Ho utilizzato il Samsung Galaxy S23 per tutto il 2023, alternandolo spesso ad iPhone 14 Pro e saltuariamente ad altri smartphone “compatti”. Ancora ad oggi mi capita di utilizzare S23 come smartphone “da viaggio”, grazie alla sua estrema comodità, piacevolezza d’uso ed un perfetto equilibrio di specifiche tecniche. Faccio questa premessa perché quando è stato presentato Galaxy S24 ero uno dei primi scettici riguardo la scelta dell’azienda coreana di portare in europa la versione con SoC Exynos, impaurito dai pessimi risultati del passato, ed ero altamente scettico sul fare il passaggio al nuovo modello S24.
Per quanto difatti sulla carta il nuovo Exynos 2400 sembrasse anche un piccolo passo avanti lato potenza c’era sempre il dubbio dei consumi, del modem per la ricezione ed infine sull’autonomia finale. Con Galaxy S23, per concludere una giornata stress lavorativa, spesso ero e sono costretto a ricorrere al risparmio energetico che limita ad esempio il refresh rate del display e ad usare la modalità performance “light” che taglia un po’ le frequenze del processore. Ad inizio anno ho avuto modo di provare Galaxy S24 Plus, smartphone che mi ha convinto ma che, per un fattore dimensionale, non poteva mai soddisfare i requisiti che cercavo e avevo trovato in S23.
Dopo qualche mese di titubanza ho deciso di dare quindi una chance al Galaxy S24, soprattutto dopo gli aggiornamenti che hanno portato S23 e S24 sullo stesso piano, per capire se ad oggi ha senso acquistarlo o meno. Il prezzo in questi mesi è finalmente sceso, parliamo di circa 100-150€ in più di S23, che però ogni tanto si concede qualche discesa ulteriore. S23 ogni tanto è anche in bundle con prodotti più appetibili, come il watch, mentre S24 è relegato a bundle con cuffiette o simili. Per un prezzo di poco superiore, quindi, ha senso prendere un nuovo modello che non cambia in molto se non in estetica e poco altro?
Le fotocamere difatti sono le stesse tra S23 ed S24, il display è simile, la velocità di ricarica non è cambiata, gli speaker sono simili e ad oggi non ci sono più differenze legate al software e alle funzioni di intelligenza artificiale, se non per la longevità del supporto software. Cambia però il SoC, sulla carta offrendoci più potenza bruta ma che all’atto pratico fatica di più quando è messo sotto stress, come osservato nel confronto dei vari smartphone compatti.Proprio in quel video però abbiamo notificato come i consumi ad oggi non sono poi così distanti in alcuni scenari e quindi vale la pena approfondire l’argomento. Scopriamo assieme se a distanza di sei mesi questo Galaxy S24 ha senso o S23 continua ad essere la miglior scelta!
IL CAMBIAMENTO PIU’ IMPORTANTE: ESTETICA E DESIGN
Galaxy S24 è uno smartphone completamente differente rispetto ad S23 per quanto riguarda l’estetica e la qualità costruttiva, in positivo. Quanto impatto può avere ciò nella scelta finale? Beh, nel mio caso abbastanza e arriveremo a capire ciò nelle conclusioni, tirando le somme un po’ su tutti i fattori chiave. S23 ha un frame laterale con una verniciatura cromata bombata che fa sembrare lo smartphone più spesso di quanto sia e che pian piano perderà qualche punto vernice. Sempre questo frame non è perfettamente integrato con il pannello posteriore in vetro e si viene a creare una scalettatura tagliente quando impugnamo lo smartphone. Essendo uno smartphone compatto ciò è molto più evidente, anche perché spesso lo smartphone si può usare anche senza cover.
Galaxy S24 dalla sua ha delle curvature ottimizzate che si sposano meglio con quelle del display e dell’interfaccia, ha delle cornici attorno al display ridotte che permettono di avere un display leggermente più ampio e, fattore ancora più importante, ha un frame in alluminio opaco leggermente stondato ai bordi. Se vi capiterà di impugnare un S24 ed un S23 allo stesso tempo vi sarà subito chiaro di come S24 sia un telefono decisamente e infinitamente più piacevole da utilizzare e sia realizzato con più cura. Ad oggi S24 è probabilmente il migliore smartphone compatto lato peso/piacevolezza d’uso.
