Questo nuovo MSI Creator Z17 è senza dubbio una aggiunta molto importante al portafoglio dei prodotti dell’azienda taiwanese che hanno come target i creatori di contenuti, si affianca allo Z16, già recensito in passato, portando un’ulteriore opzione che si appresta a battagliere direttamente con le proposte più note del settore, a partire da MacBook Pro 16.
Rispetto al modello da 16 pollici MSI ha portato diversi aggiornamenti, tra questi un ottimo display da 17 pollici touch-screen con supporto alla penna e refresh rate di 165Hz. Ma non solo, le specifiche tecniche sono state potenziate in generale con l’introduzione delle nuove piattaforme Intel Core-H di dodicesima generazione, fino al Core i9 12900H che troviamo dentro al nostro sample. Un vero e proprio mostro di potenza che annovera anche 64GB di memoria RAM DDR5 e 2 TB di storage, il tutto impacchettato in uno chassis in alluminio con resistenza di livello militare e un peso che comunque resta inferiore ai 2.5 Kg. Ma andiamo con calma e vi racconto tutto nelle prossime righe.
SOMMARIO
DESIGN E MATERIALI
Come suggerisce il nome, il nuovo MSI Creator Z17 è costruito attorno ad un display da 17 pollici di diagonale e, proprio per questo motivo non può essere una soluzione leggera e portatile come alcune altre che abbiamo visto in passato. Nonostante si parli di un prodotto con un rapporto schermo dimensioni superiore al 90% restiamo comunque in quel range di PC che, più che portatili, definirei trasportabili. Una workstation, o desktop replacement che all’occorrenza potete portare nello zaino in una trasferta di lavoro ma che è idealmente nato per stare su una scrivania e poi, eventualmente trasportato. Sul mercato non ci sono molti altri modelli che ne condividono le caratteristiche e il target, uno dei pochi è il Dell XPS 17 e anche li siamo all’interno dello stesso ordine di grandezza in termini di dimensioni e peso.
Un peso non trascurabile certo, ma che, come detto sopra, si ferma in realtà poco sotto i 2.5 Kg, risultando tutto sommato contenuto se consideriamo scheda tecnica e caratteristiche fisiche del prodotto. Lo spessore è di 1.9 mm, mentre l’impronta misura 38.2 centimetri di larghezza e 26 di profondità.
La scocca è realizzata interamente in alluminio e offre una buona resistenza alle sollecitazioni meccaniche, non ci sono scricchiolii degni di nota e anche il pannello dietro al display risulta sufficientemente rigido. In generale si ha sempre la sensazione di avere tra le mani un prodotto solido e realizzato con cura; la cui costruzione è impreziosita dalla resistenza di grado militare.
Esteticamente parliamo invece di una soluzione assolutamente sobria, che ben si discosta dalle sembianze dei notebook gaming dell’azienda. La scocca è interamente colorata di un grigio scuro, canna di fucile, con delle rastremature lucide sui lati che comunque contribuiscono a dargli un pochino di carattere in più.
Molto buono poi il lavoro svolto da MSI in termini di periferiche di input: tastiera e trackpad nello specifico. Partiamo proprio da quest’ultimo che è il 50% più ampio di quello del Creator Z16, è rivestito in vetro e offre una buonissima scorrevolezza unita ad un click secco e preciso; se proprio devo muovere una critica posso dirvi che forse la forza necessaria per attivare il click è un pochino troppa, ma vi ci abituerete in fretta.
La tastiera è invece realizzata in collaborazione con SteelSeries e mi ha tutto sommato soddisfatto. I tasti sono di buone dimensioni, ben spaziati e caratterizzati da una retroilluminazione RGB per-key; sostanza ogni tasto può essere personalizzato nel colore della retroilluminazione. Buona anche la profondità della corsa e corretta la forza necessaria per l’attivazione, insomma, vi basterà davvero poco per familiarizzare con questa tastiera.
