Dopo aver visto la recensione di Galaxy S21 Ultra, oggi tocca al più piccolo della nuova gamma di smartphone del produttore Coreano. Samsung Galaxy S21 non ha certamente un compito facile in quanto, oltre ad una serie di piccoli minus rispetto al suo predecessore, deve dimostrare la bontà del nuovo Exynos 2100 che, su questo modello, deve fare la differenza per autonomia, temperature e piacevolezza di utilizzo quotidiano. Samsung ci sarà riuscita?
HARDWARE E DIFFERENZE CON S20
Partiamo subito diretti: Galaxy S21 non ha la MicroSD, non ha il caricatore in confezione e non ha il vetro nella parte posteriore della scocca, caratteristiche tutte presenti sul modello 2020. Differenze che sono evidenti ma che possono essere percepite in modo diverso dall’utilizzatore e potenziale acquirente. L’assenza della MicroSD, per esempio, diventa un male minore se guardiamo al modello con 256GB e anche con considerando la variante da 128GB non possiamo non tener conto che la velocità di accesso, lettura e scrittura delle memorie interne è notevolmente maggiore rispetto ad una scheda esterna.
L’assenza dell’alimentatore in confezione è poi mitigata sia da un messaggio green che ci viene venduto dal reparto marketing di queste azienda e dal fatto che comunque Amazon include il caricatore nel pacchetto di acquisto. Infine il Glastic, amato e odiato materiale che unisce la fibra di vetro al poliestere e che abbiamo visto anche su Note 20 lo scorso anno e su altri smartphone Samsung. Un materiale che ha i suoi pro se guardiamo alla robustezza generale di S21 che, oltre ad un assemblaggio comunque eccellente, se cade difficilmente vedrà incrinarsi la scocca posteriore essendo questa molto più resistente del vetro classico. Certo è che a fronte di quasi 900€ di listino, lo stesso vetro Victus dei fratelli maggiori non mi sarebbe dispiaciuto.
In mano S21 e S20 sono molto simili e le differenze qualitative si limitano alla sensazione di “freddo” che da il vetro posteriore e a poco altro. Nella versione Phantom Violet che ho in prova non posso non notare un “doppio bordo” intorno allo schermo, effetto che si crea nel momento in cui la cornice nera, molto sottile, si scontra con il frame metallico di color oro che racchiude il telefono. In nero probabilmente l’effetto sparisce come per S21 Ultra ma è un compromesso da accettare se si preferiscono i bordi piatti rispetto ad una curvatura che ha il vantaggio di rendere la cornice laterale praticamente invisibile.
Tra i dettagli che ho notato c’è sicuramente una grande attenzione agli allineamenti dei fori, griglie, microfoni e antenne. Piccolezze forse da Nerd ma che notano una cura nell’ingegnerizzazione del prodotto tipica di un top di gamma ovviamente. Tanti i “tagli” per le antenne che permettono allo smartphone di essere sempre perfetto nella ricezione dei vari segnali a prescindere dal modo in cui si impugna il prodotto.
Per il resto la scheda tecnica la trovate a seguire e non posso aggiungere nulla in questa parte che non sia quello che potete leggere nella lista.
