Da circa una settimana e mezza sono passato da Xiaomi 13 Pro a Xiaomi 13 e seppur inizialmente avessi paura di avere tra le mani un downgrade totale già dopo qualche giorno mi sono dovuto ricredere. Capiamoci, lato fotocamere o ricarica rapida il Pro è sicuramente inarrivabile come anche sulla carta il display, il feedback della vibrazione e tanto altro ma la verità è che poi inizi ad utilizzare Xiaomi 13 e tutte queste differenze non le avverti, soprattutto con un prezzo molto più abbordabile.
Seppure sul prezzo ragioneremo bene alla fine già vi dico che con un listino che parte da 1099€ ma un prezzo reale che già si aggira già a 892€ in offerta inizia ad essere sicuramente più appetibile mettendo più di 200€ di distanza dal modello Pro. Tra l’altro vi ricordo che, come con il modello Pro, all’interno della confezione di vendita troviamo sia una cover sia il caricatore rapido a 67W.
QUALITÀ COSTRUTTIVA E DESIGN
Xiaomi 13 grazie ai suoi 189 grammi di peso, ben trenta in meno della versione Pro, e meno di 153mm di altezza e con soltanto 8.1 mm di spessore risulta essere uno smartphone piacevole da impugnare e utilizzare, soprattutto se si ha una mano di dimensioni generose come il sottoscritto. Sono tre le colorazioni in vendita ufficialmente nel nostro paese, Black, White e Flora Green, quella che abbiamo noi in test e stiamo adorando particolarmente essendo un qualcosa di diverso dalla media.
Il design di questa generazione non fa molto per nascondere la sua ispirazione ad iPhone con uno stile a mattoncino ma vi dirò, essendo io un amante di questo design e fin quando si prende ispirazione in questo modo alzando l’asticella della qualità ben venga. Troviamo infatti un design stile sandwich con il vetro posteriore della back cover che sembra quasi andarsi ad annegare all’interno del frame in metallo cromato mentre sul frontale abbiamo un vetro Gorilla Glass Victus a protezione del display ma completamente piatto. Il risultato finale è una facilità e piacevolezza estrema nel riuscire ad impugnare facilmente lo smartphone ed utilizzarlo, non si avverte la minima scalettatura tra frame e vetro come ogni tanto accade su S23.
Da menzione il modulo delle camere posteriore decisamente meno sporgente e la dotazione di porte, speaker, microfoni e tasti sul frame praticamente identica alla versione Pro sia nel bene come il carrellino per le due sim protetto da un gommino che ci ricorda che anche questo smartphone è certificato IP68, sia nel male come la Type C 2.0 o l’assenza di un vero secondo speaker superiore simmetrico.
DISPLAY
Per sbloccare questo Xiaomi 13 Pro e poter iniziare ad apprezzare il suo display possiamo sfruttare il sensore di impronte digitali posto sotto al display AMOLED in posizione decisamente inferiore. Se lo sblocco è rapidissimo e non si hanno praticamente mai noie nel fallire il riconoscimento c’è da dire che chi ha una mano piccola per arrivare così in basso potrebbe rischiare di sbilanciare lo smartphone. Ovviamente c’è anche lo sblocco 2D tramite il riconoscimento del volto, funziona bene ma con tutti gli ovvi limiti del caso.
Una volta sbloccato lo Xiaomi 13 ci troviamo subito di fronte un display da 6.36” FHD+, AMOLED. Una via di mezzo rispetto ai top “compatti” da 6.1” seppur alla fine grazie a delle cornici simmetriche e ridotte al minimo non ci discostiamo troppo dall’iPhone 14 Pro dal quale provengo. Il display è rimasto, come per la variante Pro, un AMOLED E6 con luminosità massima 1900Nits, supporto all’HDR10+ e al Dolby Vision tra l’altro già supportati in app terze come Netflix fin dall’uscita, e un refresh rate massimo di 120Hz. Parlo di refresh rate massimo e non dinamico perché qui perdiamo quella dinamicità 1-120 della versione Pro adottando invece una scalettatura 30/60/90/120 che considerando ancora la non perfetta ottimizzazione di Android con gli alti refresh rate non è poi così tanto un downgrade se non per qualche consumo aumentato soprattutto in utilizzo continuo AOD (Always On Display).
