Un paio di mesi fa ho avuto a che fare per qualche giorno con lo Xiaomi Redmi Note 8 Pro (di cui trovate la recensione sul sito) e, ignaro del fatto che più avanti Xiaomi avrebbe portato sul mercato anche questo Redmi Note 8T (visto in anteprima ad inizio novembre), l’avevo definito come l’erede di Redmi Note 7. In realtà non è così, nonostante l’ottimo rapporto prezzo-prestazioni, infatti, Note 8 Pro si colloca comunque in una fascia di mercato leggermente più alta, offrendo soluzioni stilistiche e non solo abbastanza diverse da quelle del modello di inizio anno.
Ben differente invece il discorso relativo a Redmi Note 8T che è da pochissimo arrivato sul mercato posizionato poco sopra il listino di Redmi Note 7 al lancio e destinato probabilmente a raccoglierne l’effettiva eredità in Italia e non solo. Lo sto usando, o meglio maltrattando, da qualche giorno come mio smartphone e in questa recensione vi racconto cosa ne penso.
COSTRUITO BENE MA OCCHIO AL GRADINO!
Visto da dietro questo Redmi Note 8T prende effettivamente molta più ispirazione da Redmi Note 7 rispetto alla versione Pro. La back cover, realizzata con un pannello di vetro, non è convessa e le fotocamere sono poste nell’angolo in alto a sinistra, esattamente come era sul modello precedente. E, proprio come sul suo predecessore, sporgono abbastanza rispetto al resto della scocca.
Siamo nell’ordine dei 3-4 mm e questa specifica ha un paio di conseguenze negative. Con questa conformazione, infatti, proprio il blocco delle fotocamere è la prima parte dello smartphone a toccare il piano di appoggio. Dettaglio non di poco conto che porta a due conseguenze. La prima è l’alta possibilità di graffiare le lenti, la seconda è invece l’instabilità durante l’utilizzo quando appoggiato su un piano. Fortunatamente in confezione troviamo una cover in silicone pressofuso che offre un piccolo ulteriore scalino proprio in prossimità delle fotocamere e permette di limitare entrambe le problematiche.
Per il resto non possiamo muovere davvero nessuna altra critica. Lo smartphone è ben realizzato, assemblato con cura e appare solito quando lo teniamo in mano. La cornice è realizzata in plastica ma come abbiamo già detto in altre occasioni non è per forza di cose un male; specialmente se è una plastica rigida come questa che, grazie anche alla verniciatura cromata, appare molto simile ad un inserto in materiale metallico.
Su questa cornice trovano posto la USB Type C, il jack per le cuffie, sensore a infrarossi, microfoni per le chiamate e la soppressione dei rumori, tasti di accensione e controllo del volume, carrellino per la SIM e speaker. Due note su questa dotazione: la prima riguarda lo slot per la SIM, che permette di inserire due schede SIM in formato Nano e la Micro SD contemporaneamente, la seconda invece per lo speaker, che è mono ma riproduce un audio con un buon volume e una discreta qualità sia nella riproduzione di contenuti che in vivavoce. La capsula auricolare è invece inserita sopra la fotocamera frontale e garantisce buone prestazioni in tutte le situazioni.
Osservando poi lo smartphone frontalmente notiamo altri due elementi molto importanti. Il primo è il piccolo notch nella parte alta del display che non interferisce in maniera importante nell’utilizzo di tutti i giorni. Il secondo è invece il cosiddetto mento che esteticamente ancora non riesco a digerire del tutto ma che ho imparato ad apprezzare dal punto di vista dell’ergonomia. Questo spazio “vuoto” sotto al display permette infatti di alzare di qualche mm tutti gli elementi dell’interfaccia e di impugnare lo smartphone un pochino più in alto centrandone meglio il baricentro nella mano.
Insomma, non è uno smartphone piccolo ma grazie a questo espediente il peso e le dimensioni sono ben distribuiti e alla fine si maneggia bene anche con una sola mano.
4+1 FOTOCAMERE PER TUTTE LE SITUAZIONI
Come ormai accade da qualche tempo Xiaomi ha posto particolare attenzione in fase di lancio al comparto fotocamere di questo Redmi Note 8T che è formato da ben 4 moduli nella parte posteriore più una fotocamera frontale. Tutte e 4 le fotocamere presenti sul retro hanno caratteristiche e funzioni differenti e contribuiscono a rendere questo comparto estremamente versatile; ovviamente con le dovute accortezze e limiti del caso.
Anzitutto un breve riassunto di quello che troviamo inserito in questo ampio semaforo. Si parte con un sensore da 48 megapixel Samsung con lente standard e apertura f/1.8, a seguire abbiamo una fotocamera grandangolare con sensore da 8 megapixel, un modulo dedicato alla raccolta di informazioni sulla profondità di campo con sensore da 2 megapixel e un’altro sensore da 2 megapixel con lente macro. Insomma ce ne è davvero per tutti i gusti.
