Era da un po’ che non mettevo le mani sul top di gamma OPPO e devo ammettere che scrivere questo pezzo, e di conseguenza passare ad altro mi spiace non poco. Nell’ultimo mese, infatti, sono stato in compagnia di OPPO Find X5 Pro e mi sono travato bene oltre le mie aspettative.
Rispetto ad un paio di anni fa sono stati fatti passi da gigante a 360 gradi, dall’hardware al software, che con la ColorOS 13 ha ricevuto un miglioramento sorprendente. A distanza di oltre 6 mesi dal debutto sul mercato, posso quindi dire che questo smartphone è “invecchiato” bene, a conti fatti uno dei prodotti più equilibrati e rifiniti del 2022 per la fascia alta.
ESPERIENZA D’USO
Prima di tutto quello che convince alla distanza su OPPO Find X5 Pro è l’equilibrio generale che riesce a mettere in campo. Chi più, chi meno, tutti i top di gamma 2022 avevano qualche lato oscuro, lui invece è uno smartphone che nel day by day non tradisce, non mostra mai il fianco.
E’ successo che dopo 1 mese abbondante di test io faccia fatica a ricordare momenti in cui ho pensato “guarda, funziona male”, oppure “questo è un bug”, “questa cosa non la fa bene”. E’ sempre veloce, non scalda, si ricarica in un baleno, l’autonomia è più che sufficiente, fa belle foto, prende bene, l’audio è forte, i sensori sono tutti ok, zero problemi con Android Auto, zero problemi di connessione con dispositivi Bluetooth, WiFi prestante, doppia sim gestita senza sbavature, display eccellente. Insomma, Find X5 Pro fa bene praticamente tutto e per quanto appaia paradossale, non è affatto scontato anche sui flagship.
E’ perfetto quindi? Ovviamente no, ci sono un paio di cose che forse potevano essere fatte meglio: la fotocamera frontale è discreta ma non brilla come le altre e il teleobiettivo 2X è un po’ povero rispetto ad alcuni periscopici, come per esempio quello di Oppo Find X2 Pro che era addirittura un 5X ottico e non è più stato riproposto negli ultimi due Find X top di gamma.
Che OPPO Find X5 Pro sia uno smartphone ottimo non ci sono dubbi, d’altra parte è anche uno smartphone molto costoso dal quale ci si aspettano sempre grandi cose.
Ci sono però alcuni punti chiave che emergono alla distanza, elementi su cui in fase di recensione non ci si sofferma più di tanto e che solo un uso prolungato permette di apprezzare.
BATTERIA E RICARICA
I 5000 mAh di capacità promettono bene, tra l’altro il Find X5 Pro è uno smartphone più maneggevole e comodo rispetto ad altri prodotti con pari batteria, mi vengono in mente Galaxy S22 Ultra e Google Pixel 6 Pro, che ho utilizzato entrambi per lunghi periodi e che sicuramente fin da subito appaiono come più ingombranti, anzi, mastodontici, per non parlare di iPhone 13 Pro Max (perché il 14 Pro Max ancora non l’ho preso in mano, ma siamo lì). Anche sul peso ci siamo, tenete conto che la versione senza cover in ceramica pesa 195 grammi, quindi quei 218 che segna sulla bilancia la versione a mia disposizione hanno un responsabile, bianco, liscio e super premium al tocco.
Chiusa parentesi sull’ergonomia, la batteria così capace, insieme ad una buona ottimizzazione e con una ricarica rapidissima (quella wireless a 50 Watt), crea un pacchetto davvero formidabile su tutto ciò che riguarda la gestione energetica. Di fatto con questo smartphone non si hanno problemi ad arrivare a sera, nel caso comunque bastano realmente 10 minuti per ricaricare quasi il 50% di capacità, ed eventualmente un quarto d’ora per farlo via wireless. Una goduria.