SCHEDA TECNICA GALAXY S21
- display: Dynamic AMOLED 2X da 6,2″ FHD+ (2400×1080 pixel), Infinity-O, HDR10+, 421 ppi, refresh rate adattivo (48-120Hz), protezione occhi
- scocca: Gorilla Glass Victus + retro Glastic, frame in metallo AL7s10
- processore: Exynos 2100 (octa-core), 5nm
- memoria:
- 8GB di RAM LPDDR5
- 128o 256GB di memoria interna
- audio: speaker stereo AKG, Dolby Atmos
- resistenza acqua e polvere: certificazione IP68
- connettività: 5G SA/NSA Sub-6/mmWave, WiFi 6E, Bluetooth 5.0, USB-C, NFC, GPS, Galileo, Glonass, BeiDou – eSIM supportata
- sensore impronte digitali: ultrasonico, integrato nel display (1,7x volte più grande)
- batteria: 4.000mAh, ricarica 25W Super Fast Charging, 15W Fast Wireless Charging, Wireless PowerShare
- fotocamera anteriore: 10MP – Dual Pixel AF, FOV 80°, f/2,2, pixel da 1,22um
- fotocamere posteriori:
- 12MP – Dul Pixel AF, FOV 79°, F/1,8, OIS, pixel da 1,8um
- 12MP ultragrandangolare – FF, FOV 120°, F/2,2, pixel da 1,4um
- 64MP tele – PDAF, f/2,0, pixel da 0,8um, OIS, zoom ottico ibrido 3x
- Space Zoom 30x
- dimensioni e peso: 151,7 x 71,2 x 7,9 mm / 169g
- colorazioni: Phantom White, Phantom Grey, Phantom Pink, Phantom Violet
- OS: Android 11
- resistenza: IP68
Samsung Galaxy S21
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EXYNOS 2100, BATTERIA, RICEZIONE e TEMPERATURE
Prima di effettuare il test di S21 ho voluto provare per un paio di settimane S20 con la fortuna di avere a disposizione sia la variante Exynos sia quella Snapdragon, entrambe aggiornate alla One UI 3.0. Come sappiamo le differenze prestazionali ci sono state lo scorso anno e la One UI 3.0 ha migliorato sensibilmente entrambi gli smartphone lasciando però inalterate le discrepanze tra i due prodotti.
Il mio approccio a Galaxy S21 è stato quindi volutamente cauto e nei giorni di test ho fatto particolare attenzione a tutti quegli aspetti che non avevano convinto su S20. Il risultato è quello che in molti speravano anche se in conclusione di questa recensione vi darò un consiglio “diverso”.
- BATTERIA: l’autonomia è finalmente in linea con la tipologia di prodotto. 4000mAh non sono considerabili tanti oggi ma i 169 grammi permettono di avere un prodotto leggero e comodo da usare. La giornata si chiude senza reali problemi con 15 ore di utilizzo medio per 4 ore abbondanti di schermo acceso. In uno normale si fanno le 18 ore con 5 ore di schermo soprattutto se guardate video che permettono allo smartphone di consumare poco ma aumentano sensibilmente le ore di schermo acceso nel contatore. Unico neo la velocità di ricarica che, per quanto non sia lenta, non è comunque rapidissima e per una ricarica completa si passa l’ora e mezzo.
- TEMPERATURE: il processo produttivo a 5nm dell’Exynos 2100 e il miglioramento della One UI 3.1 hanno eliminato quella spiacevole sensazione di calore. Noi recensori abbiamo una sorta di benchmark iniziale che riguarda la prima ora di utilizzo e configurazione dello smartphone. In questa fase infatti non solo il telefono viene sfruttato al massimo, ma scarica una quantità di dati, contenuti e programmi enorme e viene utilizzato continuativamente senza pausa per poterlo “settare” a nostra immagine e somiglianza. In genere è questo, insieme al gaming prolungato, il momento in cui si raggiungono le temperature maggiori. Su S21, in entrambi i casi, non ho percepito nessun cambio significativo di temperatura e non ho avvertito un calore che possa essere considerato anomalo. Dunque ottimo lavoro finalmente!
- RICEZIONE: Samsung ci ha sempre abituati bene a livello di connettività e connessioni. S21 riesce a fare ancora meglio del suo predecessore non solo integrando ulteriori step tecnologici per il Wi-Fi e il Bluetooth, ma portando anche in Italia un 5G completo e in grado di supportare tutte le reti che sono previste nel nostro paese da qui ai prossimi 5 anni almeno. Inoltre non viene sacrificato lo slot fisico dual SIM e la possibilità di una eSIM è comunque presente. Nulla da dire su GPS, stabilità segnale di rete, gestione del tethering e di tutte le opzioni possibile, passando dai pagamenti contactless al bluetooth connesso ad Android Auto (provato su 500 elettrica) o altro ancora.
ESPERIENZA QUOTIDIANA
Morbidezza, non c’è altra parola che possa descrivere la piacevolezza di utilizzo di questi nuovi S21. Parlo al plurale proprio perchè tutti i Galaxy S21 danno lo stesso feedback all’utilizzatore e dunque un’esperienza che ogni giorno migliora e rende davvero godibile questa nuova gamma di smartphone Samsung.
