Quando lo scorso autunno Microsoft ha aggiornato la sua linea di prodotti Surface uno degli annunci più interessanti è stato senza dubbio quello della versione da 15 pollici del Laptop 3. Prima di tutto per via del formato inedito, fino ad allora il Laptop esisteva solo con display da 13 pollici, e poi per la piattaforma AMD Ryzen custom sulla quale è basato questo modello. Sembrava infatti che per la prima volta Microsoft stesse proponendo un prodotto Surface non dotato di chipset Intel.
In realtà non è così; sul sito Microsoft si trova una versione di Surface dedicato alle aziende, ma comunque acquistabile anche dai privati, che può essere configurata con processori Intel Core i5 o i7 di decima generazione. Presi dalla curiosità siamo riusciti a recuperarne uno e dopo qualche settimana di utilizzo posso raccontarvi come si comporta, quali sono i suoi punti di forza e dove invece si nascondono i difetti.
SOBRIO, IN PIENO STILE SURFACE
Dopo due generazioni di Laptop, Microsoft ha deciso con questo nuovo modello di abbandonare l’Alcantara, che resta disponibile come finitura soltanto per la versione da 13 pollici. Lo chassis di questo Laptop 3 15″ è quindi interamente realizzato in alluminio, con una finitura satinata su cui è comunque piacevole appoggiare i polsi. La struttura è complessivamente abbastanza rigida, non si notano scricchiolii importanti e le cerniere hanno una rigidità che permettono di aprire il pannello con una sola mano senza rinunciare ad una buona stabilità.
Il design è l’elemento di questo notebook che mi ha convinto maggiormente nel momento in cui l’ho tolto per la prima volta dalla scatola. Sobrio è sicuramente l’aggettivo più adatto a descriverlo. Le linee sono pulite, l’accostamento di colori e cromaticamente ineccepibile e tutti gli elementi sono assemblati con cura e disegnati per essere semplici e perfettamente in sintonia tra di loro.
In questo contesto così curato stonano sicuramente le cornici del display che non sono sottilissime e fanno fare un salto nel passato a chiunque abbia avuto a che fare di recente con un notebook di fascia alta. Proprio a causa di queste cornici e del display con rapporto d’aspetto di 3:2 siamo di fronte ad una soluzione che risulta essere un pochino più grande rispetto alla concorrenza. Non è per forza di cose un male, questo form factor ci permette di avere più spazio a disposizione sullo schermo, ma resta comunque una caratteristica di cui tenere conto.
Il peso e lo spessore, invece, non sono assolutamente eccessivi. Parliamo di 1,5 kg e 15 mm che, parlando di un notebook da 15 pollici, sono in linea con la concorrenza o addirittura sotto. Si tratta di specifiche che Microsoft è riuscita a raggiungere grazie sicuramente ad una buona ottimizzazione degli spazi ma anche per via di un hardware non eccessivamente complesso.
Sui lati del notebook troviamo le porte di espansione, senza dubbio uno degli elementi negativi. Su un prodotto di queste dimensioni mi sarei aspettato un set di porte più variegato e numeroso. Surface Laptop 3 offre invece soltanto una USB Type A, un jack da 3.5 mm e una USB Type C senza nemmeno supporto Thunderbolt 3. Tramite quest’ultima possiamo ricaricare il notebook ma c’è comunque il connettore magnetico proprietario. Diciamo che avrei voluto vedere almeno un’altra Type C e un lettore di schede di memoria, anche MicroSD.
Su questo Laptop 3 da 15 pollici, tuttavia, c’è tanto spazio sprecato. Il touchpad, ad esempio, è centrato nel poggiapolsi ma ha molto spazio a disposizione intorno a se e sarebbe potuto essere molto più grande. Attenzione, non sto dicendo che sia piccolo, ci si lavora tranquillamente, le dita scorrono bene e il controllo sul cursore è preciso, ma sicuramente si sarebbe potuto allargare un pochino e rendere tutte le operazioni ancora più agevoli.
Anche ai lati della tastiera abbiamo molto spazio vuoto, ma probabilmente non sarebbe bastato ad inserire un tastierino numerico a destra della stessa. O meglio, per farlo si sarebbe dovuta ridurre la spaziatura tra i keycaps che, invece, è ampia e permette di digitare in maniera molto comfortevole. Il feedback offerto dal click è buono, risulta un pochino attutito ma la rende sicuramente una delle tastiere più silenziose che io abbia provato. Personalmente prediligo un click più secco e anche più “rumoroso” ma sono considerazioni ovviamente soggettive.
Gli altoparlanti sono stati posizionati sotto la tastiera, come sul modello da 13 pollici. Una soluzione carina dal punto di vista estetico perchè ci libera dalle fessure o dalle griglie ma che al contempo permette di avere un audio in uscita di buona qualità e caratterizzato da un volume discreto. Non siamo certo ai livelli del nuovo MacBook Pro 16 ma diciamo che si posiziona tra i primi della categoria.
DISPLAY SUPER PRECISO
Uno degli elementi più interessanti di questo nuovo Surface Laptop 3 è sicuramente il display. Non che sia una novità. Microsoft ci ha sempre abituato ad ottimi pannelli per i suoi prodotti e non è stata da meno con questo modello. Si tratta di uno schermo touch dotato di rapporto d’aspetto 3:2 e risoluzione 2496×1664 pixel, che garantisce una densità di 201 ppi e permette, grazie al rapporto d’aspetto di avere una maggiore superficie da poter sfruttare quando andiamo ad affiancare due finestre.
Parliamo di una unità IPS prodotta da Sharp che giunge calibrata tra le mani dell’utente e che sarà sicuramente apprezzata da tutti coloro che lavorano con la grafica e hanno quindi bisogno di un pannello preciso nella riproduzione dei colori. Abbiamo misurato il display con il nostro colorimetro x-rite i1 e il software Calman rilevando dei dati molto interessanti. La luminosità massima raggiunge le 400 cd/mq e il rapporto di contrasto di poco oltre 1000:1 permette di leggere sempre bene le informazioni a schermo, anche in ambienti luminosi.
In relazione alla precisione nella riproduzione dei colori abbiamo invece misurato dei delta E ampiamente inferiori a 2 sia per la scala di grigi che per i colori. Si tratta di un valore molto basso, che si posiziona in tutti e due i casi sotto alla soglia che indica la tolleranza, ovvero 3.
Merita poi sicuramente una citazione il fatto che il pannello sia compatibile con la Surface Pen che non è inclusa in confezione e che difficilmente troverete utile con un display che non può essere appiattito sul tavolo. Insomma, forse avrei proprio evitato di utilizzare un pannello touch su questo Laptop e magari abbassato uno pochino il prezzo.
VA BENE, MA SI POTEVA OSARE DI PIU’
Dal punto di vista hardware parliamo di una macchina dotata di caratteristiche interessanti. Non siamo certo di fronte ad una piattaforma per il gaming o per la produttività multimediale più avanzata ma, almeno sulla carta, è una soluzione che si difende bene. Parliamo di un chipset Intel Core i7 1065G7 caratterizzato da una CPU dotata di quattro core e otto thread, e da una GPU integrata Intel Iris Plus Graphics, il tutto accompagnato da 16 GB di memoria RAM e da un SSD PCIe da 256GB con velocità di lettura e scrittura sequenziali di circa 2300 e 1500 MB/s. SSD che è tra l’altro l’unico elemento sostituibile e aggiornabile di tutta la piattaforma.
