La serie Redmi Note di Xiaomi è da sempre riconosciuta per il suo buon rapporto qualità prezzo. Da che il brand ha iniziato a distribuire i suoi prodotti in Europa, infatti, questa è stata senza dubbio la famiglia di smartphone che ha venduto di più in assoluto e, tutt’ora, il brand Redmi è quello che spinge i volumi nelle vendite dei prodotti dell’azienda cinese. Ebbene, circa sei mesi fa è arrivata l’ultima iterazione che si concretizza nella serie Redmi Note 14 di cui abbiamo recensito subito il capostipite, ovvero Redmi Note 14 Pro+ 5G. Un gradino sotto troviamo il Redmi Note 14 Pro 5G che, almeno al lancio con un listino di 399 euro, non era forse il meglio posizionato della gamma. Ecco, sei mesi dopo, con il prezzo sceso di un abbondante centinaio di euro, lui acquista molto più senso, motivo per cui lo abbiamo tirato fuori dalla naftalina e abbiamo provato ad utilizzarlo per qualche giorno per vedere cosa effettivamente si perde nell’esperienza d’uso quotidiana rispetto ad un top di gamma come Xiaomi 15. La risposta forse già la sappiamo ma vi racconto tutto qui.
MATERIALI MENO NOBILI MA HA IL SUO PERCHÈ
Ovviamente costando molto meno della metà di un top di gamma non possiamo aspettarci titanio e vetro zaffiro, ed infatti la scocca di questo Redmi Note 14 Pro 5G è per la maggior parte realizzata in policarbonato. Sia la cornice che la cover posteriore sono quindi in plastica ma, almeno per la cornice, la verniciatura lucida ci porta a confonderla facilmente con l’alluminio. Sono compromessi, certo, ma hanno i loro vantaggi. A partire dalla leggerezza: la plastica pesa meno delle leghe metalliche e quindi ecco che, nonostante le dimensioni, questo smartphone pesa solo 190 grammi, per altro anche ben bilanciati. Ma anche in termini di resistenza non è detto che alluminio e vetro siano migliori, anzi, la plastica si segna magari più facilmente ma è decisamente più complicata da rompere o crepare.
Frontalmente troviamo poi un vetro Gorilla Glass Victus 2; anche qui non siamo ai livelli del Gorilla Glass Armor dei top di gamma più blasonati ma offre comunque una buona protezione contro graffi e urti. Il display ha i bordi curvi ai lati, un dettaglio che può piacere o meno ma che, sicuramente, offre un aspetto premium in una fascia di mercato in cui troviamo anche prodotti che appaiono ben più cheap.
Bene poi il lettore di impronte inserito sotto al display, che tra l’altro funziona molto bene sia in termini di precisione che di velocità del riconoscimento. Peccato solo per la posizione, messo qualche millimetro più in alto sarebbe stato ancora più comodo; ma in efficacia siamo a livello dei top. E in tutto questo non dobbiamo comunque dimenticarci la certificazione IP68, che in questa fascia di prezzo resta una caratteristica che non è poi così comune. Di recente, ad esempio, ho provato OnePlus Nord 5, che pur essendo più costoso si fermava a una IP65.
DISPLAY AMOLED SUPER LUMINOSO
Come detto poco sopra le dimensioni di questo Redmi Note 14 Pro sono comunque generose e lo sono anzitutto per via dell’ampio display che troviamo a bordo. Parliamo infatti di un pannello AMOLED da 6,67 pollici di diagonale, con risoluzione 2712×1220 pixel, refresh rate di 120Hz e supporto HDR nei formati Dolby Visione e HDR10+. Un display che ha quindi davvero poco da invidiare a quello di un top di gamma, sulla carta ma anche nell’uso di tutti i giorni.
Considerate infatti che abbiamo una luminanza massima in HDR che offre un picco di 3000 nit ma, comunque, nell’uso di tutti i giorni si arriva a oltre 1200 nit quando siamo all’aperto in piena luce. Si tratta di valori che ci permettono di visualizzare tutte le info a schermo senza problemi in praticamente ogni condizione di luce. Sì certo, la finitura lucida del pannello potrebbe generare qualche riflesso di troppo ma diciamo che trovarsi in difficoltà con un pannello di questo tipo è molto complicato.
