Torna protagonista di una delle nostre recensioni il brand Poco, costola di Xiaomi e marchio che è cresciuto molto negli ultimi anni grazie a prodotti con un rapporto qualità/prezzo interessante. Oggi è il turno di Poco X4 Pro 5G, l’ultimo smartphone presentato dall’azienda asiatica e che cerca di migliorare alcuni punti che abbiamo criticato spesso quando abbiamo parlato di prodotti come F3 o X3 Pro.
DESIGN E COSTRUZIONE: BUONE SCELTE
Una delle caratteristiche non particolarmente positive che molti lettori hanno sempre sottolineato sugli smartphone poco, riguarda la qualità costruttiva, il design e le scritte Poco che spesso sono state inserite in modo molto vistoso.
Poco X4 Pro 5G riesce a trovare il gusto equilibrio e sebbene sia difficile definirlo bello, è altrettanto vero che, considerando la fascia di prezzo inferiore ai 300€, è uno smartphone che si presenta bene. Il design è piacevole, sobrio con linee squadrate e ha una costruzione davvero gradevole. Plastica con effetto alluminio sui bordi, vetro posteriore, ottimo assemblaggio e un display anteriore con cornici simmetriche ad eccezione del mento inferiore che è leggermente più spesso.
Uno smartphone comunque gradevole da impugnare e che da una sensazione di robustezza e cura nell’assemblaggio. Un miglioramento significativo rispetto al modello dello scorso anno che va a sostituire. Bene anche la scelta di inserire il logo Poco nella piastra posteriore delle fotocamere: sebbene sia sempre abbastanza vistoso, è sicuramente meno evidente rispetto al passato e non stona rispetto al design complessivo dello smartphone.
DISPLAY: FINALMENTE OTTIMO
Per avere un ottimo rapporto qualità/prezzo, Poco ha spesso risparmiato sui display e in passato abbiamo criticato molto i pannelli utilizzati sugli smartphone usciti nel 2021. Poco X4 Pro 5G non solo ha un display Super Amoled da 6.7 pollici, ma il pannello è veramente di ottima qualità e superiore anche a smartphone di fascia ben più alta.
Per prima cosa è uno dei pochi smartphone sotto i 300€ ad avere un trattamento oleofobico molto buono e che permette di ridurre al minimo le impronte durante una classica giornata di utilizzo. In secondo luogo la luminosità del display è molto alta e si attesta sui 700nits ma con un picco che arriva a quasi 1200nits sotto la luce diretta del sole.
In parole povere, in esterna si legge veramente bene, ha pochissimi riflessi e una qualità che non ci si aspetterebbe per questo prezzo e soprattutto per il brand Poco. Molto buono anche il trattamento antiriflesso che unito al pannello Amoled permette di avere una riproduzione dei contenuti multimediali sempre ottima e una leggebilità molto buona in tutte le condizioni di luce.
Infine parliamo di un pannello che può essere impostato a 120Hz fissi e, con l’autonomia che ha, non è sicuramente un problema usare questa impostazione come quella di default.
AUTONOMIA TOP, RICARICA A 67W E AUDIO STEREO
Un altro aspetto che mi ha convinto è stata l’autonomia. Sebbene la MIUI 13 sia una personalizzazione software che tende a chiudere molte applicazioni in background, diminuendo di conseguenza i consumi, Poco X4 Pro vi permette di fare due giorni pieni di utilizzo senza particolari difficoltà arrivando a superare le 8 ore di schermo acceso.
I 5000mAh si fanno sentire ma anche impostando la modalità “alte prestazioni” non ho notato alcun consumo anomalo e nessun tipo di surriscaldamento. La ricarica è poi ultra rapida grazie al caricatore in confezione da 67W.
Molto bene anche la parte audio che sfrutta la cassa inferiore e la capsula auricolare (con forellini in alto per migliorare la resa sonora) per avere un suono stereo. Il volume è alto in tutte le condizioni e film, giochi o musica si sentono molto bene sebbene non ci sia un’enfatizzazione dei bassi percepibile. C’è anche il Jack Audio.
CHIAMATE, RICEZIONE E SENSORI
Buono anche l’audio in chiamata anche se avrei preferito un volume più alto al livello massimo. Non è basso in senso assoluto ma non spacca timpani. Bene invece la ricezione che può vantare la compatibilità con la rete 5G, dual sim e non manca l’espansione MicroSD a patto di rinunciare ad una SIM fisica.
Nota importante, il sensore di prossimità è sempre virtuale ma Poco/Xiaomi ha evidentemente migliorato l’algoritmo con cui il sistema spegne lo schermo avvicinando lo smartphone all’orecchio durante una chiamata e devo dire non mi ha mai dato problemi. Insomma, nulla a che fare con alcuni modello Xiaomi che abbiamo più volte criticato in passato.
Il GPS non mi ha dato problemi e anche nell’utilizzo in movimento ha sempre agganciato il segnale e aggiornato le indicazioni in tempo reale in modo preciso. In questi frangenti ha funzionato bene anche il sensore di luminosità che non si è dimostrato pigro o tarato in modo sbagliato.
Nota finale: è presente la registrazione chiamate ma avvisa tramite un messaggio pre-registrato appena l’attiviamo.
ESPERIENZA SOFTWARE
Se fino ad ora vi ho parlato bene dello smartphone, è l’esperienza software a non avermi convinto a pieno. Poco X4 Pro l’ho definito uno smartphone monotasking. Sebbene la RAM sia abbondante (6GB), la MIUI 13 chiude troppo facilmente le applicazioni e il processore Snapdragon 695 non riesce a dare quella spinta che ci si aspetterebbe da uno smartphone da circa 300€.
Non si tratta di ottimizzazione mancante, è proprio un collo di bottiglia hardware/software a rendere l’utilizzo quotidiano non particolarmente esaltante. Piccoli o grandi lag, rallentamenti generali, una fluidità non eccezionale e in generale una certa fatica a gestire più applicazioni contemporaneamente.
Un peccato visto che la MIUI 13 ha comunque tante opzioni interessante per la gestione delle app in finestra, barre flottanti e multitasking a schermo diviso. Finche si lavora con due app il problema è limitato ma quando, magari con il navigatore attivo, aprire Telegram, poi Chrome e poi tornate alla home, ecco che lag e mancanza di fluidità saranno evidenti.
In generale comunque c’è molto bloatware, ovvero un numero di applicazioni e programmi esageratamente alto che rende la prima fase di configurazione e i due giorni di uso successivo, un continuo dare consensi, togliere popup o ancora gestire impostazioni fin troppo complesse.
Continua poi ad esserci la pubblicità attiva di default che appare ad ogni installazione di software, anche dal Play store, a causa del controllo interno dei pacchetti e presente anche in alcuni programmi di gestione risorse/pulizia. Si può disattivare dalle impostazioni ma capite bene che uno smartphone di questo tipo non è adatto ad un utilizzatore base: sono troppe le modifiche, scelte e opzioni che devono essere gestite nelle fase iniziali e nelle prime ore di utilizzo.
FOTOCAMERA: 108MP MA VIDEO FULL HD A 30FPS
Se l’esperienza software non brilla, la parte fotografica non eccelle a sua volta. Il numero 108MP tenta di attirare l’utente meno attento e la grande piastrella posteriore inganna facendo pensare a prestazioni fotografiche sopra la norma.
Come ormai però sappiamo, i 108MP di questi smartphone di fascia media non sono certamente sensori paragonabili a quelli dei top di gamma. Da una parte il software fa la differenza e gli algoritmi di gestione delle immagini sono ormai imprescindibile per il risultato finale di una foto. Dall’altra l’ISP del processore ha un ruolo fondamentale sulla resa e quello dello Snapdragon 695 non è certo lo stesso dello Snapdragon Gen.1.
Di giorno le foto sono buone, viene sfruttata la tecnica del pixel binning e le foto a 12MP sono comunque gradevoli, facili da condividere con soddisfazione e socializzabili. Se andiamo però a vedere nel dettaglio lo scatto, sia a 12MP sia a 108MP si nota poco dettaglio, una pasta non omogenea e una resa generale solo sufficiente.
Di notte la situazione ovviamente peggiora ma è anche particolare vedere come, a seconda del sensore che utilizzerete, le foto sono fondamentalmente diverse. Sebbene sia presente l’AI e l’HDR, la scena avrà contrasti, gamma cromatica e gestione delle alte luci molto diversa se scatterete con la Wide, la normale, a 108MP (modalità dedicata) con AI o senza AI – questo in tutte le condizioni, sia di giorno, sia di notte.
Ci sono altri due aspetti che non mi hanno convinto: la lentezza di processamento delle foto dopo lo scatto e i video. Se scattate con effetto sfocatura o con zoom ottico 2X (in particolar modo in questo caso), il render della foto può impiegare molto per essere effettuato impedendovi sia di cancellare l’immagine sia di vederla nella sua forma finale per molti secondi. Il processore, ripeto, non fa miracoli.
A questo si aggiunge il limite di 1080p a 30fps per i video che è assolutamente molto sotto lo standard e inspiegabilmente cosi limitato: un 60fps sarebbe stato il minimo.
CONCLUSIONI: A CHI CONSIGLIARLO?
Considerando il prezzo, 269€ in promozione lancio per una settimana in versione 6/128GB, Poco X4 Pro 5G è uno smartphone difficile da consigliare a tutti. In linea di massima se cercate uno smartphone con ottimo display, buon audio e tanta autonomia, probabilmente di meglio sotto i 300€ non troverete. Di contro prestazioni generale, MIUI 13 e fotocamera sono aspetti che non mi hanno convinto fino in fondo e anche tenendo conto della fascia di prezzo, è difficile consigliare Poco X4 Pro 5G oltre i tre aspetti segnalati.
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