Da qualche tempo a questa parte, parlare di certi smartphone senza cadere in considerazioni banali è diventato davvero difficile. Il mercato è ormai saturo e se da un lato è molto complesso trovare dei prodotti, anche di fascia bassa, che non soddisfino i requisiti minimi per un’esperienza d’uso decente, dall’altro abbiamo soluzioni di fascia medio-alta sempre più vicine ai top di gamma, spesso addirittura sovrapponibili a questi stessi per prestazioni. La linea che segna il confine tra uno smartphone di fascia media e un top di gamma si è infatti sempre più sottile, tanto che si è creata tutta una categoria di prodotti sostanzialmente top ad un prezzo leggermente inferiore alle soluzioni di punta.
Si tratta di ottimi smartphone che rischiano però di rimanere ingabbiati in un limbo nel quale la differenza di prezzo, in positivo e in negativo, rispetto alle alternative, non è sufficiente a giustificarne l’acquisto. A mio modo di vedere, Oppo Find X5 , fratello del Find X5 Pro recensito qualche settimana fa, è l’esempio che incarna perfettamente questo concetto. Uno smartphone con prestazioni praticamente da top di gamma, ad un prezzo da top di gamma, con alternative sopra e sotto che hanno un posizionamento che lo “lasciano in sospeso”.
BELLO E PARTICOLARE
Mettendo un attimo da parte questi discorsi su prezzi e posizionamento, che riprenderemo alla fine, è giusto comunque parlare un pochino più nel dettaglio di questo Find X5 che è comunque una soluzione di livello e che a partire dalla costruzione riesce a competere ad armi pari con gli smartphone di fascia alta. Sin dal primo contatto ci si rende immediatamente conto di avere a che fare con un prodotto costruito con la giusta attenzione e per il quale sono stati utilizzati materiali di buonissima qualità.
Lo scheletro è realizzato in materiale metallico, così come la cornice lucida che contiene i tasti fisici per l’accensione e la regolazione del volume, la USB-C 3.1 con uscita video, il carrellino che può ospitare due Nano SIM, i fori per i microfoni e quelli per lo speaker posizionato alla base che fa il paio con l’altoparlante della capsula per creare un suono stereo. Audio che pur non raggiungendo il volume e la pressione sonora di alcuni altri top di gamma resta molto buono per qualità e limpidezza, sia in termini di riproduzione multimediale che per quanto riguarda le chiamate e il vivavoce.
Ho poi decisamente apprezzato la finitura scelta da Oppo per decorare la cover posteriore. Anche se non sembra si tratta di una sottile lastra di vetro con una finitura satinata molto particolare che offre una sensazione quasi di velluto. Una finitura che è completamente repellente alle impronte digitali e crea un piacevole contrasto con il vetro lucido del modulo delle fotocamere. L’unico difetto di questa finitura risiede probabilmente nella sua scivolosità, che ci porta ad utilizzare la cover in silicone presente in confezione per evitare spiacevoli disavventure.
Peccato davvero, perchè lo smartphone in sé è anche comodo da impugnare. Certo non si tratta di una soluzione compatta ma grazie al display di dimensioni inferiori rimane leggermente più stretto e corto rispetto alla versione Pro che è anche circa 20 grammi più pesante, in parte per colpa della cover posteriore in ceramica; bellissima, anche più del vetro satinato qui presente, ma sicuramente più impattante sulla bilancia.
Nella parte frontale abbiamo invece il display che è sormontato da un vetro Gorilla Glass 5 (un gradino sotto al Victus del Pro) leggermente curvo ai lati e circondato da cornici comunque molto ridotte. Preferisco i modelli con vetro piatto, ma devo dire che la curvatura di questo Find X5 non è eccessiva e quindi resta comunque un buon espediente per risparmiare qualche millimetro in larghezza.
BUON DISPLAY
L’ho citato poco fa e quindi è giusto parlarne in maniera un pochino più approfondita. Il display di questo Find X5 è un Amoled da 6,55 pollici di diagonale con risoluzione FullHD+. Per la precisione parliamo di 2400×1080 pixel che portano ad una densità di 402 dpi e ad un rapporto schermo dimensioni di poco superiore all’89%.
