Switchbot Lock Pro è la nuova proposta del produttore che punta sia a presentare un’alternativa ai concorrenti nel mondo delle Smart Lock, le “serrature” intelligenti comandabili da remoto e in grado di sostituire le chiavi fisiche con quelle digitali, sia ad ampliare un ecosistema fatto da dispositivi che interagiscono fra di loro, e che quindi possono creare automazioni.
Con il primo modello, SwitchBot Lock, l’azienda era riuscita a creare una delle soluzioni più adattabili esistenti, e lo è tutt’ora. Facile da installare, forse non certo la più accattivante a livello estetico, ma è quella da scegliere per evitare le complicazioni delle concorrenti. Ora, con Lock Pro, arriva un modello che punta ad un design più piacevole e “monoblocco” con una scocca in alluminio piacevole alla vista a al tatto.
nelle foto potete vedere a confronto SwitchBot Lock (quella grigia) e la nuova SwitchBot Lock Pro (quella nera)
CASA SMART
Oggi la smart home va verso un’evoluzione del semplice concetto di dispositivi connessi alla rete e gestibili da remoto. Gestire dal nostro smartphone, quando siamo fuori casa, la serratura, le tende o il robot lava-aspira è utile, ma diventa paradossalmente meno fondamentale di un ecosistema dove, una volta impostate delle automazioni, i vari componenti siano in grado di attivarle “parlandosi” tra di loro.
Sistemi come Home Assistant, Homey Pro, Apple Homekit, Samsung SmartThings o Google Home servono a creare alcune di queste automazioni, facendo parlare tra di loro diversi brand. Ma non è spesso facile, e non tutti i marchi sono supportati. Così, ogni produttore, lavora parallelamente sulla creazione di un ecosistema che amplia il ventaglio di prodotti, e tra questi cerca di creare integrazioni facilitate che convincano l’utente ad espandere la propria casa smart con i prodotti di quel marchio specifico.
SwitchBot ha dimostrato di voler seguire questa strada, e nel tempo è passata dai sensori ai robot aspirapolvere lava/aspira, inserendo nel mezzo i sistemi di automazione e movimentazione delle tende, le serrature smart, i sensori di temperatura e umidità, umidificatori e via dicendo.
SWITCHBOT LOCK PRO
Dopo il primo lancio della SwitchBot Lock, ecco che arriva un prodotto più maturo, palesemente pensato per offrire un design in grado di rivaleggiare con i concorrenti celebri, con materiali di buona qualità (l’alluminio la fa da padrone), compatibile con gli ultimi protocolli in tema di casa smart e con crittografia AES-128-CTR.
Rispetto alla versione precedente, Lock Pro passa ad un design tradizionale che si integra meglio quando installata sulla porta.
La confezione include tutto il necessario, perché SwitchBot ha già pensato agli adattatori per quei cilindri che all’interno non hanno la chiave, ma utilizzano il classico pomello. Rispetto a Nuki, che richiede di ordinare (gratuitamente se lo fate sul sito ufficiale) gli adattatori, SwitchBot li inserisce nella confezione in numero tale da rendere compatibile quasi ogni cilindro e pomello (quest’ultimo andrà rimosso e sostituito con l’adattatore).
Ovviamente resta la compatibilità con i cilindri che utilizzano la chiave sia all’esterno, sia all’interno, a patto che l’apertura dell’esterno sia possibile anche quando all’interno è inserita la chiave, In questo caso, una copia della chiave dovrà essere sempre presente nel lato interno della porta affinché il motorino elettrico della Lock Pro possa azionarla.
INSTALLAZIONE FACILE E UNIVERSALE
L’installazione è davvero immediata se la porta è compatibile: nella confezione sono presenti due supporti che si adattano ad un’ampia varietà di porte. In alternativa al supporto adesivo, poi, se non è presente un coperchio sopra al cilindro europeo, si può usare il supporto A che andrà ad incastrarsi sulla sagoma stessa della parte interna del cilindro fissandosi con le tre viti integrate. Va utilizzato il supporto A se il cilindro sporge alla porta più di 3 centimetri, altrimenti si utilizza il supporto B con l’adesivo integrato.
