Sto usando il nuovissimo Xiaomi Mix Flip da due settimane, dopo averlo provato per qualche ora in Cina due mesi fa, e non vi nego che per tantissime caratteristiche mi ha impressionato. Xiaomi Mix Flip è il primo foldable di tipo flip che grazie alle sue due fotocamere firmate LEICA, di cui una un teleobiettivo 2X con funzione telemacro, come avviene proprio su Xiaomi 14 e Xiaomi 14 Ultra, può rimpiazzare un top di gamma senza farvi rimpiangere le sue fotocamere.
A differenza poi degli altri flip provati, Razr 50 Ultra e Galaxy Z Flip 6, qui abbiamo una batteria da 4780mAh con ricarica rapida a 67W che permette a questo smartphone di essere usato anche sempre a schermo intero e farci concludere la giornata di utilizzo ad occhi chiusi.
Queste sono soltanto alcune delle caratteristiche di punta di questo smartphone che ha un listino di 1299€ in versione 12/512GB. Parliamo di un prezzo elevato, ma identico a quello di Galaxy Z Flip 6 che però aveva 256GB di storage. Modi per risparmiare ce ne sono, come un extra sconto e bundle vari come il Watch S3, ma ora concentriamoci sui pro e contro del Mix Flip.
INDICE
ESTETICA E DESIGN
Xiaomi Mix Flip si differenzia dagli altri flip per un design leggermente differente: lo smartphone ha un design quad curved sia nella parte del display sia nella zona della back cover. Questo fa sì che le due zone siano sconnesse ed in sporadici casi ciò può favorire il grip. Se per un classico smartphone questo tipo di design sarebbe deprecabile, poiché impossibile da proteggere, su un foldable questo non è un vero problema.
In confezione ci viene fornita una cover leggermente rialzata per proteggere lo smartphone anche da eventuali cadute. Navigare con le gesture sul display esterno, grazie a questo design curvato, risulta a conti fatti soddisfacente ed appagante. Il caricatore rapido è stato tolto dalla confezione per obblighi di legge, ma con giusto 1€ extra si può aggiungere in bundle.
Le dimensioni lo pongono a metà fra il Razr 50 e lo Z Flip 6. Anche il peso di 192g lo pongono poco meno di 10g più pesante degli altri. Questo è un ottimo risultato se pensiamo al fatto che qui dentro c’è una batteria molto più capiente, delle fotocamere più ingombranti, un sistema di dissipazione migliore e la scocca è basata su una lega in alluminio 6M42 molto resistente ed una cerniera in acciaio.
C’è una mancanza, o forse una omissione da parte di Xiaomi, la certificazione IPX8. Lo smartphone ad oggi non viene supportato alcuna certificazione in via ufficiale, seppur gli assemblaggi facciano pensare al contrario.
Reputo il Razr 50 Ultra decisamente più grazioso, sembrando anche più snello e piacevole da usare, ma la sensazione di robustezza e solidità di questo Mix Flip è impareggiabile, anche per una persona distratta come il sottoscritto. C’è il dual SIM fisico ma la Type-C è solo 2.0, male a queste cifre.
FOTO E VIDEO
Sulla scocca, annegate all’interno del display esterno da 4.01” AMOLED, troviamo le due fotocamere principali firmate LEICA. La principale l’abbiamo già vista in azione su Poco F6 Pro, anche se in realtà cambiano le lenti. Esse sono di una qualità superiore su questo Mix Flip ed inoltre arriva il supporto ai RAW (anche per il teleobiettivo!). Il sensore è un Light Fusion 800, ovvero un OVX8000 stacked, con dimensioni pari a 1/1.55”.
Gli scatti in effetti risultando decisamente migliori di quanto osservato a Dubai, nei mesi precedenti, con il POCO F6 Pro. Molti scenari sono gli stessi visti nella recensione di Xiaomi 14T Pro, che monta un sensore più avanzato Light Fusion 900 (lo stesso di Xiaomi 14 e molto simile anche a Honor Magic 6 Pro).
A conti fatti non si nota una differenza sostanziale, se non in notturna. In quegli scenari il sensore più piccolo di Mix Flip cattura più rumore, ma nulla che non possa essere rimosso facilmente. Gli scatti in prima vista di questa recensione sono tutti dei RAW elaborati tramite Lightroom, la migliore applicazione da usare su Xiaomi per post produzione dal momento che Adobe fornisce i suoi profili colore. Nel BOX a fine capitolo trovate gli scatti JPEG elaborati dallo smartphone. Nei RAW non abbiamo rimosso il rumore ed il disturbo colore, così da mostrare come lavora a nudo lo smartphone.
