Dopo più di un mese dal lancio ufficiale in Cina, Xiaomi porta anche in Europa il nuovo Xiaomi 13 Pro e dopo averlo provato per due settimane, siamo pronti a parlarvene. Il modello che ho in prova è il 12/512GB, non commercializzato in Italia, scelta probabilmente causata dal prezzo di ingresso già molto alto, 1399€ ci racconta il listino per la 12/256GB. Vero il prezzo è alto, anzi altissimo ma in linea con i top di gamma usciti fin ora e che vedremo nel breve futuro, anzi, considerando che dal primo giorno di vendite è in offerta a 100€ meno e non potrà far altro che scendere non sarà impossibile vederlo attorno ai 1000€ nel breve termine.
A questo prezzo ci portiamo a casa comunque uno smartphone con Snapdragon 8 Gen 2, un display AMOLED da 1900Nits di luminosità al picco con refresh rate 1-120Hz, una batteria da 4820mAh con una ricarica rapida a 120W e più che altro un tris di fotocamere firmate Leica vero cavallo di battaglia di questo Xiaomi 13 Pro.
Prima di iniziare con la vera e propria analisi di questo 13 Pro vorrei soffermarmi sull’unboxing poichè Xiaomi è una delle poche che non solo ci offre il caricatore in confezione ma anche una cover che seppur di bassa qualità è comunque ottima nelle prime settimane di utilizzo.
QUALITÀ COSTRUTTIVA E DESIGN
Xiaomi 13 Pro arriva in italia soltanto in due colorazioni, le più sobrie, Ceramic White e Ceramic Black, quella che abbiamo noi in test. Come suggerisce il nome il retro è in ceramica, soluzione che apprezzo sempre per la sua resistenza ai graffi non usando io mai delle cover. Se di graffi è impossibile trovarne sul retro in ceramica diverso è il discorso per quanto riguarda le impronte che seppur siano facili da rimuovere sulla versione nero-grigia sono facilmente notabili.
Ho apprezzato molto la qualità degli assemblaggi e nella cura dei dettagli che è un requisito minimo per uno smartphone da 1300€ ma non te lo aspetti in modo così scontato da uno Xiaomi. Pur avendo i bordi curvi sia sul vetro frontale, un Gorilla Glass Victus , sia sulla back cover non troviamo scalettature a ridosso del frame che infastidiscono la presa anzi, Xiaomi 13 Pro è uno smartphone piacevole da tenere tra le mani per quanto riguarda materiali ed assemblaggi, peccato il peso di 229 grammi (210 la versione con retro in plastica/pelle) che se sommato ad una cover è decisamente importante, a mio gusto anche un po’ fastidioso ma essendo abituato a “compattini” sono di parte.
Bene invece la presenza del carrellino per le due sim e l’audio stereo con lo speaker principale sul basso e la capsula auricolare sfruttata come secondario con anche un forellino sul frame superiore per non rendere troppo sbilanciato l’audio verso il primo speaker. Bene anche la certificazione IP68, direi uno standard per questa fascia di prezzo mentre per la Type-C ci fermiamo ad una semplice 2.0 senza quindi uscita video. Personalmente non uso mai l’uscita video via cavo e trasferisco il 99% dei file via internet ma capisco chi ne necessiti e di base spendere qualche euro in più per integrare una 3.1 ed evitare a prescindere critiche sarebbe stata la mossa azzeccata da fare per Xiaomi, mio punto di vista.
DISPLAY
Per sbloccare lo Xiaomi 13 Pro possiamo sfuttare il sensore per il riconoscimento delle impronte integrato sotto al display, in ottima posizione e dotato di ottima reattività o altrimenti possiamo anche fare affidamento allo sblocco 2D del volto tramite la selfie camera.
