Nel corso del 2025 vi ho raccontato più volte del mio amore per i dispositivi pieghevoli di tipo “Flip”. Una settimana fa ho recensito il Samsung Galaxy Z Fold 7, uno smartphone incredibile per molti fattori, tra i quali il prezzo, ma trovo quei “Fold” poco utili nella vita di tutti i giorni.
Parlando con pressoché tutte le persone che li provano e amano da anni, siamo giunti alla conclusione che Z Fold 7 è così comodo nell’essere utilizzato da chiuso, poiché ricorda un classico smartphone, che quasi ci si dimentica che può essere aperto. Già, anche perché se non avete bisogno di affiancare due applicazioni o avere delle mappe enormi, non ci sono grandi benefici.
Parliamo di uno smartphone che passa dall’esser grande ad ancora più grande, e con quel formato a quadrato si perdono i benefici di avere un display più grande quando andiamo a visualizzare contenuti multimediali come film, con rapporto 24:9, su un display che è quasi 1:1, sprecando praticamente più di metà display che resta con delle bande nere.
Per tutti questi motivi mi sono sempre trovato più a mio agio, perché ricordiamolo si tratta sempre di gusti ed esperienze personali, con i “Flip“, compattissimi da chiusi e grandi come un classico smartphone da aperti. In questo 2025 vi ho raccontato i miei sei mesi con Xiaomi Mix Flip, dell’egregio Motorola Razr 60 Ultra e finalmente oggi posso parlarvi del nuovo Samsung Galaxy Z Flip 7.
Samsung crede in questo tipo di smartphone ormai da oltre cinque anni, dall’uscita del primo Galaxy Z Flip, che aveva all’esterno soltanto un micro display per le notifiche e poco altro. In pratica si iniziava ad avere la comodità di uno smartphone estremamente tascabile ma poi lo smartphone eravamo costretti ad utilizzarlo sempre da chiuso.
Soltanto con il passaggio al Galaxy Z Flip 5, nel 2023, siamo arrivati ad avere un display esterno utilizzabile per davvero con praticamente ogni app, per evitare ogni volta di aprire lo smartphone. Qui il concetto di “Flip Phone” è stato completamente rivoluzionato poiché iniziavamo ad avere, come per i “Fold”, uno smartphone utilizzabile in due modi totalmente differenti.
Nella sua recensione dedicata vi raccontavo proprio come per la prima volta, mentre ero in vacanza, avevo trovato incredibile il poter navigare con Maps a schermo chiuso, vedere qualche video o podcast ed infine rispondere ai messaggi con note vocali o con una mini-tastiera.
I GALAXY Z FLIP CHE HANNO MARCATO LA “STORIA” DI SAMSUNG.
Dal 2023 però quella macchina del progresso di Samsung si è inceppata, con un Galaxy Z Flip 6 con pochissime migliorie e paradossalmente anche dei passi indietro. Motorola con il Razr 50 Ultra aveva sdoganato il full screen sul display esterno, garantendo un supporto alle app su schermo esterno pressoché totale, ed inoltre anche l’autonomia, le fotocamere e le prestazioni miglioravano di netto, mentre su Samsung tali aspetti sembravano peggiorare.
Più volte ho provato a ri-mettere la SIM all’interno di Galaxy Z Flip 6 nel corso del 2024 e del 2025, ma ogni volta ero frenato anche soltanto dalle estreme temperature che raggiungeva quel telefono anche soltanto in fase di accensione. Si vedeva che era un prodotto uscito “tanto per“, non curato, e che Samsung stava chiaramente lavorando di nascosto per un qualcosa di molto differente, e decisamente migliore.
Prima di assistere alla presentazione ufficiale dei Samsung Galaxy Z Flip e Fold 7 non vi nego che ero quindi partito molto sfiduciato, ma anche incuriosito poiché i numeri “dispari” erano quelli più innovativi e che hanno cambiato un po’ le carte in tavola. Con poi uno Xiaomi Mix Flip e Motorola Razr 60 Ultra super agguerriti e con display esterni full screen ci si aspettava un passo avanti anche da Samsung.