Nella porzione di poggiapolsi posizionato sotto alle frecce direzionali abbiamo poi un lettore di impronte che vi permette di accedere al sistema sfruttando WIndows Hello in maniera rapida e sicura. Il sensore funziona bene, riconosce l’impronta in praticamente ogni situazione ed è davvero veloce.
Anche la dotazione di porte è assolutamente sufficiente. Sul lato destro abbiamo una USB-A, una HDMI 2.1 in formato standard e un lettore di schede SD, mentre a sinistra trovano posto due USB-C (entrambe con supporto Thunderbolt 4), il jack audio da 3,5 mm e il connettore proprietario per l’alimentatore. Insomma, non manca praticamente nulla, l’unica cosa che forse avrei aggiunto è una porta ethernet, ma si può rimediare con un adattatore da pochi euro.
In confezione è inclusa anche la penna, ovviamente compatibile con il display touch caratteristico di questo notebook. Si tratta di una classica penna molto simile a quella dei Surface di Microsoft. Si caratterizza per una sezione esagonale e offre un magnete su uno dei lati che permette di agganciarla al fianco del notebook per il trasporto. Questo comporta due piccoli problemi, il primo è che con la penna agganciata tutte le porte sul lato sinistro vengono coperto, e poi dovrete fare attenzione quando riponete il notebook nello zaino con la penna agganciata, vi capiterà spesso che questa si stacchi e finisca sul fondo.
Senza dubbio è un bel complemento per un notebook che fa comunque della creazione di contenuti il suo punto di forza. Il lag del tratto è minimo e la laminazione del display fa in modo che la punta appoggi esattamente nel punto di inizio della traccia. I 4000 livelli di pressione la rendono poi abbastanza precisa anche nella modulazione del tratto, caratteristica da non sottovalutare. Anche qui dobbiamo però evidenziare un problema non di poco conto: il display del notebook ruota di 180 gradi ma rimane comunque leggermente sollevato rispetto al tavolo e quindi, andando ad appoggiare il palmo e la penna continua a muoversi rendendo le operazioni di scrittura un pochino complicate. Si può ovviare al problema inserendo uno spessore sotto al display, in modo che questo resti piatto e fermo. Per finire la pennina si ricarica con una USB-C, il cavetto è incluso in confezione ma non è necessario averne uno specifico.
DISPLAY E AUDIO
Ed eccoci a parlare di una delle caratteristiche di spicco di questo notebook, ovvero il display. Parliamo di un pannello da 17 pollici di diagonale con risoluzione di 2560×1600 pixel e un refresh rate di 165Hz. Purtroppo non si tratta dello stesso incredibile pannello MiniLED del Creator 17 provato qualche tempo fa, ma diciamo che comunque si difende abbastanza bene. Resta un display che vi permette di fare editing in SDR con una buona precisione in termini di riproduzione dei colori e che vi costringerà ad una soluzione esterna solo nel caso in cui dobbiate lavorare in HDR.
La luminosità massima di questo schermo si aggira intorno ai 400 nit, che non sono moltissimi ma restano sufficienti per avere una resa più che sufficiente, specialmente in ambienti chiusi. Diciamo che in questo caso MSI ha voluto sacrificare un po’ di luminanza in favore di una maggiore velocità di aggiornamento. Come già detto abbiamo infatti un refresh rate di 165Hz che lo rende a tutti gli effetti un pannello a metà strada tra una soluzione per content creation e una per il gaming. La buona notizia è che il refresh rate è comunque riducibile a 60Hz fissi per poter risparmiare qualcosa in termini di autonomia nel caso in cui non si necessario andare oltre.
Profilo colore Adobe RGB
Profilo colore sRGB
Come vi dicevo sopra, a parte qualche compromesso in termini di luminanza massima resta un display che offre una buona qualità nella riproduzione dei colori. Possiamo facilmente passare da una modalità d’uso all’altra tramite il pannello di controllo MSI True Color, dove troviamo anche impostazioni dedicate per i diversi spazio colore. Abbiamo la copertura completa del Gamut sRGB e vicina all’85% per quello Adobe RGB. Non ho potuto purtroppo misurare la modalità DCI-P3 perchè evidentemente fallata e troppo tendente al blu, ma posso dirvi che quelle sRGB e Adobe RGB sono abbastanza precise, con Delta-E medi inferiori a 3 sia per la scala di grigi che per i colori (come testimoniano i grafici qui sopra).