Una volta sbloccato lo Xiaomi 13 Pro ci troviamo di fronte ad uno dei migliori display che abbia mai visto con tecnologia AMOLED E6 LTPO con risoluzione WQHD+, 1400 x 3200 pixel, 10Bit con frequenza di aggiornamento dinamica 1-120Hz, 1900Nits come luminosità di picco e oltre all‘HDR10+ supportato troviamo anche il Dolby Vision. I sensori di luce ambientale a 360° funzionano bene, molto reattivi. Di media in esterna siamo attorno ai 1200Nits, in interna 200-500. La fedeltà dei colori di default è già ottima ma personalmente ho sfruttato le opzioni di personalizzazione, molto ampie devo dire, della MIUI per ottenere dei colori più veritieri, utile soprattutto in ambito fotografico.
L’integrazione dell’AOD con i Super Sfrondi della MIUI è ottima mentre di base non è uno dei più ricchi ed interattivi di quelli provati. Il refresh rate invece è veramente variabile e funziona bene fermandosi ad 1Hz nelle pagine/immagini statiche, 24/30/60 in visualizzazione video e aumenta fino a 120 poi nelle varie app e sottomenù. Da sottolineare che in app come YouTube di base ancora abbiamo dei limiti nella home page a differenza della OneUI ad esempio che risulta essere un pelo più ottimizzata in queste cose ma attenzione, nelle impostazioni è possibile forzare tutte le app in 120Hz di massima.
A differenza di molti Xiaomi del passato qui fin da subito abbiamo certificazioni Widevine L1, Dolby Vision e HDR10+ supportati sia di base che in app terze quali Netflix. Può sembrare una cosa scontata ma fidatevi non lo è.
Due parole già che ci siamo anche sul feedback della vibrazione perchè quando andiamo ad interagire con l’interfaccia grafica ed il display abbiamo un feedback tattile che segue fedelmente le nostre azioni e ci restiuisce una esperienza appagante, tra le migliori.
SOFTWARE
Xiaomi 13 Pro è basato su Android 13 con interfaccia utente MIUI 14. Le patch di sicurezza attualmente sono ferme a gennaio 2023 ma sfrutto questa informazione per dirvi che la famiglia Xiaomi 13 avrà 3 anni di aggiornamenti alle nuove versioni di Android e 5 anni di patch di sicurezza garantiti. Bene anche se si poteva fare di più come i 4 anni che ormai offre anche OnePlus col nuovo 11 e proprio come per il OnePlus quello che farà la differenza sarà la costanza nel rilascio degli aggiornamenti, vera fortuna dei Samsung e Pixel.
La MIUI 14 ormai saprete meglio di me che è arrivata in una versione parzialmente castrata rispetto a quella CN con le vere novità attese nelle future versioni. So che molti di voi partono prevenuti verso questa interfaccia grafica ma eliminati i primi bloatware e disattivate tutte le notifiche e cianfrusaglie varie di Mi Video e Mi Browser ci troviamo con una interfaccia snella (pesa la metà della OneUI del mio S23), appagante graficamente, super personalizzabile, ricca forse anche troppo di funzioni e che escluso qualche piccolo bug che si porta avanti dal passato, tipo le notifiche nere con app in landscape, alla fine funziona più che bene e consuma poco. Xiaomi ormai sta sempre più passando alla suite google per le sue app stock, è imminente anche il passaggio a Google Photos per la galleria, direi un buon segno. Una nuova funzione che mi ha incuriosito è una tendina in app video come YouTube che ci permette di andare a migliorare la qualità di immagine ed i colori tra le tante funzioni o attivare il Dolby, non male. Anche le App Flottanti sono fluidissime e non hanno malfunzionamenti da segnalare.
SCHEDA TECNICA
- SoC: Snapdragon 8 Gen 2 a 4nm
- Modem: Snapdragon X70 5G
- Display: 6.73″ AMOLED E6 con risoluzione WQHD+, frequenza di aggiornamento 1-120Hz adattiva, luminosità massima 1900 nits, HDR10+, Dolby Pro Vision, HLG, Sunlight mode, P3 color gamut
- Memoria:
- RAM: 12GB LPDDR5X
- memoria di archiviazione: 256GB/512GB UFS 4.0
- Fotocamera:
- Posteriore:
- 50MP grandangolare con sensore Sony IMX989 da 1″, pixel 1.6µm, apertura f/1.9, lente 8P, LEICA VARIO-SUMMICRON ASPH, HyperOIS.
