Andrea Scano
Andrea Scano è maestro in una scuola pubblica di Cagliari. Se il suo nome sta diventando noto alle cronache è perché egli si rifiuta di utilizzare il registro elettronico per registrare le presenze proprie e quelle degli alunni, le attività svolte, e i voti.
Molte sono le scuole che hanno abbandonato i vecchi sistemi in favore del registro elettronico, ma il maestro Scano si oppone non per una generica sfiducia nella tecnologia: chiede di poter usare ancora il tradizionale registro cartaceo perché ritiene che l’alternativa più moderna, gestita su una piattaforma online di proprietà di una società privata, non garantisca a sufficienza la privacy sua e degli alunni.
L’obiezione non è campata per aria: proprio in merito a questo problema il Garante per la privacy ha già deliberato, prescrivendo di adottare ulteriori misure di sicurezza che, però, ancora non sono state implementate.
A causa di questa sua opposizione, Andrea Scano, dopo essere stato ammonito, è stato sospeso per tre giorni dal servizio e dallo stipendio nel mese di Giugno.
Ancora, all’inizio dell’anno scolastico, persistendo nel suo rifiuto del registro elettronico ha ricevuto la sanzione più severa: undici giorni di sospensione.
Il sindacato Cobas, che lo difende, ha fatto ricorso contro questo provvedimento al Tribunale del Lavoro sostenendo che, finora, non esiste una legge nazionale che obblighi all’uso del registro elettronico: c’è solo una decisione del Collegio dei Docenti della scuola “Colombo” di Cagliari, in cui Scano insegna.