E come su tutti i prodotti Xiaomi è un pannello che può essere regolato e personalizzato nelle impostazioni sotto praticamente ogni punto di vista. Dalla temperatura colore al Gamut di riferimento, passando per la regolazione della frequenza di aggiornamento, il filtro luce blu e chi più ne ha più ne metta. In breve, non manca nulla.
Buono anche l’audio in configurazione stereo che sfrutta lo speaker vero e proprio alla base insieme alla capsula auricolare per produrre un suono con un buon volume massimo e una discreta qualità complessiva. Discorso simile in termini di qualità e volume anche per il vivavoce, che sfrutta esattamente la stessa configurazione. Ma non sono male nemmeno i microfoni, al punto che i nostri interlocutori non si sono mai lamentati della qualità delle chiamate.
UN SOC FATTO PER L’ENDURANCE
Ok, tutto bello fin qui ma ci sarà pure una caratteristica per la quale bisogna rinunciare a qualcosa. Beh, sì, effettivamente ne abbiamo più di una e la prima è quella più strettamente legata alle prestazioni. Dentro a questo Redmi Note 14 Pro 5G troviamo infatti un SoC Mediatek Dimensity 7300 Ultra, accompagnato da 8 o 12 GB di RAM e da 256 o 512 GB di storage a seconda della versione scelta. Questo Mediatek è una versione leggermente overclockata del Dimensity 7300 e si configura come un chipset di fascia media, con prestazioni che saranno conseguentemente paragonabili a quelle di dispositivi della stessa fascia.
Non mi dovete però fraintendere, questo rimane un prodotto usabilissimo nel quotidiano. Anzi, il processore supporta senza problemi tutte le operazioni più frequenti: navigazione web, gestione mail, video in streaming, note, musica, fotocamera e social; con tutte le applicazioni appartenenti a questa sfera di utilizzo non avrete problemi di sorta. L’interfaccia gira sempre fluida, merito anche dei 120Hz del pannello e, tolto qualche micro-lag nel passaggio da un’app all’altra quando abbiamo diversi software aperti in background, parliamo di un’esperienza che è anche sempre sufficientemente reattiva.
Ok, ma allora dove stanno i compromessi? Presto detto: in tutte le applicazioni che chiedono uno sforzo maggiore di quello descritto ora. Anzitutto i giochi quindi, che vengono comunque riprodotti ma che, specie per i titoli più recenti, richiedono dei settaggi che non vi permetteranno di avere il massimo della qualità grafica. Diciamo quindi che non è un prodotto per power user ma resta adatto alla stra grande maggioranza degli utenti.
Il lato positivo di questo tipo di hardware è dato dalla sua efficienza energetica e dalla gestione termica. Il Dimensity 7300 Ultra, come la versione base, consuma davvero molto molto poco e non scalda quasi mai. Caratteristiche che vanno a braccetto nel definire il perfetto tuttofare per chi non vuole spendere cifre esagerate.
E l’ultima buona notizia lato hardware ve la do in merito alla connettività. Lui supporta il 5G, come indicato nel nome, ma anche WiFi 6 e Bluetooth 5.4. La ricezione si è rivelata uno dei punti di forza, non abbiamo mai avuto problemi e anzi, in alcune occasioni si è rivelato anche più efficace di alcuni top di gamma che utilizziamo quotidianamente. Ma la chicca sta sicuramente nel supporto eSIM; trovare prodotti che supportino la SIM virtuale in questa fascia di prezzo è infatti ancora una rarità e Xiaomi qui ce ne propone uno.
FOTOCAMERE, OK UNA SU TRE
Ed eccoci all’altro grande aspetto per cui è necessario scendere a compromessi rispetto ad uno smartphone top di gamma. Parlo ovviamente delle fotocamere che in questo Redmi Note 14 Pro 5G occupano una bella fetta della cover posteriore con una configurazione a 3 moduli + flash composta da una fotocamera principale da 200 megapixel, una ultra-wide da 8 megapixel e una macro da 2 megapixel.
Non ci si discosta molto dal modello dello scorso anno e come allora posso dirvi che la partita la gioca quasi completamente la fotocamera principale. Il sensore ISOCELL HP3 da 1/1,4 pollici e 200 megapixel di risoluzione la rende di fatto una soluzione estremamente versatile. Le foto di giorno sono molto buone in tutte le condizioni: i colori sono accesi e brillanti, la messa a fuoco rapida e la gestione di ombre e luci è efficace, anche quando deve intervenire l’algoritmo di HDR per “salvare” gli scatti controluce. Di default si scatta a 12 megapixel con un dettaglio comunque ottimo, ma se cercate un’immagine per una stampa in formato medio grande, o semplicemente per far risaltare dei particolari, c’è comunque la modalità che vi permette di scattare a 200 megapixel.