ANCHE IL DISPLAY MIGLIORA
Fra i tre aspetti essenziali di uno smartphone odierno, ovvero batteria, prestazioni e display, quest’ultimo è sicuramente l’aspetto che meno necessitava di migliorie rispetto ad S23. L’ex top di gamma compatto di Samsung difatti offriva già una luminosità abbastanza alta di circa 1200 Nit ed una buona qualità generale. S24 mantiene un pannello sempre AMOLED con risoluzione FHD+, un refresh rate massimo di 120Hz, i soliti due profili colore, la tonalità ambientale e le certificazioni HDR10+ e HEVC nelle app terze.
Entrambi i display restano con profondità colore 8bit, quando ormai anche display AMOLED di medio gamma arrivano ai 10bit. Migliora il refresh rate dinamico di S24 che ora può toccare valori intermedi come 50Hz, 70Hz, 80Hz, rispetto al modello precedente. S24 grazie a delle cornici più ridotte guadagna anche 0,1″ seppur nel quotidiano ciò non abbia grande impatto. Nella vita quotidiana trovo questo S24 un prodotto decisamente appagante e seppur abbia qualche limite rispetto ai pannelli top di gamma, anche grazie alla nuova luminosità al picco pari a circa 1400 Nit, tutto sommato l’esperienza è al vertice.
INTERFACCIA GRAFICA, IA ED AGGIORNAMENTI
Chi compra ad oggi un S24 rispetto ad S23 si troverà in mano uno smartphone con quasi il doppio del ciclo vitale di S23. Galaxy S24 ci offre 7 anni di aggiornamenti, uniformandosi a quanto fatto da Google con i Pixel 8, un supporto fuori dal comune. Ad oggi risulta difficile pensare che questo supporto possa effettivamente stravolgere l’esperienza utente, considerando che la vita media di uno smartphone tale non supera i 4 anni, 5 al massimo. Occhio però, perché più aggiornamenti potrebbe, e sottolineo il condizionale, significare anche più rivendibilità. Un telefono che continua ad aggiornarsi avrà sicuramente un appeal migliore di uno smartphone abbandonato da anni al suo destino.
Ovviamente queste politiche di aggiornamenti estreme possono essere viste anche come un escamotage per spostare l’attenzione su di esse anziché su dei prodotti che tutto sommato non hanno innovato molto, essendo i cambiamenti da S23 ad S24 minimi, anche perché se S24 è in grado di avere un supporto così longevo non c’è motivo di credere che anche S23, potente lo stesso se non più bilanciato, non possa supportare un ciclo di vita così ampio. Vedremo tra poco che a conti fatti, ad oggi, S23 continua a girar meglio di S24.
LA ONEUI CONTINUA AD AGGIORNARSI
Samsung è tra le aziende che sta lavorando meglio sul software e lo ha dimostrato con la sua Intelligenza Artificiale. Delle funzioni ne abbiamo ampiamente parlato nella recensione di Galaxy S24 Ultra e nel confronto IA con Google Pixel 8 Pro e ad oggi non ne sono arrivate di nuove. Ciò che però abbiamo gradito tantissimo è il supporto retroattivo fornito dall’azienda coreana. Negli ultimi mesi abbiamo visto ad esempio Google abbandonare Pixel 8, annunciando che non sarebbe arrivato Gemini per limiti hardware, per poi ritrattare e annunciare il supporto data l’indignazione degli utenti. Anche Apple con un sol colpo ha estromesso iPhone 15, 15 Plus, 14 Pro e 14 Pro Max, telefoni da anche 1500 euro con massimo un anno alle spalle, dalla imminente Apple Intelligence.
Ognuno trae le proprie conclusioni da queste politiche, sono il primo che per i servizi IA che utilizzo pago una quota mensile, quindi non mi lamenterei neanche di eventuali abbonamenti per funzioni software esclusive e che funzionino effettivamente bene. Reputo però che non portare nuove funzioni su smartphone che vengono dichiarati con un supporto quasi decennale, anche solo dopo pochi mesi dalla loro distribuzione, sia un gesto non propriamente carismatico nei confronti di chi ha speso tanti soldi riponendo fiducia in un brand, a maggior ragione se pensiamo che ad oggi non si è vista ancora una vera IA che in device funzioni decentemente. Il cloud non necessità di specifiche hardware, se non quelle dei server dove funziona. Il Video Boost di Pixel 8 Pro, ad esempio, potrebbe funzionare su ogni device Android e iOS. E’ limitato a quel device per un motivo di marketing, sacrosanto, l’importante è dichiararlo e non cercare di raggirare l’utenza.
