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18.08.2021 In android, Samsung, Tecnologia

Recensione Samsung Galaxy Z Flip 3, parola d’ordine: stile!

Gli smartphone pieghevoli negli ultimi 2 anni sono stati per lo più un oggetto del desiderio irraggiungibile, con prezzi esorbitanti e un’affidabilità tutta da verificare. Normale che sia stato così, come per tutte le nuove tecnologie bisogna dare tempo al tempo. Ecco, con Galaxy Z Flip 3, Samsung ha lanciato un messaggio chiarissimo: il tempo dei pieghevoli è arrivato.

Il nuovo gioiellino coreano incorpora specifiche da top di gamma, un design ben riuscito, un’ottima qualità costruttiva (è anche resistente all’acqua) e quello stile nostalgico degli smartphone a conchiglia, rivisto in salsa ultra moderna. Soprattutto però arriva a un prezzo di 1099 euro (che diventano poi 999 euro in preordine con ritiro dell’usato) che significa partire da un livello accettabile, per arrivare alla portata di una vasta platea dopo qualche mese di fisiologico calo di prezzo.

INDICE

HA SENSO UN PIEGHEVOLE?

Parto con una domanda piuttosto complessa, alla quale sarebbe un grosso errore rispondere in maniera sbrigativa. Perché dire smartphone pieghevole vuol dire tutto e niente. Facendo un paragone automobilistico sarebbe come chiedere se ha senso acquistare un’auto ibrida (forse, dipende quale, plug-in, mild-hybrid, full-hybrid, utilitaria, SUV, sportiva?).

Per i pieghevoli bisogna distinguere due casi: FLIP e FOLD, ovvero smartphone di dimensioni normali che si richiudono a conchiglia con una piega orizzontale, oppure smartphone di grandi dimensioni, più vicini ai tablet, che si richiudono verticalmente per diventare grandi come uno smartphone tradizionale.

Sempre di pieghevoli si tratta ma per capire se può aver senso acquistarne uno, ci si trova di fronte a pro e i contro molto diversi. Sul concetto di FOLD risponderà Niccolò all’interno della recensione del nuovo arrivato Samsung Galaxy Z Fold 3, ma i vantaggi che porta quel formato sono piuttosto evidenti: schermo di dimensioni più che generose che si ripiega per essere trasportato più agevolmente.

Sul FLIP invece entrano in gioco fattori diversi, molto meno evidenti e meno pratici. Ho cercato di chiarirmi le idee provando questo Z Flip 3 per qualche giorno e ho essenzialmente capito che si tratta di una questione soggettiva, con un giudizio tecnico piuttosto semplice e uno di “pancia” che necessariamente prende il sopravvento.

IL SUCCO DEL DISCORSO

Arrivando al punto, negli ultimi giorni mi sono fatto l’idea che Samsung Galaxy Z Flip 3 sia fondamentalmente uno smartphone normale, con tanti aspetti positivi e qualcosa da migliorare, come tutti, con questa possibilità di piegarsi che nel quotidiano aggiunge davvero poco a livello pratico, ma tanto a livello di stile.

A scanso di fraintendimenti: per qualcuno le dimensioni di Z 3 Flip da chiuso possono essere un dato fondamentale, oppure il fatto che richiudendosi diventi immediatamente un prodotto più resistente a eventuali urti una caratteristica imprescindibile, ma credo che per la stragrande maggioranza degli utenti, la piega orizzontale sia essenzialmente una questione di stile, di design distintivo.

Con questo non voglio in alcun modo sminuire il prodotto, anche perché negli ultimi anni un po’ tutti gli smartphone di fascia alta funzionano bene e non soffrono (a parte qualche rarissimo caso) di problematiche importanti, per cui spesso l’unica reale motivazione per scegliere uno anziché l’altro è proprio lo stile, i tratti distintivi, i materiali, il design e Samsung Galaxy Z Flip 3 di stile ne ha da vendere.

