Eccoci con OnePlus 10T, il ritorno alla serie T dopo un periodo di stop che è coinciso con la piccola grande rivoluzione di OnePlus, dall’abbandono di Carl Pei alla fusione con OPPO, e forse questo 10T è il primo smartphone di OnePlus in cui emergono veramente i tratti salienti di OPPO, dalla ricarica SUPERVOOC al sistema di dissipazione visto per la prima volta su Realme GT2 Pro.
Provandolo si hanno solo reminescenze dell’essenzialità di OnePlus, tra queste ci sono senza dubbio le prestazioni, vero fiore all’occhiello dello smartphone, capace di strizzare l’occhio ai gamer che vogliono un telefono tuttofare. La ricarica è velocissima mentre il comparto foto ci ha lasciato qualche dubbio. Insomma, OnePlus 10T è un tuffo nel passato, con un retrogusto nostalgico e uno sguardo al futuro in salsa OPPO, scopriamolo nella nostra recensione.
INDICE
DESIGN E QUALITÀ COSTRUTTIVA
OnePlus 10T ha un design che riprende le linee del fratello maggiore OnePlus 10 Pro, senza dubbio il profilo più caratteristico è quello posteriore, con il gruppo fotocamere abbracciato da un prolungamento del profilo. Frontalmente invece c’è spazio solo per il display attorniato da cornici molto sottili, simmetriche a coppie (sopra sotto e i due lati), al centro è posto il foro che ospita la fotocamera frontale.
I materiali sono nobili: vetro Gorilla Glass 5 fronte e retro, alluminio sul bordo, manca purtroppo solo la certificazione contro acqua e polvere, anche se a dirla tutta pensiamo sia solo questione di certificazione visto che ovunque sono presenti le guarnizioni in gomma tipiche degli smartphone impermeabili. Sono previste due colorazioni, Jade Green, che è quella del modello in test e Moonstone Black che ha una finitura posteriore con texture materica.
Le dimensioni sono abbastanza importanti, 163 x 75,37 x 8,75 mm, così come il peso di 203,5 grammi, d’altra parte siamo in linea con ciò che propone il mercato sulle diagonali oltre i 6,5 pollici e con batterie generose come in questo caso.
DISPLAY
Il display di OnePlus 10T è un pannello Fluid AMOLED da 6,7 pollici di diagonale e risoluzione FullHD+, può sfruttare un refresh rate adattivo fino a 120 Hz (non è un LTPO), offre il supporto HDR 10+ e un sampling rate di addirittura 1000 Hz. La qualità del pannello è molto buona, i colori sono vividi nella calibrazione di base, ma l’utente può scegliere tra moltissimi diversi profili, tra cui “modalità Pro” che consente di selezionare un profilo cinematografico che copre il 100% della gamma P3. Con i contenuti HDR si riesce a sfruttare al massimo la profondità nativa di 10bit del pannello OLED, per una qualità delle immagini che stupisce ogni volta.
Vale la pena sottolineare il trattamento oleofobico molto efficace, mentre quello antiriflesso non è dei migliori. Infine una menzione per i sensori di luminosità e prossimità, non sono virtuali e funzionano benissimo nella lettura della luce.
SOFTWARE
A bordo dello smartphone troviamo Android 12 con OxygenOS 12.1 pre installata, il supporto software prevede comunque tre major update di Android e 4 anni di patch di sicurezza.
Sappiamo che dopo la fusione tra OPPO e OnePlus, molti degli elementi storici di entrambe le interfacce sono stati integrati in una sola versione software, che con il prossimo update probabilmente troverà una forma ancor più univoca. Per il momento permane un po’ di confusione perché su una grafica in stile ColorOS, si trovano funzioni come la Zen Mode o la schermata di blocco Work Life Balance, c’è anche OnePlus Shelf che però si attiva con uno swipe dall’alto verso il basso sull’angolo destro, risultando un po’ scomodo.
In realtà c’è poca coerenza sia grafica che di funzionalità in alcune parti del sistema, per esempio coesistono il font di OnePlus e alcuni accenti rossi, con la personalizzazione della ColorOS che di default imposta il blu OPPO come colore principale. O banalmente manca il toggle rapido sul volume per impostare il silenzioso come da sempre sugli smartphone OnePlus, peccato che però su OnePlus 10T manchi lo slider fisico per controllare quel parametro, costringendo l’utente a percorre una strada macchinosa per una funzione che dovrebbe essere basilare. E’ sparito “spazio di gioco”, in favore di “giochi” che è l’app che normalmente si trova sugli OPPO e Realme, questa ha un font diverso rispetto ad esempio a ZenMode, che è ancora completamente in stile OnePlus.
Insomma, la sensazione è che siamo ancora in una fase di cantiere aperto, che probabilmente si stabilizzerà nei prossimi mesi con Android 12, o così speriamo.
A dispetto di questa apparente confusione, non abbiamo riscontrato particolari bug o malfunzionamenti. La sicurezza è garantita da un lettore di impronte digitali ottico posizionato sotto il display, è velocissimo e preciso. A questo si aggiunge una completa suite software che include uno spazio privato per dati, note, applicazioni e un blocco app con password. Ad oggi le patch di sicurezza sono aggiornate a luglio 2022.