Se la luminosità massima è di 1900 Nits c’è da dire che in esterna spesso non andiamo oltre i 1200Nits e 500 in manuale. Rimane l’ampissima possibilità di andare a tarare a proprio gusto il display tra profilo DCI P-3, sRGB, ripristinare un colore originale sfruttando tra l’altro anche un sensore di luce ambientale a 360 gradi molto affidabile che permette di ottenere una funzione stile TrueTone, ricordandovi che abbiamo un JNCD≈0,32 e Delta E≈0,36.
Parlando di qualità percepita sarò onesto, a volte ho quasi preferito questo display a quello del Pro che per carità rende tutto più immersivo grazie ai suoi curatissimi bordi curvi ma i bordi completamente simmetrici ed il display piatto di questo Xiaomi 13 per me valgono molto di più.
SOFTWARE
Nelle impostazioni del display abbiamo iniziato a scrutare la MIUI 14 di questo Xiaomi 13 basata su Android 13 e non mi dilungherò più di tanto sui pro e contro perché già fatto nella recensione di Xiaomi 13 Pro che vi consiglio di recuperare nel caso non lo abbiate ancora fatto. I punti salienti sono rispetto al passato una pulizia da bloatware, pubblicità e servizi fastidiosi ed inutili decisamente più ampia con solo qualche 6-7 app disinstallabili e qualche notifica da Mi Browser prontamente disattivata.
Per il resto la MIUI 14 non ha mai avuto incertezze, freeze o crash di sorta anzi, è risultata essere sempre molto reattiva, parsimoniosa nel richiedere risorse, particolarmente personalizzabile e poco ingombrante se pensiamo che pesa meno della metà della OneUI degli S23.
SCHEDA TECNICA
- SoC: Snapdragon 8 Gen 2 a 4nm
- Modem: Snapdragon X70 5G
- Display: 6.36″ AMOLED E6 con risoluzione FHD+, frequenza di aggiornamento a 120Hz adattiva, luminosità massima 1900 nits, HDR10+, Dolby Pro Vision, HLG, Sunlight mode, P3 color gamut
- Memoria:
- RAM: 8/12GB LPDDR5X
- memoria di archiviazione: 256GB UFS 4.0
- Fotocamera:
- Posteriore:
- 54/50MP (totale/effettiva) grandangolare con sensore Sony IMX800 da 1/1.49 / 1/1.56″ (totale/effettiva), pixel 1.0µm, apertura f/1.8, lente 7P, LEICA VARIO-SUMMICRON ASPH, HyperOIS.
- 12MP ultra grandangolare con apertura f/2.2, 125° FOV
- 10MP teleobiettivo con apertura f/2,0, lente 5P
- Anteriore:
- 32MP con pixel da 1.4µm, apertura f/2.0, lente 5P, 89,6° FOV, HDR
- Posteriore:
- Connettività: 5G SA/NSA, Dual SIM, Bluetooth 5.3, Wi-Fi 7 (in arrivo tramite aggiornamento OTA), USB-C, NFC, GPS assistito
- Audio: Stereo con Dolby Atmos
- Batteria: 4,500mAh con ricarica cablata 67W, 50W wireless e 10W inversa
- Dimensioni e peso:
- 152.8mm × 71.5mm × 7.98mm
- 189 grammi
- Altro: IP68, Corning Gorilla Glass 5 anteriore, 2,5D glass posteriore e tre varianti di colore: Black, White, Flora Green
- Sistema operativo: MIUI 14 basata su Android 13
PRESTAZIONI E FUNZIONALITÀ
Se la MIUI a bordo di Xiaomi 13 è praticamente identica alla versione Pro lo stesso vale per l’hardware grazie ad uno Snapdragon 8 Gen 2 accompagnato da 8 o 12 GB di RAM LPDDR5x 16Bit quad-channel e 256GB di storage UFS 4.0. Lo smartphone gira come tutti i top di gamma di quest’anno ovvero senza mai il minimo impuntamento e ripensamento in praticamente ogni campo di utilizzo che sia quello social, montaggio video o addirittura gaming dove, causa delle dimensioni più contenute avvertiamo di più il telefono scaldare ma con temperature batteria che comunque non superano mai i 38 gradi e sono spesso stabili sui 24-27 gradi.