- 50MP ultra grandangolare con apertura f/2.2, lente 6P, 115° FOV
- 50MP teleobiettivo con sensore flottante, f/2,0, OIS,
- Anteriore:
- 32MP con pixel da 1.4µm, apertura f/2.0, lente 5P, 89,6° FOV, HDR
- Posteriore:
- Connettività: 5G SA/NSA, Dual SIM, Bluetooth 5.3, Wi-Fi 7, USB-C, NFC, GPS assistito
- Audio: Stereo con Dolby Atmos
- Batteria: 4,820mAh con ricarica cablata 120W, 50W wireless e 10W inversa
- Dimensioni e peso:
- 162.9mm × 74.6mm × 8.38mm
- 229 grammi
- Altro: IP68, Corning Gorilla Glass 5 anteriore, 3D bio ceramic back e due varianti di colore: Ceramic Black, Ceramic White
- Sistema operativo: MIUI 14 basata su Android 13
PRESTAZIONI E DISSIPAZIONE
Xiaomi 13 Pro ha una scheda tecnica di tutta nota sulla carta grazie al nuovo SOC Snapdragon 8 Gen 2 con 12GB di ram LPDDR5X 16Bit quad-channel e 256GB o 512GB di storage UFS 4.0. Non abbiamo un sistema di raffreddamento degno di nota da essere menzionato come su OnePlus o Vivo ma le temperature alla fine sono molto simili col terminale che quasi ha scaldato. Il picco di temperatura batteria l’ho raggiunto in uso gaming con 37°c dopo più di un’ora di Genshin Impact, di media invece siamo sui 26°c in interna e 22 in esterna. Le animazioni della MIUI 14 scorrono che è un piacere anche dopo un uso prolungato del terminale grazie anche all’eventuale RAM Turbo che ho provato nella prima settimana ma poi ho disattivato, considero 12GB di Ram più che soddisfacenti.
Come per tutti gli altri top di gamma 2023 provati fin qui con lo Snap 8 Gen 2 vale il solito discorso che in utilizzo social l’esperienza è eccellente, mai e poi mai troviamo una incertezza e anche in un uso stress prolungato come quello da fiera. Ho utilizzato questo 13 Pro come mio unico smartphone personale durante il MWC e tra video registrati, mille notifiche, caricamenti video, chiamate, mille app aperte in background, browsing web con mail e tanto altro senza quasi mai spegnere il display non ho avuto mai un ripensamento. Non sono solito videogiocare col telefono ma per i più avvezzi è presente una ottima suite software per migliorare le prestazioni ed avere meno distrazioni.
AUTONOMIA E RICARICA
La batteria è uno dei protagonisti di questo 13 Pro. Pur non avendo raggiunto i canonici 5000mAh di quasi tutti i top 2023 è una delle migliori. La carica rapida a 120W via cavo e 50W wireless fa sicuramente comodo ma arrivando quasi sempre a sera con più del 20-30% di batteria non ho quasi mai avuto la necessità di utilizzarla. Soltanto in tre occasioni di giornate ho avuto necessità di sfruttare la carica a 120W e con 20 minuti ero di nuovo dallo 0 al 100% ma erano giornate con solo 5G, display a non meno di 500nits con molti picchi oltre i 1000, 200km di cambi celle o 2h di mezzi, 5-6GB di dati scambiati ed un uso prettamente social/browsing/mappe/mail/fotocamera. In giornate come quelle appena raccontate arrivavo dalle 7 di mattina alle 18 di sera con pochi punti percentuali residuti e comunque 4h30-5h di display mentre in una giornata standardizzata chiudo la giornata sempre con 4-5h di display ma con poco meno di metà di batteria ancora residua. Vi menziono anche la ricarica wireless inversa.
