Sono da una settimana in compagnia di OPPO Reno 12 Pro, uno smartphone completo e con una scheda tecnica che punta a soddisfare tutti. Display luminoso, fotocamere di ottimo livello con selfie eccellenti, ottima autonomia, buona connettività, ottimi microfoni e quanto più si possa chiedere ad uno smartphone di fascia media. Il prezzo di listino è di 599€ per la versione 12/512GB, in linea con quanto visto con i nuovi Honor 200 Pro e POCO F6 Pro, al netto delle scontistiche e delle promozioni che vedremo alla fine. Rispetto al precedente Reno 10 Pro qui finalmente abbiamo tra le mani uno smartphone competitivo e che tra offerte di lancio e cali di prezzo potrebbe essere decisamente appetibile e consigliabile.
Tra le specifiche tecniche più intriganti troviamo un display Quad Curved AMOLED da 2100 Nit di picco, Gorilla Glass Victus 2, 5000mAh di batteria con ricarica ad 80W, una selfie camera da 50MP con autofocus, tre fotocamere posteriori tutte utili e di buon livello ed infine delle dimensioni non esagerate. Facendo qualche ricerca si trovano tra l’altro dei prezzi online intriganti inferiori ai 500€ che rendono il prodotto decisamente più intrigante. In via ufficiale ci sono vari coupon e dei trade-in per la supervalutazione dell’usato che possono abbattere il costo iniziale. Non perdiamoci però in chiacchiere ed iniziano ad analizzare questo nuovo OPPO Reno 12 Pro.
INDICE
DESIGN E QUALITÀ COSTRUTTIVA
OPPO Reno 12 Pro appena preso in mano risulta uno dei medio gamma più piacevoli da impugnare ed utilizzare. Il peso di soli 180g e le dimensioni pari a 161.45 x 74.79 x7.40 mm lo pongono sul podio dei telefoni utilizzabili per più tempo, anche durante sessioni ad una mano, senza troppo fastidio. POCO F6, che abbiamo recensito qualche giorno fa, risulta avere delle dimensioni e peso simili ma dei materiali al tatto più grezzi. Già perché questo Reno 12 Pro ha un pannello in vetro, anziché plastica ed un frame in lega resistente e duraturo come il metallo. Lo smartphone è certificato IP65 ed ha una nuova struttura interna dedita all’assorbire gli urti e rendere lo smartphone più resistente alle cadute.
Il frame è piatto e di tipo lucido simil cromato, leggermente stondato ai bordi, mentre la back cover nella nostra colorazione Nebula Silver è opaca ed offre dei particolari giochi di riflessi 3D. In alcuni momenti della giornata sembra quasi che la back cover sia a rilievo. L’effetto è incredibile e rende lo smartphone differente dagli altri. Anche il blocco fotocamere è impreziosito ai bordi da una zigrinatura caratteristica. Sul frame troviamo una type-c 2.0, due microfoni, lo speaker principale, il sensore ad infrarossi ed un carrellino per due sim fisiche o SIM + microSD. Manca il supporto alla eSIM, male.
LE NUOVE FOTOCAMERE
Appena configurato il Reno 12 Pro ho deciso come prima cosa di testare le nuove fotocamere a disposizione. Già poiché rispetto al precedentemente recensito Reno 10 Pro sono cambiati tutti i sensori alla base. La selfie camera ad esempio passa da 32MP a 50MP, grazie ad un sensore S5KJN5 da 1/2.75“, conosciuto anche come JN5, abbinato a lenti ad apertura focale f/2.0 e con supporto all’autofocus. Trovare un sensore così qualitativo sulla fotocamera selfie è qualcosa di insolito sulla fascia media.
È la prima volta che riesco ad usare una selfie camera su un medio gamma e rimanere estremamente soddisfatto dei risultati. L’autofocus poi è una chicca, come anche la modalità ritratto che permette di gestire la profondità di campo in post, come potete notare dalle due differenti foto in notturna. Per questa selfie camera OPPO si è re-ispirata alla “Cat’s Eye Camera”, osservata per la prima volta su Reno 7 e che permette di catturare al meglio foto anche in notturna.
