Dopo aver passato tre mesi in compagnia di Samsung Galaxy S24 Ultra e l’ultimo in compagnia di Pixel 9 e Pixel 9 Pro XL ho deciso di dare una seconda vita al Realme GT6. Finalmente è arrivato per tutti l’aggiornamento che porta tanta Intelligenza Artificiale pratica, che si può toccare con mano, come la gomma magica o il magic loop.
Da inizio anno ho alternato come smartphone Android personale il Galaxy S23/S24 e Pixel 8 (ora Pixel 9), dal momento che amo vivere con smartphone relativamente compatti nelle mie tasche. In tutti questi mesi mi sono trovato poche volte, pochissime, a sfruttare le loro funzioni di intelligenza artificiale.
Quello che io, ma anche tante altre persone, poi finivo a sfruttare era la “Gomma Magica” ed il “Magic Editor”, più il secondo ed il perché ve lo racconterò dopo. Sporadicamente sfrutto il telefono per sbobinare lunghe note vocali, come può essere una riunione su Meet o un briefing lavorativo. Ogni tanto mi registro anche simulando il parlato di qualche recensione per migliorare il parlato ed avere poi un riepilogo di tutto ciò che ho analizzato, così da notare mancanze varie.
In questo articolo andremo a capire come funziona l’intelligenza artificiale alla base dei Realme GT6, se le funzioni sono valide ed utili ed infine le metteremo anche a paragone con gli smartphone top di gamma. Se Realme GT6 si è confermato un “flagship killer” lato scheda tecnica è tutto da vedere se lo stesso si possa dire anche lato software, un AI Flaghship Killer.
L’IA NON È PIÙ UNA ESCLUSIVA DEI TOP DI GAMMA
Questa ed altre funzioni ad oggi erano esclusiva dei vari top di gamma come Google Pixel e Samsung Galaxy. Ultimamente anche Honor ha fatto dei passi avanti sui nuovi top di gamma ma ad oggi Realme è stata l’unica a promettere delle funzioni AI pratiche sulla fascia media e a rilasciarle con delle tempistiche rapide.
Abbiamo quindi deciso di mettere sotto osservazione e a dura prova tutte le svariate funzioni, spesso paragonandole con quelle dei top di gamma. Quasi la totalità di queste funzioni sono disponibili grazie al cloud e necessitano di una connessione ad Internet.
Attenzione ad un fattore chiave: tutte queste funzioni AI sono disponibili grazie ad un modello LLM proprietario che abbiamo visto in azione anche su OPPO e OnePlus e a Gemini e Imagen di Google. L’IA alla base, i modelli LLM, sono gli stessi dei Google Pixel e Galaxy S24.
L’IA proprietaria è stata allenata in Europa e funziona su server europei. Non solo perché le informazioni che passano ad esempio tramite questo cloud vengono sfruttate e poi immediatamente eliminate, a differenza di dubbie app di terze parti che svolgono le stesse funzioni.
Seppur la base in parte sia la stessa di Google e Samsung non è detto che il funzionamento sia identico, difatti quella è soltanto la base, sta poi al produttore ottimizzare il tutto e sfruttare al meglio tutti quei blocchetti LEGO messi a disposizione per creare una solida struttura.
LA GOMMA MAGICA CANCELLA LA CONCORRENZA
La Gomma Magica 2.0, chiamata “Eliminatore AI” (scelta dei nomi rivedibile, non molto carismatici), è sicuramente la prima feature che vi farà rendere conto di quanto seppur Google fornisca la base, è come la si usa che fa davvero il risultato.
La base è la stessa che potete trovare su Galaxy S23 o S24 e Pixel 8 e Pixel 9. La grande differenza dove sta? Nel fatto che Realme va ad integrare cancellazione e creazione durante lo stesso processo. Con un tap o un cerchio attorno al soggetto che vogliamo rimuovere avremo sia il soggetto rimosso sia una creazione rapidissima dello sfondo lasciato scoperto.
Pixel e Galaxy possono sfruttare una “Gomma Magica” offline che però è inefficace e spesso fa più danni che altro. A meno che non ci sia una situazione perfetta è pressoché impossibile operare senza creare artefatti. L’ennesima dimostrazione che l’IA “on device”, sugli smartphone, non è ancora pronta.
Insomma Pixel e Galaxy sono costretti anche loro a sfruttare internet per la parte generativa, e nel caso di Google con qualche magagna in più. Già perché Google ci “costringe” a fare un backup della nostra foto su Google Drive prima di poter effettuare una modifica con IA generativa. Nulla di drammatico, sia chiaro, ma quando ci ritroviamo a caricare una decina di foto al giorno, durante una vacanza sotto roaming dati con traffico limitato, rischiate di portarvi via svariati MB o addirittura GB.