Manca una lente zoom ma l’interfaccia permette comunque di scattare in maniera rapida con un ingrandimento 2x che si ottiene sostanzialmente croppando gli scatti della fotocamera principale a 48 megapixel. Il risultato sono delle foto a 12 megapixel senza sostanziale perdita di dettaglio.
La fotocamera principale svolge egregiamente il suo compito in presenza di un buon quantitativo di luce, come ormai del resto accade nella maggior parte dei casi anche con smartphone di fascia medio-bassa. La messa a fuoco è rapida, la gestione dei colori buona, il contrasto sufficiente e abbiamo anche un HDR abbastanza efficace. Questo modulo è anche l’unico che può sfruttare la modalità notte e proprio per questo motivo, in fin dei conti, riusciamo ad ottenere dei buoni scatti anche quando la luce scarseggia. Da segnalare che in modalità “Foto” anche con il sensore principale si scatta a 12 megapixel, per scattare a 48 megapixel bisogna semplicemente passare alla modalità 48MP selezionandola direttamente dall’interfaccia.
Passiamo quindi alla grandangolare che, pur con una risoluzione inferiore rispetto al modulo principale, riesce a garantire comunque buoni risultati quando siamo in presenza di un ambiente ben illuminato. Quando invece la luce scarseggia ecco comparire tutti i limiti di una lente poco luminosa e di un sensore di piccole dimensioni (non mi riferisco alla risoluzione ma alla misura dei pixel). Già in situazioni di penombra si intravede del rumore di fondo e le alte luci non sono gestite come dovrebbero. Se non siete obbligati ad utilizzarla per questioni di inquadratura il mio consiglio è quello di limitarne l’utilizzo alle condizioni di luce ottimale.
E chiudo parlando della macro che è sicuramente la più curiosa delle soluzioni citate fino ad ora. Il sensore è anche qui piccolo e la lente poco luminosa; per le foto con poca luce vale quindi lo stesso discorso fatto sopra per la grandangolare. In condizioni di buona luminosità, tuttavia, potete sbizzarrirvi a fotografare dettagli con una messa a fuoco che riesce a fare il suo lavoro anche a meno di 2 cm di distanza permettendovi di ottenere scatti sicuramente particolari e inediti.
E veniamo alla fotocamera frontale, una 13 megapixel con lente con apertura f/2.0 che scatta foto di buona qualità nella maggior parte delle situazioni mantenendo un dettaglio discreto e permettendo all’utente di sbizzarrirsi con tutta una serie di funzioni pensate appositamente per la condivisione dei contenuti sui social network.
[embedded content]
Chiudiamo quindi il capitolo fotocamere parlando dei video. La risoluzione massima alla quale è possibile riprendere clip è 4K 30fps. Manca la stabilizzazione ottica ma abbiamo una stabilizzazione elettronica che funziona discretamente soprattutto in fullHD a 60fps quando la maggiore fluidità delle riprese aiuta ad aumentare la sensazione di stabilità dei fotogrammi. Bene la velocità di messa a fuoco e di regolazione dell’esposizione ma carente la gamma dinamica, che porta spesso a bruciare alte e/o basse luci.
DISPLAY IPS DI BUONA QUALITA’
Il pannello di questo Redmi Note 8T è un IPS da 6.3 pollici di diagonale con risoluzione FullHD+. Si tratta di una unità di grandi dimensioni che permette di avere un’esperienza visiva estremamente appagante nella maggior parte delle situazioni. Certo non è un display AMOLED come quello che troviamo nei top di gamma ma se consideriamo la fascia di mercato nella quale ci troviamo credo proprio che difficilmente si possano trovare pannelli molto migliori.
La luminosità raggiunge al suo livello massimo le 430 cd/mq e, unita ad una profondità dei neri comunque discreta porta ad un rapporto di contrasto di circa 1300:1 che va benissimo per riuscire a leggere il display anche sotto la luce del sole senza paranoie. Ad impreziosire ulteriormente questi risultati c’è poi anche una copertura dello standard sRGB del 99.5% e una buona calibrazione dei colori.
Come possiamo osservare dai grafici qui riportati, infatti, i test svolti con la suite CalMAN e la nostra sonda Xrite mostrano un delta E medio di 1,5 per la scala di grigi e di 3.25 per i colori. In tutti e due i casi siamo molto vicini o addirittura sotto al valore della tolleranza, ovvero 3, che indica la soglia entro la quale l’occhio umano non percepisce differenze rispetto al riferimento
PRESTAZIONI DA FASCIA MEDIA
All’interno di questo Redmi Note 8T troviamo poi un processore Qualcomm Snapdragon 665 accompagnato da 3 o 4 GB di RAM a a seconda della versione scelta e 32 o 64 GB di storage. Non siamo riusciti a capire se si tratta di memorie UFS 2.0 un pochino lente o di eMMC 5.1 molto veloci, i valori di lettura e scrittura si aggirano comunque intorno ai 300 e 180 Mb/s. Il modello da 32 GB è sicuramente una base di partenza limitata e proprio a questo proposito ho voluto sottolineare come l’espansione della memoria tramite microSD non comprometta l’utilizzo di una seconda SIM e quindi il modello da 32 GB resti un’opzione anche per chi ha la necessità di utilizzare 2 numeri sullo stesso smartphone.
