Aspetto sempre con grande curiosità il nuovo flagship di Sony e anche quest’anno ho accolto di buon grado la possibilità di provarlo, dopo le prime impressioni di Gabriele. Si chiama Sony Xperia 1 II, da leggere come Xperia One Mark Two (e non come Xperia uno, due, anche se potrebbe sembrare divertente).
Un prodotto che definirei curioso per una serie di soluzioni tecniche singolari, a partire proprio dal nome, mutuato dalle mirrorless Sony Alpha. E’ un’evoluzione del One 2019 a livello stilistico ma non solo, aggiunge funzionalità e aggiorna tutte quelle specifiche che permettono agli smartphone di essere annoverati tra i flagship di fascia premium, prezzo compreso: 1.199 euro.
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DESIGN RAFFINATO
Questione di gusti, il mio è esattamente quello interpretato da questo Sony, che trovo raffinato, elegante e anche originale. Non ha schermo curvo, non ha parallelepipedi posteriori per il gruppo ottico, niente colorazioni sgargianti, punta su linee sobrie e vagamente industrial.
Il form factor è 21:9, alla vista l’effetto telecomando si concretizza ma in mano apprezzerete la larghezza contenuta e il peso “educato”, (166 × 72 × 7,9 mm per 181 grammi) così come il bilanciamento impeccabile delle masse. E’ resistente all’acqua con certificazione IP68, costruito con vetro Gorilla Glass fronte-retro, con bordo in alluminio.
Tra i segni particolari due speaker stereo incastonati precisamente tra bordo e vetro, sensore di impronte digitali con tasto power sul bordo destro e un tasto fisico dedicato alla fotocamera.
MULTIMEDIALITA’ DA RIFERIMENTO
Multimedialità su uno strumento multimediale per eccellenza come lo smartphone vuol dire tutto e niente, nel nostro caso però ci fa capire che una delle cose che gli smartphone devono saper fare meglio in assoluto, su Xperia One II è impeccabile.
Il grande protagonista è il display, un pannello OLED 4K da 6,5″ in 21:9 con 1644 x 3840 pixel, HDR BT.2020 e 10 bit (1 miliardo di colori). Uno schermo così probabilmente è esagerato: per il nostro occhio è impossibile distinguere la densità di pixel e difficilmente possiamo apprezzare tutta la qualità della riproduzione cromatica, tuttavia bisogna fare uno sforzo interpretativo sulla volontà di Sony, che certamente intende condensare su Xperia 1 II tutto il meglio di cui dispone, in questo caso si tratta di mostrare al mondo le capacità del ramo display OLED.
Il software ha un ruolo importante nella gestione dello schermo, c’è infatti la tecnologia Sony BRAVIA HDR gestita da un processore d’immagine X1 che permette di migliorare dinamicamente la fluidità e i colori dei contenuti SDR. Si possono scegliere diverse calibrazioni del pannello tra cui una “Modalità Creazione”, che fornisce una visione naturale e fedele dei colori, ideale per rivedere foto o video per scopi professionali con la tranquillità di non incorrere in colori falsati.
Venendo a qualche considerazione di utilizzo in realtà l’entusiasmo viene leggermente smorzato. Manca infatti il refresh rate a 90 Hz, diventato ormai uno standard tra i flagship e la leggibilità all’aperto non è il massimo a causa di un picco di luminosità non molto elevato, ma anche per merito di un sensore di luminosità piuttosto pigro. Personalmente non scambierei la fluidità dei 90 o 120 Hz con una super definizione, però sono scelte e sono gusti, di certo a livello tecnico quanto fatto da Sony è encomiabile, nella pratica però penso ci siano soluzioni più appaganti.
Oltre al display c’è tutto il comparto audio, curatissimo in ogni aspetto. E’ presente una porta jack audio da 3,5 mm con DAC, lo streaming Bluetooth in alta risoluzione e alcune tecnologie software come DSEE Ultimate per migliorare la qualità degli audio a bassa risoluzione, 360 Reality con Tidal per un suono circolare e Dolby Atmos per i contenuti visivi.
