Lo scorso anno l’MSI Prestige 14 Evo è stato probabilmente uno dei notebook che ho più apprezzato per la sua capacità di abbinare una trasportabilità ottima a delle prestazioni assolutamente solide. Bene, 12 mesi dopo MSI ripropone sostanzialmente lo stesso prodotto con una piattaforma rinnovata e qualche altro piccolo aggiornamento minore. Gli ingredienti per un altro notebook di qualità ci sono quindi tutti, ma sarà sufficiente per convincermi nuovamente?
Per quanto si tratti di un prodotto generalmente centrato e di buona qualità, infatti, la concorrenza in questa in fascia di mercato non manca affatto e, anzi, sono davvero tante le alternative disponibili che presentano una dotazione simile e prezzi allineati. Oltre a raccontarvi come si comporta, quindi, cercherò anche di evidenziare i tratti e le caratteristiche che potrebbero farlo preferire ad altri competitor.
SOMMARIO
MATERIALI, COSTRUZIONE ED ERGONOMIA
L’MSI Prestige 14 Evo è un notebook che sicuramente fa della portabilità uno dei suoi punti di forza ed è probabilmente uno degli elementi che, come detto sopra, possono farlo preferire alla concorrenza. Pur essendo dotato di un display da 14 pollici può competere per dimensioni e peso con alcune alternative che offrono pannelli di dimensioni leggermente inferiori.
Gli 1,28 Kg di peso lo mettono infatti in diretta competizione con prodotti molto conosciuti come il Dell XPS 13, MacBook Air e HP Envy 13. Tutti prodotti che rientrano nella stessa fascia di prezzo, offrono caratteristiche e potenza di calcolo simili ma arrivano a pesare anche qualche grammo in più del Prestige 14 Evo che ho qui sulla scrivania e dal quale sto scrivendo questa recensione.
Forse, rispetto a questi ultimi il design è meno caratteristico. Resta certamente un notebook sobrio; d’altro canto per MSI la destinazione principale è quella business (non dateci troppo peso), e quindi la sobrietà e uno dei fattori su cui basare lo studio del design di questo genere di prodotti. Le linee sono molto semplici e le colorazione disponibile per il mercato italiano è una sola: Carbon Grey, assolutamente in linea con la filosofia del prodotto. Ottimo anche il fatto che su questi prodotto MSI utilizzi il nuovo logo, stilizzato e senza fronzoli, al posto del classico dragone che campeggia sui modelli da gaming.
Certamente qui si è basato più alla sostanza e lo si nota facilmente anche dalla semplicità con cui si riesce a sollevare il display e aprire il notebook con una sola mano senza alcuna fatica, sinonimo di cerniere ben ingegnerizzate e che restano comunque poi salde in posizione quando aperte. In generale la qualità costruttiva è buona, ma se proprio devo trovare un difetto allora vi segnalo che la parte di scocca immediatamente sopra la tastiera flette un pochino se la premete con nemmeno troppa forza. Certo nulla di drammatico, a meno che passiate non le giornate a schiacciare la scocca per ingannare il tempo.
Una delle sorprese più interessanti viene però dalla tastiera. A dire il vero non si tratta del tutto di una sorpresa, già il modello dello scorso anno era dotato di un buon componente da questo punto di vista ma la mia impressione è che sia migliorata ulteriormente. I tasti sono di buone dimensioni e correttamente spaziati; insomma, vi abituerete molto in fretta al layout e sarete da subito soddisfatti anche del feedback, soprattutto se vi piacciono le tastiere morbide e da premere a fondo.
Non è infatti una di quelle tastiere con feedback tattile, qui i tasti affondano bene e il click, piuttosto attutito, si attiva circa a metà corsa. Non manca una retroilluminazione totalmente bianca e regolabile su tre livelli di intensità.
Passando al touchpad viene ripresa la forma del modello precedente, molto allungata, con una superficie non enorme ma comunque sufficiente per gestire in maniera adeguata l’interfaccia di Windows. La superficie è rivestita in vetro e questo permette alla dita di scorrere in maniera agevole e garantisce una buona sensibilità e precisione. La superficie è poi interamente cliccabile, che è un buona cosa, ma il click non mi ha fatto impazzire, anzi, è ad attivazione meccanica e ha una corsa un pochino troppo profonda, oltre che essere abbastanza rumoroso.