Oltretutto, grazie alla bontà dell’ottica e a questa risoluzione, è possibile scattare con uno ingrandimento 2x, 4x o anche 6x, con una perdita di dettaglio minima. Una caratteristica che, di fatto, rende questa fotocamera davvero poliedrica. Possiamo infatti utilizzare questo crop per avvicinarci ad un soggetto lontano ma anche per far risaltare dettagli di soggetti vicini, rendendo di fatto inutile la presenza della macro da 2 megapixel.
Diverso il discorso riguardante la ultra-wide, per la quale il divario rispetto ai top si sente, anzi si vede, e anche parecchio. Di giorno si riescono a catturare immagini comunque discrete, buone per un utilizzo social e tutto sommato anche abbastanza coerenti con la principale in termini di colori. La gamma dinamica e i dettagli, specie ai bordi, sono però di un livello decisamente inferiore. Di sera abbiamo la modalità notte che aiuta un po’ a non far degradare eccessivamente gli scatti, ma diciamo che resta una soluzione “di emergenza”.
E chiudiamo con una considerazione sui video, altro aspetto nel quale si paga pegno rispetto ai top di gamma. La principale gira ad una risoluzione massima di 4K a 30fps mentre per le secondarie si scende a 1080p a 30fps. Il giudizio è simile a quello delle foto: la fotocamera principale si difende bene, anche grazie alla possibilità di effettuare degli ottimi zoom fino a 6x, mentre per le altre lenti ci si ferma al compitino.
AUTONOMIA AL TOP
Ed eccoci a parlare di un aspetto nel quale, al contrario di quanto detto per prestazioni e fotocamere, questo Redmi Note 14 Pro è in grado anche di battere i top di gamma. Sto parlando dell’autonomia che, complice la capacità della batteria ma, soprattutto, l’efficienza del SoC, si assesta a livelli molto alti. Dentro la scocca abbiamo un modulo con una capacità di 5110 mAh, che è solo leggermente più grande rispetto ai 5100 del modello precedente e, in realtà, decisamente più piccola rispetto ai 6000 mAh del Redmi Note 14 Pro+.
All’atto pratico, tuttavia, questi numeri vogliono dire ben poco perchè nella vita reale questo smartphone si è rivelato un vero campione di endurance. Come appena detto gran merito è del SoC e della sua ottimizzazione ma, di fatto, con un uso normalizzato fatto principalmente di navigazione, qualche chiamata, social e musica in streaming è davvero facilissimo completare due giorni di utilizzo senza necessità di ricarica.
Una ricarica che raggiunge poi una potenza massima di 45W con i caricatori compatibili. Si tratta di un leggero downgrade rispetto a Redmi Note 13 Pro, che arrivava a 67W, ma resta un valore che permette di caricare completamente la batteria in circa un’ora. Direi più che sufficiente se consideriamo quella che sarà poi la durata della carica.
CONSIDERAZIONI
Tirando le somme questo Redmi Note 14 Pro è un prodotto equilibrato, in grado di fornire un’esperienza d’uso appagante e, in tante situazioni, di non far rimpiangere un top di gamma. Ovviamente ci sono alcune caratteristiche, SoC e fotocamere su tutte, per le quali i compromessi a cui scendere sono evidenti, ma nel complesso rimane un prodotto che è in grado di soddisfare le richieste del 90%, e forse più, degli utenti comuni.
Come detto in apertura, 6 mesi fa, al prezzo di listino di 399 euro per la versione da 256 GB non era forse cosi appetibile come invece può esserlo ora. Ormai da qualche settimana, infatti, il prezzo è sceso e si è assestato ben sotto i 300 euro, una cifra che lo rende decisamente più interessante. Tra l’altro proprio in questi giorni è attivo un bundle online che vi permette di acquistarlo in abbinata ad uno Xiaomi Portable Air Compressor 2 (del valore di 50 euro) a 299 euro. Di fatto andiamo quindi a pagarlo circa 250 euro, che è un prezzo al quale diventa fisiologico prenderlo in considerazione.
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(aggiornamento del 31 luglio 2025, ore 03:42)