Ovviamente si tratta delle misure delle calibrazioni di fabbrica ma, se volete, potete sfruttare il tool di calibrazione automatica e una sonda xRite per calibrare il vostro singolo modello in pochi semplici passaggi.
Bene, vi ho raccontato di come si comporta il display ma è giusto dare un pochino di spazio anche al comparto audio. Il Creator Z17 offre quattro speaker: due rivolti verso l’alto nella parte di chassis ai piedi del display, sopra la tastiera, e due rivolti verso il basso all’estremità opposta, vicino agli angoli sotto al poggia polsi.
L’audio prodotto è di buona qualità, molto chiaro e nitido sia sugli alti che sui medi; i bassi sono solo sufficienti ma sappiamo che sono pochissime le soluzioni che riescono a fare meglio. Il volume, di contro, non è altissimo. Diciamo che resta sufficiente se vogliamo ascoltare film o musica in solitaria ma dobbiamo affidarci ad uno speaker esterno se invece siamo in compagnia e vogliamo che tutti sentano al meglio. Come per tutti i notebook poi, se prediligete la qualità nell’ascolto le cuffie restano il supporto da preferire.
E infine spendo due parole a proposito della webcam che offre una risoluzione di 1080p a 30 fps. Si tratta di una soluzione che fa il suo dovere e anzi, puntando sulla risoluzione risulta anche migliore di alcune alternative nella stessa fascia di mercato. Rimane invece un gradino sotto quella degli ultimi MacBook Pro, rispetto ai quali mancano anche alcune funzioni interessanti come la Center Stage.
HARDWARE E PERFORMANCE
Come ben sappiamo MSI ha una tradizione di lunga data nella realizzazione di notebook da Gaming ma da 3-4 anni a questa parte ha iniziato ad utilizzare l’esperienza accumulata in questo campo per realizzare prodotti dedicati alla creazione di contenuti che siano in grado di garantire ottime prestazioni sotto tutti i punti di vista. Il nuovo Creator Z17 da questo punto di vista è, almeno sulla carta, una garanzia. Sotto la scocca troviamo infatti un processore Intel Core i9 12900H con 14 core, dei quali 6 ad alte prestazioni e 8 a basso consumo, accompagnato da una GPU NVIDIA GeForce RTX 3080 Ti e da 64 GB di RAM DDR5. Lo storage è invece affidato ad un SSD PCIe 4.0 da 2 TB con velocità di lettura e scrittura di 6500 e 5000 MB/s.
Insomma, direi che c’è davvero tutto quello che si può volere da un notebook di questo tipo e, a livello teorico, RAM e storage sarebbero anche aggiornabili. Parlo di teoria perchè per avere accesso allo slot principale dell’SSD e a quelli della RAM è necessario smontare completamente il notebook, fino a estrarre la scheda madre. Decisamente più semplice, invece, l’accesso al secondo slot NVMe che è disponibile semplicemente rimuovendo il pannello posteriore.
SCHEDA TECNICA MSI CREATOR Z17
- Display: 17″ 16:10 QHD+ 165Hz DCI-P3 100% Finger Touch panel (support Pen Touch)
- Processore: Intel Core i9 12900H
- Scheda video: NVIDIA RTX 3060
- Memoria: 64 GB di RAM DDR5-4800
- Storage: 2TB NVMe PCIe 4.0 + 1 slot SSD M.2 NVMe Gen4
- Audio: configurazione a quattro speaker (x2 W) Dynaudio
- Porte: 2 x USB-C Thunderbolt 4, 1 x SD card reader, HDMI 2.1, jack audio 3,5 millimetri,1x USB-A 3.2 Gen2
- Connettività: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.2
- Webcam: IR FHD
- Batteria: 90 WHr
- Dimensioni: 382 x 260 x 19 millimetri
- Peso: 2,49 Kg
Ma veniamo alle cose che scottano e parliamo un attimo di prestazioni. Come sempre abbiamo sottoposto questo notebook ai nostri stress test che hanno come scopo quello di analizzare il comportamento della messa a punto del notebook in una situazione in cui tutti i componenti sono carichi al 100%. Si tratta di una situazione ovviamente estrema, nella quale molto probabilmente non vi ritroverete mai, ma che ci permette di giudicare l’efficacia del sistema di raffreddamento e le potenzialità del sistema in caso di un carico pesante prolungato nel tempo, come può essere un rendering o una conversione video. Detto in altre parole quello che noi analizziamo è lo scenario peggiore, con qualsiasi altro tipo di carico le prestazioni non potranno che migliorare.