In alto a sinistra, proprio sul touchpad, abbiamo anche un piccolo lettore di impronte che ci consente di effettuare l’accesso sicuro a Windows sfruttando la funzionalità Windows Hello.
E prima di passare a parlare di display e audio parliamo un attimo della dotazione di porte che, a mio modo di vedere, è un altro dei punti a favore di questa soluzione. Rispetto alla concorrenza, spesso propensa a sacrificare questo aspetto a favore di form-factor sempre più sottili, MSI ha, secondo me, trovato il giusto compromesso. Il Prestige 14 Evo è infatti spesso meno di 16 mm ma offre comunque 2 porte USB-C con supporto Thunderbolt 4, una USB-A 3.2 Gen1 con una banda di 5 Gbps, un lettore di schede di memoria in formato microSD e il classico jack audio combo.
Manca probabilmente una uscita video HDMI ma le due Thunderbolt possono tranquillamente sopperire a questa mancanza e comunque rispetto a diverse alternative qui siamo già ad un livello di connettività superiore.
DISPLAY, AUDIO E WEBCAM
Veniamo quindi a parlare del display. Il Prestige 14 Evo, come suggerisce anche il nome, offre un pannello con una diagonale di 14 pollici caratterizzato da una risoluzione FullHD e da un rapporto d’aspetto di 16:9, che probabilmente non è la soluzione migliore per lavorare, Le cornici sopra e sotto al display non sono esattamente sottilissime ma servono per avere un impronta sufficiente a contenere agevolmente tastiera e touchpad. A questo proposito, forse, adottare un display in 16:10 avrebbe risolto entrambi i problemi ma capisco che i costi di produzione sarebbero lievitati e probabilmente anche il prezzo finale avrebbe subito un ritocco verso l’alto.
Ho certamente apprezzato la finitura opaca che, come sempre, quando si tratta di lavorare in ambienti ben illuminati fa la differenza, soprattutto se il pannello non brilla in quanto a luminanza. Quello del Prestige 14 Evo supera di poco i 300 nit, che sono comunque un buon valore e permettono di ottenere un rapporto ci contrasto di 1700:1 con un bilanciamento del bianco sufficiente.
Non è un prodotto nato per supportare la creazione di contenuti ma il pannello offre comunque una copertura pressoché completa dello spazio colore sRGB (siamo al 97.8% secondo le nostre misure) e dei delta E medio per i colori di poco inferiore a 3, la soglia oltre la quale l’occhio umano percepisce facilmente la differenza rispetto alla tonalità di riferimento.
La componente audio è forse quella che mi ha stupito meno, e qui ci sarebbe sicuramente voluto un aggiornamento rispetto allo scorso anno. Gli speaker da 2W sono piccoli e garantiscono un volume solo sufficiente, i bassi sono praticamente inesistenti e al massimo volume le frequenze alte vengono, in alcuni casi, un pochino distorte.
Per chiudere due parole anche sulla webcam. Una classica 720p senza infamia e senza lode. Onestamente, nel 2022, vorrei vedere su tutti i laptop sopra i 1000 euro una soluzione almeno FullHD. Al netto della risoluzione è comunque una webcam che fa il suo dovere senza troppi problemi, assolutamente allineata alla maggior parte delle alternative sul mercato.
PRESTAZIONI E SCHEDA TECNICA
Quest’anno MSI è stata una delle prime aziende a portare sul mercato dei prodotti aggiornati con le più recenti piattaforme Intel di dodicesima generazione e, proprio questo passaggio di chipset è anche la novità più grassa per quel che riguarda il Prestige 14 Evo che sto provando negli ultimi giorni. Il nuovo modello nelle mie mani offre un Intel Core i7 1280P accompagnato da 16 GB di memoria RAM LPDDR4X e da un SSD PCI-e 4.0 da 1 TB. L’SSD prodotto da Phison è molto veloce, si parla di 6500 MB/s in lettura e quasi 5000 MB/s in scrittura. Se non vi bastasse, o voleste aumentarne la capacità, la buona notizia è che si tratta anche dell’unico elemento aggiornabile, insieme alla scheda WiFi Non c’è invece scheda grafica discreta, o almeno non in questa configurazione che deve “accontentarsi” della integrata intel Iris Xe.