Dopo dieci, massimo quindici minuti, la “serratura” smart sarà pronta ad essere configurata, e in questo l’app di SwitchBot è ormai abbastanza matura da rendere la procedura sostenibile per chiunque, specie considerando che sono presenti tutorial dettagliati da seguire passo-passo.
Terminato il processo si entra nella configurazione di fino. Qui possiamo decidere se e quando attivare la connessione della Lock Pro alla rete. Tramite Bluetooth ci si può limitare alla connessione di prossimità, utilizzando come chiave digitale lo smartphone, oppure il tastierino wireless che integra anche il lettore di impronte digitali.
Scegliendo il Keypad Touch, che non è economico visto il prezzo di 99€, ma costa meno di quelli di diversi concorrenti, si abilitano le seguenti opzioni:
- accesso tramite impronta digitale (potete configurarne diverse e più dita per ogni utente)
- accesso tramite codice numerico
- accesso tramite tessera NFC
- accesso tramite smartphone NFC
Il tastierino integra l’allarme di rimozione: se qualcuno dovesse sradicarlo dalla sua sede, riceverete un avviso e potrete disattivarlo da remoto se la connessione WiFi è stata abilitata. Così facendo, anche nell’ipotesi in cui qualcuno dovesse riuscire a bypassare la sua crittografia, la serratura andrebbe a rifiutare l’attivazione.
NOTA BENE: LA SWITCHBOT LOCK PRO È SOLO QUELLA NERA NELLE FOTO. NON CONSIDERATE L’ALTRA SERRATURA CHE è MODELLO PRECEDENTE.
FUNZIONALITÀ CONNESSE
Connettendo i dispositivi in rete, passando tramite uno degli hub di SwitchBot, si abilitano le funzioni di controllo a distanza. Questo consente di prire dal proprio smartphone la porta di casa per degli eventuali utenti che non abbiamo “pre-autorizzato” tramite impronta digitale ad esempio.
Il sistema funziona bene, ma richiede ovviamente la connessione, che può essere espansa dando a SwitchBot l’autorizzazione di parlare con Amazon Alexa, Google Home tramite Hub.
Quando connessa in rete, l’interfaccia permette di abilitare le notifiche e gli allarmi, con un buon grado di personalizzazione così da sapere quale utente è entrato e con quale tipologia di accesso, quando la porta è stata aperta, oppure impostando i reminder intelligenti in caso ci si dimentichi di chiuderla (e con il sensore rivela anche l’apertura). Da questo punto di vista, l’unico limite è nella gestione degli accessi temporanei ricorrenti: possiamo generare un codice temporaneo, ma scaduto il tempo di 24 ore questo sarà inutilizzabile, costringendoci a crearne uno nuovo.
Tale operatività non consente, ad esempio, di creare un codice permanente in una determinata fascia oraria: ad oggi, purtroppo, è impossibile creare un codice univoco che permetta, ogni giorno dalle 10 alle 12 ad esempio, di far accedere un collaboratore domestico solo in quella determinata fascia oraria. Si tratta di un limite software ovviamente, ed è chiaro che potrebbe essere implementato facilmente con un aggiornamento.
INTEGRAZIONI SMART E ECOSISTEMA
Come anticipato, facendo parte di un ecosistema Lock Pro può comunicare con gli altri prodotti SwitchBot, e si possono impostare varie automazioni. Ad esempio, in un ipotetico caso d’uso con le “tende smart e il robot S10”, posso creare lo scenario in cui la chiusura della serratura attiva l’apertura delle tende e l’attivazione del robot per pulire casa.
Un altro scenario può essere quello della gestione termica e/o della privacy: quando il sensore di temperatura rileva un ambiente freddo posso aprire le tende della finestra esposta a Sud, ma solo se la serratura è sbloccata, perché ad esempio non voglio che questo accada quando è bloccata (e quindi quando verosimilmente non c’è nessuno in casa) così da mascherare l’interno a eventuali malintenzionati.