Avendo in questo caso a disposizione anche la versione con 8GB di ram parliamone brevemente: ha senso? Secondo me si quando la troviamo in offerta ad un prezzo sensazionale decisamente inferiore alla versione 12GB mentre se parliamo di una differenza di 50€ o meno vale tutta la vita investire quel poco di più per 4GB extra senza dover scomodare la memoria virtuale.
AUTONOMIA E RICARICA
La batteria di questo Xiaomi 13 si ferma a 4500mAh, circa 300 in meno della versione Pro che però nella vita quotidiana non di avvertono. Le ore di display attivo raggiunte infatti sono state pressoché le stesse con circa 4h30min-5h nelle mie giornate estreme con 200km di spostamento con cambi celle ed Android auto/Maps wireless, tante foto e video oltre che una connessione sempre impostata in 5G senza sfruttare il WiFi. Nelle giornate più tranquille, per quanto poche ce ne siano state, si raggiungono tranquillamente le 7-8 ore di display considerando che spesso completavo la giornata al 40% con 4h di display. Se la ricarica wireless è presente e rimane come per il Pro a 50W e 15W inversa, purtroppo la ricarica via cavo scende da 120W a 67W necessitando quindi di 38minuti anziché 18 per una carica completa.
È un peccato che non sia stata integrata anche qui la carica a 120W, non tanto perché serva usarla ogni giorno ma perché stiamo comunque pagando più di 1000€ di listino e differenziare questo modello ed il Pro per specifiche come la seguente ci sembra più una scelta forzata considerando che ormai iniziano a vedere la 120W anche su smartphone economici medio gamma.
MICROFONI E RICEZIONE
Chiamare con questo Xiaomi 13 è appagante, alla pari della versione Pro, grazie ai tre microfoni sul frame che funzionano benissimo anche in registrazione video e note vocali. Xiaomi 13 è uno di quegli smartphone che se portato ad un concerto non ti farà rimpiangere la scelta. La ricezione anche è ottima, anche qui identica al Pro, permettendomi di agganciare il 5G nel mio studio dove molti smartphone quali anche il 14 Pro stentano in Edge.
DOPPIO SPEAKER
Il doppio speaker di questo Xiaomi 13 funziona allo stesso modo della versione Pro: abbiamo quindi uno speaker principale in basso che ci garantisce una alta anzi altissima qualità di ascolto, praticamente quasi alla pari di top come S23 e iPhone 14 Pro ma purtroppo non abbiamo più uno speaker superiore secondario identico al principale per una simmetria audio totale. Lo Xiaomi 13 infatti ha soltanto un fiorellino superiormente sul frame per permettere all’audio della capsula auricolare, che funge da doppio speaker, di fuoriuscire più facilmente e rendere il tutto il meno sbilanciato possibile.