SCHEDA TECNICA MSI PRESTIGE 14 EVO (2022)
- CPU: Intel Core i7 1280P
- GPU: Intel Iris Xe Graphics
- RAM: 16GB LPDDR4X 4266 MHz
- Schermo: 14 pollici 16:9 Full HD opaco 100% sRGB
- Archiviazione: 1x M.2 NVMe PCIe Gen4 PHISON da 1TB
- Porte: 1x USB-A 2.0 / 2x USB-C 3.1 Gen1 con supporto Thunderbolt 4 / Jack 3.5 mm combo / microSD
- Rete: 802.11 ax Wi-Fi 6E + Bluetooth v5.2
- Dimensioni: 319 x 219 x 15.9 mm / Peso: 1.29 kg / MIL-STD 810G
- Batteria: 52 Wh / Alimentatore: 65 watt
- OS: Windows 11 Home
- Altro: Webcam: 720p / Altoparlanti 2x 2 W / Tastiera illuminata con LED bianchi / TPM 2.0
Parliamo quindi di un SoC che offre una CPU dotata di 6 Performance Core, con frequenza turbo massima di 4,8GHz e 8 Efficency Core che si spingono al massimo fino a 3,6GHz. Il TDP base di questo processore è sulla carta di 28W ma dai nostri test abbiamo constatato come MSI sia in realtà riuscita a mettere a punto il sistema di raffreddamento riuscendo a portare la CPU ad un TDP massimo di oltre 40W, con PL1 e PL2 rispettivamente impostati a 36 e 64 Watt nella modalità massime prestazioni. Quest’ultima è selezionabile all’interno del software MSI Center for Business e Productivity che viene pre-installato e consente di gestire, tra le altre cose, i profili legati al risparmio energetico e le impostazioni di ricarica della batteria.
Come possiamo vedere dai risultati del test riportati qui sopra abbiamo un andamento che è quello classico della maggior parte delle soluzioni portatili. Lo stress test che coinvolge la sola CPU mostra un picco iniziale di frequenze che per i P-core arriva fino a sfiorare i 4 GHz mentre per gli E-core si ferma a 2,5 GHz. In tutti e due i casi queste frequenze calano con il passare del tempo per potere mantenere consumi e, soprattutto, temperature nella norma. Nel momento di massimo sforzo, infatti, la temperatura sui core raggiunge i 95 gradi per poi calare costantemente stabilizzandosi ad una media di circa 80 gradi.
Il picco della temperature coincide anche con il picco del TDP della CPU che per pochi istanti raggiunge i 64W, indicati in precedenza come limite del PL2. Nel corso del test il consumo cala fino ad assestarsi intorno ai 30W. Si verifica quindi il cosiddetto fenomeno del thermal throttling che non è però in questo caso penalizzante. Il sistema è infatti in grado di gestire bene le risorse e anche a pieno carico si riescono a compiere le operazioni più comuni senza troppi problemi.
Lo stesso test condotto aggiungendo all’equazione la GPU, che ricordiamo essere l’integrata Intel Iris Xe, mostra ovviamente un leggero calo delle prestazioni a carico dei core. Oltre che con il calore generato dalla CPU, infatti, qui bisogna infatti fare i conti anche con quello derivante dalla GPU che, per forza di cose, costringe il sistema ad abbassare ulteriormente le frequenze dei core. Si tratta ovviamente di casi limite a cui mai andrete incontro nell’utilizzo di tutti i giorni. Tutti i core della CPU e la GPU carichi al 100% sono una situazione estrema, volutamente forzata per capire la tenuta del sistema nella situazione più complessa possibile.
Bene, il risultato è quindi un notebook sicuramente in grado di garantire prestazioni ottime, specie in rapporto alle sue dimensioni. Ci potete tranquillamente lavorare in tutte le situazioni che richiedono una discreta potenza in mobilità senza rimanere delusi. Parliamo di una soluzione ottima per gestire i task più comuni ma che supporta anche molto bene tutti i software che sfruttano principalmente la CPU per i propri calcoli.
Non è esattamente un ghiacciolo, tanto che sulla scocca si toccano i 43/45 gradi, mentre all’interno si sfiorano i 95. A tratti il calore riscontrato sulla scocca risulta fastidioso, specialmente se vi trovate a dover digitare per parecchio tempo. Come detto sopra si tratta però di temperature generate in situazioni al limite; normalmente, con un carico di lavoro standard, sulla scocca si superano difficilmente i 30-33 gradi.