Bene, oggi ve lo posso dire e sottoscriverlo, non solo Samsung ha fatto quel passo in avanti ma si è presa di nuovo il trono come “miglior pieghevole”. Sì, perché questo Samsung Galaxy Z Flip 7 ha un display esterno piatto e senza cornici, un nuovo formato molto più sensato e comodissimo, il peso è aumentato solo di 1 grammo, rimane la certificazione IP48, abbiamo delle colorazioni elegantissime, la batteria è aumentata e… L’EXYNOS 2500 È FANTASTICO!
Ci avreste mai creduto che passare da Snapdragon a Exynos sarebbe stata la chiave vincente? Ci avreste mai creduto a Samsung che riesce ad azzeccare un SoC e a produrlo per bene partendo dalla CPU e per finire al Modem? Io poco, ma questo Galaxy Z Flip 7 con il suo Exynos 2500 mi ha fatto ricredere, e sono felicissimo di ciò.
PERCHÈ DOVREMMO SOSTENERE I PROCESSORI EXYNOS?
Perché più competizione significa più innovazione. Se esistesse soltanto Qualcomm con i suoi Snapdragon non avremmo più progresso, ma una grande stagnazione, come infatti c’è sulla fascia media dove abbiamo lo Snapdragon 695 che ancora viene riproposto con l’ennesimo cambio di nome dopo oltre 4 anni di onorato servizio nella fascia bassa del mercato.
Samsung ad esempio è arrivata anche lei finalmente al processo produttivo di 3nm ma con alcune tecnologie presenti soltanto qui come i Transistor Gate All Around (GAA) anziché FinFET e il Fan-Out Wafer-Level Packaging (FOWLP), due tecnologie che mirano a sprecar meno energia, evitando dispersioni di corrente e allo stesso tempo meglio dissipare il calore, evitando di far scaldare il telefono. L’FOWLP evita anche di far viaggiare “le informazioni” troppo a lungo, rendendo quindi il processore più efficiente e meno energivoro.
Ora che Samsung ha svelato le sue carte siamo certi che vedremo nuove soluzioni, come i nuovi SoC top di gamma di Qualcomm, proprio con queste tecnologie. Se Samsung magari non le avesse sviluppate, non le avremmo viste neanche sulla concorrenza, perlomeno non così nel breve termine.
Se il vostro smartphone con SoC Snapdragon va benissimo è anche e soprattutto merito di Samsung, Mediatek e Apple, come lo stesso discorso può valere per le altre in relazione agli altri competitor!
Samsung Galaxy Z Flip 7 è uno smartphone costoso, ma se pensiamo ai grandi cambiamenti che ci sono stati e quanto è costoso produrre un chipset come l’Exynos 2500, beh non parliamo di uno smartphone caro. Ad oggi, senza considerare i mille coupon, codici sconto di Samsung Wallet, percentuali di sconto se si paga con Samsung Pay ed i vari trade-in, parliamo di 1279 euro per la variante 12/256GB, ma ad oggi sul Samsung Shop anche la variante 12/512GB costa 1279 euro.
Parliamo di prezzi in linea con i top di gamma classici usciti recentemente. Non sono pochi soldi, questo è chiaro a tutti, ma non è un prodotto caro, sovrapprezzato. Se riuscite a pagarlo anche la metà del suo prezzo attuale, con tutti gli incastri degli sconti, state facendo un grande affare.
Io lo comprerei ed utilizzerei, per me è il pieghevole perfetto, anzi quasi perfetto. Ho qualche appunto da fare: velocità di ricarica e qualche miglioria alle fotocamere. Ora ve ne parlo!
INDICE
- ESTETICA E DESIGN
- I DUE DISPLAY SI INGRANDISCONO!
- LE FOTOCAMERE.. POTEVANO ESSERE MIGLIORATE!
- SCHEDA TECNICA
- PRESTAZIONI E BATTERIA: SPAZIO AGLI EXYNOS
- ARRIVA CON ANDROID 16 E LA ONEUI 8.0
- CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI FINALI
ESTETICA E DESIGN
Samsung Galaxy Z Flip 7 riceve un trattamento estetico simile a Galaxy Z Fold 7: le dimensioni aumentano ma non il peso che qui sale di un solo grammo a fronte di una batteria ora da 4400mAh, un display ed un sistema di dissipazione più grande e dimensioni generali aumentate.
