Qualche giorno fa, nelle conclusioni della recensione di POCO F6, ho citato lo Xiaomi 13T come alternativa per chi a meno di 400 euro stesse cercando uno smartphone che emulasse l’esperienza “da top di gamma” senza però spendere una esagerazione. Xiaomi 13T in realtà costava e non poco all’uscita ma grazie ad un super street price ad oggi potrebbe essere uno degli smartphone più completi per una spesa che si aggira attorno ai 370-400€. Occhio perché parliamo di un telefono ormai da qualche mese sul mercato quindi il prezzo potrebbe variare di giorno in giorno!
Per un prezzo tutto sommato contenuti difatti ci troviamo tra le mani un telefono ben costruito e con certificazione IP68 ed un sistema di fotocamere completissimo grazie ad una principale da 50MP con dimensioni del sensore pari ad un Galaxy S24 Ultra, Honor Magic 6 Pro o Xiaomi 14 e ad un teleobiettivo sempre da 50MP, che ci permette di avere uno zoom ottico 2X. Su questa fascia di prezzo siamo abituati a vedere smartphone con 8MP ultrawide, mentre qui ne abbiamo a disposizione una da 12MP come terza fotocamera, e 2MP macro decisamente poco utili se non a scopo di marketing.
Tra gli altri pregi di Xiaomi 13T annoveriamo un ottimo display AMOLED luminosissimo, la presenza dell’eSIM che ad esempio sui nuovi POCO F6 è assente, una batteria da 5000mAh con carica rapida e inoltre un SOC Mediatek di fascia media/medio-alta. Noi abbiamo recensito tempo fa la variante Pro, che ad oggi costa circa 200€ di più. Al netto di una spesa decisamente maggiore non abbiamo poi così tanti benefit da giustificare questo upgrade, ad oggi. L’unico cambiamento sostanziale è il SOC basato sul Dimensity 9200+ anziché l’8200 Ultra. Questo comporta delle prestazioni in gaming più deficitarie e delle memorie UFS 3.1 leggermente più lente. Manca anche la registrazione video in 8K e la possibilità di registrare in V-Log con l’anteprima dei lut. Se tutto ciò per voi è ininfluente occhio perché Xiaomi 13T a meno di 400€ potrebbe essere un quasi best buy.
LE FOTOCAMERE RICORDANO UN TOP DI GAMMA
Vorrei iniziare questa breve riprova parlando delle fotocamere. Il SONY IMX707 della fotocamera principale, stabilizzata otticamente tra l’altro, è di altissimo livello. Gli scatti in molte occasioni sono sovrapponibili a tanti top di gamma attuali. Personalmente ho sempre scattato in RAW e tutte le foto che visualizzate in questa riprova sono state per l’appunto colorate con un preset molto semplice su Lightroom per tirare il meglio dalle situazioni di scatto senza quegli effetti HDR estremi delle modalità automatiche.
La messa a fuoco è rapidissima e la distanza miinima di messa a fuoco è sufficiente affiché ci si possa avvicinare molto al soggetto senza quindi sentire la mancanza della fotocamera macro. A disposizione abbiamo anche una fotocamera 2X basata sul sensore OV50D sempre da 50MP. Avere uno zoom 3X sarebbe stato il massimo poiché ormai un 2X è perfettamente gestibile anche con un crop digitale della fotocamera principale.
Lo zoom 3X di Realme 12 Pro Plus, per farvi un esempio, è decisamente preferibile sia per una lunghezza focale più spinta e che difficilmente possiamo coprire digitalmente, sia proprio per un discorso di qualità effettiva. Il sensore montato sotto la fotocamera tele di Xiaomi 13T infatti si ferma soltanto a dimensioni pari a 1/2.88″. La fotocamera che soffre di più è decisamente la selfie camera da 16MP, assieme alla ultrawide da 12MP.
Occhio poi alla distanza di messa a fuoco minima poiché la fotocamera 2X richiede una certa distanza dal soggetto. Spesso infatti vedremo come c’è un cambio automatico dalla 2X ottica alla 2X digitale proprio per questa situazione appena descritta. Al netto di ciò gli scatti sono eccellenti, come potete vedere, quasi alla pari di un top di gamma economico attuale. Gli scatti ad esempio sono preferibili rispetto a quelli di un S24 base in molte situazioni.
