Come ogni anno, Microsoft aggiorna la sua linea di portatili Surface, annunciata ad inizio ottobre insieme all’introduzione del nuovo Pro X con processore Qualcomm. In attesa di capire le potenzialità della variante ARM, oggi è il turno del prodotto di punta: Surface Pro 7.
INTEL DI DECIMA GENERAZIONE
Partiamo da ciò che cambia veramente, il processore. È stata aggiornata la piattaforma hardware con la decima generazione dei chip Intel. Noi stiamo testando il modello intermedio più equilibrato, quello con CPU quad-core i5-1035-G4. Rispetto alla scorsa generazione c’è stato un bel salto in avanti dal punto di vista prestazionale, ad esempio sul test di benchmark sintetico più famoso Geekbench 4, si ottengono 17 mila punti, mentre col Pro 6 ci si fermava a 12 mila.
Surface Pro 7 non è diventato però una workstation portatile, si tratta sempre di un dispositivo realizzato per soddisfare principalmente le esigenze di lavoro in mobilità. Per questo motivo rimane una macchina fanless, priva quindi di un sistema di raffreddamento attivo con ventole e radiatori. La dissipazione del calore viene affidata interamente a un sistema di heatpipe che disperde il calore su tutto il corpo del prodotto.
A causa di queste scelte, Microsoft non ha creato un dispositivo in grado di mantenere prestazioni elevate per un periodo di tempo prolungato. Ad esempio, se nei primi cicli di benchmark otteniamo degli ottimi risultati, in quelli successivi vedremo un progressivo degradamento delle performance. Questo accade perché la macchina si surriscalda e di conseguenza spinge meno in alto le frequenze del processore.
Sono fattori da segnalare, ma ritengo anche che siano di importanza relativa. Come vi accennavo in apertura, il Surface Pro 7 è un pc fatto per essere usato in mobilità e pretendere potenza enorme non è corretto e infatti non è un sistema adatto all’editing video 4k, o al rendering di modelli 3D molto complessi.
Nonostante vi siano alcune restrizioni, quest’anno è stata finalmente aggiornata la scheda video integrata. Si passa quindi dalle vecchie Intel UHD, a una più performante Iris Plus G4. Questa è capace di rendere possibili quelle operazioni che fino all’anno scorso erano difficoltose. Ho quindi testato le capacità della scheda durante il montaggio video con clip in 1080p e si è comportata egregiamente. Nel gaming invece, molti titoli sono diventati giocabili senza molte difficoltà (ho testato giochi vecchi o relativamente leggeri come Rocket League. Altri titoli tripla A più recenti rimangono ancora una sfida troppo complessa).
Sul fronte delle memorie, il Pro 7 rimane una soluzione con tanti chip saldati su scheda madre. Per questo motivo in fase di acquisto vi consigliamo di scegliere bene quali sono le componenti di cui avete necessità, poiché non si potranno cambiare. Nella nostra versione abbiamo 8 GB di RAM DDR4 e 256 GB di storage interno SSD. Nonostante quest’ultime siano delle NVME abbastanza veloci, non sono al top della categoria e vi sono sistemi che, nella medesima fascia di prezzo, riescono a fare di meglio. Rimane la possibilità di “espandere” la memoria tramite una micro SD da inserire nello slot posteriore sotto la kickstand.
COSTRUZIONE E DISPLAY INVARIATI
Surface Pro 7 si presenta esteticamente come una sorta di ibrido tra un tablet e un portatile più tradizionale. Lo chassis è identico ai vecchi modelli ed è realizzato in alluminio. Frontalmente c’è un ampio display da 12,3 pollici con proporzioni 3:2. Questo aspect-ratio è comodissimo quando si lavora con documenti poiché offre uno spazio maggiore verticalmente ed è più funzionale rispetto ai 16:9 dei portatili più tradizionali.