Infine una nota sul feedback aptico che non è tra i più corposi ma è preciso e netto, peccato che nelle interazioni con le parti di sistema non venga utilizzato spesso.
SCHEDA TECNICA
- SoC:
- Qualcomm Snapdragon 8+ Gen 1
- GPU Adreno 642L
- Display: 6,67″ Fluid AMOLED HDR 10+, 10bit, 2412×1080 pixel
- 900 nits luminosità di picco
- 60-120 Hz refresh rate adattivo
- 1000 Hz sampling rate touch screen
- Memoria:
- 8 GB RAM + 128 GB (LPDDR5+UFS3.1)
- 16 GB RAM + 256 GB (LPDDR5+UFS3.1)
- Fotocamere:
- Principale: 50 MP Sony IMX766 (1/1.56″) f/1.88, OIS + EIS
- Ultra Wide: 8 MP f/2.2, EIS, FOV 119,9°
- Macro: 2 MP
- Anteriore: 16 MP Sony IMX471 (1/3.1″), f/2.45
- Connettività: Bluetooth 5.3, Wi-Fi 6, USB-C, NFC, GPS dual band, 5G SA/NSA
- Audio: Dual stereo
- Sensori: Accelerometro, giroscopio, magnetometro, luminosità, prossimità
- Batteria: 4800 mAh
- ricarica 150 Watt SUPERVOOC Endurance edition (carica batterie incluso) 100% in 23 min
- +80% capacità dopo 1600 cicli
- Dimensioni e peso:
- 163 x 75,37 x 8,75 mm
- 203,5 g
- Altro: sensore di impronte digitali integrato nel display
- Sistema operativo: OxygenOS 12.1 basato su Android 12
ESPERIENZA D’USO
Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, OnePlus 10T è quasi uno smartphone da gaming travestito da smartphone classico, gran merito di questa sua dote è da attribuire allo Snapdragon 8+ Gen 1, che rispetto al suo predecessore segna un forte cambiamento nella gestione delle temperature e di conseguenza sulla capacità di spingere forte anche dopo lunghe sessioni di gaming.
Oltre al SoC c’è un massiccio sistema di dissipazione passivo con camera di vapore con 8 canali e vari strati tra cui un foglio di grafite 3D, di cui non conosciamo molto se non il nome e il fatto che dissipa il 50% meglio che un normale strato di grafite. OnePlus lo chiama next gen cooling system e sottolinea che questo è lo smartphone con il più grande ed efficiente sistema di dissipazione che sia stato equipaggiato su uno smartphone OnePlus.
A seguire un piccolo confronto di benchmark con Realme GT2 Pro, che per caratteristiche tecniche assomiglia molto al OnePlus 10T ma monta lo Snapdragon 8 Gen 1 (non plus).
L’unità che OnePlus ci ha inviato per il test è quella con 16 GB di RAM, davvero esagerata, però non vi nascondiamo che ci siamo divertiti con un po’ di gaming e abbiamo apprezzato l’estrema velocità con cui si muove il 10T nel fare qualunque cosa, è in assoluto uno degli smartphone più reattivi e fluidi che ci sia mai capitato di provare.
Completano poi la dotazione gaming alcune funzioni software come il GPA che riduce la fluttuazione del framerate durante il gioco, il GLC ovvero un algoritmo che controlla il carico sulla GPU ottimizzandone consumi e prestazioni e LSTouch, che regola la frequenza di campionamento del tocco fino a 1000 Hz.
AUTONOMIA E RICARICA
Una delle key-feature di OnePlus 10T è la ricarica SUPERVOOC Endurance Edition a 150 Watt, che permette di ricaricare da 1 a 100% in 19 min, poco di più partendo da telefono spento. Si chiama Endurance Edition perché è stata progettata per garantire lunga vita alla batteria (+80% dopo 1600 cicli, ovvero circa 4 anni), l’obiettivo viene raggiunto grazie ad un algoritmo, chiamato Smart Battery Health Algorithm che controlla costantemente il flusso di corrente e la regola con grande precisione e grazie ad un sistema di rigenerazione continua degli elettrodi che avviene durante la ricarica (il cui meccanismo ovviamente rimane un segreto industriale).
La struttura della batteria è a doppio modulo, ognuno controllato da una pompa di carica da 75 Watt, il tutto è poi regolato da un chip dedicato che segue i processi di cui sopra e preserva la sicurezza del processo. Vi farà piacere sapere che l’alimentatore da ben 160 Watt è incluso in confezione, così come il cavetto rosso type-c/type-c e una pellicola preapplicata (niente cover). In tutto ciò manca la ricarica wireless, peccato.
L’autonomia garantita dalla batteria da 4800 mAh è buona, seppur non ci abbia particolarmente convinto. Può essere che ci sia ancora qualcosa da sistemare sul software, lo smartphone si è aggiornato alla prima accensione ma la sensazione è che manchi qualcosa rispetto alle potenzialità. Mediamente siamo riusciti a chiudere una giornata intera con un po’ di fatica e circa 5 ore e mezza di schermo acceso.