Specifiche tecniche Microsoft Surface Laptop 3 15″
- CPU: Intel Core i7 1065G7 / 4 core a 1.1 – 3.9 GHz
- GPU: Intel Iris Plus Graphics G7
- RAM: 16 GB DDR4-2400 saldata
- Schermo: SHP14B4 15 pollici 3:2, 2496 x 1664 pixel 201 PPI, touch con supporto Surface Pen, IPS LCD, HDR
- Archiviazione: Toshiba KBG40ZNS256G, 256 GB
- Porte: 1 USB Type-A, 1 USB Type-C , Jack 3.5 mm
- Rete: Wi-Fi ax Intel AX201/ Bluetooth 5.0
- Dimensioni: 339,5 x 244 x 14,7 mm / Peso: 1.5 kg
- Batteria: 45 Wh / Alimentatore: 65 watt / OS: Windows 10
- Altro: Webcam: 720p / Tastiera illuminata con LED bianchi
Ma come si comporta all’atto pratico questo hardware? Diciamo che svolge il compitino ma che indubbiamente si sarebbe potuto osare un pochino di più. Non è colpa di Intel, ho provato questo processore su altre soluzioni che si sono comportate meglio, specialmente quando messe sotto torchio. È tutta una questione di messa a punto e di gestione di TDP e temperature che qui, sono sempre abbastanza basse grazie ad una gestione parecchio conservativa, forse anche troppo.
Se guardiamo ai grafici relativi allo stress test notiamo subito come dopo il picco iniziale, nel quale i core raggiungono il limite massimo di frequenza (3,9GHz), abbiamo un calo abbastanza repentino dovuto all’innalzamento delle temperature. Dopo pochi secondi si raggiungono e superano i 90 gradi su tutti i core. Il sistema a questo punto abbassa il TDP riportando le temperature sotto i 70 gradi e stabilizzandosi a circa 20W con frequenze di poco superiore a 1 GHz. Giusto per proporvi un paragone, nello stesso test, il Lenovo C940 mantiene temperature tra gli 80 e gli 85 gradi con frequenze su tutti i core mai inferiori a 1,5 GHz. In tutti e due i casi siamo ampiamente sotto la soglia di sicurezza consigliata da Intel (99°) ma con rese ben differenti in termini di prestazioni.
Detto questo restiamo comunque di fronte ad un prodotto con cui possiamo affrontare tutte le attività lavorative giornaliere senza alcun problema. Ma possiamo anche spingerci oltre con un po’ di fotoritocco su Photoshop o con del montaggio video, anche in 4K se non necessitate di troppi effetti ed elementi grafici aggiuntivi, a patto che si accettino alcuni compromessi come i tempi di rendering piuttosto dilatati.
Si può giocare? Se siete gamers incalliti la risposta è ovviamente no, le prestazioni della componente grafica integrata non sono sufficienti per restituirvi un’esperienza di gioco alla vostra altezza, ma non è assolutamente quello che si richiede ad una macchina di questo tipo. Se invece vi basta poter passare qualche minuto in compagnia dei grandi classici, magari rinunciando ai dettagli più fini e accontentandovi dei 30 fps in fullHD, allora potete anche provare a installare qualche gioco e svagarvi un pochino. Io, ad esempio, ho fatto girare senza problemi F1 2018 in fullHD con dettaglio medio basso e nonostante le mie pessime abilità al volante sono riuscito anche a non piazzarmi ultimo in graduatoria!
Grafica integrata Intel Iris Plus che, se paragoniamo questo Laptop 3 ad altre soluzioni senza GPU discreta, resta comunque uno dei punti di forza anche per quanto riguarda la produttività. Queste nuove schede grafiche, integrate in alcuni dei chipset di decima generazione, permettono infatti di attivare tutta una serie di strumenti di ottimizzazione che coinvolgono l’intelligenza artificiale e permettono di ridurre di molto i tempi di attesa in alcuni processi, migliorando la nostra produttività.
La suite Adobe, ma anche programmi come Gigapixel e gli altri software Topaz Labs, mostrano performance molto migliori quando possiamo sfruttare le caratteristiche di queste nuove GPU. Conversione di file, ingrandimento di immagini e riempimento contestuale sono solo alcuni degli strumenti che traggono vantaggi importanti da questa implementazione.
AUTONOMIA DISCRETA
E veniamo a parlare di autonomia. All’interno di questo Surface Laptop 3 abbiamo una batteria con una capacità di 45 Wh che, per un prodotto di queste dimensioni non è un granchè. Ci sono prodotti di dimensioni più contenute, con display da 13 o 14 pollici, che hanno moduli dotati di una capacità superiore. Dobbiamo però affermare che, nonostante questo limite “fisico” siamo comunque di fronte ad un prodotto in grado di garantire una buona autonomia complessiva.
Autonomia Microsoft Surface Laptop 3 15″
Consumo orario | Autonomia | |
Internet Work in Wi-Fi | -12.3 % | 8.1 ore |
Netflix HD Windows Store App | -10.6 % | 9.4 ore |
Rendering / Giochi (Iris Plus Graphics) | -52 % | 1.9 ore |
Draining in standby | -0.2% | 20 giorni |
Luminosità schermo al 50% (circa 180 nit), audio al 50%.
Con un utilizzo lavorativo sotto rete WiFi che potremmo definire standard siamo riusciti ad ottenere fino a 8 ore di utilizzo continuativo con luminosità del display al 50% circa, sufficiente per lavorare in un ambiente chiuso ma luminoso. Utilizzando il Laptop 3 soltanto per guardare video in streaming su Netflix o YouTube si può invece arrivare a 9 ore e mezza. Infine, sfruttando al massimo l’hardware a disposizione il notebook esaurisce la carica dopo circa due ore.
La batteria si carica attraverso l’alimentatore con connettore magnetico proprietario inserito in confezione. Si tratta di un caricatore classico, identico per forma e dimensioni rispetto ai precedenti Surface, e in grado di erogare fino a 65W. Per caricare completamente il Laptop 3 in standby occorrono circa 2 ore. È comunque possibile sfruttare anche il connettore Type C per la ricarica, anche utilizzando caricatori differenti da quello originale.
CONSIDERAZIONI FINALI
E siamo al momento di tirare le somme cominciando dal prezzo. Il nuovo Surface Laptop 3 nella versione con processore Intel Core i7 di decima generazione che abbiamo provato qui costa 1999 euro ed è disponibile in una sezione dedicata del sito Microsoft. Il prezzo è alto, molto alto ma restiamo di fronte ad un ottimo prodotto, non possiamo affermare il contrario. Per quel prezzo mi sarei aspettato una implementazione migliore del chipset Intel, che ha dimostrato di poter essere sfruttato meglio, e degli spazi un pochino più ottimizzati, magari con un touchpad più ampio ed un set di porte provvisto di un maggior numero di opzioni.
Se però non avete problemi di budget, siete affascinati dal design di questa macchina e volete un prodotto affidabile in tutte le situazioni allora io credo proprio che il modello Intel sia quello più adatto. Purtroppo non abbiamo potuto provare di persona la versione AMD, nonostante le nostre ripetute rischieste, ma molte recensioni internazionali mostrano un vantaggio prestazionale e di autonomia da non sottovalutare proprio a favore del modello da noi provato.
Allo stato attuale resta un buonissimo notebook da 15 pollici che fa dell’ottimo display con rapporto d’aspetto 3:2 il suo più grande punto a favore. Il multitasking su uno schermo di questo tipo è sicuramente favorito dalle proporzioni che permettono di affiancare due finestre senza perdere troppe informazioni. Merito anche della risoluzione, che offre il giusto compromesso in fatto di densità garantendo il giusto spazio senza rinunciare a un buon comfort nella lettura.
Il tutto tenendo comunque conto di un peso che nella categoria resta abbastanza contenuto. 1,5 kg, considerando la scocca interamente in materiale metallico e una struttura comunque molto solida e rigida, non sono affatto eccessivi, anzi, se uniamo lo spessore di poco superiore al centimetro e mezzo ci rendiamo subito conto di un impatto in borsa e nel trasporto più che buono.
Lo consiglierei? A questo prezzo probabilmente non a tutti gli utenti. La perfetta integrazione con i servizi Microsoft e gli strumenti dedicati possono essere infatti determinanti per alcune aziende, ma per il privato le alternative non mancano sicuramente. Un esempio? Il Lenovo Yoga C940 citato sopra, ora disponibile a 1699 euro con display UHD e 1599 con pannello FHD, oppure il recente MSI Prestige 15, un pochino meno spesso e leggero ma con tanta potenza di calcolo in più, a 1449 euro.
PRO E CONTRO
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