IL GRAN LAVORO DI SAMSUNG

Voglio richiamare la vostra attenzione su una considerazione: quel che ho scritto poc’anzi non è affatto banale e scontato e i punti salienti sono due:

  1. Il prezzo: 1099 euro, che poi son già 999 euro e nei prossimi mesi scenderanno ancora. Il fatto che si riassuma tutto in una questione di stile è merito del lavoro fatto da Samsung sul prezzo. Perché appena 12 mesi fa lo stile c’era ma il principale argomento era “lo sfizio”. A 1400 euro un pieghevole FLIP si sceglie per togliersi lo sfizio, a 1000 lo si sceglie perché piace rispetto a un prodotto “classico” di pari prezzo.
  2. Funziona come uno smartphone di fascia alta: e non è poco se considerate che tecnicamente siamo di fronte ad un display pieghevole e ad un formato che impone di ripensare l’ingegnerizzazione degli smartphone tradizionali.

Samsung quindi ha fatto un gran lavoro, dimostrando tutto il suo know-how per arrivare a realizzare un pieghevole ben rifinito, ben funzionante e con pochissime lacune tecniche, capace di giocarsela alla pari con uno smartphone tradizionale.

Galaxy S21 Plus o Galaxy Z Flip 3? Si può scegliere semplicemente quello che piace di più e non è cosa da poco.

DESIGN E QUALITÀ COSTRUTTIVA

Il design è moderno, elegante, con la parte frontale bicolore grazie a un vetro lucido oscurato posizionato davanti al display esterno. Qui le diverse colorazioni creano combinazioni anche molto diverse, ad esempio nel nero c’è un bel contrasto tra vetro della scocca opaco e vetro del display lucido.

Posteriormente di nuovo vetro Gorilla Glass Victus, che insieme al frame in allumino rende la qualità costruttiva e percepita decisamente elevata. A testimonianza delle ottime sensazioni iniziali c’è anche la certificazione IPX8, che lo rende resistente alle infiltrazioni di acqua (ma non alla polvere).

Le dimensioni si sono ridotte appena rispetto alla scorsa generazione, lo smartphone però in mano è più sottile, leggero e facile da impugnare.

La cerniera è rigida e permette di posizionare le due parti su diverse angolazioni, si muove con fluidità e comunica grande solidità. Sulla terza generazione del flip è completamente sigillata e mette al riparo da spiacevoli inconvenienti, la piega dello schermo interno invece è sempre presente, visivamente non cambia nulla rispetto al passato.

In parte però l’impressione di un display “plasticoso” è attenuata da una nuova pellicola protettiva non removibile, più resistente e sottile, che simula in modo migliore l’effetto di un vero vetro. E’ migliorata leggermente la repellenza alle impronte digitali così come i riflessi.

Insomma, non è certo una rivoluzione ma globalmente dal punto di vista della costruzione e della qualità percepita c’è stato un bel miglioramento rispetto al Galaxy Z Flip del 2020.

Spendo ancora due parole per la protezione del telefono tramite cover: si può stare tranquilli perché in commercio ce ne sono già diverse, noi abbiamo utilizzato questi due modelli di Spiegen e sono ottime.

SCHEDA TECNICA

Galaxy Z Flip 3 è tecnicamente un affinamento a 360 gradi della precedente generazione. Il concetto di pieghevole è sempre lo stesso e anche il primo impatto non sembra così differente.

Alcuni comparti, come quello fotografico, sono rimasti esattamente come prima, l’hardware è stato aggiornato, altri comparti sono stati nettamente migliorati come il display esterno e la qualità costruttiva.