Si tratta di un pannello di ottima qualità, dotato di refresh rate adattivo che può arrivare fino a 120Hz con un touch sampling di 240Hz. Non essendo però un display LTPO come quello del modello Pro, la frequenza di aggiornamento, pur essendo variabile, non va mai sotto i 60Hz. Ora, non è certo un difetto insormontabile ma è comunque ovvio che in alcune situazioni potrebbe consumare un pochino di più rispetto alle soluzioni che utilizzano questo tipo di tecnologia e riescono quindi ad abbassare ulteriormente il numero i fotogrammi al secondo generati dalla GPU.
Detto questo parliamo comunque di un display molto luminoso. Il nostro colorimetro a misurato quasi 1000 nit di picco sull’interno schermo e oltre 500 nit di luminanza massima tipica che sono più che sufficienti per garantire una visibilità ottima in qualsiasi situazione, anche in esterna sotto la luce diretta del sole. Il rapporto di contrasto è del resto elevatissimo grazie alla profondità dei neri assoluti.
Parlando invece di precisione nella riproduzione dei colori abbiamo una copertura del 100% per lo spazio colore sRGB e del 98.7% per quello DCI P3. Allo stesso tempo abbiamo misurato un Delta E di poco inferiore a 3 sia per la scala di grigi che per i colori, con un errore massimo di 4.8 per i grigi e 5.2 per i colori.
Tra le impostazioni del pannello abbiamo poi la possibilità di forzare manualmente il refresh rate sui 60Hz, utile nel caso in cui si voglia risparmiare qualcosa in termini di consumi. Oltre a questo ho apprezzato anche la presenza della funzione Tonalità Naturali, una sorta di True Tone (Apple), che regola la temperatura colore in base alla temperatura della luce ambientale.
FOTOCAMERE DA TOP DI GAMMA
Prima di andare ad analizzare hardware e prestazioni spendiamo qualche parola sulle fotocamere che sono senza dubbio uno degli argomenti di discussione più importanti quando si parla di prodotti top di gamma. Come il modello top di gamma Find X5 Pro anche questo Find X5 offre due moduli con sensori identici da 50 megapixel, quello principale e la ultra wide, e una terza fotocamera da 13 megapixel con lente tele 2x. Avrei sicuramente apprezzato la presenza di uno zoom ottico più spinto, magari un 5x telescopico, e me lo sarei anche aspettato dall’azienda che per prima ha pensato a questa soluzione, ma a quanto pare in Oppo non sono della mia stessa idea. Ad accompagnare tutto il comparto abbiamo poi il chip MariSilicon, un vero e proprio co-processore neurale dedicato alla fotografia computazionale e inserito qui come sul Pro per migliorare l’elaborazione istantanea degli scatti.
Come avrete già capito il comparto fotografico è di altissimo livello, siamo quasi alla pari con il fratello maggiore dal quale si differenzia praticamente solo per la stabilizzazione ottica del sensore principale che è “solo” a 2 assi. I sensori della fotocamera principale e di quella ultra-wide sono uguali tra loro e nello specifico parliamo del Sony IMX 766 da 50 megapixel che ha già avuto modo di mostrarci le sue potenzialità nei mesi passati.
Le foto scattate di giorno sono di ottima qualità, sia per quello che riguarda la lente principale che per il modulo ultra-grandangolare. I colori sono brillanti, le immagini molto definite e generalmente caratterizzate da una gestione delle luci decisamente buona. Anche nelle situazioni più complesse come in penombra o in presenza di un forte controluce l’intelligenza artificiale riesce ad elaborare al meglio le immagini, con un HDR ben bilanciato e un utilizzo degli ISO e degli algoritmi di soppressione del rumore mai eccessivamente invasivi. Buona anche la messa a fuoco, sia per velocità che per precisione. Nota di merito, sicuramente, per la grandangolare, che è probabilmente la migliore tra quelle provate finora.
Il discorso cambia un pochino se parliamo invece delle foto scattate in notturna per le quali subentra ovviamente l’apposita modalità di scatto. Nelle condizioni più complicate questo Find X5 riesce comunque a cavarsela egregiamente e a portare sempre a casa delle foto assolutamente dignitose. Ho sicuramente molto apprezzato il bilanciamento del bianco e la temperatura colore, sempre molto fedeli alla realtà e, come già detto prima, non posso non notare come gli algoritmi lavorino molto bene nel tentativo, spesso riuscito, di pulire le immagini dal rumore di fondo senza perdere troppi dettagli. Buona anche la gestione delle alte luci e dei particolari nelle zone d’ombra.
Parlando invece della fotocamera zoom dobbiamo anzitutto evidenziare come il modulo da 13 megapixel venga effettivamente utilizzato soltanto nelle situazioni di luce ottimale. Non appena questa comincia a scarseggiare, infatti, il sistema preferisce usare il modulo standard croppando le immagini per avere scatti più luminosi e ricchi di dettaglio. Se devo dare un giudizio generale potrei dire che pur non essendo uno zoom così spinto resta comunque comodo in alcune situazioni e i risultati ottenuti, specialmente di giorno con buona luce, sono comunque più che accettabili.
La fotocamera frontale è poi da 32 megapixel e scatta delle buone foto in tutti i contesti. Non è probabilmente la migliore fotocamera frontale che io abbia mai provato a bordo di uno smartphone ma resta comunque un modulo che fa il suo dovere discretamente, anche i condizioni non esattamente ottimali. Peccato solo che la registrazione dei video con questa stessa sia limitata ad una risoluzione di 1080p a 30fps. In un prodotto di questa fascia e con il prezzo di questo Find X5 non è più accettabile una fotocamera frontale che non arriva al 4K.
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E chiudo questo capitolo parlandovi di video. La fotocamera principale e quella ultra wide sono in grado di registrare clip fino ad una risoluzione massima di 4K a 60 fps. La caratteristica che ho più apprezzato è sicuramente la stabilizzazione che è in tutti e due i casi molto buona e rende praticamente inutile l’utilizzo di una gimbal. Bene la brillantezza dei colori e la nitidezza delle immagini e decisamente di ottimo livello anche il comportamento della messa a fuoco, sempre rapida e precisa. In generale i video catturati sono di primissima fascia e vanno a competere direttamente con quelli dei top di gamma più blasonati.
SCHEDA TECNICA
- Display: da 6,5″ AMOLED LTPS FHD+, 10-bit, refresh variabile (massimo 120 Hz)
- SoC: Snapdragon 888 di Qualcomm con + Marisilicon X
- RAM: 8GB
- Memoria interna: 256 GB
- Fotocamere:
- Posteriore principale grandangolo: 50 MP, Sony IMX766 apertura f/1.8, OIS a due assi
- Posteriore secondaria ultra-grandangolo: 50 MP apertura f/2.2
- Posteriore secondaria telefoto: 13 MP f/2.4 zoom 2x
- Anteriore grandangolo: 32 MP, Sony IMX709 RGBW f/2.4, stabilizzazione ottica, FOV 80-90°
- Batteria: 4.800 mAh
- Ricarica: 80W cablata, 30W wireless, 10W inversa, compatibile con USB PD a 30W e Qi a 15W
- Connettività: 4G/5G SA, Dual SIM 5G, eSIM, Bluetooth 5.2, NFC e Wi-Fi 6
- Audio: stereo
- Altro: Sensore impronte nel display, certificazione IP54, Black e White
- OS: ColorOS 12.1 basato su Android 12
- Dimensioni e peso: 160.3 x 72.6 x 8.7 mm / 196g
PRESTAZIONI OTTIME MA…
E siamo quindi a parlare di prestazioni. Dentro a questo Find X5 abbiamo un processore Qualcomm Snapdragon 888 nella sua versione standard, non è la Plus uscita lo scorso autunno e non è il più recente Snapdragon 8 Gen1 che troviamo invece nel modello Pro. Onestamente, considerato il prezzo e preso atto della presenza sul mercato di alcuni concorrenti che usano questo chip anche su smartphone più economici, mi sarei assolutamente aspettato di trovarlo anche qui dentro. All’atto pratico cambia poco? Può essere, ma quel poco di fronte a certe cifre è comunque importante.
Lo Snapdragon 888 è poi affiancato da 8GB di memoria RAM e da 256GB di storage su memorie UFS 3.1. Si tratta di memorie molto veloci, le più veloci attualmente disponibili, tanto che è possibile allocare parte di questa memoria di storage per espandere la memoria RAM e arrivare ad un totale di 13 GB. Vi dico la verità, non ho mai attivato questa funzione e onestamente non ho mani nemmeno sentito la necessità. Gli 8 GB di RAM sono più che sufficienti in tutte le situazioni e anche il multitasking resta comunque sempre efficace.