I meriti sono vari e sicuramente ci metto anche la nuova One UI 3.1 che porta non solo Android 11, ma una diversa gestione dei processi, della RAM e del sistema in generale. Tutto è davvero super fluido, veloce, reattivo, immediato e non solo nell’apertura della applicazioni, ma anche nella gestione delle stesse, nell’utilizzo del multitasking e nel passaggio tra i 4/5 programmi che utilizziamo quasi sempre quanto prendiamo in mano uno smartphone.
A questo si aggiunge un refresh rate dinamico che passa dai 48Hz ai 120Hz a seconda dell’applicazione e del tipo di contenuto che viene visualizzato. Una caratteristica che permette di risparmiare batteria sfruttando al tempo stesso le nuove animazioni di Android 11 e una rinnovata fluidità di tutto il sistema.
Intendiamoci, in tutto questo non voglio dire che S20 sia un trattore e S21 una Ferrari, l’esperienza su smartphone top di gamma è ormai eccellente da almeno 2 anni e le differenze tra le generazioni sono sempre più limitate, ma sono qui piccoli dettagli e il connubio hardware e software che fanno la differenza.
In tutto questo non possono poi non parlare di Ecosistema e di strategia vincente da parte di Samsung. Avere un approccio alla Apple, prendere il buono che il principale competitor ha realizzato negli anni, farlo proprio e portarlo all’interno di un sistema operativo aperto e molto più personalizzabile è una strategia che non può che essere vincente.
Nell’ultimo anno tra Fold 2, S20, Tablet S7+, cuffie Buds in varie declinazioni e TV che utilizzo in casa, ho potuto toccare con mano il passo in avanti e l’accelerazione che Samsung ha dato al suo ecosistema. Non solo cose “banali” come il Game Pass della mia Xbox che appare sul mio S21, ma una interconnessione tra i prodotti che riesce a superare anche Apple in alcuni aspetti. DeX Wireless in primis, la possibilità di sfruttare i servizi Microsoft e l’accordo con Samsung che permette una maggior integrazione nel sistema e, cosa forse sottovalutata, il Samsung Cloud che con 15GB di piano base gratuito, consente una sincronizzazione davvero eccellente e che ha un potenziale enorme visto il continuo sviluppo evidente che sta avendo cross device dell’azienda.
Insomma, il solito super Android con steroidi che può vantare la migliore personalizzazione sul mercato, una serie di applicazioni proprietarie di livello e un set di personalizzazioni uniche nel settore mobile oltre ad un sistema operativo aperto che permette di avere uno smartphone a propria immagine e somiglianza. Certo, tante cose non le userete mai ma il fatto che ci siano e non diano fastidio e che magari impiegherete mesi prima di conoscerle e scoprirle, non è certamente in male.
DISPLAY, AUDIO e VIBRAZIONE
Siamo abituati a display con tecnologia Oled da anni su smartphone e Samsung da sempre eccelle in questo settore. S21 non fa eccezione e sebbene la risoluzione massima sia comunque FullHD+, il sistema di adattamento automatico del Refresh Rate e la luminosità eccezionale del pannello, rendono Galaxy S21 migliore di S20 anche sotto questo aspetto.
Come detto nel video inoltre, il lettore di impronte sotto al vetro adesso non solo è fisicamente più grande, ma rapidissimo, oserei dire fulmineo e soprattutto non sbaglia mai un colpo. Una manna in questo momento storico dove le mascherine rendono il riconoscimento del volto praticamente inutilizzabile.
Altra ottima cosa del display è il trattamento oleofobico. Sottolineando che abbiamo tolto la pellicola pre-applicata per controllare la qualità del pannello, il vetro non raccoglie praticamente ditate e, qualora ne doveste vedere qualcuna, queste andranno via semplicemente inserendolo in tasca. Bene anche l’assenza dei bordi curve ed eccellente la scorrevolezza al tocco e la risposta del touch screen. Insomma abbiamo un top gamma tra le mani e quello che si si aspetta viene fatto correttamente.
Vibrazione e audio sono poi strettamente collegati al “display”. La vibrazione aptica infatti, permette di avere una risposta al tocco molto piacevole con feedback secchi, precisi e modulati a seconda di quello che state facendo. La One UI 3.1 ha migliorato anche lato software questa gestione e il risultato che si ottiene è davvero notevole.