DISPLAY
Ecco, questo è un elemento che mi ha convinto subito e nel tempo lo ha fatto ancor di più. Si parte già da una bella base: LTPO2 AMOLED a 120 Hz, a 10 bit, HDR10+, 1300 nits di picco, risoluzione QHD+, 6,7 pollici di diagonale. Son specifiche al top di quel che offre il mercato (discorso luminosità a parte, che vi farò dopo), ma la cosa più interessante è che questo hardware viene gestito come si deve dal software, ancor di più con la ColorOS 13, che si porta dietro l’expertise di OnePlus, che già da un paio d’anni sperimenta con successo la gestione degli LTPO.
Parliamo dei 1300 nits di picco. Quello che leggiamo sulla scheda tecnica degli smartphone corrisponde a letture reali ma va tenuto a mente che si riferisce a misurazioni che non corrispondono a ciò che poi si sperimenta durante l’uso quotidiano. Per essere precisi la lettura avviene su un punto bianco al centro del display in modalità HDR, da una prospettiva perpendicolare. Usando lo smartphone normalmente, magari rispondendo ad una chat o navigando online, le condizioni cambiano notevolmente, per prima cosa verosimilmente non avrete contenuti HDR da visualizzare, in secondo luogo la pagina non sarà completamente bianca e avrà molti elementi su tutta la superficie del display, tanti colori e sfumature. Il risultato sarà una luminanza media che si aggira tra i 500 e gli 800 nits per i dispositivi migliori, sotto i 500 per le fasce di gamma inferiori.
In questo senso, tra uno smartphone con picco dichiarato di 1300 nits e uno da 1200 o 1500, calandosi nella realtà di tutti i giorni non riuscirete a percepire differenze significative di leggibilità, anche all’aperto e sotto la luce diretta del sole. Potreste casomai scorgere lievi differenze guardando un contenuto multimediale in HDR, immersi in un ambiente fortemente illuminato. Ecco, allora lì, su elementi bianchi, nella luce di un fuoco o di un esplosione, potreste notare una maggior luminosità. Capite quindi che bisogna dare il giusto peso al dato puro, senza farsi condizionare eccessivamente.
Piuttosto, quello che incide nella quotidianità è l’ottimizzazione del display. Ad esempio OPPO Find X5 Pro legge la temperatura della luce e adatta il punto di bianco dinamicamente, legge l’illuminamento ambientale e regola con molta attenzione la luminanza (cioè vi fa percepire una luminosità corretta, sia alla luce che al buio, senza mai obbligarvi a correggere manualmente per non avere fastidio agli occhi o per leggere meglio), il refresh rate viene controllato in modo intelligente, si adatta al frame rate dei contenuti multimediali, sale a 120 Hz quando serve e scende addirittura ad 1 Hz in always on display, che infatti consuma pochissimo.
PARTE TELEFONICA
Quando provo uno smartphone normalmente faccio alcuni test in punti strategici, dove l’esperienza mi ha insegnato come si comportano i vari prodotti e da lì riesco a fare una valutazione spannometrica della ricezione.
La verità però, è che per farsi un’idea realmente completa del reparto telefonico bisognerebbe usare lo smartphone per tanto tempo, muoversi, visitare luoghi, far trascorrere il tempo e sommare le occasioni di verifica. Nell’estate con OPPO Find X5 Pro ho scoperto uno smartphone davvero solido sotto questo punto di vista, con una o due sim installate è sempre affidabile, la recezione è eccellente e non ho mai avuto mezzo problema con le connessioni, GPS compreso che spesso fa le bizze anche su prodotti di un certo prezzo.
Credetemi, non è un dato scontato, tutti ormai funzionano abbastanza bene, ma solo alcuni prodotti sostengono standard di qualità davvero elevati quando si parla di connettività e comparto telefonico.
COLOR OS 13 (STABILE)
Per tutto il periodo di riprova, su OPPO Find X5 Pro avevo installato la beta della ColorOS 13, basata appunto su Android 13. Inizialmente c’era qualche bug, poi nel tempo sono arrivati alcuni aggiornamenti risolutivi ed infine, notizia di questi giorni, è iniziato il rollout della versione stabile, anche in Italia e ho ricevuto proprio oggi l’aggiornamento.