L’esperienza di ascolto è su ottimi livelli anche con i doppi speaker frontali, caratterizzati da un audio corposo e profondo, seppur non particolarmente potente. In vivavoce la pressione sonora è sufficiente, senza che si possa dare un giudizio migliore.
PRESTAZIONI E AUTONOMIA
Sony Xperia 1 II è spinto dal processore top di gamma di Qualcomm, lo Snapdragon 865. E’ quindi dotato del miglior “motore” attualmente in circolazione dal punto di vista delle performance e della connettività, non manca infatti il 5G (solo NSA) grazie al modem X55.
Completa la connettività con WiFi 6 ax e Bluetooth 5.1, bene pure le memorie di ultima generazione LPPDDR5 per RAM e UFS 3.0 per l’archiviazione. Segnalo anche le specifiche di ricarica che sono buone ma sotto la maggior parte dei top di gamma degli ultimi mesi: 18 Watt via cavo, 11 Watt wireless.
CARATTERISTICHE TECNICHE SONY XPERIA 1 II
- Display: 6.5″ 21:9 4K OLED HDR con Motion Blur Reduction
- Piattaforma hardware: Qualcomm Snapdragon 865 5G
- Connettività: 5G sub6, WiFI 6 ax, single SIM
- Memoria:
- 8GB di RAM
- 256GB interna UFS 3.0 (espandibile)
- Fotocamere posteriori:
- 12MP 16mm 1/2.6″ Dual PD AF
- 12MP 24mm 1/1.7″ Dual PD AF OIS
- 12MP 70mm 1/3.4″ PDAF OIS
- 3D iTOF per AF
- Fotocamera anteriore: 8MP
- Audio: jack 3,5mm, speaker stereo, Dolby Atmos, Hi-Res Audio, DSEE Ultimate, 360 Reality Audio
- Batteria: 4.000mAh con ricarica rapida e wireless
- Resistenza all’acqua: IP65/68
- Dimensioni e peso:
- 166x72x7,9mm
- 181 grammi
- OS: Android 10
Le prestazioni sono ottime, non ci sono indecisioni e anche i task pesanti vengono supportati senza grossi problemi. In questi giorni di calura estiva ho percepito un certo surriscaldamento della parte posteriore usando la fotocamera, lo stesso è capitato caricando un video da 2 GB su YouTube e usandolo con luminosità dello schermo al massimo.
Chiaramente anche il gaming è di alto livello, aiutato da un’app dedicata che ottimizza le risorse e la connessione, fermando le notifiche a discrezione dell’utente.
Il calore viene smaltito direttamente dalla scocca posteriore, questo probabilmente aiuta nella gestione delle temperature ma non è piacevole nella percezione tra le mani, su questo punto Xperia 1 II è meno sofisticato rispetto ad alcuni rivali dotati di camera di vapore e heat pipe, a vantaggio della distanza fisica tra i componenti e dell’ordine dell’ingegnerizzazione, come abbiamo visto nel teardown.
Sul fronte autonomia i 4.000 mAh si comportano sufficientemente bene, nonostante non si possa parlare di un dispositivo particolarmente esaltante sotto questo punto di vista. Molto dipende dalle condizioni di utilizzo, con lo schermo che rappresenta l’elemento più impattante, specialmente quando ci si trova all’aperto con luminosità al massimo.
Mediamente sono riuscito a portare a termine la giornata con 5 ore di schermo attivo quasi sempre con connettività 4G, rimanendo al chiuso e sotto WiFi i dati migliorano notevolmente. Interessante la modalità di ricarica intelligente che porta il livello da zero a 100 solo in prossimità dell’orario impostato sulla sveglia quando ricarichiamo di notte, è utile per non stressare più del dovuto la batteria, preservandone l’efficienza nel tempo.