Bene anche i video che ok perdono l’8K e l’anteprima dei LUT, funzioni disponibili solo nella variante PRO, ma rimangono di ottima qualità e decisamente ben stabilizzati grazie all’OIS presente sia per la fotocamera principale sia per il teleobiettivo. Per quanto riguarda la selfie camera non arriviamo al 4K nella registrazione video ma soltanto al 1080p/60fps. La qualità dei selfie è sovrapponibile a quella che otteniamo col nuovo POCO F6.
QUALITÀ COSTRUTTIVA
Xiaomi 13T non è soltanto fotocamere perché anche quando si parla di qualità costruttiva risulta essere un ottimo telefono. In mano la sensazione è quella di solidità seppur rispetto ad un POCO F6 abbiamo un ingombro maggiore ed uno spessore più evidente. Il frame è in plastica mentre il retro è in vetro ma trattiene decidamente troppe ditate, soprattutto nella nostra colorazione nera simil ceramica. Bene invece la certificazione IP68 che ci fa intuire anche come questo device sia stato ben pensato a livello strutturale. Il vetro a protezione del display è un Gorilla Glass 5
Rispetto ad un POCO F6 risulta leggermente più scomodo da usare, anche a causa del peso maggiorato, mentre rispetto al POCO F6 Pro si ha un grip e piacevolezza d’uso maggiore. Il nostro consiglio è di usare una cover, soprattutto per mascherare un minimo il bump delle fotocamere posteriore davvero mastodontico e con una forma peculiare. Fortunatamente le fotocamere singole non sono a rilievo.
DISPLAY, SPEAKER E VIBRAZIONE
Xiaomi 13T ha un display AMOLED da 6,67″ con risoluzione FHD+, refresh rate massimo di 144Hz seppur non dinamico, 12 bit di profondità colore e per quanto riguarda la luminosità raggiunge un massimo di 1200 nit in contenuti SDR e 2600 nit in contenuti HDR. Bene poi i supporti extra come il TrueTone o il Profilo Colore Originale, l’HDR10+ e Dolby Vision supportati nelle app terze come Netflix e l’ottimo touch sampling rate quando parliamo di videogiochi. Rispetto ai POCO F6 abbiamo una scheda tecnica meno effetto wow e anche le cornici attorno al display, leggermente più marcate, sottolineano come i nuovi device del sotto brand di Xiaomi siano leggermente più gradevoli. Nel quotidiano però il display di Xiaomi 13T non ha nulla da invidiare e anzi, rispetto all’F6 base abbiamo anche qualche funzione in più.
Un buon pannello da sfruttare in contenuti multimediali non è nulla se non è accompagnato da un ottimo sistema di speaker e qui ne abbiamo uno stereo di buon livello. Lo speaker inferiore principale lavora all’unisono con la capsula auricolare superiore che funge da secondo speaker. Proprio sul frame superiore troviamo tre forellini che permettono all’audio di fluire in maniera più ottimale. Esclusi i due smartphone POCO questo 13T non ha rivali su questa fascia di prezzo per quanto riguarda il display. Un Realme 12 Pro Plus ad esempio risulta essere decisamente meno luminoso.
Da non sottovalutare neanche la vibrazione: quella presente su questo Xiaomi 13T è di altissimo livello grazie ad un feedback aptico preciso e che è ben integrato all’interno dell’interfaccia grafica. Ogni volta ad esempio che andremo ad alzare o abbassare il volume avremo un feedback aptico di ritorno completamente differente con un effetto più o meno forte quando raggiungiamo l’apice o il minimo.
AGGIORNAMENTI E SOFTWARE
Uno degli aspetti più chiacchierati e criticati degli smartphone Xiaomi spesso è quello legato al supporto software. Xiaomi 13T e 13T Pro sono stati i primi smartphone dell’azienda cinese a supportare ben 4 major update e 5 anni di patch di sicurezza. Essendo uscito a fine anno un major ce lo siamo “bruciato” praticamente subito ma ad oggi di fronte a lui restano ancora tre major, che lo porteranno ad Android 17, e ancora quattro anni e poco più di patch varie. Dalla sua uscita a settembre possiamo annoverare ben sette aggiornamenti rilasciati che portano questo Xiaomi 13T ad essersi aggiornato più di una volta ogni due mesi.