Xiaomi Mix Flip integra anche un teleobiettivo con lunghezza focale di 47mm, uno zoom 2X, che si basa sul sensore Omnivision OV60A. Seppur questo sensore sia da 60MP e dimensioni 1/2.61” in realtà Xiaomi va ad effettuare un crop di esso che lo porta a 50MP, così da avere una stabilizzazione ancor più ottimale e poter ottimizzare le lenti flottante dedite alla funzione telemacro.
L’apertura focale di f/2.0 lo rende performante anche in situazioni di non perfetta illuminazione e di staccare naturalmente i soggetti dallo sfondo senza la necessità di una modalità ritratto artificiale. Rispetto a Razr 50 Ultra la fotocamera 2X funziona ed è controllabile anche dal display esterno, un bel plus.
So che molti saranno delusi dalla mancanza di una fotocamera ultrawide ma reputo che questo compromesso sia il migliore, al netto di avere un teleobiettivo così performante e con funzione macro. La tele 2X del Motorola, come vi abbiamo raccontato più volte, spesso aveva una qualità peggiore della principale con zoom digitale 2X.
Inoltre la fotocamera principale di Mix Flip ha una lunghezza focale di 23mm, decisamente grandangolare, basterà qualche passo indietro per compensare la mancanza di ultrawide, mentre con la tele ottica possiamo arrivare a 4X con una ottima qualità (anche grazie al crop descritto prima) e avere un effetto distorsione poco accentuato anche in ritratti o foto di strada.
Abbiamo registrato tanti video, come un reel che vedrete (o forse sarà già online nel momento di pubblicazione di questa recensione) delle AirPods 4 ANC. Registrare ad esempio contenuti social grazie al display esterno e quindi le fotocamere principali di Mix Flip, rende l’esperienza fruibile e di altissima qualità. Solo una cosa non ci torna: tramite il display esterno il 4K è limitato a 30fps, mentre a flip aperto possiamo registrare anche a 60fps, che senso ha?! Per il resto sì, c’è una selfie camera da 32MP (il classico OV32B usato da Xiaomi sui top di gamma 2023 e inizio 2024) ma non credo la utilizzerete mai, considerando il formato flip.
MICROFONI, RICEZIONE E SENSORI
Un flip phone deve puntare prima di tutto ad avere eccellenti microfoni, una grande esperienza telefonica e ottima connettività. Questo Mix Flip non delude pressoché in nulla: il sensore di prossimità è fisico e funziona in modo eccellente, i tre microfoni lavorano perfettamente all’unisono e Xiaomi ha ben pensato di integrare una capsula auricolare con feritoia sia verso l’interno che l’esterno. Così facendo si potrà chiamare ed ascoltare perfettamente le chiamate anche con il display chiuso.
Occhio soltanto ad un fattore: durante una classica chiamata, a display aperto, l’audio fluirà leggermente anche verso l’esterno. Se in aereo, auto, o treno avete ad esempio vicino qualcuno e l’ambiente è molto silenzioso, potreste rischiare a massimo volume di far percepire cosa dice l’interlocutore. Bene il supporto al WiFi 7 e Bluetooth 5.4, essenziale ad esempio per sfruttare il nuovo cosec AptX Loseless delle Xiaomi Buds 5 (arriva recensione a giorni!).
I DUE DISPLAY
Parliamo ora dei due display poiché soprattutto quello esterno ormai è sempre più al centro dei flip phone e del loro funzionamento. Tramite il pannello amoled da 4.01”, protetto da Xiaomi Shield Glass, possiamo sfruttare svariate feature.
In primis però vi ricordo che abbiamo un refresh rate di 120Hz massimo, una risoluzione di 1392 X 1208 pixel, una profondità colore 8bit ed arriviamo fino a 3000 Nit di luminosità al picco. Per il dimming abbiamo soltanto il DC Dimming. Lo sblocco dello smartphone e del display avviene tramite riconoscimento del volto 2D o il sensore di impronte laterale, davvero ottimo!
Non parliamo di display esterno LTPO come Motorola, eccezionali per sfruttare al massimo funzioni come l’AOD, ma il funzionamento e lo studio dietro l’interfaccia grafica forse è più razionale e funzionale. Xiaomi Mix Flip, avendo le due fotocamere in verticale, pone sopra di esse dei piccoli mini-widget: abbiamo sei applicazioni consigliate in base al contesto, l’orario ed il meteo.