Ovviamente con la modalità massime prestazioni anche la ventola all’interno del notebook si fa sentire. Se non avete bisogno di tutta la potenza di calcolo che questo Prestige è in grado di sprigionare e volete invece lavorare in silenzio vi basta passare alla modalità Silenziosa o a quella Super Batteria. Il TDP viene portato a 10W e il sistema diventa molto più silenzioso, permettendovi comunque di compiere tutte le operazioni più comuni in tranquillità.
Ci possiamo giocare? Diciamo che dipende molto da cosa si intenda per “giocare”. I titoli più leggeri, come ad esempio Rocket League vengono riprodotti in FullHD con un dettaglio sufficiente ad un framerate più che accettabile ma non aspettatevi di andare troppo oltre. Salendo di complessità la Iris Xe Graphics mostra infatti i suoi limiti, ma il Prestige 14 Evo non è certo il notebook che si compra se l’obiettivo è quello di avere altre prestazioni in Gaming.
AUTONOMIA E RICARICA
E infine eccoci con due considerazioni sulla durata della batteria che troviamo all’interno del Prestige 14 Evo. Il modulo che si nasconde sotto la scocca di questo portatile offre una capacità di 52Wh che non sono tantissimi in senso assoluto ma che, considerando le dimensioni del notebook sono comunque un valore interessante.
Sarò del tutto sincero, questo Prestige 14 Evo non strappa prestazioni sensazionali in termini di autonomia ma rimane comunque a un livello tale da permetterci di portare a termine una giornata lavorativa senza troppi problemi. In modalità bilanciata si raggiungono poco meno di 8 ore di utilizzo, fatto prevalentemente di navigazione e videoscrittura che diventano 10 se attiviamo la modalità risparmio energetico.
Con questa modalità attiva il TDP del processore viene tagliato e limitato a 12W che sono comunque sufficienti per ottenere prestazioni che ci permettano di eseguire i programmi più comuni con una discreta reattività. L’impatto è comunque importante rispetto ai 25W di default, quindi utilizzate questa modalità solo nel caso in cui siate sicuri di non dover compiere operazioni pesanti.
La ricarica avviene infine tramite l’alimentatore in confezione che è abbastanza compatto e si connette al PC tramite la USB-C. La potenza dell’alimentatore è di 65W e la ricarica da 0 a 100%, in standby, avviene in poco più di un’ora.
PREZZO E CONSIDERAZIONI
Bene, è giunto il momento di tirare le somme. Prestige 14 Evo è la naturale evoluzione del modello dello scorso anno, identico sotto molti punti di vista, si differenzia sostanzialmente per la presenza dei nuovi processori Intel Core di dodicesima generazione. Non bisogna lasciarsi ingannare dalla proposizione business con la quale MSI lo inquadra all’interno della sua gamma perché, a conti fatti, questo resta un notebook utile per incrociare le esigenze di un gran numero di utenti.
Il design sobrio, la buona portabilità e la qualità costruttiva sono solo alcune delle note positive che, sicuramente, sono accompagnate dalle prestazioni molto buone in relazione alle dimensioni della soluzione e anche alle alternative nella stessa fascia di prezzo. Bene anche la tastiera e la dotazione di porte, che probabilmente supera quella di molti concorrenti.
Ecco, se devo proprio trovare qualcosa che si può ancora migliorare questo è sicuramente il display. Bene la finitura anti riflesso ma il prossimo anno mi piacerebbe tanto vedere un 16:10, magari 2K.
Bene, ma il prezzo? Il listino per il modello da noi provato, ovvero quello con SSD da 1 TB, Intel Core i7 1280P e 16 GB di RAM, parla di 1499 euro. Non sono tanti, ma considerato tutto quanto detto sopra e quello che offre la concorrenza nella stessa fascia di prezzo non è certo una cifra fuori di testa. Anche perché lo street price sarà poi ben diverso e già mentre scrivo questa recensione è possibile acquistarlo su Amazon a 1299 euro. Insomma, tenete d’occhio le offerte perché già a questa cifra diventa molto interessante.
PRO E CONTRO