Durante il nostro viaggio in Cina con Realme, dove vi ho raccontato di come esista un Realme GT 6 con display piatto e Snapdragon 8 Gen 3, ho avuto proprio modo di notare quanto appena detto. Le modifiche con il Realme GT 6 alle fotografie portavano un consumo di una manciata di MB, dove con il Pixel andavo a consumare tantissimi MB, a volte GB.
Questo perché Realme dialoga con il Cloud soltanto scambiando informazioni, che non vengono quindi mai salvate o comunque vengono immediatamente rimosse appena interpretate ed elaborate. Google ci costringe a lasciare la foto su Google Drive per poter operare su essa.
Samsung segue una strada a metà, che come spesso accade scontenta un po’ tutti. Il suo “Magic Editor” online funziona abbastanza male: spesso dobbiamo cerchiare più volte il soggetto poiché non viene ben riconosciuto nella sua interezza, richiede svariati passaggi ed infine l’IA generativa non è così efficace, creando spesso dei pastrocchi.
Il Magic Editor di Google ci richiede spesso di stare attenti a cosa cerchiamo o cosa meno. Nel caso di Realme invece con due tap siamo già pronti ad operare ed il risultato finale, anche dopo aver cerchiato sommariamente il soggetto della rimozione, risulta quasi sempre perfetto.
Certo, il Magic Editor permette ora sui Pixel 9 di scegliere anche con cosa rigenerare la porzione di foto mancante, grazie ad un chatbot, ma è indubbio che la soluzione di Realme ad oggi sia la più semplice ed efficace, paradossalmente quella da preferire se si fa parte di un pubblico prosumer, che non “subisce” soltanto i benefici di una funzione ma ricerca la migliore applicazione di essa.
LA CONDIVISIONE DIVENTA INTELLIGENTE CON SMART LOOP
Avete presente il Magic Portal di Honor? Anche Realme ha sviluppato una funzione simile che però nell’atto pratico risulta leggermente più immediato e ottimizzato. La funzione si chiama “AI Smart Loop” e si attiva in determinati contesti come quando trasciniamo una foto o un testo verso i lati esterni del display.
Immaginate di avere un indirizzo all’interno di un messaggio di testo: vi basterà tenere premuto su quel messaggio e trascinarlo all’interno dello Smart Loop, questo cerchio ruotante dove nella metà visibile ci sono le app “consigliate in base al contesto” ma possiamo inserire anche app fisse, mentre l’altra metà sono app sempre consigliate ma in via secondaria.
Come detto per Honor confermo il mio parere anche qui: non ci troviamo di fronte ad una funzione rivoluzionaria ma più che altro va a “sostituire” il vecchio copia e incolla. Grazie allo Smart Loop risparmiamo svariati minuti tra passaggi di informazione da un’app all’altra.
Ci sono molti contesti dove questa funzione potrebbe operare al meglio ma ancora non è ottimizzata: se sono su Telegram o Whatsapp è pressoché impossibile tenere premuto su una foto o un messaggio per spostarlo nello Smart Loop. Anche in “Messaggi” di Google, l’app predefinita per chat RCS, non ho mai avuto modo di poter sfruttare questa funzione.
IL “RICONOSCIMENTO SCHERMO AI” RISOLVE MOLTI PROBLEMI..
Ricollegandoci ai limiti dello Smart Loop, a differenza di Honor qui Realme ha pensato ad una soluzione: Il “Riconoscimento Schermo AI”. Tenendo premuto sul display (predefinito con tre dita), andiamo ad attivare questa funzione. Lo smartphone entrerà in una modalità parallela dove scinde il testo e le foto di app terze o screenshot.
Fatto ciò possiamo ad esempio tenere premuto su immagini e salvarle in galleria o condividerle nello Smart Loop, idem per il testo. Insomma è un vero e proprio strumento di estrazione multimediale. Io personalmente ho sfruttato queste due funzioni assieme a Perplexity AI, ma potete all’evenienza usare anche Gemini.
Trascinando il contenuto su queste app avremo già l’immagine caricata e pronta ad essere analizzata o nel caso del testo avremo già una risposta dell’Intelligenza Artificiale a quanto copiato, molto comodo. Non potendo interfacciarsi con tutti i produttori terzi di app si è trovati una soluzione proprietaria a compensare ciò, bravi, seppur non sia immediato e alla lunga può stancare.
Lo scopo di questa funzione d’altronde come detto prima è proprio quello di eliminare quei 2-3 passaggi in più che si dovrebbero fare normalmente. Se per sfruttare la funzione dobbiamo fare 1-2 passaggi in più con il “Riconoscimento Schermo AI” abbiamo un po’ un cane che si morde la coda.