Per il resto Mix Flip sfrutta la parte alla sinistra delle fotocamere come fosse un mini smartphone. Il vantaggio di ciò è che al contrario di Motorola non si creano artefatti o parti di UI, spesso utili, che finiscono sotto alle fotocamere e non sono cliccabili. Anche la tastiera non deve sollevare l’UI per funzionare. Insomma è come avere un mini smartphone Android con classico formato 16:9 con a destra affiancati dei mini widget, molto pratico, anche se forse meno scenografico del Motorola.
Il funzionamento è per il resto a metà fra il Flip ed il Razr: le app sulla homepage le scegliamo noi, ma non abbiamo un multitasking come sul Motorola. Facendo degli swipe dall’alto verso il basso però arriviamo alle notifiche da sinistra e ai toggle rapidi da destra. Scorrendo a sinistra o destra non andiamo da nessuna parte, una scelta che apprezzo poiché la UI non risulta dispersiva come sui due già citati Flip che abbiamo testato.
Il display interno è da 6.86”, è sempre un pannello OLED con però refresh rate adattivo 1-120Hz, essendo LTPO. La risoluzione qui è di 2912 x 1224 pixel. La profondità colore è sempre di 8bit, la luminosità massima di 3000 Nit e sotto i 60 Nit abbiamo un PWM Dimming fino a 2160Hz mentre oltre i 60 Nit sfruttiamo il DC Dimming come sul display esterno. Presente come sempre la certificazione HDR10+, HEVC e Dolby Vision anche in app terze come Netflix.
SCHEDA TECNICA
- display:
- esterno: 4,01″ All Around Liquid 1392×1208, 460ppi, Xiaomi Shield Glass, fino a 120Hz, 3.000nit picco, TÜV Rheinland
- interno: LTPO 6,86″ CrystalRes UTG 2912×1224, 460ppi, 1-120Hz, 3.000nit picco, TÜV Rheinland
- piattaforma mobile: Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3
- memoria:
- 12GB di RAM LPDDR5X
- 512GB interna UFS 4.0
- camera di vapore 3D
- audio: speaker stereo, 3 microfoni
- OS: Xiaomi HyperOS
- connettività: dual SIM 5G, WiFI 7, Bluetooth 5.4, NFC, GPS
- sensore impronte: laterale
- fotocamere:
- anteriore: 32MP, f/2,0, FOV 89,6°
- posteriori Leica:
- 50MP principale Light Fusion 800, f/1,7, 23mm eq., 2um 4-in-1 Super Pixel, OIS, 1/1,55″
- 50MP tele flottante, f/2,0, 47mm eq., macro 9cm
- batteria: 4.780mAh, ricarica rapida HyperCharge 67W
- Xiaomi Surge G1 ed R1
- colori: Black, Purple
PRESTAZIONI E BATTERIA
Dentro il Mix Flip troviamo l’ottimo Snapdragon 8 Gen 3. Non avrei disdegnato in tutta onestà anche uno Snapdragon 8S Gen 3 o Snapdragon 7+ Gen 3, altrettanto potenti ma meno energivori e che tendono a scaldare meno. Mix Flip si impone comunque come il punto di riferimento per quanto riguarda le prestazioni, temperature raggiunte e autonomia per quanto riguarda i flip phone disponibili in Italia, ma l’autonomia e le temperature sarebbero potute essere ancor più ottimizzate.
La RAM da 12GB è LPDDR5x mentre lo storage da 512GB è UFS 4.0 con velocità pari a 4100MB/s in lettura e 3200MB/s in scrittura. Tutto gira alla perfezione nel quotidiano e lo smartphone scalda decisamente meno di Z Flip 6, che diventa più che tiepido anche per operazioni semplici. Siamo sul livello del Motorola, a volte qualcosa meglio a volte qualcosa peggio.
Soltanto se si prova a videogiocare fuoriescono i limiti di un SOC top di gamma così potente messo all’interno di un flip phone: lo smartphone dopo 30-40 minuti di Honkai Star Rail o Zenless Zone Zero a massima qualità grafica inizia ad andare in Thermal Throttling e perde un po’ di framerate. A differenza di Galaxy Z Flip 6 lo smartphone risulta ancora piacevole da impugnare.
Dal momento che videogiocare con un foldable è altamente improbabile, almeno con questo formato, avrei gradito per l’appunto molto di più una soluzione alla Snapdragon 7+ Gen 3 meno energivora ma comunque eccellente nel quotidiano. Probabilmente anche quei 2-3 secondi di export in più in un video 4K con CapCut o l’ISP poco meno potente non avrebbero poi fatto una differenza sostanziale.