FOTOCAMERA
Xiaomi 13 sulla carta rinuncia tanto rispetto alla versione Pro come sensori fotografici “perdendo” il sensore principale da 1” ed il teleobiettivo con lenti flottanti ma vi dirò, una volta iniziato ad utilizzare e fin quando carichiamo poi tutti i nostri scatti sui social o rimangono comunque all’interno dello smartphone sono convinto che il 90% delle persone non noterà grossissime differenze, provo però a raccontarvele. Rimane ovviamente la collaborazione con Leica con i suoi profili colore, l’integrazione con Adobe per quanto riguarda i RAW, i profili ritratto Leica ed il coating oltre che la possibilità di registrare con la camera principale in Dolby Vision.
La camera principale è un sensore Sony da 50MP con Pixel da 1,0 μm, lunghezza focale equivalente a 23 mm f/1.8, HyperOIS e sette lenti. La qualità degli scatti è ottima e alla fine il dettaglio non manca assolutamente, siamo sullo stesso livello di S23 per intenderci. Alla domanda: si sente così tanto la differenza rispetto al sensore da 1” ovviamente la risposta è sì, assolutamente si ma non nel micro dettaglio che passa decisamente in secondo piano rispetto alla capacità di catturare luce avendo ISO e tempi di scatto più bassi oltre che ad un range dinamico decisamente più ampio. Dove Xiaomi 13 Pro non ha quasi mai bisogno della modalità notte qui entra in funzione molto più spesso ed al calare della luce il rumore percepito è più alto. Bene anzi benissimo il nuovo OIS chiamato HyperOIS che escluso il nome altisonante funziona decisamente bene.
La camera ultrawide si ferma a 12MP con un sensore piccolo di dimensioni 1/3,06″ ed una lunghezza focale equivalente a 15 mm f/2.2. La qualità percepita non è altissima ma alla pari di un S23 mancano anche qui l’autofocus ma essendo una camera situazionale è giusto spenderci il meno possibile e focalizzarsi sulla qualità degli altri sensori.
La camera tele è da 10MP, un bel downgrade rispetto ai 50 del Pro ma fortunatamente rimane l’apertura focale di f/2.0. Con una lunghezza focale di 75mm ci troviamo con uno zoom 3.2x molto indicato anche per una ritrattistica aiutata da uno stabilizzatore ottico e una serie di filtri sviluppati con Leica di altissimo livello. Il sensore purtroppo è piccolino da 1/3,75″ facendo fatica ad entrare in azione in alcuni scenari di scarsa luce.
La selfie camera è la stessa dello Xiaomi 13 Pro, un sensore da 32MP 1/3.14″ della OmniVision, un OV32C nello specifico che non ha autofocus e al calare della luce fatica non poco. S23 ed iPhone rimangono un paio di scalini più in alto e quando si prova uno dei due è davvero difficile tornare indietro a risultati di questo tipo. Buona anzi ottima perlomeno la gestione dei microfoni quando andiamo a registrare video con la camera frontale!
CONCLUSIONI
Tirare le conclusioni per questo Xiaomi 13 è abbastanza semplice poichè ci troviamo di fronte ad uno smartphone equilibratissimo, il classico top di gamma comodo da utilizzare con qualche rinuncia che però non si avverte così tanto nella vita quotidiana e preso al giusto prezzo è lo smartphone che si può consigliare un po’ a tutti ad occhi chiusi. Al giusto prezzo, lo sottolineo, poichè il listino è decisamente troppo alto posizionandolo molto vicino al 13 Pro e non lo rende appetibile alla precedente fascia di utenza interessata alla serie top di Xiaomi. Agli 892€ su Amazon di streetprice nel momento in cui scrivo questa recensione già le cose iniziano a cambiare con quasi già 300 euro di sconto rispetto al listino che ribaltano le carte in tavola. Insomma se ad oggi risulta essere un ottimo smartphone senza praticamente mancanze ma leggermente sovrapprezzato tempo qualche mese o settimana e questo Xiaomi 13 sarà uno smartphone decisamente da tenere d’occhio.
Xiaomi 13
VOTO: 7.5
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(aggiornamento del 11 marzo 2023, ore 16:35)