DOVE SONY SI E’ PERSA
Sony Xperia 1 II è un ottimo smartphone, non ci sono dubbi, però ci sono alcuni punti sorprendentemente poco curati che mi hanno lasciato perplesso. In realtà mi viene da essere piuttosto severo con questo brand perché non è la prima volta che uno smartphone di fascia premium presenta alcuni problemi importanti e, vuoi per il prezzo, vuoi per il know-how dell’azienda su cui c’è poco da discutere, penso sia più che lecito aspettarsi quasi la perfezione.
La ricezione è appena sufficiente, la si può accettare perché Xperia 1 II ha comunque alcune altre caratteristiche uniche che lo rendono interessante, ma se la stessa situazione l’avessi riscontrata su un prodotto anonimo di fascia bassa, mi sarebbe bastato per sconsigliarvelo. Semplicemente non prende bene, in città e in generale all’aperto non sarà un problema ma al chiuso e in zone poco coperte vi renderete conto che la connessione sarà più lenta del previsto e le chiamate un po’ disturbate. A sua discolpa segnalo che i valori SAR sono molto bassi 0,22 W/Kg per la testa e 0,72 W/Kg per il corpo.
Sensore di luminosità e sensore di prossimità che non funzionano correttamente, mi è capitato una volta, poi due, tre e alla fine ho capito che c’era veramente qualche problema con questi due sensori. Ascoltando note vocali all’orecchio, telefonando il display si attiva quando non dovrebbe e la regolazione della luminosità è poco precisa, lenta e spesso incongruente con le condizioni ambientali. E’ possibile trovare malfunzionamenti su due elementi così basilari di uno smartphone? Si, ma stride parecchio quando si spendono oltre 1.000 euro.
Tanti bug software, troppi. Nella tendina delle notifiche non funziona il comando per aprire in doppia finestra, la stessa funzione va in confusione quando si attiva dal tasto laterale perché si sovrappone al multitasking base di Android. L’interfaccia della fotocamera non ruota insieme al telefono, non si possono fare video a 60 fps se non dalla modalità Cinema Pro, all’interno di questa modalità non funzionano i settaggi automatici per i tempi dell’otturatore elettronico, always on display crea un flash ogni volta che si accende e spesso lo fa in maniera del tutto casuale. E poi crash e freeze di svariate app, dal GPS che non si attiva in Google Maps a Chrome che rimane bloccato.
Il software proposto da Sony è piuttosto semplice, in pratica una versione stock di Android con qualche aggiunta nelle impostazioni di regolazione del display e audio con in più la funzione tasto laterale, una suite di funzionalità che si attivano con un doppio tap sul bordo più esterno del display.
L’ho trovata quasi inutilizzabile perché si attiva quando non deve e non si attiva quando vorrei, di fatto permette di richiamare alcune scorciatoie per avvio di app ma sono stato costretto a disattivarla quasi subito. Anche qui devo dire che Sony avrebbe potuto fare di più, magari scegliendo delle gesture più intelligenti che non vanno in conflitto con quelle di navigazione di Android, in particolare con lo swipe verso il centro per tornare indietro.
Tra le cose che mi hanno lasciato perplesso c’è in parte il software fotografico ma ve ne parlo più diffusamente nel prossimo paragrafo.
COMPARTO FOTO E VIDEO
Xperia 1 II fa all-in sul comparto foto e video e ne esce abbastanza bene, seppur con qualche non-sense software. Ci sono tre fotocamere posteriori in configurazione classica (standard-grandangolo-teleobiettivo) e sensori da 12 MP.
- Sony IMX557 – fotocamera principale da 12MP con apertura f/1,7
- Sony IMX363 – fotocamera ultragrandangolare da 12MP con apertura f/2,2
- ISOCELL S5K3T2 – fotocamera tele da 12MP con apertura f/2,4
- ISOCELL S5K4H7 – fotocamera frontale da 8MP con apertura f/2,0
Curiosa la scelta di adottare due sensori Samsung per frontale e grandangolare quando sei tu stesso il produttore leader di mercato nei sensori. Interessante soprattutto la principale con il nuovo IMX557 di dimensioni maggiori del 50% (1/1.7″) rispetto a Xperia 1 dello scorso anno.