La fotocamera principale è basata sul Lytia-600 di Sony, che abbiamo precedentemente osservato sul Realme 12 Plus, con dimensioni del sensore pari a 1/1.95″. Le lenti hanno apertura focale pari a f/1.8 e supportano l’OIS, la stabilizzazione ottica. I risultati ottenuti non sono male anche se a volte le alte luci sono mal gestite, problema che verrà probabilmente risolto con il primo aggiornamenti utile post rilascio ufficiale, ed ogni tanto si crea come nella quarta foto qui in alto un leggero flare se scattiamo in controluce.
Tutto sommato comunque i risultati sono più che buoni, grazie a questa nuova generazione di sensori che puntano molto alla gamma dinamica ed alla gestione ottimale del rumore in notturna, grazie alla tecnologia stacked alla base dei sensori Lytia. L’autofocus è rapido ed affidabile, anche in notturna. Manca purtroppo il supporto agli scatti in RAW, un vero peccato considerando la qualità di tutte le ottiche e sensori a disposizione su questo Reno 12 Pro.
La fotocamera ultragrandagolare si basa sul Sony IMX355, un sensore che spesso osserviamo anche su alcune dashcam poiché permette di essere abbinato ad ottiche ultragrandangolari ed ottenere una decente qualità in notturna. Parliamo comunque di 8MP, mentre esistono alcune varianti anche da 5MP, e non abbiamo la presenza di autofocus. Le lenti hanno apertura focale pari a f/2.2. Un piccolo passo in avanti rispetto ad alcuni medio-basso gamma ma non così netto.
Per quanto riguarda il teleobiettivo facciamo un balzo in avanti passando dall’IMX709 da 1/2.74″ di OPPO Reno 10 Pro all’S5KJN5 di Reno 12 Pro da 1/2.75″ che abbiamo già osservato per la selfie camera. Sulla carta ci troviamo di fronte all’evoluzione di un sensore che spesso veniva utilizzato nella scorsa generazione sui top di gamma, come Xiaomi 13 Pro. L’apertura focale a supporto delle lenti è pari a f/2.0 ma non abbiamo OIS in questo caso. I risultati ottenuti sono comunque ottimi in ogni condizione di luce, seppur un OIS avrebbe aiutato in notturna.
Occhio tra l’altro ai video poiché in 4K/30fps non è supportata la registrazione né con la ultawide né con il teleobiettivo. La camera 2X entra in azione soltanto con il 1080P e con la giusta distanza di messa a fuoco, altrimenti dal 2X in poi si sfrutterà sempre e comunque la fotocamera principale. Ciò è abbastanza paradossale poiché la selfie camera, con lo stesso sensore della tele, supporta la registrazione in 4K/30fps. Anche qui potrebbe essere un semplice discorso di supporto che verrà aggiunto col prossimo update, nel caso vi terremo aggiornati.
DISPLAY, FINGERPRINT E FACE UNLOCK
OPPO Reno 12 Pro cambia leggermente il design frontale al quale ci aveva abituato da qualche generazione con quei bordi curvi laterali netti. Questa nuova generazione di smartphone ha infatti un vetro ed un display che viene leggermente curvato in ogni direzione ed angolazione. Alla vista questa soluzione è piacevole, come anche al tatto quando ad esempio effettuiamo delle gesture partendo dall’esterno. Il display rispetto alla precedente generazione poi è decisamente poco curvato facendoci dire addio a quei falsi tocchi tanto noiosi. Ho apprezzato molto questa soluzione di display già osservata su top di gamma come Huawei Pura 70 Ultra e Xiaomi 14 Ultra e ritrovarla su un medio gamma è stata una piacevole sorpresa.
Facendo un passo indietro vi racconto di come sblocchiamo questo OPPO Reno 12 Pro ovvero tramite il sensore di impronte ottico, posto sotto al display leggermente troppo in basso, che funziona egregiamente sia per reattività che affidabilità. A coadiuvare lo sblocco fisico col l’impronta abbiamo anche un rilevamento del volto 2D tramite selfie camera. Poiché la qualità della selfie camera è di alto livello, come osservato prima, anche lo sblocco con il volto risulta essere affidabile addirittura in condizioni di scarsa illuminazione ambientale.