Partiamo dal test con il quale carichiamo al 100% la sola CPU. Come possiamo vedere, dopo un picco iniziale nel quale si superano i 4 GHz, la frequenza dei Performance Core si attesta intorno ai 3,5 Gz. Allo stesso modo gli Efficency Core partono oltre i 3 GHz per poi ottenere una media di circa 2,5 GHz. Le temperature all’interno della scocca sono ovviamente molto alte, arrivano a toccare i 97 gradi con una media di 94 ma allo stesso tempo abbiamo un TDP decisamente elevato; si parte con addirittura 146 W di picco per poi avere una media di circa 85 alla fine del test. Insomma, sono numeri che letti così possono aver poco senso ma che mostrano un andamento comunque confortante e che si traduce in prestazioni ottime in tutte le situazioni in cui è coinvolta la sola CPU. Il leggero throttling che si crea non è così impattante, tanto che comunque, anche a pieno carico, il sistema resta abbastanza reattivo e fluido.
Aggiungendo poi la GPU a questa equazione ecco che, inevitabilmente, le prestazioni della CPU calano un pochino. E’ la normalità e il tutto avviene sempre per mantenere le temperature entro una soglia di sicurezza che permette al notebook di non incorrere in problemi di vario genere. In questa situazione i P-Core offrono una frequenza media di 2,7 GHz, che diventano 2,2 se guardiamo invece agli E-Core. Allo stesso modo il TDP medio scende a 60W con temperature che restano però sempre intorno ai 94 gradi di media, con la GPU che si assesta invece sugli 80 gradi.
Tradotti nell’utilizzo di tutti i giorni, questi grafici stanno a indicare delle prestazioni che vi permetteranno di portare a termine i task più pesanti senza troppi problemi. I programmi legati alla creazione di contenuti, come possono essere i vari software della suite Adobe, vengono gestiti al meglio in praticamente ogni situazione. Photoshop gira sempre senza incertezze, anche quando ci si trova a lavorare con immagini di grandi dimensioni o con progetti che presentano difficoltà elevate come decine di livelli e elementi grafici complessi.
Allo stesso modo quando utilizziamo Premiere Pro la potenza di CPU e GPU sono sufficienti per avere un’anteprima della timeline sempre fluida e reattiva, ma anche per la gestione delle componenti più complesse come gli elementi grafici, la color correction e l’interazione in tempo reale con le altre app Adobe come After Effects.
Tirando un attimo le somme possiamo dire che le prestazioni sono sicuramente uno dei punti di forza di questo MSI Creator Z17. Specialmente nell’ambito del video editing e del foto editing sono davvero poche le situazioni nelle quali vi potrà servire qualcosa in più. Anche rispetto alle soluzioni concorrenti più note del momento questo MSI soddisfa le aspettative e riesce ad assicurare prestazioni alla pari o anche superiori alle alternative. Non sfigura nemmeno affiancato ai MacBook Pro di ultima generazione, che restano però ancora superiori se parliamo di prestazioni su batteria e nel rapporto performance per watt.