Anche per questo Z Flip 7 abbiamo una riduzione dello spessore, che ora lo porta ad essere il pieghevole di tipo “flip” più sottile in commercio: 6.5mm da aperto e 13.7mm da chiuso, rispetto ad esempio ai 7.2mm e 15.7mm del Razr 60 Ultra di Motorola.
Impossibile non mettere i due smartphone di fianco e facendolo notiamo come questo Z Flip 7 è molto più squadrato ed elegante, un elegante giovane rispetto alle colorazioni un po’ più signorili del Razr 60 Ultra come l’Alcantara o il vero legno. Qui oltre al nostro blu abbiamo anche un più frizzante rosa ed un menta esclusivo del Samsung Shop.
Le forme meno tondeggianti lo rendono probabilmente meno goffo ed anche la scelta di mettere l’unico logo Samsung nascosto nella cerniera è secondo me un grande punto a favore. Galaxy Z Flip è un dispositivo iconico e non ha bisogno di loghi e lettering per essere riconosciuto. In un mondo dove ormai chiunque abusa di tali soluzioni di marketing, la scelta di Samsung è una vera rarità.
Chi scrive è anche una persona che non ama mettere magliette e accessori con loghi, scritte ed immagini enormi in bella vista, apprezzo molto di più il minimalismo e la scelta di design magari in fattori diversi, con un occhio di riguardo in primis alla materia prima, e qui il vetro e l’armored aluminum utilizzati sono di alto livello. Più volte questo Z Flip 7 mi è caduto a terra ma senza mai riportare il minimo segno. Anche qui chiaramente potreste avere una idea totalmente opposta alla mia, l’estetica è soggettiva!
LA CERNIERA E LA PIEGA QUASI INVISIBILE
Non è soggettivo invece l’equilibrio dello smartphone che nelle sue due “metà” risulta piuttosto bilanciato. Benissimo poi il meccanismo di apertura, la cerniera, migliorata con quel sistema a goccia che vi ho già raccontato nella recensione di Galaxy Z Fold 7. Tale nuovo meccanismo dovrebbe permettere allo smartphone di resistere più a lungo a costanti aperture e chiusure, e su un flip ciò è ancor più importante che su un fold, dal momento che lo smartphone viene aperto molto più spesso!
Galaxy Z Flip 7 è anche lo smartphone con la piega meno visibile in commercio su smartphone flip, ma anche sui foldable in generale se escludiamo l’OPPO Find N5 che resta il campione da battere. Anche al tatto la presenza di tale piega è pressoché ininfluente, davvero un egregio lavoro di Samsung. Paradossalmente il Fold 7 ha una piega molto più vistosa.
I DUE DISPLAY SI INGRANDISCONO!
I due display di Galaxy Z Flip 7 lievitano in dimensioni: dai 6.7″ del display interno di Flip 6 passiamo ai 6.9″ attuali, ma con formato 21:9 anziché 22:9. Il display esterno passa da 3.4″ a 4.1″, un pannello quindi anche più grande di quello che troviamo sul Razr 60 Ultra, che tra l’altro ha molte più cornici attorno al display. Sul Samsung le cornici sono pressoché inesistenti. Un punto a favore del Motorola però c’è: Gorilla Glass Ceramic rispetto al Gorilla Glass Victus 2 del Galaxy Z Flip 7.
Parliamo però di qualità dei pannelli: entrambi ora sono AMOLED con 2600 Nit di picco e 120Hz di refresh rate massimo. Il display interno è anche LTPO, con refresh rate variabile 1-120Hz, mentre quello esterno non è LTPO. Motorola rimane l’unica a sfruttare quella tecnologia su entrambi i pannelli, per la felicità di chi ci utilizza l’AOD (Always On Display).