AUTONOMIA E RICARICA
La batteria da 4780mAh, con ricarica rapida a 67W, pone questo flip phone per la prima volta alla pari di un top di gamma a tutti gli effetti. Ad oggi, l’unico flip phone arrivato in Europa ed in grado di gestire anche la giornata più intensa, era il Motorola Razr 50 base col suo Dimensity 7300X, una soluzione poco energivora ma anche poco potente. La ricarica completa si esaurisce in 50 minuti.
Il vantaggio di un flip phone è l’utilizzo del display esterno, poiché può abbattere i consumi anche del 50%. Ciò non significa che dovete forzarvi ad usare il display esterno, poiché questo utilizzo diverrebbe innaturale. Nell’arco di una giornata in esterna mi ritrovo personalmente a passare sul display esterno circa 1 ora tra notifiche, controlli rapidi e un po’ di navigazione. Sporadicamente mi capita di rispondere a qualche messaggio o ascoltare degli audio.
INTERFACCIA GRAFICA, IA ED AGGIORNAMENTI
Nella recensione di Xiaomi 14T Pro di qualche giorno fa vi ho raccontato ampiamente la mia esperienza di queste settimane con la HyperOS. Ho provato i due terminali assieme e l’esperienza è pressoché la stessa. Per avere considerazioni su come è andata ma più che altro su cosa migliorerei della HyperOS vi rimando a quella recensione, senza fare un secondo sproloquio anche qui.
Il succo del discorso è comunque che finalmente questa interfaccia grafica si aggiorna e anche abbastanza bene. Xiaomi sta cercando di ridurre al minimo le pubblicità e ci si auspica che entro il 2025 esse vengano completamente eliminate. Bug e anomalie non ce ne sono praticamente più, esclusa qualche noia ad esempio con le notifiche arretrate non lette.
Quattro major update e cinque anni di patch di sicurezza sono un ottimo compromesso e gli aggiornamenti arrivano circa ogni due mesi, a volte meno a volte poco più. I major sui top di gamma sono puntuali. Arriva tanta IA che abbiamo già analizzato su 14T Pro ed essendo in cloud il funzionamento è esattamente lo stesso. C’è la Gomma Magica PRO e l’Estensione AI ma con futuri aggiornamenti arriveranno nuove feature (entro il 6 ottobre dovrebbe esserci tutto in italiano).
Non reputo la HyperOS l’interfaccia grafica migliore e che preferirei ad oggi, ma neanche è da demonizzare come si è fatto in passato per le tante problematiche. Se in fase di configurazione si disattivano le giuste impostazioni di pubblicità praticamente non ce ne saranno e le app bloatware sono circa le stesse che ritroviamo su un Samsung. Xiaomi dovrà lavorare molto su questo ambito per recuperare la reputazione persa negli anni.
CONCLUSIONI E PREZZO
Xiaomi Mix Flip arriva in vendita a 1299€ in versione 12/512GB. Il prezzo è alto, vero, ma in linea con i competitor, addirittura migliore. Samsung Galaxy Z Flip 6 in versione 12/256GB è piazzato a 1279€, 20€ in meno per un taglio di storage inferiore. Motorola Razr 50 Ultra in versione 12/512GB ci costa 1199€ di listino.
Il vantaggio degli altri due è essere in commercio da più tempo e quindi ad oggi hanno uno street price di 650-900€. Ad oggi per risparmiare sull’acquisto dello Xiaomi Mix Flip dobbiamo intrecciare varie offerte: 100€ di sconto immediati, 100€ di extra valutazione nel trade-in ed abbiamo in “omaggio” uno Xiaomi Watch S3 (rivendibilità di circa 80-100€). Insomma arriviamo a spendere quei 1000€ tondi che comunque non sono pochi.
Che valore ha un prodotto flip che può sostituire quasi del tutto un top di gamma? Questo sta a voi deciderlo. Lo Xiaomi Mix Flip ad oggi è certamente la proposta flip più convincente a 360° e personalmente lo continuerei ad utilizzare con piacere come mio smartphone principale Android di questi mesi andandolo ad affiancare ad iPhone 16 Pro (del quale vi parlerò a giorni). E voi cambiereste il vostro top di gamma con un flip? Vi aspettiamo con la risposta qui sotto nei commenti.
VOTO: 8.0
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