Più di un mese è passato dalla presentazione della nuova Oppo Reno 10 Family e dopo aver parlato ampiamente del Reno 10 Pro nella sua recensione, siamo passati al Reno 10. Col passare dei giorni l’ho iniziato a configurare ed utilizzare e pian piano mi sono accorto di quanto in realtà le differenze tra questo modello ed il Pro siano esigue, spesso trascurabili e che alla fine dettagli come la batteria più ampia, l’audio stereo, il retro opaco ed il fatto che sia rimasta l’iconica fotocamera tele per i ritratti, me lo fanno preferire al modello più costoso.
Oppo Reno 10 ha infatti molto in comune col suo gemello Pro come il design, il display e le fotocamere secondarie, ma ha una batteria da 5000mAh, una fotocamera principale da 64MP non stabilizzata otticamente, 8GB di RAM e una SOC basato sul Mediatek Dimensity 7050 (1080), audio stereo, un feedback della vibrazione differente e altre piccolezze che andremo presto a scoprire in questa recensione completa. Il prezzo a distanza di settimane dal lancio è ancora stabile sui 499€ seppur un calo netto credo sia dietro l’angolo e vi dirò di più, con uno street price più aggressivo potrebbe anche vendere abbastanza considerando quanto sia equilibrato questo smartphone.
INDICE
QUALITÀ COSTRUTTIVA E DESIGN
Lato design e materiali direi di perdere il meno tempo possibile dato che il 90% delle considerazioni riguardo questo Oppo Reno 10 le potete trovare già ben raccontate e spiegate nella recensione completa del Pro. Squadra che vince non si cambia per Oppo e quindi a questo giro il design rimane invariato per entrambi i modelli con solo delle piccole differenze a distinguere i due prodotti. Reno 10 è completamente in plastica ma di qualità molto buona, cromata sul frame e opaca con un trattamento stupendo alla vista e al tatto che rende questo telefono molto più premium di quanto dovesse essere e -personalmente- lo rende anche più appetibile del Pro con il suo retro lucido che tende a trattenere molte impronte digitali.
Vi ricordo che parliamo di uno smartphone da poco più di 160mm di altezza, 7.9mm di spessore e 185g di peso, misure che fanno di questo smartphone non un padellone seppur l’uso ad una mano ogni tanto sia leggermente limitato se ci troviamo in movimento. Lungo il frame troviamo superiormente un microfono ed un sensore infrarossi, inferiormente il carrellino per le due sim oltre a un microfono, lo speaker principale e la type-c 2.0 ed infine sul lato destro sono collocati il canonico pulsante per l’accensione ed il bilanciere del volume. Non a caso ho scritto speaker principale, seppur sembri una scelta folle (Reno 10 Pro ha l’audio mono) qui troviamo superiormente anche due forellini che ci fanno intuire come la capsula auricolare funga da secondo speaker.
DISPLAY, SBLOCCO CON IL VOLTO E IMPRONTA
Per sbloccare Oppo Reno 10 sfruttiamo l’ottimo sensore di impronte posto sotto al display in una posizione consona al regolare movimento del pollice ma possiamo utilizzare all’evenienza anche lo sblocco con il volto 2D che, seppur non sia il più sicuro al mondo, risulta essere comunque rapido e reattivo in quasi ogni situazione.
Una volta sbloccato ci rendiamo conto che abbiamo davanti a noi lo stesso display OLED FHD+ della versione Pro con refresh rate 60-120Hz, 950Nits di luminosità di picco, touch sampling di 240Hz ed un PWM Dimming di 2160Hz. Il display è leggermente curvo ai lati ma nulla di fastidioso alla vista ed al tatto con dei tocchi accidentali che nella mia esperienza non ci sono mai stati. Per lui come per il Reno 10 Pro vale lo stesso discorso quando lo si usa in esterna ovvero non si fa fatica a visualizzare il display sotto la luce diretta del sole seppur concorrenti diretti come Honor 90, Motorola Edge 40 e OnePlus Nord 3 fanno decisamente meglio con i loro picchi da 1200 a 1600 Nits.
Il pannello supporta a piena regola il 100% dello spazio colore DCI-P3 e l’HDR10+, seppur in applicazioni terze come Netflix o Prime Video non troviamo ancora il supporto a quest’ultimo con una qualità di visualizzazione ferma ad un 1080p SD. Per esperienza non è la prima volta che notiamo come all’uscita manchi un eventuale supporto in app terze ad HDR, HEVC e Dolby in dispositivi Oppo/Realme/Oneplus ma in genere dopo i primi due aggiornamenti il tutto viene risolto con l’aggiunta del supporto ufficiale.
