Che piaccia o no, le statistiche parlano chiaro: il numero di incidenti stradali causati da conducenti con più di 65 anni è di gran lunga superiore alla media rispetto alle classi più giovani. Secondo il Rapporto sulla sicurezza stradale 2021 di Dekra Italia, il 29% degli incidenti mortali sulle strade della UE ha coinvolto over 65.
Come ti controllo il nonno. L’aumento dell’età media della popolazione dotata di patente è insomma un problema e le autorità stradali di tutto il mondo sono al lavoro per trovare soluzioni che possano garantire una circolazione sicura a giovani e meno giovani. Tra i paesi più all’avanguardia in questo campo c’è la Corea del Sud, che ha recentemente approvato un progetto da 3 milioni di dollari per sviluppare un sistema di realtà virtuale che permetta di verificare l’idoneità alla guida degli automobilisti più anziani.
Il sistema, presentato in una ricerca pubblicata dal Dipartimento dei Trasporti dell’Università di Seul e intitolato Driving Performance Evaluation Correlated to Age and Visual Acuities Based on VR Technologies è di fatto un sofisticato simulatore di guida che consente di mettere alla prova le capacità di guida di una persona nelle più diverse situazioni: di giorno e di notte, con il maltempo, su strade di campagna o in autostrada all’ora di punta.
Videogioco salvavita. La tecnologia permette agli esaminatori di introdurre nella simulazione ogni tipo di difficoltà: dai bambini che attraversano la strada ad altri conducenti irrispettosi della segnaletica, così da verificare reazioni e tempi di risposta del candidato al rinnovo della patente. A differenza di un normale test di guida in strada o su pista la realtà virtuale consente di creare, in completa sicurezza, decine di diverse situazioni di rischio che si possono incontrare ogni giorno e di verificare in maniera puntuale come reagisce il pilota.
Da quanto riporta la stampa coreana non si sa ancora quando il nuovo sistema di rinnovo delle patenti diventerà operativo, ma chissà che il suo impiego, magari esteso a conducenti di ogni età e di altri Paesi al di fuori della Corea del Sud, non possa contribuire a un sensibile miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale.