Eccoci al secondo appuntamento con le recensioni della famiglia Redmi Note di decima generazione, dopo il top della gamma Redmi Note 10 Pro è il turno del modello base, che si chiama semplicemente Redmi Note 10.
Sicuramente è stato messo un po’ in ombra dal fratello maggiore ma a ben vendere potrebbe catturare le attenzioni di molti per alcune caratteristiche tecniche interessanti in rapporto al prezzo, fissato a 199 Euro di listino. Attenzione però a non confonderlo con il Redmi Note 10 5G, non solo diverso per il supporto alle reti di nuova generazione.
Tra le righe dovreste ormai aver capito che questi nuovi Redmi Note 10 vanno presi nel loro insieme, analizzati per capire quali sono le differenze reali tra uno e l’altro, se vale la pena spendere di più, prendere l’unico con 5G e così via. Per questo arriverà un articolo di approfondimento che vi aiuterà nella scelta, stiamo solo aspettando di aver in mano tutti e 4 i modelli.
I 4 REDMI NOTE 10
Cominciamo proprio da qui, vi proponiamo la tabella riassuntiva con le differenze tecniche tra i 4 modelli per avere un quadro completo e mettere alcuni paletti di orientamento.
Le differenze principali con il Redmi Note 10 Pro sono nel processore, nel gruppo fotocamere, nel display e nei materiali. In realtà avendoli provati praticamente insieme posso tranquillamente dirvi che si tratta di due prodotti molto diversi. Cambiano le specifiche ma anche la percezione in mano, la qualità dei materiali: parliamo di un prodotto, Redmi Note 10, perfettamente inserito all’interno della fascia medio-bassa, mentre il Pro guarda più su come concetto, mantenendo basso il prezzo solo grazie ad alcune caratteristiche volutamente sacrificate. .
Design e costruzione invece condivisa con Redmi Note 10S, che però è più in alto per quanto riguarda il SoC e la fotocamera principale. Non conosciamo ancora le disponibilità in Italia del 10S, ma è chiaro che se la differenza sarà minima il 10S diventa immediatamente una scelta migliore del modello base. Vedremo.
In tutto ciò su Redmi Note 10 manca il chip NFC, incomprensibile scelta da parte di Xiaomi, anche perché tutti gli altri ne sono provvisti. Nel 2021 le persone pagano con lo smartphone, specialmente i giovani a cui si rivolge il brand Redmi, mistero.
DESIGN E QUALITA’ COSTRUTTIVA
Mi è piaciuto fin da subito: la differenza dalla scocca posteriore in vetro del Redmi Note 10 Pro è evidente, ma il policarbonato di questo modello “liscio” è di ottima qualità e soprattutto è trattato per non trattenere le impronte digitali. Bella anche la colorazione Onyx Gray, ve la consiglio.
Per il resto il design è quasi lo stesso del fratellone, cambia la disposizione di alcuni elementi come la porta jack audio che qui si trova in basso, il foro e le cornici frontali sono leggermente più grandi, il gruppo ottico è meno sporgente e le dimensioni generali sono più contenute che, per come la vedo, è un vantaggio.
DISPLAY AMOLED
C’è un display AMOLED FullHD a 60 Hz, classico ma comunque pregevole. Di taglio si vede qualche riflesso colorato (perché il display non ha una laminazione completa) e i colori sono sempre un po’ troppo carichi. Ma, ed è un “ma” di peso, la leggibilità all’aperto è sorprendente e la resa è quella degli AMOLED, molto di impatto.
ESPERIENZA D’USO
Ottima l’esperienza d’uso a 359 gradi (il grado che manca è quello dei pagamenti con NFC), si tratta di uno smartphone che segue l’utente in tutte le richieste, senza grossi rallentamenti o lag.
Mi sono trovato estremamente bene con questo smartphone sotto il profilo delle performance. Rispetto al Pro mi è mancata la precisione del feedback aptico, gli altoparlanti stereo sono un po’ meno potenti ma complessivamente si tratta di uno smartphone capace di soddisfare tutte le aspettative.
Con l’ultimo grosso aggiornamento è stato finalmente sistemato il comportamento del sensore di prossimità,
Il cassettino può ospitare contemporaneamente due SIM e l’espansione della memoria, un’ottima cosa. Attenzione, non c’è il 5G, non confondetelo con il Redmi Note 10 5G che ha un hardware diverso in più punti, oltre al supporto alle reti di nuova generazione.
La ricezione è buona, ma il telefono non va in 4G+, per un bug immagino, dal momento che sia TIM che Iliad che ho testato si appoggiano su bande di frequenza supportate dal telefono per il carrier aggregation (B1, B3, B7, B8, B20). A tal proposito attenzione ad acquistare la versione Indiana perché manca il supporto a B7 e B20.
AUTONOMIA
Mettete insieme 5000 mAh con un processore particolarmente docile e il gioco è fatto: Redmi Note 10 dura due giorni senza problemi e se la cava benissimo anche nelle giornate molto stressanti. Siamo sulle 7 ore abbondanti di schermo attivo, eccellente.
FOTOCAMERE
Le fotocamere a disposizione di Redmi Note 10 sono ben 4 sulla parte posteriore, oltre alla selfie cam da 13 MP inserita in alto al centro in un foro leggermente più ampio rispetto a quello di Redmi Note 10 Pro.
- anteriore: 13MP, f/2,45
- posteriori:
- 48MP principale Sony IMX582, sensore 1/2″, pixel da 0,8um, f/1,79
- 8MP ultra grandangolare Sony IMX355, FOV 118°, f/2,2
- 2MP macro (4cm) GC02M1XA, f/2,4
- 2MP profondità, f/2,4
Prestazioni a due facce, di giorno risultati più che buoni: le foto sono ben dettagliate e abbastanza accurate dal punto di vista della resa cromatica e della messa a fuoco; di sera invece andiamo piuttosto male per un motivo davvero banale: non funziona la modalità notturna, o forse funziona semplicemente molto male.
Un bug? non saprei dire ma il comportamento è strano: toccando sul tasto di scatto vengono realizzate foto con un tempo di esposizione brevissimo, sull’immagine viene poi applicata una correzione dell’esposizione e un filtro antirumore pesantissimo che appiattisce ogni dettaglio. Apparentemente è un problema software perché non ho mai visto altri Redmi/Xiaomi/Poco comportarsi così, però poi il risultato finale è una foto esposta correttamente ma bassa qualità, il ché mi fa venire il dubbio che sia un processo voluto.
Comunque sia la considerazione non cambia, bene di giorno e male di notte. I selfie sono invece buoni, con tanti effetti di miglioramento a disposizione dell’utente.
Video molto scarsi in 4K, sufficienti se si rimane con il FullHD a 30 fps. Dopo l’ultimo grande aggiornamento finalmente funziona l’autofocus in video, seppur rimanga molto lento e si necessiti di soggetti fermi.
IN CONCLUSIONE
Redmi Note 10 viene proposto nei tagli di memoria 4+64 GB e 4+128 GB, a 199 e 229 Euro di listino. Sicuramente un ottimo punto di parenza per uno smartphone che globalmente nell’utilizzo quotidiano riesce a dare tutto ciò di cui un utente standard ha bisogno.
Ve lo consiglio a mani basse? No, non tanto perché non sia un validissimo prodotto, ma perché nell’intorno dei 200 Euro c’è un affollamento da record, anche senza uscire dall’ala di Xiaomi. Le alternative non mancano per cui, pur rimanendo un ottimo prodotto, con la stessa spesa potreste portarvi anche altro di ugualmente valido. Due esempi su tutti Redmi Note 10 5G e Redmi Note 10S, che sono stati resi da poco disponibili su Amazon e già in offerta.
Redmi Note 10
VIDEO
[embedded content]