Anche Android 14 è arrivato prima del previsto seppur in genere c’è sempre da aspettare quei 2 massimo 4 mesi per il rilascio degli aggiornamenti più corposi. Tutto sommato la nuova HyperOS è molto simile alla precedente MIUI ma ha portato varie ottimizzazioni che permettono al telefono di essere più leggero, avere più funzioni e supportare in futuro molte più funzioni “AI” che però al momento restano marginali e poco annoverabili in questa riprova. Sin da prima del boom dell’Intelligenza Artificiale Xiaomi ci permetteva di sfruttare alcune funzioni smart, ora chiamate IA, come ad esempio la gomma magica o il cambio automatico del cielo nelle foto.
PRESTAZIONI, BATTERIA ED ESPERIENZA D’USO
Parlando di prestazioni al momento ho tra le mani il più potente 13T Pro e quindi non posso raccontarvi a distanza di mesi come si comporti la versione più economica. Ciò che possiamo aspettarci dal Mediatek 8200 Ultra assieme alla RAM LPDDR5 e lo storage UFS 3.1 è comunque un mix di ottime performance, eccellenti su questa fascia di prezzo. Videogiocare è più che fattibile, anche grazie al sistema di dissipazione che tiene sempre sotto controllo le temperature. Occhio però ai titoli più pesanti perché su lunghe sessioni potreste perdere un po’ di framerate. Ad oggi non trovo un motivo valido per consigliarvi di spendere 200€ di più per avere un processore più potente. Su questa fascia di prezzo, esclusi i POCO, le alternative della concorrenza sono Snapdragon 7s Gen 2 decisamente poco potenti e Mediatek di fascia medio-bassa come i 7050, al massimo 7200 come nel caso di Nothing 2(a).
La batteria da 5000mAh si comporta benissimo, grazie anche ai due SOC Mediatek prodotti da TSMC, poco esosi di risorse rispetto al passsato. La ricarica per la variante base si ferma a 67W mentre il modello pro in nostro possesso arriva a 120W con una carica completa in meno di 20 minuti. Considerando che la nostra giornata tipo si è sempre conclusa attorno al 20-30% di autonomia residua l’avere una ricarica più lenta è un compromesso accettabile, non scendendo tra l’altro ai compromessi di una eventuale batteria dual cell.
Parlando invece un po’ di aspetti secondari, ma neanche troppo, vorrei farvi notare la presenza della eSIM rispetto agli Xiaomi che ad oggi presiedono questa fascia di prezzo. Bene anche i microfoni e la ricezione, decisamente migliori di un POCO F6 Pro ma inferiori rispetto ad un POCO F6 base. Rispetto allo Xiaomi 13T Pro qui perdiamo il Wi-Fi 7, fermandoci ad un più classico Wi-Fi 6. Il bluetooth invece è un 5.4.
PREZZO E ALTERNATIVE
Xiaomi 13T si trova ad oggi nella variante 256GB a circa 400€ sia su Amazon che presso tantissimi altri rivenditori. Il prezzo medio osservato in queste settimane di riprova è di circa 370-400€. La variante Pro di contro è stabile attorno ai 550-580€, risultando decisamente meno appetibile. Per un prezzo tale l’acquisto è sicuramente consigliato. Rispetto ai POCO F6 e F6 Pro difatti ci troviamo tra le mani un prodotto ok con una scheda tecnica potenzialmente meno WOW ma sicuramente più completa. Non ci sono praticamente mancanze o difetti degni di nota.
SCONTO DI 15 EURO CON IL CODICE PSPRGIU24
L’alternativa in ambito fotografico, come scritto, è Realme 12 Pro Plus per circa lo stesso prezzo e storage. Il Realme ha sicuramente meno lato prestazioni e display ma ha un teleobiettivo più versatile e di alta qualità oltre che una estetica per certi versi più ricercata e piacevole. Fateci sapere ora la vostra qui sotto nei commenti! Quale è per voi il migliore smartphone per meno di 400€?
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(aggiornamento del 11 giugno 2024, ore 18:35)