Ma quindi ci si può anche giocare? Beh, direi proprio di sì. Nonostante non si tratti di uno notebook pensato per questo scopo devo dire che il display a 165Hz ma, soprattutto, la 3080Ti, sono elementi che vi permetteranno senza dubbio di ottenere prestazioni di ottimo livello anche nel caso in cui volessimo usare il notebook per giocare. Titoli recenti come Assassin’s Creed Valhalla e Cyberpunk 2077 girano in 1080p con un framerate medio tranquillamente sopra i fatidici 60 fps.
SOFTWARE E AUTONOMIA
Giusto poi spendere due parole a proposito del software perchè, come per le sue soluzioni da gaming, anche per questi notebook destinati ai creator MSI pre-installa una serie di applicazioni che possono risultare molto utili per ottimizzare le performance. A partire dall’MSI Creator Center, una sorta di pannello di controllo all’interno del quale possiamo trovare le impostazioni per configurare al meglio le modalità d’uso del nostro notebook a seconda dello scenario di utilizzo. Si passa quindi dalla modalità “prestazioni”, che porta PL1 e PL2 rispettivamente a 110 e 160W garantendo il massimo delle performance, a quella “silenziosa”, per la quale viene data maggiore importanza alla velocità di rotazione delle ventole in modo da minimizzare il rumore; anche sacrificando qualcosa in termini di prestazioni.
Oltre al Creator Center troviamo poi anche l’MSI True Color che, come facilmente intuirete dal nome, è il software studiato per la gestione del display. All’interno di questa applicazione troviamo una serie di preset che ci consentono di impostare modificare con un click lo spazio colore di riferimento per il display. C’è tutto il necessario: Adobe RGB, DCI P3, sRGB, oltre alla modalità lettura e ad una impostazione personalizzabile. Sempre all’interno del software True Color abbiamo anche la possibilità di calibrare in maniera automatica il display sfruttando una sonda compatibile.
Ed eccoci infine a parlare di autonomia. All’interno di questo MSI Creator Z17 troviamo un modulo batteria con una capacità di ben 90Wh. Qualcosa in meno di XPS 17, che arriva a 97 Wh e anche di alcuni notebook gaming MSI che raggiungono il limite massimo consentito dalle norme IATA di 99 Wh. Nonostante questa buona capacità della batteria l’autonomia non è delle migliori, pur rimanendo in linea con quella delle alternative più note, ovviamente MacBook Pro escluso.
Con un utilizzo fatto principalmente di navigazione, fogli di calcolo e videoscrittura si sfiorano le 5 ore di autonomia mentre, spingendo al massimo sull’acceleratore con rendering o giochi non si va oltre l’ora di utilizzo. In riproduzione video in streaming sotto rete WiFi si arriva invece a circa 5 ore e mezza. Nono sono risultati entusiasmanti ma è chiaro che un notebook di questo tipo verrà utilizzato principalmente collegato alla corrente. A questo proposito non possiamo non citare le dimensioni e soprattutto il peso dell’alimentatore che da solo impatta per quasi un chilo, pur essendo in grado di erogare fino a 240W.
CONSIDERAZIONI
Bene, siamo arrivati al momento di tirare le conclusioni e mai come questa volta occorre partire dal prezzo. Il listino di questo Creator Z17 nella configurazione da noi provata, che è quella top di gamma, parla di ben 4.599 euro. Un costo molto molto alto in senso assoluto ma che in fin dei conti è allineato a quelli che sono i prezzi della concorrenza con caratteristiche simili. Un esempio? MacBook Pro 16 con 64GB di memoria unificata e 2 TB di storage supera i 4.800 euro, mentre XPS 17, con lo stesso processore di questo MSI, 64 GB di RAM e 2 TB di storage si ferma a 4.100 euro circa offrendo però una RTX 3060 contro la 3080Ti del Creator Z17.
C’è poco altro da dire. Se potete spendere questa cifra e vi serve davvero un notebook con queste prestazioni e questo hardware sul mercato non ci sono molte altre alternative. L’unica specifica che avrei cambiato considerando la destinazione d’uso è senza dubbio il display, anche se quello inserito qui riesce a rendere il Creator Z17 un ibrido con caratteristiche molto interessanti anche per chi vuole giocare.
PRO E CONTRO