SOFTWARE E AGGIORNAMENTI
Oppo Reno 10, proprio come il modello Pro, riceverà due major update e quattro anni di patch di sicurezza, una politica 2+4 che alza leggermente l’asticella in una fascia media dove non è raro trovare ancora policy update di 2+3. Oppo in genere aggiorna con cadenza di ogni due mesi e anche i major non tardano troppo ad arrivare, seppur ci siano i tantissimi modelli a listino ed un’interfaccia grafica complessa e ricchissima di funzioni. Ribarisco il mio gradimento per la ColorOS sia dal punto di vista grafico sia nel suo funzionamento, essendo un’interfaccia visivamente appagante senza però risultare stucchevole e al contempo non ha rinunce lato funzionalità. Non abbiamo funzioni come il Dolby Atmos in questo caso ma ci dobbiamo accontentare del Real Sound, come non abbiamo neanche un controllo fine della vibrazione poiché non abbiamo sistemi tattili avanzati.
Rimane invariata invece la disponibilità di tutte quelle funzioni come lo Schermo Diviso, le Finestre Flessibili (aka flottanti), l’Avvio rapido, la Barra Laterale smart e lo Spazio Bambini. Da menzionare però che, come per il modello Pro, in fase di configurazione vi ritroverete installate ben 21 applicazioni “bloatware”, decisamente troppe considerando che riempiono una schermata intera della home page, fortunatamente tutte e 21 disinstallabili.
SCHEDA TECNICA
- display: OLED 6,74″ 2772×1240, refresh rate 120Hz, 394PPI, protezione AGC Dragontrail Star 2, rapporto screen-to-body 93%, luminosità 500nits (typ.), 800nits (outdoor), 950nits (HDR), HDR 10+, 100% DCI-P3, 2160Hz PWM
- processore: MediaTek Dimensity 7050 5G con GPU Arm Mali-G68 MC4
- memoria:
- 8GB di RAM LPDDR4X espandibile virtualmente
- 256GB storage espandibile tramite microSD
- sensore impronte digitali: integrato nel display
- connettività: dual SIM, 5G, WiFi 5/6, Bluetooth 5.3, NFC, USB-C, GPS, trasmettitore IR
- fotocamere:
- anteriore: 32MP OV32C, f/2,4, FOV 90° lente 5P
- posteriori:
- 64MP principale, OV64B, f/1,7, PDAF, lente 6P
- 8MP ultra grandangolare Sony IMX355, f/2,2, FOV 112°, FF, lente 5P
- 32MP tele Sony IMX709 RGBW, f/2,0, AF, 2X Optical Zoom, lente 6P
- batteria: 5.000mAh, ricarica SuperVOOC 67W
- audio: stereo con Dirac e volume boost 200%
- dimensioni: 162.43 mm × 74.19 mm × 7.99 mm
- peso: 185 grammi
- colori: Ice Blue e Silvery Gray
- OS: Color OS 13.1 basato su Android 13
PRESTAZIONI E FUNZIONALITÀ
Arrivando a parlare di prestazioni eccoci qui che troviamo la prima e vera grossa differenza tra il Reno 10 base ed il Pro poiché passiamo dallo Snapdragon 778G al Dimensity 7050 che non è altro che un mero rebrand del Dimensity 1080 che abbiamo già osservato su Realme 11 Pro, Redmi Note 12 Pro+ e Galaxy A34. Conosciamo quindi ormai alla perfezione questo SOC e sappiamo benissimo cosa aspettarci: ottime prestazioni lato social con quasi zero impuntamenti anche grazie agli 8GB di ram LPDDR4X e i 256GB di storage UFS 2.2 (vi lascio screen comparativo con 10 Pro)
Se Reno 10 Pro avesse avuto uno Snapdragon 7+ Gen 2 o un Dimensity 8XXX avrei detto che la differenza dal Reno 10 era abissale ed invece nella vita quotidiana questo Dimensity 7050 regge perfettamente testa allo Snap 778G e notiamo qualche sofferenza in più giusto quando si parla di gaming dove con un titolo 3D spinto come Honkai Star Rail si nota qualche perdita di framerate. Ottimo come sul Pro il sistema di dissipazione che permette a questo smartphone di non raggiungere mai temperature elevate e anche in questi mesi estivi l’uso dello smartphone senza cover risulta sempre piacevole.
AUTONOMIA E RICARICA
Lato autonomia Reno 10 perde la ricarica a 80W a s-favore di una più canonica a 67W ma se questo è lo scotto da pagare per 400mAh in più rispetto al modello Pro accetto lo scambio tutta la vita. Potrà sembrare pochissima la differenza tra 4600 e 5000 ma nella vita reale ciò abbinato al fatto che il Dimensity 7050 è ancor più parco nei consumi fa sì che riusciamo ad avere anche un buon 10% di autonomia in più rispetto al modello Pro, rendendo a tutti gli effetti questo Reno 10 un batteryphone d’eccellenza. In una delle mie giornate più pesanti sono riuscito ad ottenere 26h di utilizzo con più di 5h di display attivo e ancora un buon 20% di autonomia residua, un risultato super che permetterà a molti di voi di fare anche due giorni di autonomia con un uso relativamente blando/social dello smartphone.