Il pannello è un IPS LCD di ottima qualità con una copertura dello spazio colore sRGB del 95%, con risoluzione di 2736×1824 pixel e una densità di 267 ppi. Da segnalare che la luminosità massima si aggira intorno ai 480 nits e si tratta di un display touch screen con supporto al digitalizzatore N-Trig e penna. Rimangono identici e di ottima qualità anche gli accessori. La tastiera nonostante sia molto fine è abbastanza stabile e la sua superficie in alcantara da al tatto una altissima sensazione di qualità.
È da segnalare positivamente il fatto che quest’anno Microsoft abbia dato ascolto ai propri utenti ed, eliminando la vecchia display port, abbia inserito finalmente una porta Type-C. Purtroppo non si tratta di una Thunderbolt 3 ma di una semplice USB 3.1 con supporto alla ricarica.
BATTERIA E SISTEMA DI SBLOCCO
Essendoci una scheda video più perfomante sono aumentati leggermente anche i consumi. Questo però accade solo quando utilizziamo programmi che sfruttano la GPU, perché nei restanti scenari l’autonomia rimane invariata. Con un utilizzo standard fatto di navigazione web, gestione di mail e documenti e schermo al 50% si riescono a fare 10 ore di utilizzo. Questi sono ottimi risultati se teniamo conto delle dimensioni del Surface e del fatto che la batteria integrata non è particolarmente grande: 45 Wh. La ricarica del dispositivo avviene in circa 2 ore tramite il caricatore da 65 w con attacco magnetico proprietario.
Per sbloccare e accedere al Surface Pro 7 ci possiamo affidare ai classici sistemi di protezione Windows 10 con pin e password, ma è comunque supportato lo sblocco tramite riconoscimento del viso. La camera infrarossi superiore rileva il nostro viso in pochi istanti e non sbaglia mai.
UTILIZZO
Come detto sopra, Surface Pro 7 è un prodotto ormai unico nel suo genere e non ha rivali veri sul mercato. Si tratta del miglior Tablet Windows e del 2-in-1 più leggero e portatile se siete alla ricerca di una macchina in grado di svolgere qualsiasi tipo di lavoro in mobilità.
In questo mese di utilizzo lo ho apprezzato particolarmente nei miei spostamenti in treno quotidiani, durante i viaggi e in tutte quelle situazioni in cui avere un prodotto Windows mi ha permesso di lavorare fuori dall’ufficio con la sicurezza di non avere alcun limite. Sebbene ormai i Tablet Android e gli iPad siano arrivati ad un eccellente compromesso anche per chi vuole lavorare con un Tablet fuori dall’ufficio, Surface Pro 7 riesce ad avere quella marcia in più data dalla qualità del prodotto, leggerezza e da Windows. La batteria riesce a garantire quasi una giornata di utilizzo standard e la Type-C finalmente mi permette di andare in giro con un solo caricatore per Portatile e Smartphone (cosa non possibile con il connettore proprietario esclusivo fino alla precedente generazione).
Non è ancora la macchina perfetta è vero e sebbene i prezzi siano diventati più accessibili con le promozioni delle ultime settimane, Surface Pro 7 va comunque considerato con Penna e Tastiera; accessori non certo economici. Nell’utilizzo quotidiano l’unico limite vero riguarda la superficie di appoggio necessaria per utilizzare comodamente il Surface. Avendo uno stand posteriore, una volta aperto con la tastiera, ha bisogno di un tavolino più ampio rispetto ad un classico notebook. Piccolezze ma se viaggiate molto come me potreste trovare questo dettaglio importante e da non sottovalutare.
PREZZI E CONCLUSIONI
Il Surface Pro 7 viene venduto in diverse varianti, ma noi ci sentiamo di sconsigliarvi il modello base da 919 euro, questo ha solo un processore i3 e 4GB di RAM che ormai non sono più sufficienti neanche per un utilizzo molto leggero in mobilità. Pensiamo invece sia giusto rivolgere la vostra attenzione verso il modello intermedio con CPU i5. Questa variante è attualmente scontata e per il modello con 256 GB sono richiesti 1049 euro.
Voto 8,1
Pro e contro
- PREZZO COMBO TASTIERA + PENNA MINORE CHE PRESI SINGOLARMENTE
VIDEO
[embedded content]