I RIEPILOGHI E LE TRASCRIZIONI.. SONO AFFIDABILI?
Come accennato in fase introduttiva ho sfruttato i riepiloghi e le trascrizioni, grazie all’app stock di registrazione, svariate volte. La mia esperienza è stata gradevole. Rispetto al Google Pixel infatti il Realme è in grado di fare i riepiloghi anche in italiano. A distanza di un anno ancora non sono in grado di effettuare i riepiloghi, se non in inglese, sui miei smartphone Pixel.
Anche il GT6 all’uscita non supportava i riepiloghi in italiano, anzi non supportava l’italiano neanche per la trascrizione. A differenza di aziende più blasonate però Realme si è rimboccata le maniche e ha portato rapidamente entrambe le funzioni. Vi ricordo, la base di funzionamento è la stessa ed è basata sull’IA di Google, è paradossale che un player in crescita ma piccolo come Realme riesca a fare ciò e Google no.
Questo dimostra anche quanto aziende come Google (ed Apple con la futura Apple Intelligence) snobbino un po’ il nostro mercato a volte, mentre per aziende come Realme abbiamo comunque un posizionamento centrale. Non che questo ci porti qualcosa, ma sono sicuramente punti “fiducia” guadagnati da Realme per un supporto software futuro.
Parlando invece di qualità di trascrizione nessuno dei due è perfetto, come non lo è assolutamente il Samsung. Reputo queste sbobinature utili per l’appunto ad uno scopo riepilogativo, sporadicamente sono buoni da dare in pasto ad IA come Gemini, ChatGPT o Perplexity per effettuare un riassunto dettagliato ma anche in questi casi i rischi allucinazione sono altissimi.
ALTRE FUNZIONI IA E CONCLUSIONI
Realme GT6, che abbiamo già visto come possa tranquillamente competere con top di gamma come Galaxy S24 Plus sotto tantissimi aspetti, si è aggiornato 5 volte in 3 mesi, escluso l’aggiornamento del day one potremmo dire che lo smartphone si è aggiornato perfettamente più che una volta al mese.
Questo ci conferma quanto detto all’interno dello speciale dove abbiamo analizzato tutti gli smartphone del 2023 e come essi si sono aggiornati nel corso di un anno intero: Realme ad oggi assieme a OnePlus e OPPO sta facendo un eccellente lavoro sul software ed il suo supporto.
Realme GT6 si aggiornerà per ben 4 major update, arrivando quindi ad Android 18 e verrà aggiornato per quattro anni con patch di sicurezza e migliorie, fino al 2028 quindi. Ad oggi reputo questo supporto quello “più congruo”. Ritengo improbabile che tra quattro anni aggiornare questo smartphone possa apportare qualcosa di buono agli utilizzatori. Non ho ancora conosciuto qualcuno che abbia tenuto uno smartphone, dai tempi del primo Ideos di Huawei sotto Vodafone, per più di quattro anni. Ciò non toglie che avere 7 anni anziché 4 non porti contro ma soltanto eventuali pro.
CON UN OTTIMO SOFTWARE MIGLIORA ANCHE L’HARDWARE
Seppur Realme GT6 abbia uno dei migliori hardware in circolazione, se non il migliore, sulla sua fascia di prezzo, è grazie a queste migliorie software che lo smartphone diventa ancor più sensato. Avere uno Snapdragon 8S Gen 3 è sicuramente entusiasmante, ma lo è di più quando una operazione con la gomma magica viene svolta in una frazione di secondi con una eccellente animazione grafica. Idem quando andiamo ad interfacciarci con lo Smart Loop e non abbiamo mai, neanche alla lontana, la presenza di un micro lag.
Vi menziono infine che tutte queste funzioni arriveranno anche sul più economico e alla portata di tutti Realme GT 6T. Questo modello, che nel concreto rinuncia ad un comparto fotografico al livello di un semi-top, ha un costo di circa 350€ in versione 8/256GB. Avere tutte queste funzioni anche su uno smartphone che costa “poco” è una bella boccata d’aria fresca.
Il Realme GT 6 ha ancora un prezzo elevato, parliamo di poco più di 500€ in versione 12/256GB. Certo il prezzo che prima era giustificato da un hardware di altissimo livello, e vi rimando alla nostra recensione e al confronto con S24 Plus per scoprirlo, ora è anche giustificato da un software ricco di funzioni utili. Brava Realme quindi che non solo continua ad innovare, come con la ricarica a 320W, ma si sta iniziando a concentrare anche sul software, sempre più essenziale negli smartphone moderni.
Realme GT 6
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(aggiornamento del 24 settembre 2024, ore 00:57)