I pannelli montati sul Razr 60 Ultra hanno anche una risoluzione maggiore, soprattutto quello interno, ma questo dato ci racconta davvero poco, soprattutto quando poi il supporto all’HDR non viene esteso alle app di terze parti come Netflix. Samsung sulla carta ha un pannello con meno risoluzione, ma è decisamente più ottimizzato e anche su app come Netflix potete tirare fuori il meglio della qualità streaming.
Non ci sono poi molte impostazioni, ed è giusto così per non confondere troppo l’utente. Si possono scegliere dei colori meno vividi e sfruttare un sensore ambientale per tarare l’AWB del punto di bianco dei display. Parliamo di luminosità nel quotidiano perché i Samsung arrivano circa a 1400 Nit, non molto di più, e se utilizzati sotto un sole estivo dopo qualche minuto perdono luminosità e si assestano attorno agli 800 Nit, in base ai nostri test e rilevamenti.
DISPLAY ESTERNO PIU’ GRANDE.. PER PIU’ DIVERTIMENTO?
Ma ora che abbiamo un display esterno più grande… cosa ci facciamo? Nulla di diverso da prima, ma ora applicazioni come Google Maps sono sfruttabili al loro meglio, con una gran visibilità, o si possono scrivere messaggi di testo visualizzando anche cosa stiamo scrivendo!
Now Brief è integrato di stock nella schermata principale e con lo schermo più grande possiamo avere bellissime infografiche, come quella del riepilogo del sonno che pesca informazioni direttamente dal nostro wearable (sto sfruttando un Galaxy Watch 8).
LE FOTOCAMERE.. POTEVANO ESSERE MIGLIORATE!
Diciamolo chiaramente: quando si spende 1279 euro per uno smartphone molto probabilmente ci si aspetta un livello fotografico elevato, da top di gamma. Se pensiamo a questo Z Flip 7 come un classico smartphone, nell’ambito fotografico, si rimane estremamente delusi.
A bordo abbiamo ormai un vetusto Isocell GN3 come sensore, da 1/1.57″ di dimensioni, 50 megapixel, apertura focale f/1.8 ed OIS. Questo chiaramente per la fotocamera principale. La secondaria è una ultragrandangolare da 12 megapixel basata sull’Isocell 3LU da 1/3.2″, apertura focale f/2.2 e niente autofocus a disposizione. La selfie camera interna è da 10 megapixel ed è basata sull’Isocell 3J1 da 1/3.0″ e apertura focale f/2.5, anche qui senza autofocus.
Siamo ormai tutti arrivati alla conclusione che su un dispositivo flip non si possono avere tre fotocamere posteriori, e che quindi rinunciare al teleobiettivo per ora è il compromesso da accettare, ma perlomeno sarebbe carino dare qualche miglioria a ciò che già c’era una o due generazioni fa.
Se questo Galaxy Z Flip 7 parla ad un pubblico di creator digitali, a chi utilizza molto le fotocamere anche e soprattutto per i video, come si fa a non inserire l’autofocus sulla ultrawide? Ho amato registrare reel di viaggio con questo Galaxy Z Flip 7, anche perché inquadrandosi con le fotocamere principali si ha un livello di qualità elevatissima, ma l’assenza dell’autofocus sulla ultragrandangolare è stata una grave mancanza per me.
Proprio per la sua natura flip non starei mai qui a richiedere sensori da 1″ o da 1/1.4″ come sensori secondari, ma perlomeno un sensore da 1/2.76″ come l’Isocell JN1 e con anche l’autofocus sulla ultragrandangolare me lo sarei aspettato, sarebbe stato un enorme passo in avanti! Ad oggi Samsung Galaxy Z Flip 7 scatta foto migliori della precedente generazione solo per delle migliorie software, nulla più.
Lato video c’è qualche novità, anche qui software, come i video LOG, c’è una leggera miglioria nella gestione del rumore di fondo, nel passaggio tra le lunghezze focali differenti, presente anche in 4K/60fps, ed infine la ultragrandangolare è supportata sin da subito anche nelle applicazioni di terze parti!