Discorso analogo per l’audio che sfrutta una cassa inferiore classica e la capsula auricolare come rafforzativo. Si tratta di una soluzione non nuova ma Samsung ha ingegnerizzato davvero bene la parte dello schermo superiore e l’audio non solo è alto e pulito anche tramite capsula, ma è davvero difficile attenuarlo coprendo la parte superiore del telefono con un dito o semplicemente appoggiandolo. Discorso che vale sia per il vivavoce stereo sia per i contenuti multimediali.
FOTOCAMERA
Scelta conservativa, la frase più a fuoco per S21 dal punto di vista fotografico. I sensori, o meglio le potenzialità espresse dal numero di megapixel di S21 sono le stesse di S20:
- fotocamera anteriore: 10MP – Dual Pixel AF, FOV 80°, f/2,2, pixel da 1,22um
- fotocamere posteriori:
- 12MP – Dul Pixel AF, FOV 79°, F/1,8, OIS, pixel da 1,8um
- 12MP ultragrandangolare – FF, FOV 120°, F/2,2, pixel da 1,4um
- 64MP tele – PDAF, f/2,0, pixel da 0,8um, OIS, zoom ottico ibrido 3x
- Space Zoom 30x
Quello che cambia è pero la rapidità dell’interfaccia, di scatto, di elaborazione delle foto e dei video e la piacevolezza nell’uso quotidiano di questo reparto. Il punta e scatta è sempre preciso con l’unico limite della zoom che con soggetti in movimento ha un certo effetto scia (cosa che non accade con le altre due ottiche).
La qualità è davvero ottima con una gestione dei colori che, si, tende a saturare un pelo tutta la scena ma la rende anche più ricca a livello cromatico e, personalmente, non la trovo una scelta sbagliata, anzi. Notevole anche la definizione che si ottiene facendo un crop delle foto con tutti i sensori: i dettagli catturati infatti sono notevoli e non si ha un effetto acquerello troppo marcato anche con zoom spinti o in condizioni di illuminazione non eccezionale.
Di notte invece la questione cambia molto. Se da un lato la modalità notturna aiuta e le foto non sembrano scattate comunque in pieno giorno, dall’altro il limite di questi sensori cosi piccoli è sempre presente: effetto acquerello a zoom elevati, gestione delle fonti di luce forti che mette in crisi l’elaborazione e l’AI e in generale una qualità che, pur rimanendo buona in assoluto, non fa miracoli rispetto alla precedente generazione, grandangolare inclusa.
I video sono un altro elemento che convince ma non esprime il massimo potenziale visto ad oggi. Da un lato il 4K a 60fps è molto buono, dall’altro la stabilizzazione permessa in FHD a 60fps è su un livello decisamente superiore. Non manca l’8K a 24fps e in tutti i casi la qualità dei file e la gamma cromatica sono assolutamente approvati anche in condizioni di luce non semplici.
Rimane veramente buona la cattura della voce e dell’audio ad ogni risoluzione ma per la stabilizzazione si potrebbe fare un passo in più, magari anche lato software senza limitazioni in 4K a 60fps.
CONCLUSIONI
Siamo arrivati alle conclusioni e quest’anno posso tranquillamente dire che S21 può essere uno smartphone da consigliare senza riserve particolari al netto dei dati hardware oggettivi elencati in questa recensione. Samsung vuole differenziare la sua proposta e il Glastic lo posso comprendere su questo modello ma allo stesso tempo devo criticare leggermente la scelta legata al comparto fotografico un po’ troppo conservativa. Va però detto che oggi dal punto di vista tecnologico, non si sta muovendo molto in questo campo e l’espressione massima Samsung l’ha inserita su S21 Ultra andando ad accontentare quella fetta di utenti che non vogliono compromessi su foto e video.
Prime di chiudere però un’ultima riflessione che non toglie appeal ad S21: considerando le dimensioni non particolarmente diverse di S21 Plus, ha senso davvero rinunciare a 800mAh di batteria in più per pochi mm e grammi? E ancora, se il portafoglio non vuole essere troppo “minacciato”, un Galaxy S20 FE 5G potrebbe o no essere il compromesso quasi perfetto tra S21 ed S21 Plus? A voi le risposte nei commenti.
VOTO 8.8
VIDEO
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(aggiornamento del 23 gennaio 2021, ore 21:28)