Uscendo dal sistema di Switchbot e passando a sistemi “multi-marchio”, la compatibilità della Lock Pro con Matter (tramite Hub Mini Matter) consente di abilitare poi ulteriori automazioni. Ad esempio, in caso di apertura della porta posso far partire una sirena di allarme, oppure si può far parlare un apri-cancello Meross con la serratura (quando l’utente apre il cancello, allora apri anche la serratura del garage). Come al solito, gli unici limiti sono quelli della fantasia e delle opzioni che l’integrazione vi mette a disposizione.
Con la nuova Lock Pro, Switchbot ha finalmente abbandonato il sistema a batterie sostituibili… o quasi. La confezione infatti nasce per l’utilizzo con le batterie (AA), ma è disponibile un accessorio interessante che raddoppia l’autonomia e che prevede due moduli ricaricabili direttamente tramite ingresso USB C. Questi si usano alternandoli, quando uno è prossimo a termicare la carica (l’app ci avviserà con anticipo), si può inserire l’altro senza interrompere l’operatività della serratura mentre il primo modulo è in ricarica.
ANCHE OFFLINE
Lock Pro è comunque un prodotto che possiamo tenere offline e può essere gestito anche senza applicazioni sullo smartphone eventualmente. Basta configurarlo e poi utilizzare il tastierino con l’impronta digitale (o il codice numerico) e Switchbot Lock Pro diventa a prova di amanti “dell’analogico”.
Così facendo, Lock Pro diventa utilizzabile in quelle famiglie a diverso grado di “tolleranza tecnologica”. Il nonno che non vuole perdere tempo con app e connessioni può usare il tastierino con codice e impronta, e i nipoti o i figli possono invece scegliere l’app, o l’Apple Watch ad esempio, creando un sistema scalabile che accontenta tutti senza far subire la “smart home” a chi non è pronto ad accettarla.
Lock Pro infatti funziona con il Bluetooth e che utilizza l’hub per connettersi in rete, ma se siete già clienti di quest’azienda probabilmente ne avrete uno da poter condividere con tutti gli altri prodotti del marchio.
ACCESSORI E PREZZO
Considerato che i prezzi degli accessori di alcuni concorrenti sono pericolosamente vicini al costo della serratura smart, SwitchBot si distingue perché propone il tastierino numerico in versione base a circa 50€ e anche il tastierino con impronta digitale, che costa circa 100€ (IP65, 100 impronte e 100 PIN in memoria, legge anche le tessere NFC), comunque permette di risparmiano 50 euro rispetto ai concorrenti. Non è un aspetto da sottovalutare se volete rendere la casa accessibile a genitori o parenti poco tecnologici.
Ci sono poi diversi pacchetti: SwitchBot Lock Pro senza accessori costa 139€ (in sconto a 119,99€), e con 239,99€ potete portarvi a casa il bundle (prezzo scontato: 189,99€) che include il tastierino con lettore di impronte e l’Hub Mini (per il supporto a Matter). Onesto, poi, il prezzo dei due pacchi batterie ricaricabili con USB-C: 19,99€ (meno della metà del power pack di Nuki).
A patto di essere disposti ad accettare i suoi ingombri, SwitchBot Lock Pro potrebbe essere un’ottima scelta. La consiglio innanzitutto per l’ecosistema, che è fatto in genere di prodotti non troppo costosi e in grado di rendere un pochino più accessibile la creazione di una smart home. Inoltre fa il suo lavoro molto bene, è adattabile alla quasi totalità delle porte e include in confezione tutto il necessario.
Tolte esigenze specifiche, come quella di un accesso temporaneo con un codice permanente, le altre funzioni la rendono davvero versatile e completa anche per un utilizzo in ottica di B&B visto che da remoto potete generare un codice con una data e ora di inizio e fine, e tramite le notifiche e il sensore di apertura della porta saprete subito se qualcosa non va.