SCHEDA TECNICA

  • display:
    • principale: Infinity Flex Dynamic AMOLED 2x 6,7″ 2640×1080, 425 ppi, 500 nit, refresh rate adattivo fino a 120 Hz
    • esterno: Super AMOLED 1,9″ 260×512, 302 ppi, 935 nit
  • processore: octa-core 5nm 64-bit (1x 2,84 GHz + 3x 2,4 GHz + 4x 1,8 GHz)
  • memoria:
    • 8 GB di RAM LPDDR5
    • 128/256 GB interna UFS 3.1
  • resistenza acqua: IPX8
  • OS: Android 11
  • sensore impronte: laterale
  • sblocco: impronte digitali, riconoscimento del volto
  • connettività: 5G SA/NSA, Sub6, WiFi 6, Bluetooth 5.1, USB-C, NFC, GPS, Glonass, BeiDou, QZSS
  • SIM: 1x nano SIM + eSIM (con 2 numeri funzionanti contemporaneamente)
  • audio: speaker stereo con tecnologia Dolby
  • sicurezza: Knox
  • fotocamere:
    • anteriore: 10 MP, f/2,4, pixel da 1,22 μm, FOV 80° – funzione Scatto Rapido con doppio clic su tasto accensione
    • posteriori:
    • 12 MP principale, Dual Pixel AF, OIS, f/1,8, pixel da 1,4 μm, FOV 78°
    • 12 MP ultra-grandangolare, f/2,2, pixel da 1,12 μm, FOV 123°
  • vetro super clear con Corning Gorilla Glass con DX, zoom digitale 10x, registrazione video HDR10+, Tracking AF
  • batteria: doppia da 3.300 mAh con ricarica rapida via cavo e wireless:
    • 15 W con cavo
    • 10 W wireless
    • 4,5 W inversa
  • altro: funzione Pannello modalità Flex, ottimizzazione app Microsoft Teams, modalità a doppio schermo di Microsoft Outlook, funzionalità Labs
  • dimensioni e peso:
    • chiuso: 72,2×86,4×15,9/17,1 mm
    • aperto: 72,2x166x6,9 mm
    • 183 g
  • colori: Cream, Green, Lavender, Phantom Black (esclusivi su sito Samsung: Gray, White, Pink)
  • in confezione: Galaxy Z Flip 3 5G, cavo dati, estrattore per SIM, guida rapida

Z Flip 3 si affida al potente Snapdragon 888, accompagnato da abbondante disponibilità di RAM e archiviazione (non espandibile), si tratta di un aggiornamento rispetto allo scorso anno e rappresenta il top di gamma tra i processori per dispositivi mobile.

Lo smartphone è sempre veloce, reattivo e permette agevolmente anche di giocare ai titoli più complessi. Il rovescio della medaglia sono temperature piuttosto elevate, sicuramente estremizzate dalla calura estiva, che si percepiscono nella parte esterna frontale della scocca, specialmente in corrispondenza del display esterno. Il surriscaldamento avviene quasi subito, appena si richiede allo smartphone più spinta.

Col senno di poi un processore di fascia media avrebbe permesso una migliore gestione termica ed energetica, senza grandi sacrifici lato prestazioni. Ma, giustamente direte voi, non sarebbe stata più la stessa cosa.

DISPLAY E MULTIMEDIA

Samsung non si è risparmiata sul display principale di Z Flip 3, si tratta di un Dynamic AMOLED 2X che arriva a 120 Hz, ovviamente flessibile.

La qualità è migliorata rispetto alla scorsa generazione, non solo sulla carta ma anche nella percezione dei nostri occhi. La luminosità arriva ad un picco di 1200 nit e la fluidità dei 120 Hz è sempre appagante. Insieme alla nuova pellicola protettiva meno riflettente, il nuovo display riesce ad essere più leggibile anche all’aperto sotto il sole, per quanto ci sia ancora una certa differenza rispetto ai classici schermi con vetro protettivo rigido.

La qualità del display in ogni caso è elevata, i colori sono ben tarati e si possono scegliere e personalizzare due profili colore (vivido e naturale), non manca il supporto HDR 10+. La multimedialità viene poi impreziosita dalla disponibilità di un audio stereo potente e profondo, un grande salto di qualità dalla prima generazione.

