Ho registrato gli ultimi undici video per il canale YouTube con una nuova fotocamera: la Panasonic Lumix GH7. Chiamarla fotocamera è riduttivo, in realtà, se pensiamo anche solo ad alcune delle feature che ha a disposizione come vera e propria “videocamera”.
Permette di registrare infatti in ProRes RAW HQ internamente, supporta l’Arri LogC3, può registrare “open gate” in 5.7K fino a 60fps, ha il 4K/120fps, può registrare su SSD esterno, ha una ventola per raffreddare il corpo macchina, ha un doppio tasto di registrazione, può applicare i LUT già in camera e registrare per un tempo illimitato.
Queste sono soltanto alcune delle funzioni che abbiamo sfruttato nella realizzazione delle nostre recensioni e approfondimenti tecnologici. Dopo aver provato la Lumix S5 II ho voluto testare personalmente questa nuova Lumix GH7 per capire se facesse più al caso mio, avendo già in casa svariate ottiche m4/3 abbastanza costose, come il 45mm f/1.2 PRO Olympus. I risultati sono stati eccellenti, non solo per quanto riguarda la qualità video ma anche e soprattutto per il comparto fotografico, che approfondiremo all’interno di questo articolo.
Le undici recensioni che abbiamo registrato con questa fotocamera sono difatti già una recensione del lato video di per sé, ed in esse potrete riscontrare di come l’autofocus sia perfetto, di come i dettagli siano ben presenti e seppur parliamo di un sensore micro quattro terzi, c’è stato un bel passo avanti da quello che sfrutto sulla mia vetusta Olympus EM-1 II. Vi lascio la lista dei video registrati tramite questa Lumix GH7:
LUMIX GH7: UNA MINI S5 MARK II
Passare da Lumix S5 Mark II a Lumix GH7 è come riarredare il proprio appartamento con una disposizione differente dei mobili e qualche aggiunta data dall’ottimizzazione degli spazi. Il corpo difatti è pressoché lo stesso, ma vengono spostati alcuni pulsanti ed aggiunti altri.
Abbiamo ora un ulteriore tastone rosso frontale, comodissimo per avviare o stoppare la registrazione quando si vlogga o in alcune situazioni particolari in studio, ma abbiamo ad esempio anche un tasto specifico superiore dedicato all’audio, parte essenziale di un video e che qui si arricchisce di un audio float a 32Bit.
La ghiera attorno al tasto di scatto viene spostate e resa indipendente, così da non essere mai azionata per errore. C’è inoltre sia un led frontale che uno posteriore, rosso e dimmerabile, per avvertirci dello stato di operazione. Altre differenze sostanziali sono lo slot CF Express come primario, mentre sulla S5 si trovavano due SD Card, ed infine la possibilità di registrare su SSD tramite type-c, funzione disponibile soltanto sulla S5X-II. Ad onore del vero però alcuni tasti risultano un po’ gommosi e cheap della S5-II.
Altre ottimizzazioni le troviamo ad esempio nell’ingresso dei microfoni esterni, reso indipendente e quindi più facilmente fruibile senza dover tenere aperto uno sportellino enorme. Si vede che è una fotocamera che è stata ben pensata e c’è stato un lavoro di ingegnerizzazione importante alle spalle, forse ciò che ci saremmo aspettati dalla GH6 alla sua uscita.
Ultimo ma non meno importante il display che guadagna un sistema di movimento ulteriore. Possiamo infatti ora rialzare leggermente il display di 45° ma anche ribaltarlo completamente di 180°. Ci ritroviamo tra le mani quindi una soluzione che accontenta tutti, aggiungendo giusto un minimo di spessore in più rispetto la S5 II ed il suo display soltanto ribaltabile.
IL NUOVO SENSORE E L’AUTOFOCUS MIGLIORATO
Passare da un sensore micro quattro terzi ad un full frame, e poi tornare di nuovo ad un micro quattro terzi, non è assolutamente un qualcosa di impercettibile. Tutto sommato però questo nuovo sensore da 25.2MP, lo stesso della G9 II, porta notevoli migliorie. Non sono certo passi avanti che sostituiscono il full frame, ma se abbiniamo questo nuovo sensore ad una eccellente obiettivo ecco che otterremo i risultati che potrete iniziare a vedere qui sotto.
Ho scattato una miriade di ritratti, in ogni condizione di luce, ed i risultati in dettaglio sono fantastici. Tutte le foto sono state post prodotte con Lightroom Mobile con un preset molto generico basato sul profilo Cinematone V2. Ho utilizzato il Galaxy S24 Ultra con la sua taratura del display non perfetta e senza rimuovere in eccesso il rumore digitale e colore. Avessi modificato queste foto da un monitor professionale i risultati potrebbero essere ancor migliori. Tutte le foto in notturna sono ad ISO-400.
Il supporto all’autofocus a rilevamento di fase “Ibrido” permette una rapidità nella messa a fuoco sia nei video che nelle foto eccellente. La maggior parte degli scatti sono stati effettuati in movimento o con soggetti in moto ma non ho mai e dico mai dovuto buttare una foto. Questo anche grazie ad una stabilizzazione sul sensore eccellente: il sensor shift coadiuvato alla stabilizzazione elettronica crea un vero e proprio effetto carrello nei video, raggiungendo anche i 7.5 stops.
Un ulteriore beneficio di questo sensore è il sistema di dual output gain. In breve potremmo dire che il sensore impiega due percorsi di lettura, paralleli, con due livelli diversi di guadagno: uno per le alte luci ed uno per le ombre. Questi dati vengono poi combinati in un file RAW a 16 bit, così da avere una gamma dinamica più ampia. Rispetto alla GH6 ora il percorso dedicato alle ombre è sfruttabile anche sotto ISO 800, seppur in V-Log ora possiamo partire da 500 ISO anziché 250 ISO.
CON UNA LENTE TOP IL FULL FRAME NON MANCA
Abbinando questa Lumix GH7 ad una lente di altissimo livello ho avvertito poco lo stacco dalla Lumix S5 II, anche considerando il costo degli obiettivi. Una lente PRO m4/3 usata può costare poco, pochissimo, rispetto alle controparti full frame. Questo comporta che ci si può fare un parco lenti di altissimo livello al prezzo di una-due lenti PRO full frame.
Anche le dimensioni hanno una loro importanza: ho viaggiato con una delle lenti prime più grandi di questo sistema e risultava comunque una soluzione più piccola e leggera della soluzione kit full frame. Dopo sette giorni con circa 30000/40000 passi al giorno con 37°C di media ed una umidità oltre il 70% avere al collo un qualcosa di più leggero e comodo fa enormemente la differenza.
LE FEATURE VIDEO E IL RICONOSCIMENTO DEI SOGGETTI
Lato video, personalmente ho quasi sempre registrato in .MOV Cine4K 25p in 422/10bit/ALL-I con un bitrate di 400Mbps. Per brevi clip che necessitano di modifiche elaborate ho testato anche il Cine4K 25p in Apple ProRes RAW HQ con 1.8Gbps come bitrate. Registrare in ProRes garantisce quindi più di quattro volte il bitrate dei .MOV.
Questa GH7 è eccellente anche per i social: il giroscopio all’interno della fotocamera permette di capire quando stiamo registrando in verticale e possiamo inoltre ora fare una magnificazione dello schermo mentre stiamo registrando. Possiamo avere anche delle impostazioni leggermente differenziate tra uso orizzontale e verticale.
Ho sfruttato occasionalmente anche gli .MP4 per avere file più leggeri, considerando che tutti gli altri formati sono in 10 bit, ma a disposizione abbiamo anche la registrazione Proxy: al fianco del file originale ne viene registrato un secondo MP4 più leggero. Sfrutto questa funzione ad esempio per montare al volo una timeline mp4 di verifica, che poi verrà rimpiazzata in fase finale dalle clip originali. C’è ovviamente il supporto all’anamorfico oltre che al già citato open gate.
Una feature che non vi ho raccontato prima riguardo l’autofocus è la capacità di riconoscere svariati soggetti: umani, animali, auto e moto, treni ed aerei. Il rilevamento umano può identificare occhi, viso e corpo (in questo ordine di priorità) o solo occhi e viso. Anche per gli animali possiamo avere il rilevamento di occhi e corpo o solo del corpo. Per gli altri soggetti, i veicoli, è possibile scegliere se dare priorità di messa a fuoco alla parte frontale o posteriore del mezzo, sul casco di un pilota o sul conducente nel caso venga rilevato.
AUTONOMIA, TEMPERATURE E FEATURE
L’autonomia della GH7 è sovrapponibile a quella della S5 Mark II. Gli scatti ottenibili sono circa 370/380 in condizioni generiche mentre con una registrazione 5.7K raggiungiamo circa 1h10min di registrazione, grazie ai 2200mAh a disposizione. In Cine4K saliamo a circa 1h30min di registrazione, occasionalmente anche qualcosa in più. Raramente ho sfruttato le raffiche a 10fps con l’otturatore meccanico e 60fps con quello elettronico, mentre è molto comodo poter pre-catturare 1.5 secondi di scatto.
Le temperature sono perfettamente tenute a bada dalla ventola e dall’ottimizzazione del corpo macchina. La ventola è stata sempre lasciata in automatico e quando entra in funzione raramente ce ne accorgiamo in un ambiente normale, essendo estremamente silenziosa. Grazie a questa ventola possiamo registrare illimitatamente con ogni formato a disposizione della GH7, un vero record.
Alcune feature che possono risultare comode all’evenienza sono lo scatto Hi-Res a 50MP o 100MP, sfruttando il sensor shift, e la già citata possibilità di caricare i nostri LUT in camera ed applicarli già alle registrazioni dei nostri .MOV e .MP4. Parlando di rolling shutter siamo nella media, sicuramente la X-HS2 con il sensore stacked resta ancora la camera da battere.
Due parole anche per l’EVF OLED con la magnificazione salita a 0.80x e risulta essere decisamente piacevole, seppur personalmente lo trovo un po’ troppo sporgente per un uso fotografico street ed in generale ce ne sono di migliori. Fortunatamente grazie al display tiltabile e flippabile per un uso al volo si ha sempre una soluzione a portata rapida.
Due parole per l’audio: possiamo catturare audio a 48kHz e 24bit con i microfoni interni e 96kHz e 24bit da un microfono esterno. Come accennato poco prima, la GH7 può catturare anche un audio float a 32bit con 4 canali. Per fare ciò dobbiamo sfruttare un adattatore DMW-XLR2 che include due ingressi XLR e un ingresso 3,5mm.
CONCLUSIONI E PREZZO
La Panasonic Lumix GH7 esce sul mercato ad un prezzo di 2399€ in versione KIT con il 12-60mm f/3.5-f/5.6 ma è disponibile anche solo body a 2199€ ed in KIT con il 12-60 Leica 12-60mm f/2.8-f/4.0 a 2799€. I prezzi non sono sicuramente abbordabili per tutti ma sono in linea con quanto offerto. C’è da considerare poi che siamo nelle prime settimane di commercializzazione, è quindi probabile che nel tempo arrivino varie offerte e cashback.
Per chi, come il sottoscritto, ha un ottimo parco lenti micro quattro terzi, una fotocamera con funzioni video così avanzate è una manna dal cielo. I risultati li avete visti, anche scattando in notturna ad ISO-400, sono ottimi. Tra i contro metterei soltanto il feedback del tasto di scatto, un po’ troppo molle e mette in mostra quanto questo corpo macchina sia più pensato per il lato video che quello fotografico.
Il corpo macchina è imponente, certo, ma è pensato in questo modo per essere più comodo durante le riprese, resistere a lungo ed infine gestire al meglio il calore. L’autofocus a fase delle ultime Lumix è ormai una garanzia e anche nel nostro campo, dove spesso dobbiamo riprendere oggetti come gli smartphone, non fallisce mai. Bene anche l’autonomia e le sterminate opzioni di registrazione, ma forse la cosa che impressiona di più e l’eccellente qualità di costruzione e praticità d’uso.