Parlando della qualità del display vi menzione che il pannello è un AMOLED da 6.7″ con luminosità al picco pari a 1200 Nit in contenuti SDR e 2100 Nit in contenuti HDR. Seppur il picco massimo non raggiunge quei numeri stellari che siamo ormai abituati a leggere in questo 2024, posso confermarvi che nella vita quotidiana l’esperienza è identica agli altri medio gamma e molto simile ad alcuni top come lo Xiaomi 14 Ultra. Il refresh rate massimo è di 120Hz ma non è dinamico 1-120Hz. Tra i quattro preset colore messi a disposizione da OPPO quello “Brillante” è il più luminoso e vibrante. C’è la “tonalità adattiva” ovvero una sorta di TrueTone di Apple, molto bene.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE E AGGIORNAMENTI
OPPO sfrutta questo nuovo Reno 12 Pro come rampa di lancio per tantissime nuove o rinnovate funzioni di Intelligenza Artificiale. Alcune di esse ancora non supportano l’italiano, come il Transcriber AI o Writer AI, due funzioni che permettono di trascrivere le nostre note vocali o aiutarci a scrivere note scritte. Tutto ciò insomma che riguarda un utilizzo specifico dell’italiano è ancora non disponibile. L’unica funzione di questo tipo che siamo riusciti a sfruttare è “Riepilogo AI” chje permette sia di riassumere le pagine web, seppur dall’italiano le traduca in inglese, o “Lettura AI” che permette di far leggere le pagine web ad una voce maschile o femminile “umana”, anche in italiano.
Tralasciando queste funzioni di linguaggio vale forse la pena concentrarsi quindi su quelle che ad oggi possiamo sfruttare al 100% ovvero quelle dedicate alla fotografia: AI Studio e AI Eraser. Partendo da AI Eraser parliamo di un qualcosa già osservato da tempo su altri brand e parliamo di una gomma magica in grado di riconocere persone ad esempio poste sullo sfondo delle nostre foto e cancellarle. AI Studio invece è una app dedicata che permette di sostituire il nostro volto ad alcune foto preset in maniera più o meno accurata. Seppur infatti il nostro volto sia decisamente riprodotto bene la foto rimane sempre su uno stile “a dipinto” che la rende ovviamente poco reale. Ci sono due ulteriori funzioni, AI Best Face e AI Clear Face. La prima permette di cambiare un volto di una persona, magari con gli occhi chiusi, in una foto di gruppo. La seconda funzione, Clear Face, permette di migliorare i dettagli di un volto nei selfie in gruppi di almeno tre persone.
Parlando invece di interfaccia grafica alla base di Oppo Reno 12 Pro abbiamo la ColorOS 14 abbinata ad Android 14. La politica di aggiornamento passa dalla precedente “2+4” alla “3+4” ovvero tre major update e quattro anni di patch di sicurezza. Come completezza di feature, fluidità e pulizia ci troviamo di fronte ad una delle migliori soluzioni disponibili nel panorama Android. A differenza di Xiaomi e Samsung ad esempio non dobbiamo passare forzatamente per scomode app e servizi terzi per cambiare uno sfondo o qualcosa lato grafica come un font. Sono presenti poi tantissime funzioni esclusive come la possibilità di oscurare le notifiche se qualche estraneo guarda il nostro display o le Air Gesture che ormai sono tornate in voga.
Concludo sugli aggiornamenti poiché Oppo Reno 10 Pro seppur abbia venduto relativamente poco, almeno in Europa, è stato uno dei medio gamma più aggiornati. OPPO difatti ha una buona politica di aggiornamenti con un rilascio circa ogni due mesi ma ricco di migliorie, bugfix e novità. I major update arrivano decisamente puntuali e quindi tutto sommato questo Reno 12 Pro può essere una buona scelta anche per un medio-lungo periodo.
