A pochi mesi dalla recensione della Xiaomi Band 8, oggi vi proponiamo la prova della Band 8 Pro, soluzione più grande, interessante e completa che però non si discosta molto dal concetto di band che da sempre i fan di Xiaomi apprezzano.
La nuova Xiaomi Band 8 Pro non è una vera e propria novità a livello di prodotto e concetto: è simile alla Band 8 Active per dimensioni e utilizzo e al tempo stesso assomiglia molto al Redmi Watch 4 per funzionalità generali anche se ha un posizionamento più basso.
DISPLAY GRANDE: PIU’ INFORMAZIONI MA… SEMPRE LE STESSE
Sebbene non sia originale e un capolavoro estetico, Band 8 Pro risulta più rifinita, elegante e gradevole rispetto alla sua gemella piccola. Lo schermo è ovviamente l’elemento caratterizzante e offre una risoluzione di 336×480, 336ppi e una luminosità massima di 600nits.
Si tratta di dati che nell’utilizzo rendono l’esperienza molto piacevole e appagante: in esterna si vede sempre molto bene, le scritte, le icone e le informazioni sono chiare e nitide e la tecnologia OLED consente di avere una profondità cromatica eccellente e un contrasto perfetto.
La luminosità è gestibile sia in automatico tramite sensore, sia in modalità manuale con impostazione che potete decidere voi e fissare a prescindere dall’ambiente circostante. La reattività del sensore è migliore della Band 8 anche se quando l’avete sotto al polsino della giacca, potreste dover attendere un secondo prima che il display si illumini al massimo.
Grazie all’ampio schermo, nessuna scritta sarà tagliata o dovrà scorrere per essere mostrata in modo completo come accade sulla Band 8 e questo rende l’esperienza molto più gratificante e coerente.
Il “problema” è che Xiaomi Band 8 Pro è la versione Pro della Band 8 (incredibile a dirsi N.D.R) e questo vuol dire che di fatto a livello di utilizzo, cambia praticamente nulla. Informazioni e Widget visualizzati meglio, più grandi e con alcune interazioni in più, ma le funzionalità sono quelle che abbiamo già visto in precedenza.
Dunque, per farla breve, nessuna risposta alle notifiche, solo visualizzazione, nessuna gestione delle chiamate ad eccezione del riaggancio e la sola sincronizzazione della lettura/eliminazione notifica e del non disturbare. E’ possibile scattare foto dalla band aprendo prima l’app fotografica dello smartphone, gestire l’avanzamento/pausa dei contenuti multimediali ma, per il resto, non ci sono altre “smart action” che potete fare tra band e orologio. Tutto fattibile anche con la Band 8 normale.
SCHEDA TECNICA
- display: AMOLED 1,74″ 336×480, 336ppi, 600nit (illuminazione con regolazione automatica), refresh rate 60Hz, Corning Gorilla Glass Victus
- cinturino: TPU
- sensori: accelerometro, giroscopio, luce ambientale, battito cardiaco, pulsossimetro
- connettività: Bluetooth 5.3, GNSS
- resistenza: 5ATM compatibilità: Android 8+, iOS 12+
- app: Mi Fitness
- modalità sportive: 150+
- batteria: 289mAh, autonomia fino a 14 giorni, ricarica in 80 minuti
- dimensioni: 46×33,35×9,99mm
- peso: 22,5g
GPS OTTIMO, UN VALORE AGGIUNTO
Due limiti ha la Band 8 base: manca il GPS e manca l’NFC. Sulla 8 pro per fortuna il GPS c’è e non solo è presente ma funziona anche molto bene. Il Fix è infatti molto veloce in esterna e rapido anche in condizioni non ottimali con cielo molto coperto e sotto una tettoria, magari proprio mentre vi riscaldate prima di partire per la vostra corsa o attività in generale.
Il tracciamento del percorso è preciso e non ho rilevato problemi particolari anche se ovviamente le informazioni sono inferiori rispetto ad un Garmin o prodotti specificatamente pensati per la corsa. Va detto che l’applicazione è il valore aggiunto in quanto attraverso il software dello schermo si ha una visione generale ma non un dettaglio ampio.
Interessante per esempio la divisione per KM della mappa o ancora, il tempo per KM durante l’allenamento sul Tapis Roulant. Grafica, informazioni e dettagli sono chiari, comprensibili e ben impaginati e permettono di avere un’ottima panoramica sull’attività svolta.
Ci sono tantissime opzioni che possono essere selezionate dal menu attività anche se molte sono solo “un esempio” e non hanno reali differenze l’une dalle altre ma un modo per “categorizzare” una tipologia di allenamento.
Bene invece il sensore che offre non solo dati precisi ma anche confrontabili con orologi molto superiori. Ho provato il paragone con Watch 5 di Samsung e ho rilevato stessi battiti, stesso passo e stesso ritmo durante l’allenamento di circa 5M mostrato sopra.
Purtroppo non posso dire lo stesso del conteggio calorico che, secondo le mie stime, è troppo positivo e tende a considerare molto alte le calorie bruciate durante la giornata. Probabilmente viene fatto un conteggio tenendo conto del metabolismo basale che viene ricavato una volta inserendo i dati di altezza, peso ed età nell’applicazione.
BATTERIA, COSA VORREI E CONCLUSIONI
Xiaomi Band 8 Pro ha ovviamente diversi vantaggi, in primis l’autonomia. In un mercato in cui gli orologi smart faticano a superare i 4 giorni, avere 2 settimane di autonomia è sicuramente un vantaggio non da poco. Non posso però non citare nuovamente Garmin che con gli ultimi prodotti ha raggiunto una qualità eccellente e unisce notifiche, autonomia e dati molto precisi sull’allenamento ad un posizionamento di prezzo intorno ai 250€.
Detto questo Band 8 Pro non è un prodotto perfetto ma a 79€ di listino e circa 60€ in offerta non posso fare grossi appunti. Display ottimo, peso ridotto, personalizzazione ampia, complicazioni maggiori per l’orologio, GPS ottimo e applicazione che funziona sempre molto bene ed è super chiara.
COSA VORREI?
- Risposta alle chiamate con altoparlante
- NFC con sistema pagamenti
- Sync con Google FIT
Al netto dei “vorrei” Band 8 Pro è sostanzialmente un prodotto che si affianca alla già ampia collezione di Band dell’azienda portando maggiore scelta ma non stravolge il mercato attuale.
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