DISPLAY ESTERNO

Oltre al display principale pieghevole, Samsung ha migliorato il display “di servizio” esterno, ora da 1,9 pollici, Super AMOLED. Molto bello a vedersi, ospita una serie di funzionalità che permettono di usare lo smartphone anche da chiuso per alcune attività.

La visibilità e luminosità è sempre elevata e anzi, in alcuni frangenti (di notte) lo è persino troppo. Su questo display secondario si possono visualizzare le notifiche (ma non rispondere), si può avere un’anteprima di scatto e video e si possono aggiungere widget (controllo musica, calendario, timer, sveglia, meteo, Samsung Health, registrazione vocale. Il widget orologio è personalizzabile nel menù impostazioni scegliendo tra diversi temi preimpostati o anche crearne uno con una foto personale.

Il display secondario si può attivare automaticamente al ricevimento di una notifica, oppure manualmente con un doppio toppo o una pressione sul tasto power. Rimane acceso per 5 secondi e la durata di accensione non è personalizzabile.

AUTONOMIA

I 3300 mAh non promettono miracoli sulla carta e non li compiono sul campo. Ho fatto fatica ad arrivare a sera non appena ho iniziato a metterlo sotto stress, significa che se siete spesso incollati allo schermo per le più svariate attività (social, navigazione, foto ecc) verso sera dovrete dagli un piccolo boost di energia o rimarrete a secco.

D’altra parte il processore lo conosciamo, è tosto, i 120 Hz si pagano e lo schermo esterno è un piccolo faro, i conti purtroppo tornano. Per gli amanti delle statistiche siamo sulle 3 ore e 30 / 4 di display attivo, spalmate in circa 24 ore di operatività.

Piccola nota stonata: la ricarica avviene a massimo 15 watt, wireless a 10 watt. Valori piuttosto fuori dal tempo, anche se viste la capacità del modulo (diviso in due parti) i tempi di ricarica non sono enormi, poco più di 1 ora per il 100%.

ESPERIENZA D’USO

Ci vuole un po’ di tempo per abituarsi, ci vorrebbe ancor più tempo per parlarne in modo definitivo come si conviene a una recensione. Per questo la mia esperienza d’uso con Samsung Galaxy Z Flip 3 è più che altro frutto di prime impressioni dopo una settimana circa di utilizzo. Ci sarà però modo di riparlare di questo smartphone tra un po’, per chi lo vorrà.

Come ho anticipato nell’introduzione di questo pezzo, il giudizio su Z Flip 3 è tecnico e “di pancia” e sappiamo bene come questa seconda parte sia completamente soggettiva.

Dal punto di vista tecnico posso ribadire che Z Flip 3 funziona grossomodo come un altro top di gamma Samsung, come S21 per esempio. E’ affidabile dal punto di vista della parte telefonica, prende bene (ma non eccelle), tutto fila sempre liscio per qualunque cosa si decida di fare con lo smartphone. Dalla connettività alle prestazioni, produttività e svago, l’hardware e il software si muovono all’unisono per fornire sempre un’esperienza d’uso appagante e convincente.

A bordo di questo smartphone troviamo Android 11 e quanto prima verrà aggiornato alla nuova versione del robottino verde, la OneUI 3.1.1 è al gran completo, con tutte le funzioni classiche e le applicazioni preinstallate. Attenzione però, non c’è tutta la suite desktop Samsung DeX.

PIEGA E SPIEGA, PIEGA E SPIEGA

In ultima analisi, l’esperienza d’uso con questo smartphone ruota attorno alla possibilità di ripiegarlo su se stesso ed è qui che entra in gioco la preferenza personale, il gusto, la pancia. Ognuno farà le sue valutazioni, le ragioni per definirlo un pieghevole inutile e quelle per definirlo l’unico credibile sono alla pari, bisogna mettersi l’anima in pace.