SCHEDA TECNICA
- display: AMOLED 6,7 pollici, risoluzione 2.412 x 1.080 pixel (394 ppi), luminosità tipica 600 nit massima 1.200 nit, frequenza di aggiornamento fino a 120 Hz, campionamento tocco fino a 240 Hz
- SoC: MediaTek Dimensity 7300 Energy Edition / 9200+ Star Edition (cina)
- memorie: 12 o 16 GB di RAM LPDDR5 e 256 o 512 GB di spazio di archiviazione UFS 3.1
- sblocco: lettore di impronte digitali integrato nel display
- connettività: dual SIM, 5G, Wi-Fi 6, Bluetooth 5.4, NFC, USB-C, GPS
- resistenza IP65
- interfaccia utente: ColorOS 14.1
- fotocamere:
- frontale: S5KJN5 50 MP f/2.0 con autofocus
- posteriore principale: 50 MP sensore Sony IMX890 da 1/1,56 pollici, apertura f/1.8, focale equivalente 24 mm, stabilizzazione ottica (OIS), autofocus
- posteriore teleobiettivo: S5KJN5 50 MP, apertura f/2.0, focale equivalente 47 mm (zoom ottico 2x), autofocus
- posteriore ultra wide: IMX355 8 MP, apertura f/2.2, focale equivalente 16 mm, campo visivo 112°
- batteria: 5.000 mAh, ricarica rapida 80 watt
- dimensioni e peso: 161,4 x 74,8 x 7,6 mm, 183 grammi circa
- colori: Nebula Silver, Nebula Black
PRESTAZIONI E BATTERIA
Arrivando a parlare di prestazioni ci troviamo di fronte all’unica vera critica che posso fare a questo telefono, anzi ad OPPO. Con Reno 10 Pro ci siamo trovati di fronte ad una versione europea decisamente depotenziata, colpa di uno Snap 778G decisamente non al livello del Dimensity 8200 montato sulla versione cinese. Con questo Reno 12 Pro ci troviamo in una situazione simile, seppur meno impattante: la versione europea monta il Dimensity 7300 Energy Edition mentre la versione cinese può fare affidamento su un Dimensity 9200+ Star Edition. Se da noi parliamo di piena fascia media possiamo reputare la versione cinese un effettivo top di gamma.
Questa scelta rischia di compromettere il successo di Reno 12 Pro poiché alcuni utenti potrebbero trovarsi nella posizione di preferire la versione asiatica anziché quella destinata all’Europa. Un peccato perché alla fine tra 12GB di RAM LPDDR4x e 512GB di storage UFS 3.1 abbiamo un buon pacchetto completo. C’è anche l’espansione microSD come detto in precedenza. Nella vita quotidiana il Reno 12 Pro non si comporta poi neanche così male, seppur abbia 4 core A78 e 4 core A55 non proprio recentissimi, non presentando mai incertezze e micro lag nel quotidiano. Soltanto con un utilizzo medio intenso si inizia a vedere qualche micro lag ad esempio durante la registrazione di video 4K.
Anche il gaming è stato ben gestito con Honkai Star Rail a massima qualità che non ha mostrato perdite significative di frame rate. Occhio però alle temperature perché dopo sessioni di utilizzo intenso prolungato avvertiamo il telefono diventare tiepido, abbastanza caldo durante il gaming. L’esperienza è molto simile a quella osservata con il nuovo Kirin 9010 provato sul Huawei Pura 70 Ultra. Con circa 55 minuti di gaming siamo arrivati a 39°C di massima con una minima di 24°C in standby. Queste temperature, come potete vedere dagli screenshot, fanno fede alla batteria.
BATTERIA E RICARICA
La batteria da 5000mAh ci permette di arrivare pressoché sempre a sera. Nella giornata tipica stress con utilizzo social/fotografico e navigazione con maps e android auto wireless sono arrivato a 4h20min di display attivo, 11h51min di display spento, 7% di autonomia residua ed un tasso di scarica del 13.9%/h attivo e 2.7%/h passivo. In una giornata più standardizzata ho toccato le quasi 7h di display attivo, 7h di display passivo, 20% di autonomia residua ed un utilizzo con del gaming sostituito a quello fotografico e di navigazione. Bene anche la ricarica pari a 80W via cavo, seppur il caricatore rapido non è incluso in confezione.