AUDIO E MULTIMEDIALITÀ
Manca il jack audio, lo mettiamo subito da parte, perché per il resto OnePlus 10T è una vera bomba, l’audio dai due altoparlanti è forte e profondo, il bluetooth rispetta il nuovissimo standard 5.3, e poi ci sono diverse tecnologie software per il miglioramento dei file multimediali come Video Color Enhancer e Image Sharpener.
PARTE TELEFONICA E CONNETTIVITÀ
OnePlus 10T supporta due nano SIM, è compatibile con le reti 5G SA e NSA ma non dispone di antenne mmWave. La ricezione del segnale è molto buona, ottimo anche il comfort in chiamata dove l’audio risulta pulito e chiaro e in vivavoce vengono sfruttati entrambi gli altoparlanti.
Tutto ok con NFC, GPS e Bluetooth, Android auto funziona senza intoppi, una menzione speciale per il WiFi che è tra i migliori mai provati per stabilità e ricezione, merito di una disposizione particolare delle antenne che copre a 360 gradi il corpo dello smartphone e di una tecnologia chiamata AMP che evita che si creino interferenze tra Bluetooth e WiFi. Anche su questo OnePlus 10T ricorda il cugino stretto Realme GT2 Pro.
FOTOCAMERE
OnePlus non ha spinto più di tanto su questo comparto, addio griffe Hasselblad e si è optato per un hardware più che collaudato e che ormai abbiamo visto su moltissimi smartphone. Sicuramente si sarebbe potuto fare qualcosa in più, basti pensare che grossomodo qui abbiamo le stesse fotocamere del OnePlus Nord 2T, a sua volta identico al OnePlus Nord 2 (smartphone che si trova ormai a meno di 300 Euro).
Abbiamo quindi un sensore principale da 50 MP Sony IMX766 con stabilizzazione ottica, accompagnato da una ultrawide da 8 MP e da una macro da 2 MP.
La qualità delle foto è sempre convincente, per lo meno con la fotocamera principale, nel tempo il gruppo (OPPO-Realme-OnePlus) ha saputo affinare la tecnica per sfruttare al meglio questo sensore e i risultati sono ottimi. Con la fotocamera principale sia di giorno che di notte OnePlus 10T non tradisce.
Discorso ben diverso per la ultrawide e per la macro da 2 miseri MP. Sono obiettivi che fan il minimo indispensabile ma non risultano all’altezza di un prodotto proposto a oltre 700 Euro. Abbastanza bene infine i selfie, anche qui lo smartphone non brilla particolarmente ma tutto sommato è in linea con la conccorenza.
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I video arrivano al 4K a 60 fps e ci sono piaciuti per la stabilizzazione, per la qualità delle immagini e per la cattura dell’audio, sotto questo punto di vista OnePlus ha fatto valere l’expertise maturato con gli ultimi top di gamma.
IN CONCLUSIONE
OnePlus 10T sarà in vendita dal 25 agosto, mentre a partire dall’11 agosto sarà possibile preordinarlo su Amazon e sul sito OnePlus.com, a seguire i prezzi di listino e le colorazioni:
- 8+128 GB Jade Green e Moonstone Black: 719 Euro
- 16+256 GB Jade Green e Moonstone Black: 819 Euro
Per chi preordina ci sarà la possibilità di vincere un secondo 10T in omaggio, inoltre si potrà usufruire di uno sconto del 40% sulle OnePlus Buds Pro e del 60% sulle OnePlus Buds Z2, oltre a potersi aggiudicare altri regali come cover e protezione dello schermo. Infine, gli utenti registrati al Red Cable Club riceveranno il triplo dei Red Coins preordinando il 10T.
OnePlus 10T è un buon prodotto, nell’uso di tutti i giorni è sempre piacevole perché supportato da hardware di ottimo livello, con poche rinunce. I fondamentali sono tutti al posto giusto, casomai manca quel quid in più che contraddistingue i prodotti di fascia superiore, ad esempio la ricarica wireless, la certificazione di resistenza ad acqua e polvere e soprattutto un comparto foto più carrozzato.
Su questa fascia di prezzo non mancano le alternative, lo stesso OnePlus 10 Pro con qualche offerta si porta a casa più o meno allo stesso prezzo, Realme GT2 Pro, Motorola Edge 30 Pro, Xiaomi 12, ASUS Zenfone 9, Google Pixel 6 e l’ultimo arrivato Nothing Phone (1), senza dimenticare poi gli ex top di gamma scesi di prezzo.
Complessivamente quindi la valutazione è positiva, per i giocatori è una vera bomba, ma i connotati dei flagship killer sono ormai un lontano ricordo, bisogna fare lo sforzo di vedere OnePlus come un’azienda nuova che fa smartphone diversi da un tempo, mettiamoci l’anima in pace.
VOTO FINALE: 7,8
VIDEO
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