Sony propone una classica applicazione fotografica a cui affianca altri due applicativi per realizzare foto e video in modalità “pro”. Entrambe consentono di gestire i parametri principali che si hanno a disposizione su uno smartphone.
Il concetto è interessante, la realizzazione lascia un po’ a desiderare per alcuni aspetti. L’app per le foto permette di controllare tempi, ISO, WB. Si può scattare in modalità S, P, M con priorità per tempi, posa e manuale. In realtà in tutte e tre si può fare solo una cosa: regolare tempi e iso, nelle prime due modalità si tiene bloccato uno dei due parametri, nella terza sono tutti sbloccati. Il limite grosso è sempre il solito: su uno smartphone non si può variare l’apertura. Diciamo quindi che l’app torna utile per le foto a lunga esposizione di notte, oppure se si utilizza un filtro ND esterno su lente da applicare alla scocca.
L’app Cinema Pro è dedicata ai video e Sony ha fatto alcune scelte un po’ incomprensibili. Solo qui si trova la possibilità di realizzare video in 4K a 60 fps ma solo nel formato 21:9 e solo con il sensore principale, non si può passare da un sensore all’altro con uno zoom che sarà sempre e solo digitale senza sfruttare le diverse ottiche. Per realizzare i video bisogna creare un “progetto” in cui tutte le clip verranno realizzate con lo stesso formato, decisamente macchinoso, e poi HDR solo in FullHD, stabilizzazione che è solo on/off senza altro tipo di impostazioni ma soprattutto registrando in manuale una volta avviata la clip non si può più toccare nulla, se calibriamo l’esposizione in una zona di luce o ombra il video risulterà poi buio o bruciato nelle altre parti dell’inquadratura e non potremo far nulla se non fermare la registrazione e ricalibrare. Una logica del genere può forse aver senso in studio, con illuminazione controllata, ma quando mai si userà uno smartphone per fare video professionali in studio?
L’applicazione base funziona bene, è estremamente essenziale soprattutto in video, dove per esempio non si può cambiare obiettivo dopo aver avviato un video, non si possono fare video HDR a 60 fps e 4K a 60 fps. Sono modalità quasi “estreme” che però sono presenti sugli smartphone della concorrenza e che sarebbero supportate dal processore.
La qualità delle foto è convincente in modalità automatica, i colori sono sempre equilibrati, non c’è nitidezza forzata e la messa a fuoco è sempre precisa grazie al sensore TOF 3D. Di Xperia 1 II mi è piaciuta l’affidabilità in tutte le situazioni con immagini fotograficamente ineccepibili.
C’è una modalità ritratto ma funziona decisamente male, usa il sensore principale e crea uno sfocato netto e poco realistico, per quanto il ritaglio del soggetto avvenga correttamente. La modalità notturna è automatica e funziona bene, non esagera come spesso fanno le corrispettive funzioni su altri prodotti.
I selfie sono buoni anche se la risoluzione bassa limita per forza di cose il livello di dettaglio. Anche qui modalità ritratto che lascia molto a desiderare.
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Nei video i risultati sono buoni, al netto di qualche limitazione tecnica. Globalmente la qualità delle immagini è decisamente convincente ed è ottima anche la cattura dell’audio.
IN CONCLUSIONE
Sony propone Xperia 1 II a 1.199 euro, un prezzo certamente elevato ma in linea con la fascia premium. E’ uno smartphone elegante, bello e ben realizzato ed è capace di proporre eccellenze come l’audio e il display per poi perdersi sul più bello con un software davvero troppo impreciso e alcune scelte che lasciano più di un dubbio.
Display e comparto foto sono l’esempio dei due volti di questo prodotto: da un lato l’espetto tecnico di alto livello, dall’altro la mancanza di caratteristiche da effetto wow come i video super stabilizzati, il 4K a 60 fps, le modalità di ritratto o l’alto refresh rate del display. Va un po’ capito, a molti piacerà, personalmente avrei sperato in una cura maggiore da parte di Sony.
VOTO: 7.9
Sony Xperia 1 II
ALTERNATIVE
VIDEO
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