SPEAKER STEREO
Una grave pecca di Oppo Reno 10 Pro era il suo audio mono decisamente sottotono. Fortunatamente con Reno 12 Pro viene integrata una soluzione stereo che sfrutta la capsula auricolare e convince per la qualità audio. Mancano un po’ di bassi, soprattutto se andiamo a sfruttare la modalità “Volume 300%” che tende un po’ a distorcere il volume ma ci permette di ascoltare messaggi vocali, ad esempio, in situazioni proibitive.
MICROFONI, RICEZIONE E CONNETTIVITÀ
Oppo Reno 12 Pro è un eccellente telefono, prima di essere uno smartphone. I microfoni sono ottimi in ogni contesto di utilizzo. Vi lascio poco sotto uno spezzone di un concerto registrato da questo Reno 12 Pro e seppur mi trovassi in seconda fila, con le casse a pieno volume di fronte, l’audio catturato è comunque di buon livello. Benissimo poi la ricezione che si basa su un sistema di antenne a 360° come quello già visto nella recensione di OnePlus 12 (denominato LinkBoost). Non solo perché è disponibile anche la funzione “Pulisci Voce” per eliminare fruscii e distorsioni mentre siamo in chiamata, non supportando al momento app terze.
La gestione 5G è ottima, lo swap delle celle perfetto grazie al nuovo software LinkBoost di OPPO. Lo smartphone, ad esempio, è in grado di capire quando siamo in ascensore o in una situazione critica per cambiare al più presto cella e non farci perdere il segnale. Infine è stata aggiunta anche la funzione Beacon Link: grazie a questa feature possiamo chiamare altri dispositivi che la supportano anche in assenza di segnale. Basterà infatti sfruttare il Bluetooth 5.4, migliorato fino al 300% grazie anche a questa feature, per effettuare chiamate con altri dispositivi che supportino questa funzione. Bene anche il Wi-Fi 6.
AUDIO REGISTRATO A 2M DAL PALCO
CONCLUSIONI E PREZZI
Oppo Reno 12 Pro è disponibile sin da subito ad un prezzo pari a 599€ per la versione 12/512GB. Reno 12, che non si differenzia poi troppo, costa invece 499€ di listino. Fino al 21 luglio però, esclusivamente sullo store ufficiale, partecipando al programma trade-in (permuta), si potrà ricevere uno sconto a carrello di 100 euro per Oppo Reno12 Pro e di 80 euro per Oppo Reno12.
Reputo i 599€ eccessivi, per colpa del SOC utilizzato, mentre sotto i 500€ questo Reno 12 Pro può diventare un ottimo acquisto per chi cerca uno smartphone completo, con tantissime funzioni software, una buona fotocamera e una autonomia affidabile.
I competitor sono i soliti: POCO F6 Pro e Honor 200 Pro in primis. Questi due smartphone hanno dei SOC più prestanti ma il POCO risulta essere meno completo, soprattutto se si parla di fotocamere e qualità dei microfoni. L’Honor 200 Pro costa decisamente di più ma porta con sé qualche vantaggio come l’eSIM e delle fotocamere sulla carta migliori. Occhio però agli aggiornamenti perché sia Xiaomi che Honor non sono al livello di OPPO come qualità e tempestività nel rilascio. Reno 12 Pro infine risulta essere lo smartphone più piacevole da utilizzare e costruito meglio, fattore da non prendere alla leggera. Come outsider inseriamo anche il Pixel 8A, ricchissimo anche lui di funzioni AI, aggiornatissimo, ma con una scheda tecnica meno completa.
ACQUISTA OPPO RENO 12 PRO SU AMAZON PER RICEVERE UN BUONO DA 50 EURO
<!–
–>
VOTO: 8.5
VIDEO
[embedded content]