In questo articolo e nel video ho dedicato molto spazio alle novità della ColorOS 13: posso dirvi che in generale si tratta di un aggiornamento piuttosto importante sul fronte grafico. Il nuovo design “Aquamorphing” mi è piaciuto fin da subito, rende tutta la UI molto elegante e rifinita, chiara, ben spaziata, proporzionata. E’ stata poi dedicata una particolare cura alle animazioni e al feedback aptico che ora è ben presente in larga parte del sistema.
C’è anche un po’ di OnePlus con la ZenMode o la schermata di blocco “Insight”, non mancano le funzioni di Android 13 nativo, tanta personalizzazione, attenzione alla privacy e una rifinitura della modalità PC Connect che effettua un mirroring wireless dello schermo del telefono su PC, oltre a diverse funzioni comode come il drag and drop dei file.
Insomma, la ColorOS 13 rende l’interfaccia di OPPO tra le più belle e piacevoli del panorama Android, le funzioni non mancano, la stabilità nemmeno. OPPO promette 3 anni di update di Android e 4 per le patch di sicurezza, intanto si è già partiti con Android 13 secondo una roadmap che potete vedere nel seguente specchietto, tenete presente che dal momento della beta passeranno ancora alcune settimane prima della release definitiva.
ROADMAP AGGIORNAMENTO COLOR OS 13
- da agosto 2022: Find X5 Pro, Find X5
- da settembre 2022: Find X3 Pro, Reno8 Pro 5G
- da ottobre 2022: Reno8 5G, Reno7 Pro 5G, Reno7 5G, Reno7, Reno6 5G, F21 Pro, K10 5G, A77 5G, A76
- da novembre 2022: Reno7 Z 5G, Reno6 Pro 5G, Reno6 Pro 5G Diwali Edition, Reno6 Z 5G, Reno5 Pro 5G, Reno5 Pro, F21 Pro 5G, F19 Pro+, K10, A96
- da dicembre 2022: Find X5 Lite 5G, Find X3 Neo 5G, Find X3 Lite 5G, Find X2 Pro, Find X2 Pro Automobili Lamborghini Edition, Find X2, Reno8, Reno8 Z 5G, Reno5 5G, Reno5 Z 5G, A94 5G, A74 5G
- dalla prima metà del 2023: Oppo Pad Air, Reno8 Lite 5G, Reno7 Lite 5G, Reno7 A, Reno6, Reno6 Lite, Reno5, Reno5 Marvel Edition, Reno5 F, Reno5 Lite, Reno5 A, F19 Pro, F19, F19s, A95, A94, A77, A74, A57, A57s, A55, A54 5G, A53s 5G, A16s
IN CONCLUSIONE
In definitiva non posso che ritenermi soddisfatto, OPPO Find X5 Pro si è dimostrato uno smartphone concreto e con pochissime sbavature, molto efficace nell’uso di tutti i giorni, anche al di là di una scheda tecnica comunque di livello.
Per i prossimi modelli, perché no, sarebbe bello avere una fotocamera frontale con AF e magari un ritorno al teleobiettivo periscopico. Lato software con la versione 13 si è fatto un passo avanti notevole e con una modalità desktop vera e propria si metterebbe anche l’ultimo tassello per il massimo della completezza.
Oppo Find X5 Pro
I prezzi purtroppo rimangono ancora alti, (QUI LINK al sito con una buona promo) nonostante ormai siano passati diversi mesi dalla commercializzazione, segno che OPPO ha un buon controllo sulla distribuzione e soprattutto che il prodotto c’è, senza bisogno di avventurarsi in super sconti per riuscire a farlo arrivare alla gente.
VIDEO
[embedded content]
(aggiornamento del 19 settembre 2022, ore 23:30)