In generale le prestazioni di questo Find X5 sono sempre all’altezza della situazione e difficilmente vi troverete in difficoltà per mancanza di risorse e di potenza di calcolo. L’esperienza d’uso è ottimale, paragonabile a quella di un top assoluto, sia nelle operazioni più comuni che nei frangenti in cui si chiede all’hardware il massimo sforzo, come ad esempio in gaming. Ottime prestazioni che sono in alcune occasioni (gaming per l’appunto) accompagnate da un leggero surriscaldamento nella parte alta della cover posteriore, nulla di preoccupante o invalidante ma è giusto segnalarlo.
Bene la ricezione, il segnale viene sempre agganciato velocemente e viene mantenuto con una certa stabilità anche nelle situazioni più complicate, siamo quindi nella media delle altre soluzioni top di gamma ma non è comunque da dare per scontato. C’è il WiFi 6 e ovviamente anche il 5G oltre al Bluetooth in versione 5.2.
A bordo troviamo poi ovviamente Android 12 personalizzato con la Color OS in versione 12.1, l’ultima attualmente disponibile. Tra le varie UI che caratterizzano gli smartphone dei diversi brand la Color OS è probabilmente una di quelle che è maturata di più nel corso di questi ultimi anni e rispetto ai primi modelli Oppo arrivati ufficialmente in Italia si nota sicuramente un gusto più occidentale nel design e nella pulizia. Caratteristica sicuramente non scontata per un produttore che comunque vende moltissimo anche in Cina.
AUTONOMIA SUFFICIENTE
Un altro aspetto su cui potrebbe aver influito la scelta di utilizzare lo Snapdragon 888 è probabilmente quello dell’autonomia. Il processo produttivo più ottimizzato e la composizione leggermente differente in termine di Core del nuovo Snapdragon 8 Gen1 ha infatti mostrato in questi mesi un certo miglioramento per quello che riguarda l’efficienza energetica delle soluzioni che lo adottano.
Non è certo una differenza abissale ma è probabilmente quel leggero miglioramento che ci consente di stare più tranquilli in alcune occasioni. Anche con questo Find X5, infatti, coprire la giornata di utilizzo “standard” non è un problema ma in caso di un utilizzo particolarmente intenso c’è il rischio di arrivare un pochino corti all’orario di cena.
Fortunatamente c’è la ricarica rapida, con il caricatore in confezione che raggiunge gli 80W e ci permette di caricare completamente il Find X5 in circa mezz’ora e di ottenere il 50% di carica in solo 12 minuti. In breve, vi basta davvero un nulla per dare quella spinta di carica necessaria ad affrontare tutta la giornata senza alcun patema d’animo. C’è poi anche la ricarica wireless fino a 30W e quella inversa fino a 10W.
CONSIDERAZIONI
E siamo al momento di tirare le somme partendo come sempre dal prezzo, che in questo caso è davvero il punto cruciale di tutta la recensione. Il posizionamento di questo Find X5 è infatti, a mio modo di vedere, troppo elevato. Per carità, ha tutte le carte in regola per essere definito assolutamente un top di gamma ma allo stesso tempo sono state fatte alcune scelte che lasciano un pochino l’amaro in bocca. Vedi ad esempio lo Snapdragon 888, il display Amoled LTPS e non LTPO e una fotocamera frontale che registra solo in 1080p, che sono tutti compromessi accettabili a fronte di un’esperienza d’uso comunque ottima, ma che non possono essere accettati se il prezzo di listino è di 999,99 euro.
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Come dicevo all’inizio è un prodotto che rimane un pochino nel limbo a causa di un prezzo e che trascina con sé anche il fratello maggiore. Va abbastanza bene da rischiare di preferirlo al Pro, risparmiando 300 euro, ma allo stesso tempo è più costoso di alcune alternative che offrono caratteristiche in alcuni casi migliori ad un prezzo più basso. Senza allontanarci dal brand, lo stesso Find X3 Pro, ora disponibile ad un listino di 799 euro, può essere considerato come il principale concorrente. È un vero peccato, lo smartphone va davvero bene e al giusto prezzo poteva essere l’occasione per Oppo per spaccare la fascia alta. Ora come ora è quindi difficile consigliarlo ma teniamo d’occhio lo street price perché sotto agli 800 euro avrà tutto un altro sapore.
PRO E CONTRO
VIDEO
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