AUDIO E MULTIMEDIALITA’
Xiaomi 13 Pro ha un doppio speaker stereo del quale vi ho già spiegato in introduzione la composizione. Il volume e la qualità sono ottimi, li darei quasi alla pari degli S23, molto fa il gusto personale mentre li metterei leggermente sotto gli iPhone 14 Pro Max ma anche Xiaomi 12 Pro dello scorso anno. L’audio è tornato sbilanciato verso l’altoparlante principale seppur col forellino nel frame superiore è molto meno avvertibile rispetto ad altri smartphone.
PARTE TELEFONICA E CONNETTIVITA’
Chiamare con Xiaomi 13 Pro è stato piacevole e vi cito che nel dialer c’è la possibilità di registrare le chiamate. I microfoni cancellano bene quando devono i rumori di fondo e ne troviamo tre sul frame. Anche alla prova di registrare un video durante le super ammucchiate del MWC si è comportato in maniera eccellente.
La ricezione è ottima, uno dei migliori: nel mio studio bunker a -1 è riuscito a prendere 4G, in alcune parti anche 5G dove iPhone non si schioda dall’Edge.
FOTO E VIDEO
Xiaomi ha puntato quasi tutto sul comparto fotografico rinnovado la partnership con Leica elevandola non solo ad aggiunte software ma ad una co-ingegnerizzazione come è da esempio la scelta del Teleobiettivo con tecnologia di spostamento focale, un teleobiettivo “flottante” come viene chiamato sul quale torneremo a brevissimo.
Lato hardware Xiaomi 13 Pro ha una fotocamera principale con sensore Sony IMX989 da 1″ con risoluzione da 50MP e apertura f/1.9 , e due sensori Samsung (S5K)JN1 da 1/2.76″ ed apertura f/2.0 per il teleobiettivo con OIS e apertura f/2.2 per la ultragrandangolare.
So che vorreste parlare subito della lente principale con l’enorme sensore da un pollice ma voglio iniziare a parlarvi del teleobiettivo 3.2X perchè oltre ad essere stabilizzato otticamente ha un meccanismo che permette alle lenti di “flottare” in modo da arrivare ad avere una distanza di messa a fuoco di 10cm ottenendo una funzione Macro che vi farà dimenticare quegli orrendi e accampati risultati ottenuti con la camera ultrawide. Vero manca un periscopio come su S23 Ultra ma è anche vero che la focale dei 70mm è il compromesso che più spesso si può usare per ottenere una prospettiva più spinta o ritrattistica e se amate questa lunghezza focale come il sottoscritto sarà difficile provare questo Xiaomi 13 Pro e tornare indietro.
Leica ha messo molto impegno nell’aiuto dello sviluppo della modalità ritratto ma per quanto i risultati siano ottimali peccano ancora di una gestione approfondita dello scatto in post ed i risultati in condizioni di scarsa luce risultanto sempre troppo artefatti e privi di dettaglio. Altra cosa che non mi è andata molto giù è l’impossibilità di registrare video in Dolby Vision con la tele e l’impossibilità di cambiare tra le camere oltre il 1080p, limite che spero venga rimosso con i prossimi aggiornamenti.
Qualitativamente parlando dobbiamo ancora mettere bene a confronto in ogni situazione Xiaomi 13 Pro con gli altri top di gamma ma nei pochi test effettuati è sempre alla pari se non superiore, un lavorone di Xiaomi considerando il passato.
Decisamente peggio la ultragrandangolare che svolge il compitino senza strafare, non è un sensore sul quale spendere risorse e denaro essendo relegata giusto al dare un punto di vista più ampio in caso di necessità. Fortunatamente anche se non viene sfruttata per la funzione macro è rimasto comunque l’autofocus, essenziale direi, vero S23? Come vi dico sempre non sono un grande fruitore di lenti ultragrandangolari quindi vi lascio giusto qualche scatto demo in varie situazioni di luce
Lascio per ultima la camera principale, quella che ci accompagna più spesso nel quotidiano e che grazie ad un sensore enorme da un pollice ed una stabilizzazione ottica, chiamata HyperOIS da Xiaomi di ottimo livello, difficilmente ci lascerà scontenti. Ho apprezzato molto i colori e le dinamiche mai esagerate nelle foto risultanto sempre foto naturali e mai troppo “artificiose”. Non starò qui a sottolinearvi i filtri Leica Vibrant e Leica Autentic o tutte le funzioni di scatto o post scatto essendo tutto marginale ad una cosa fondamentale: la qualità di scatto. I file elaborati dallo smartphone sono già di loro ottimi, eccellenti, spesso tra i migliori che io abbia scattato e visto elaborare da uno smartphone ma la vera differenza in questo smartphone la troviamo nei RAW.
