo si mette in stantby.
Facendo un calcolo molto approssimativo e prendendo come riferimento la tariffa energetica più alta al momento, se terrete Mac Mini M4 acceso per un mese in standby – ovvero con schermo spento e in schermata di blocco – non supererete 3€ di spesa totale. Questo rende Mini M4 un prodotto estremamente interessante in tutti i contesti aziendali dove spesso i computer non vengono mai spenti e rimangono attivi per settimane. Un dettaglio che dà anche un senso al posizionamento atipico del tasto accensione che – scomodo a prescindere – potreste dover realmente premere solo in pochissime occasioni.
Alla fine con consumi cosi bassi, non ha senso spegnere un PC che si utilizza tutti i giorni ma è sicuramente molto più comodo averlo sempre acceso e pronto senza dover attendere boot e caricamenti di applicazioni. Sebbene 2 o 3 minuti per avviare tutta la propria sessione di lavoro non siano poi tanti, potersi sedere ed essere pronti in 4 secondi senza pensare ai costi energetici, è indubbiamente comodo.
MAC MINI M4: DIFFICILE NON CONSIGLIARLO A CHIUNQUE
In due mesi ho potuto sperimentare diversi contesti di utilizzo e, “>come avete visto dal video, ho utilizzato Mini M4 quasi come fosse un portatile spostandolo tra casa e ufficio a settimane alterne. Grazie alle sue dimensioni estremamente compatte, è davvero incredibile quanto sia facile da trasportare avendo un volume estremamente ridotto.
Ovviamente l’alimentatore integrato non permette di sfruttare la Type-C come unico connettore ma non posso considerare questo come un limite o un difetto. Allo stesso tempo l’assenza di un qualunque microfono integrato, rende questo Mac Mini uno dei pochissimi prodotti Apple senza questo sistema di input. Non lo considero un difetto, ma viste le eccellenti casse presenti sul prodotto e il rinnovamento estetico, un piccolo microfono poteva essere molto comodo per gestire chiamate senza supporti esterni.
Al netto di queste precisazioni, Mac Mini M4 è un prodotto consigliabile a chiunque abbia bisogno di un PC fisso potente, versatile ed estremamente efficiente. Riesce ad eseguire qualunque task senza problema, dai programmi della suite Office – ed ovviamente i corrispettivi Apple – ai software di grafica, editing video, passando anche per giochi in cloud e ovviamente emulazione di altri sistemi operativi. Ho installato Paralleles e utilizzato la nuova distribuzione Windows ARM senza alcun problema e, soprattutto, si apprezzano i 16GB di RAM che permettono di gestire Mac Mini con monitor esterni ad alta risoluzione senza alcun problema.
Nota: vi ricordate la recensione di iMac M1 di alcuni anni fa? Fummo molto chiari nel dire che la serie M di Apple avesse (e ha non sono cambiate le cose) bisogno di 16GB di RAM per un utilizzo con monitor 4K o superiori vista la gestione dinamica della memoria video condivisa e che quindi iMac con 8GB di RAM era una scelta non ottimale. Ora che finalmente la base è 16GB, diventa molto meno limitante la scelta di un modello base di Apple.
Quello che si apprezza è ovviamente l’estrema stabilità del sistema e le varie opzioni per avere più desktop virtuali dove posizionare finestre e programmi. Lavorando mediamente con 10 software diversi aperti e circa una 50ina di tabs Chrome divisi in 4 sessioni diverse, non ho mai avuto alcun tipo di ritardo, incertezza o rallentamento. Mac OS è ormai super maturo su piattaforma ARM e sebbene anche Windows ormai abbia raggiunto grande maturità e abbia copiato alcune caratteristiche Apple che da sempre apprezzo, il paragone tra Windows ARM e MacOS su M4 vede ancora avanti Apple per compatibilità software e gestione generale dell’OS.
Ritengo comunque ancora poco efficace la gestione Finder Mac rispetto all’Esplora Risorse di Windows ma in generale il passaggio eventuale da Windows a Mac per chi volesse provare questo Mini, non sarà certamente traumatico e anzi, potreste trovare alcune operazioni anche più semplici ed immediate.
Al netto di quanto detto nei paragrafi precedenti, Mini M4 nella versione 16/512GB è un prodotto praticamente perfetto e, riprendendo il titolo del video, non ha senso per quanto sia piccolo, ottimizzato energicamente e a livello di gestione del calore. Un PC Desktop che può rimpiazzare moltissime alternative fisse e che avrà una longevità veramente enorme considerando quando è piccolo e performante. Se spesso diciamo che un prodotto è adatto al 90% delle persone, per Mini M4 il range è probabilmente il 99,99% delle persone e rimane fuori solo l’utilizzatore che lavora sempre e soltanto con grafica 3D, modellazione e utilizza software come Da Vinci Resolve su Timeline estremamente complesse. Per questo genere di operazioni – rimanendo nel mondo Apple – non consiglio neanche M4 Pro ma di rimanere su Mac Studio o aspettare direttamente il nuovo modello 2025, sempre di Studio e magari Ultra.
CONCLUSIONI
Un prodotto senza difetti non dovrebbe esistere per definizione ma se guardiamo al prezzo, alle alternative di mercato, alla costruzione, alla longevità e al pacchetto offerto da questo Mac Mini M4, mi risulta davvero molto difficile trovare limiti veri al prodotto.
Potrei aggiungere alla mancanza del Microfono integrato e dell’alimentatore non Type-C (difetti cercati ma difficili anche chiamarli tali), l’assenza di una porta Ethernet a 10Gbps: è però vero che Apple la offre nelle configurazioni personalizzate e quindi se proprio volete sfruttare una rete cablata cosi rapida, la scelta a pagamento c’è. Il Wi-Fi non è 7 ma “solo 6E” e questo lo farà invecchiare un po’ prima dal punto di vista della massima potenza wi-fi. E’ però vero che comunque si supera 1Gbps al secondo sia in upload, sia in download e quindi il problema è, ancora una volta, relativo.
Allo stesso tempo potrei sottolineare ancora come gli upgrade di memoria siano un non-sense economico visto che due Mac Mini M4 16/256GB costano come un Mac Mini M4 32/512GB, ma Apple è da sempre molto cara sulle personalizzazioni dei proprio prodotti e alla fine, test alla mano, Mini M4 16/512GB è un compromesso economico/prestazionale talmente eccellente che anche solo personalizzarlo con 24GB di RAM potrebbe essere inutile e necessario solo per una nicchia molto piccola di utenti.
Insomma, Mini M4 16/512GB pagato 849€ ad inizio novembre è impossibile da non consigliare al netto di MacOS che potrebbe non piacere a tutti. Materiali, costruzione, scelte tecniche, azzardi estetici (tasto accensione) e potenza generale lo rendono un prodotto praticamente esente da difetti e il difetto più grande è solo quello di avere un prezzo troppo alto in configurazioni personalizzate sul sito Apple.
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