Vi dico la mia, lo scorso anno ero stato critico con il Flip perché trovavo scomodo dover aprire lo smartphone ogni volta per qualunque operazione e anche solo per controllare le notifiche. Ora lo schermo esterno più grande sarà riuscito a cambiare il modo di utilizzare il prodotto?

In parte sì, in parte no. Purtroppo non è possibile interagire con le notifiche, rispondere banalmente, nemmeno con emoticon o risposte preimpostate e questo inevitabilmente tarpa un po’ le ali all’usabilità. E’ altrettanto vero però che già poter rispondere alle chiamate, scattare selfie con anteprima e leggere il testo della notifica ti permette di risparmiare un bel numero di apri/chiudi. Inoltre bisogna considerare che in ogni caso probabilmente si aprirebbe lo smartphone per rispondere, quantomeno per essere comodi nella digitazione.

Continuo a trovare un po’ scomodo dover aprire lo smartphone, è un gesto che probabilmente non baratterei con dimensioni un po’ più importanti in tasca, ma qui davvero alzo le mani e capisco benissimo chi la pensa diversamente.

Infine c’è un discorso di design, mentre lo scorso anno il Flip non mi aveva entusiasmato, trovo questa terza generazione davvero bella e originale, distintiva. Per cui sono disposto a chiudere un occhio sui difetti insiti nella tecnologia, come la piega o il display plastico, questi sì, li accetto volentieri per avere in mano uno smartphone così particolare.

FOTO E VIDEO

Samsung Galaxy Z Flip 3 dispone di un modulo fotografico piuttosto basilare, ci sono due fotocamere posteriori (standard e ultrawide) e sono le stesse dello scorso anno, entrambe da 12 MP, già viste su moltissimi smartphone di fascia alta Samsung negli ultimi 3 anni. Anche la fotocamera frontale da 10 MP non è stata toccata dalla precedente generazione.

Le foto vengono bene in tutte le condizioni, come già detto in altre occasioni questa base tecnica è super affidabile e difficilmente vi deluderà. Manca un teleobiettivo, peccato, e manca anche un sensore più grande o comunque più avanzato. Possiamo dire tranquillamente che Z Flip 3 faccia ottime foto ma non siamo certo ai livelli di alcuni top smartphone usciti negli ultimi mesi, Galaxy S21 Ultra per rimanere in casa.

Paradossalmente la curiosità è che Z Flip 3 è forse uno dei pochissimi smartphone in commercio senza un camera bump, ovvero la mattonella e probabilmente è anche per un fattore estetico che Samsung ha deciso di non equipaggiarlo con fotocamere più avanzate.

Selfie e video sono all’altezza della situazione, le clip si possono realizzare fino alla risoluzione 4K a 60 fps.

IN CONCLUSIONE

Samsung Galaxy Z Flip 3 viene proposto a partire da 1099 euro (taglio di memoria 8/128 GB). Fino al 26 agosto sarà in preordine con alcuni vantaggi tra cui sconto immediato di 100 euro (con ritiro dell’usato), 1 anno di copertura Samsung Care, fino a 450 euro di supervalutazione usato.

Mai come per questo prodotto il giudizio porta con sé una buona dose di soggettività, perché Z Flip 3 funziona bene, ha tanti pregi e anche qualche difetto ma soprattutto deve piacere. Personalmente mi sento di promuoverlo quasi a pieni voti, solo l’autonomia è un aspetto oggettivamente problematico, ma in tutto il resto cambierei davvero poco.

Son sempre stato un po’ scettico sui pieghevoli ma devo ammettere che questa volta Samsung è riuscita a stuzzicarmi e credo proprio che il loro primo obiettivo fosse proprio quello, ossia invogliare i clienti a gettarsi nel mondo dei Galaxy Z.

VIDEO

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Articolo originale disponibile qui

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