Insomma se Samsung non fa la differenza nell’hardware, sicuramente la fa nel software, ed è per questo che rimango sempre rammaricato nel provare smartphone dell’azienda coreana. Con un hardware poco più potente potrebbero fare faville ed essere da primo posto sul podio degli smartphone Android, mentre ad oggi molti cinesi la insidiano (sfruttando spesso sensori proprio Samsung, come ci stanno insegnando Vivo X200 Pro e Xiaomi 14 Ultra!)
SCHEDA TECNICA
- display:
- esterno: Super AMOLED 4,1″ 948×1048, refresh rate 120Hz
- interno: Dynamic AMOLED 2X 6,9″ 2520×1080 FHD+, 21:9, refresh rate adattivo 1-120Hz
- processore: Exynos 2500
- memoria:
- 12GB di RAM
- 256/512GB interna
- resistenza: IP48
- protezione: Corning Gorilla Glass Victus 2, Armor Aluminium
- OS: One UI 8 basato su Android 16, aggiornamenti fino 31 luglio 2032
- SIM: 1x nanoSIM + eSIM
- connettività: 5G, WiFi 7, Bluetooth 5.4
- sensore impronte digitali: laterale
- sicurezza: Samsung Knox con Samsung Knox Vault
- altro: Samsung DeX
- fotocamere:
- frontale: 10MP, f/2,2, pixel da 1,12μm, FOV 85°
- posteriori:
- 50MP principale, f/1,8, pixel da 1,0μm, FOV 85°, Dual Pixel AF, OIS
- 12MP ultra grandangolare, f/2,2, pixel da 1,12μm, FOV 123°
- batteria: 4.300mAh. ricarica 25W cablata (50% in 30 minuti), ricarica rapida wireless 2.0, Wireless PowerShare
- classe efficienza energetica: B
- dimensioni:
- chiuso: 75,2×85,5×13,7mm
- aperto: 75,2×166,7×6,5mm
- peso: 188g
- colori: Blue Shadow, Jet-Black, Coral-red, Mint (colore esclusivo su Samsung.com)
PRESTAZIONI E BATTERIA: SPAZIO AGLI EXYNOS
Abbiamo già passato del passaggio dallo Snapdragon 8 Gen 3 all’Exynos 2500 e del perché, in questo caso, è stato solo e soltanto un grande passo in avanti. Il Modem è l’Exynos 5400, lo stesso dei Google Pixel 9 e Pixel 9 Pro, ma anche dei futuri Google Pixel 10. Parliamo di un modem che dopo tanti anni di inefficienza è finalmente alla pari delle controparti, o perlomeno poco sotto. Non vi capiteranno mai situazioni dove Z Flip 7 è evidentemente peggio di altri smartphone, parlando di ricezione. Non siamo certo ai livelli di un Honor o Xiaomi con co-processori dedicati alla ricezione, ma neanche troppo distanti. La GPU Xclipse 950 è molto promettente per il gaming, considerando quanto questo è limitato su Android.
Benchmark NPU con AI OFFLINE
Tempo di completamento test (secondi) – Valori più bassi = prestazioni migliori
* iPhone non va oltre i 450 caratteri, alterando il suo risultato.
Anche la NPU viene dichiarata come un grande passo in avanti, ma in realtà ci sono ancora passi in avanti da fare: su LM Playground abbiamo testato il nostro classico benchmark “Scrivi un testo di 500 parole su un bassotto arlecchino” ed abbiamo visto come il task sia stato completato, utilizzando LLama 3.2 3B, in circa 2 minuti e 48 secondi, rispetto ai 52 secondi di Snapdragon 8 Elite.
Per svolgere una richiesta AI offline siamo quindi anche sotto ad un Tensor G4, sempre sviluppato da Samsung. Questo è alquanto bizzarro ma attendiamo un eventuale risposta di Samsung sul fattore ottimizzazione, essendo un SoC appena “sfornato”.
Quello che resta nel quotidiano è uno smartphone, che come si evince anche dal grafico dell’elaborazione AI, non vince sui benchmark rispetto ai suoi competitor. Quello che però possiamo notare è come nel quotidiano si abbia una esperienza gradevolissima con prestazioni sempre adeguate, temperature moderate ed una autonomia oltre le aspettative.