MICROFONI, SENSORI E RICEZIONE
Bene i microfoni che pur essendo solo due svolgono comunque un ottimo lavoro restituendoci note vocali abbastanza cristalline e con un volume né troppo basso né troppo alto. I sensori di luminosità e prossimità funzionano alla perfezione mentre la ricezione risulta essere di buon livello, non tra i migliori medio gamma ma questo Reno 10 si difende ottimamente con uno switch dal 4G al 5G immediato ed un segnale che non mi ha mai lasciato a desiderare.
SPEAKER STEREO
Assurdo che il modello base abbia feature in più della versione Pro ed invece è proprio su questo Reno 10 che troviamo l’audio stereo che tra l’altro risulta essere anche di buon livello con il giusto mix tra volume e corposità. Capiamoci, non sarà quel piccolo extra della capsula auricolare sfruttata come secondo speaker a rivoluzionare l’esperienza di ascolto, ma è comunque un qualcosa che aiuta ad evitare quell’effetto super ovattato nel caso si vada a tappare lo speaker principale per sbaglio.
LE TRE FOTOCAMERE (TUTTE UTILI)
Arrivando a parlare di fotocamere troviamo una graditissima sorpresa: è rimasta la fotocamera tele 2X del modello Pro! Può sembrare una scemenza ma dove spesso si va a tagliare per differenziare i vari modelli è sulla fotocamera ed i sensori secondari, cosa che non è stata fatta qui! L’unica differenza di nota tra le fotocamere del base e del Pro risulta essere difatti il cambio della fotocamera principale dove passiamo dalla 50MP basata sull’IMX890 con OIS del 10 Pro ad una più vetusta 64MP senza OIS basata sull’OV64B.
Le foto ottenute dal sensore principale non sono malaccio seppur si noti come non siamo a livello di dettaglio, veridicità e profondità di colori del modello Pro. Di notte soprattutto le differenze sono notevoli poiché qui i tempi di scatto si allungano e la possibilità di ottenere micro-mosso è sempre dietro l’angolo. In soccorso per fortuna abbiamo l’ottima modalità notte automatica e gli scatti in IA che capendo gli scenari ci semplificano il lavoro. Sui video c’è da lavorare perché seppur raggiungiamo il 4K la qualità è discutibile, attendo un aggiornamento software che spero migliori la situazione!
Bene, anzi benissimo la tele da 32MP che risulta essere in grado di offrirci dei ritratti super definiti e con uno scontornamento dei soggetti eccellente. Una qualità così per un teleobiettivo spesso si fa fatica a trovare anche in top di gamma economici come Xiaomi 13 quindi ben venga trovare sensori simili in fascia media e con un software ad accompagnare il tutto di livello. Male purtroppo il supporto video in questo caso poiché fuori dal 1080p non c’è modo di sfruttare questo sensore in registrazione.
Per quanto riguarda la ultrawide essendo rimasta anch’essa identica al modello Pro vale lo stesso discorso ovvero scordatevi scatti definiti o foto usabili in notturna, parliamo di un sensore con dimensioni di 1/4″ non stabilizzato, va inteso come un punto di vista extra più grandangolare possibile da sfruttare in modo occasionale. Per quanto riguarda i selfie invece non sono rimasto deluso, troviamo un sensore da 32MP, seppur in questo caso non abbiamo un autofocus e le lenti permettono di avere un punto di vista decisamente grandangolare. I video con la selfie camera si fermano al 1080p.
CONCLUSIONI
Ripercorrendo in breve quanto analizzato in questa recensione cosa ci resta tra le mani? Beh, uno smartphone equilibratissimo con praticamente zero mancanze! E’ vero, non abbiamo l’ultimo SOC per quanto riguarda le prestazioni, non abbiamo una fotocamera principale di altissimo livello, il display non è il più luminoso e c’è chi aggiorna i propri device più a lungo, ma questo Reno 10 è completo ed equilibrato come pochi in questo 2023 ed è un peccato passi così tanto in sordina.
Certo il prezzo richiesto da Oppo è elevato perché gli attuali 500€ vanno a scontrarsi in pieno con ex top di gamma (non è raro trovare un Find X5 a questo prezzo) o medio-alti gamma che sono calati di street price, ma sono sicuro che con un leggero calo di prezzo molte più persone possano interessarsi ad uno smartphone che finalmente eleva l’asticella anche per quanto riguarda le fotocamere secondarie come un teleobiettivo di livello!
Forse la strategia vincente a questo giro sarebbe stata fare un unico Oppo Reno 10 unendo il meglio dei due smartphone e puntando su un SOC come lo Snapdragon 7+ Gen 2, penso fortemente che un device di quel tipo avrebbe sbancato la concorrenza ed avrebbe evitato invece bagarre interna! E voi? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti!
VOTO: 7
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(aggiornamento del 10 agosto 2023, ore 21:20)