So che il 90% di chi compra uno smartphone andrà di punta e scatta il 90% delle volte ma quando si spendono più di mille euro puntando molto sulla fotocamera è doveroso fare quel passo avanti ed iniziare a “giocare” un po’ con i file RAW ed in questo lo Xiaomi 13 Pro vi dà un grossissimo aiuto includendo i profili Adobe 10Bit. File RAW che possono essere ottenuti da tutte e tre le fotocamere, non soltanto la principale come spesso accade. L’esempio che trovate sopra è un RAW scattato da Crope con la 3.2X mentre la color è fatta da me.
I video si spingono fino all’8K 24fps o 4K 60fps. Grazie ad una ottima stabilizzazione ottica con la camera principale ed il teleobiettivo i video anche in movimento risultano piacevoli e ricchi di dettagli mentre di notte si nota qualche limite con un jittering poco evidente probabilmente causa della stabilizzazione digitale. Non siamo al top della categoria anche perchè manca una modalità cinema elaborata ma rispetto al passato i passi avanti sono più che evidenti, mi aspettavo qualcosina in più però a questo prezzo.
LA SELFIE CAM
Mi aspettavo decisamente di più dalla camera frontale dove troviamo per l’ennesima volta un sensore da 32MP 1/3.14″ della OmniVision, un OV32C nello specifico che non ha autofocus e al calare della luce fatica non poco. S23 ed iPhone in questo ambito fanno scuola e quando si prova uno dei due è davvero difficile tornare indietro a risultati di questo tipo. Buona anzi ottima perlomeno la gestione dei microfoni quando andiamo a registrare video con la camera frontale!
CONCLUSIONI
Difficile tirare le conclusioni su questo Xiaomi 13 Pro perchè ci troviamo davanti ad uno smartphone eccellente e alla fine mi ritrovo a dover sindacare soltanto sulla non presenza di una Type C 3 e su una selfie camera non all’altezza, due cose che è giusto e lecito aspettarsi da un top di gamma da 1400€ di listino ma posso anche immaginare che molte persone possano ignorare tranquillamente queste due mancanze. La MIUI personalmente mi è piaciuta su questo Xiaomi 13 Pro, non l’ho avvertita come un collo di bottiglia anzi, come raccontato gira davvero senza intoppi ed alla fine se questo Xiaomi cala velocemente di prezzo sotto i 1000€ sono convinto che potrà raccontare la sua.
Chiaro, non ci troviamo più di fronte al top di gamma Xiaomi di qualche anno fa che costava la metà ma c’è anche da dire che non ci trovavamo mai nella vita di fronte ad uno smartphone così al completo come questo Xiaomi 13 Pro tanto che credo sia la prima conferenza che seguo di un top di gamma Xiaomi dove non si fanno più confronti con la concorrenza poichè non ce n’è più bisogno essendo questo Xiaomi 13 Pro un esercizio di stile che non ha nulla da invidiare alla concorrenza.
In conclusione menziono alcuni servizi presentati con questo Xiaomi 13 Pro come il servizio di garanzia internazionale e nei primi 12 mesi il costo di manodopera gratuito in caso di riparazione necessaria per un danno estetico causato da noi, oltre che un servizio clienti esclusivo per 24 mesi, non è molto ma è sicuramente un passo avanti lato servizi che mancava a Xiaomi.
Xiaomi 13 Pro
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VOTO: 8
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(aggiornamento del 06 marzo 2023, ore 13:45)