Questo Galaxy Z Flip 7 consuma così poco da far durare la sua batteria come quella di un Galaxy S25 Ultra! Anche io non ci credevo, difatti dopo essere tornato da qualche viaggio ho ri-messo la SIM su S25 Ultra proprio per accertarmi di ciò.. ottimo lavoro!
BATTERIA E LA RICARICA: PECCATO NON AVER OSATO!
Non starò qui a richiedere una batteria al silicio carbonio, è un commento semplice ma che si scontra contro tantissime dinamiche che al momento sono ancora difficili da analizzare: una batteria al silicio carbonio ha una vita più breve, se Samsung avesse superato determinati Wh avrebbe pagato un salasso per trasportare i propri smartphone fuori dal paese di produzione e anche per lo stoccaggio non è semplice.
Sicuramente si poteva arrivare a 4700-4900mAh come fatto da Motorola e Xiaomi, sicuramente si poteva mettere una ricarica più veloce, come i 45W di Motorola o i 68W di Xiaomi, ecco la velocità di ricarica secondo me è veramente l’unico aspetto che si doveva e poteva migliorare. I 25W con i quali ricarichiamo i 4400mAh di questo Galaxy Z Flip 7 sono davvero pochi. Capisco il voler essere “prudenti”, ma essendoci due batterie si poteva fare una ricarica divisa con 25W e 25W così da avere un mix di 50W, seppur essendo le due batterie di capacità differente avremmo avuto una ricarica comunque più lenta sul finale.
A prescindere comunque da tutto, c’è da dire che con il Galaxy Z Flip 7 si arriva praticamente quasi sempre a fine giornata. In molti screenshot noterete che dalla mattina alle 07:00 o addirittura dalla mezzanotte, arrivavo poi alle 17/18 di pomeriggio. In una giornata quindi con orari più regolarizzati si arriva sempre a sera, anche perché dovete considerare che tali giornate sono sempre state sotto 5G/roaming, con display sempre o quasi a massima luminosità, c’è stato un elevato scambio di dati ed infine ho scattato più foto di quanto possiate fare in una qualunque giornata.
Man mano che le giornate si sono regolarizzate, inserendo un po’ di WiFi ed utilizzo in interna, sono infatti sempre arrivato a sera, se non proprio al giorno seguente. Purtroppo la OneUI rimane sempre una interfaccia grafica dagli elevati consumi. Di base non lo notate, ma con app di terze parti come quella utilizzata da noi si nota come a fine giornata circa 500-600mAh sono consumati proprio da essa. Circa 1/8 della batteria è consumato dalla UI, non poco!
Con un utilizzo prevalente sotto WiFi e con streaming di contenuti come può essere Netflix, AppleTV o Infinity, abbiamo oltrepassato le sei ore e trenta di display con ancora molta autonomia residua. Proprio per questo motivo diamo sempre meno rilevanza alle ore totali di display attivo, ma vi lasciamo giudicare con tutti i grafici che trovate all’interno di questo capitolo, così da poterli mettere a paragone con le altre giornate degli altri smartphone da noi provati.
ARRIVA CON ANDROID 16 E LA ONEUI 8.0
Proprio come Samsung Galaxy Z Fold 7 anche qui abbiamo già Android 16 e la OneUI 8.0. Proprio come il Fold 7 non ci sono novità stravolgenti, per l’appunto Gemini Live è un qualcosa che troviamo ovunque, anche su iPhone ormai. Qui il focus è l’ottimizzazione, come le app Google “For Galaxy” o Gemini Live che si integra divinamente con la modalità stand.
Trovo solo assurdo il fatto che per utilizzare tutte le applicazioni sul display esterno si debba ancora installare una app dal Galaxy Store, poiché di stock possiamo accedere soltanto alle Mappe, Whatsapp, Netflix, YouTube e qualche widget come quello meteo. Ok, ora l’app terza è consigliata direttamente nelle impostazioni di Samsung, ma la reputo ancora una scelta discutibile.