SPECIFICHE TECNICHE
- Display LCD da 6.3″ FHD+
- SoC Qualcomm Snapdragon 665:
- Batteria da 4000mAh con ricarica rapida a 18 W
- Jack audio, Wi-Fi, Bluetooth 4.2, infrarossi, NFC, dual Nano SIM e MicroSD
- OS: MIUI basata su Android 9 Pie
- Dimensioni: 158,3×75,3×8,35mm
- Peso: 190 g
- Fotocamera anteriore da 13MP
- Quadrupla fotocamera posteriore: 48+8++2+2MP
- Radio FM
- GPS/A-GPS/GLONASS/BeiDou
Il SoC è la naturale evoluzione di quello del modello di inizio 2019 con il quale condivide il numero di core e le frequenze modificando il processo produttivo, ora più ottimizzato e sostituendo la GPU con una più recente Adreno 610. Questi cambiamenti ci permettono di mantenere una esperienza d’uso soddisfacente nella maggior parte delle situazioni. Se utilizzate abitualmente smartphone top di gamma, sicuramente noterete delle differenze nella reattività ma nulla che comprometta l’utilizzo del dispositivo. Vi occorre solo un pochino di pazienza in più nei caricamenti delle applicazioni e delle pagine web, specialmente quelle molto pesanti.
Non è un gaming phone ma potete comunque giocare ai titoli più recenti presenti sul Play Store che ovviamente scaleranno risoluzione e magari scenderanno a qualche compromesso per quanto riguarda i dettagli ma resteranno comunque usabili.
Bene infine la ricezione sia sotto rete dati che quando siamo collegati al WiFi. Il modem aggancia le reti velocemente e difficilmente perde il segnale, anche nelle situazioni più complicate. Stesso discorso per il GPS; la navigazione è una delle funzioni che uso di più degli smartphone e non ho mai riscontrato problemi.
MIUI E AUTONOMIA
Il sistema operativo è ovviamente Android, purtroppo ancora in versione 9 Pie. Per uno smartphone lanciato a novembre 2019 mi sarei aspettato di vedere già l’ultima versione del sistema operativo di Google installata alla prima accensione e invece bisognerà aspettare l’aggiornamento che, speriamo, arriverà nei prossimi mesi. Di conseguenza anche l’interfaccia utente non è nella sua release più recente. Parliamo ancora della MIUI 10.3.5 in versione Global che resta comunque una buona alternativa ma non può godere delle modifiche apportate con l’ultimo restyling.
E chiudo parlandovi di autonomia. La batteria all’interno di questo Redmi Note 8T è da 4000 mAh; una capacità interessante per un prodotto che nonostante le dimensioni mantiene un peso di 190 grammi. Il risultato dell’adozione di questo modulo è una autonomia in grado di garantire una giornata di utilizzo intenso senza alcun problema. Con un uso moderato non è invece un problema coprire le 36 ore che ci consentono di arrivare alla fine del secondo giorno.
Il caricatore in confezione è da 18W e questo Redmi Note 8T supporta la ricarica rapida. Con l’alimentatore appena citato riusciamo a completare una ricarica, con smartphone in standby in circa un’ora e mezza.
CONSIDERAZIONI
Insomma tirando le somme come vi ho già detto inizialmente lui è il discendente più naturale di Redmi Note 7 del quale migliora alcuni aspetti come le fotocamere, il SoC e la presenza dell’NFC mantenendo la caratteristica più importante, ovvero un prezzo assolutamente abbordabile.
Ho apprezzato molto la versatilità del comparto fotografico che offre davvero soluzioni per tutte le necessità e la qualità del display che è perfettamente a suo agio in tutte le situazioni. Sicuramente positivo anche il fatto di avere un carrellino per la SIM in grado di ospitare due Nano SIM e una microSD contemporaneamante. E non posso infine non apprezzare anche il fatto che ci sia l’NFC che permette di effettuare pagamenti contactless ed è anche l’unica differenza rispetto al modello senza T.
Come detto inizialmente il prezzo si è alzato rispetto a Redmi Note 7 ma resta comunque molto buono considerando tutto quello che abbiamo detto sopra. Parliamo di 199 euro per la versione 3/32 disponibile su mi.com, Amazon (disponibilità 16 dicembre) e 229 per quella 4/64 che è esclusiva mi.com per la vendita online. Proprio in queste ore, però, in occasione del black friday, questi prezzi scendono a 179 e 199 euro, e credo proprio torneranno spesso a questi prezzi.
PRO E CONTRO
VOTO: 8
VIDEO
[embedded content]
(aggiornamento del 30 novembre 2019, ore 01:25)