Ora che abbiamo un display che ingloba le fotocamere ed il flash Led, all’esterno, serviva anche una meccanica per non creare problematiche visive: Motorola ad esempio con un tap fisso permette di nascondere il display attorno alle fotocamere. Qui Samsung fa qualcosa di simile, ma più comodo ancora: c’è un comodo pulsante digitale che se cliccato cambia il formato dell’app sullo schermo esterno: 16:9, 9:16 o full screen.
Anche la fotocamera ha una dinamica simile ed ha alcune gesture ed animazioni grafiche bellissime, come dei cerchietti digitali attorno alle fotocamere quando cambiamo lunghezza focale, o un timer visivo quando facciamo il segno del “cinque” con la mano per scattare una foto a distanza.
Per il resto ci sono sempre i sette anni di aggiornamenti garantiti e la Galaxy AI, che però non approfondiremo poiché è uguale ed identica a quella descritta qualche giorno fa nella recensione del Galaxy Z Fold 7. Molto in breve ci hanno stupito le note vocali con l’AI che sbobina e permette di cancellare i rumori di fondo nel parlato, ma anche la gomma magica nelle foto. Ok, Samsung in Europa si basa completamente sull’AI di Google, ma paradossalmente la fa funzionare meglio e ad esempio la Gomma Magica risulta dannatamente efficace, peccato non sia accompagnata da un prompt testuale con il quale richiedere le modifiche!
L’altro giorno, ad esempio, volevo rimuovere una sedia, ma lui continuava a propormi di cancellarla con la sostituzione di una seconda sedia. Magari io al posto della sedia volevo una pianta, e con il Samsung non posso richiederla. Con il Magic Editor dei Google Pixel questo è possibile, ed è una gran figata. Samsung è il momento di copiare quella feature e, come per il resto, farla funzionare anche meglio!
CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI FINALI
Prima delle conclusioni è giusto parlare di aspetti come la vibrazione, che è buona ma non fantastica, o i microfoni disposti sul frame che svolgono un egregio lavoro. Anche gli speaker non sono assolutamente male, stereo, ma sono inferiori come qualità e corposità al Razr 60 Ultra. E seppur in un confronto rapido proprio fra questi due smartphone, la scheda tecnica gridi “vince il Motorola”, nella realtà dei fatti ci si trova a preferire e di gran lunga il Samsung.
Sarà per l’AI che è semplice, in italiano e alla portata di tutti, sarà per il software più ricco di funzioni e ormai tarato divinamente attorno ai pieghevoli, sarà anche che qui abbiamo 7 anni di aggiornamento rispetto ai 3 major update di Razr 60 Ultra che a breve, con Android 16, diventeranno 2.
Insomma, sarà quel che sarà ma alla fine tale Galaxy Z Flip 7, se provato dal vivo, risulta essere il pieghevole più concreto, di facile utilizzo, ben realizzato e alla portata di tutti. Ora finalmente da aperto è un classico smartphone, e da chiuso è usabile senza incrociarsi le mani o perdere qualche diottria. Benissimo anche il nuovo SOC, non un campione di benchmark ma come gli Snapdragon 7+ di Qualcomm risulta essere divinamente bilanciato.
Il prezzo di 1279 euro al listino non è basso, ma è facilmente abbattibile. Probabilmente è più difficile comprare un Galaxy Z Flip 7 e Fold 7 a prezzo pieno che scontato, considerando che dal sito all’acquisto passiamo per mille modi di risparmio tra coupon, sconti per le modalità di pagamento, trade-in e sconti sui tagli di memoria.
Il prezzo comunque non è basso, e forse nel 2025 mi sarei aspettato perlomeno una ricarica più rapida e delle fotocamere con qualche miglioria, come l’autofocus sulla ultragrandangolare. Fatto ciò probabilmente ci troveremmo uno smartphone perfetto tra le mani. Brava Samsung, è questo il foldable da tenere d’occhio in questo 2025. Al primo calo di prezzo è un probabile best-buy, per chi vuole provare l’ebrezza di un pieghevole.




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VOTO: 8.8/10
Samsung Galaxy Z Flip 7
VIDEO
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(aggiornamento del 24 luglio 2025, ore 20:46)