Escluso questo discorso noioso e che magari affronteremo in un futuro approfondimento, la OneUI è sicuramente una delle interfacce grafiche più complete sul mercato. Ci sono tantissime feature tra funzioni principali, secondarie e scaricabili, probabilmente raggiungendo un livello unico. GoodLock, per chi lo conosce, permette una personalizzazione infinita del proprio smartphone, ad esempio. Con un rinnovamento delle icone, un po’ piatte e giocose, probabilmente raggiungeremmo il primo posto sul podio, per un gusto personale.
PRESTAZIONI E BATTERIA
Galaxy S24, come vi ho raccontato già nel confronto dei compattini, monta un Exynos 2400 come SoC affiancato da 8GB di RAM LPDDR5x e 128 o 256GB di storage. Occhio perché se come me acquisterete la versione da 128GB avrete a bordo le memorie UFS 3.1 anziché 4.0. Da uno smartphone che esce a 929€ di listino ci si aspetterebbe nel 2024 i 256GB come base di partenza, ma va bene così considerando poi gli street price raggiunti dalla 128GB. Galaxy S24 integra anche un sistema di dissipazione più grande rispetto a quello di S23, fattore chiave poiché questo nuovo Exynos è sì potentissimo ma anche esoso di risorse.
Ne abbiamo parlato già nella recensione di S24+, che tra l’altro abbiamo messo da pochi giorni a confronto con Realme GT6, questo nuovo SoC prodotto da Samsung nelle sue fonderie non è affatto male. Finalmente sulla carta c’è una struttura all’altezza e una GPU decisamente potente. Potrebbe tranquillamente rivaleggiare con Snapdragon 8 Gen 3 e superare Snapdragon 8 Gen 2 se solo riuscisse a tenere a bada le sue temperature e consumi. Per questi ultimi in realtà abbiamo visto che non sono poi troppo distanti da S23, nel confronto degli smartphone compatti, anzi in alcune occasioni S24 può consumare anche meno.
Quando iniziamo a mettere sotto stress il nostro smartphone, con del gaming o con un uso intenso, ecco però che S24 col suo Exynos 2400 mostra il fianco. Quando le temperature iniziano a salire è possibile notificare del Thermal Throttling che porta a micro lag. Questo sono riuscito a notificarlo però stando per l’appunto ore davanti allo smartphone o videogiocando per sessioni prolungate. Nella vita quotidiana con uso saltuario dello smartphone le temperature potevano essere più alte del normale, ma lo smartphone continuava a girare perfettamente.
Ci sono comunque due anime dentro ad S24: se usato prevalentemente sotto WiFi, con il display non a massima luminosità sotto al sole diretto, con non troppa navigazione, evitando RAW editing con Lightroom e altri utilizzi simili, lo smartphone si comporta perfettamente come S23 se non meglio, almeno lato autonomia a fine giornata. Se al contrario iniziamo a concatenare una serie di quegli utilizzi descritti poco sopra ecco che la batteria di S24 inizia esorabilmente a calare a vista d’occhio, arrivando a fare anche poco meno di 3 ore di display dove con S23 potrei arrivare tranquillamente alle 3h30min.
La batteria da 4000mAh insomma ci permette un uso standard. Nei miei test se impostato il processore su “Light” e con dello sporadico risparmio energetico si arriva a sera anche con il 20% di autonomia residua, con 4h se non poco più di display anche nelle giornate stress in esterna. Gran peccato la ricarica che non si rinnova come ad esempio su S24+, che arriva a 45W, ma ci arrestiamo ad una più vetusta 25W via cavo e 15W wireless. I competitor cinesi, anche sui compatti, come Xiaomi con il suo 14, permettono ricariche prossime ai 100W.
FOTOCAMERE E VIDEO
Galaxy S24 continua a montare lo stesso reparto fotografico osservato in parte su S22 ed esattamente lo stesso di S23 poi. Dalla prossima generazione di S25 mi aspetto un salto avanti, con finalmente un rinnovato parco sensori e ottiche. Sempre nel confronto degli smartphone compatti abbiamo osservato ad esempio come spesso Pixel 8, senza teleobiettivo, riesce ad avere una qualità di scatto in 3X migliore di S24 che dalla sua ha un tele 3X ottico con OIS. Già perché S24 monta una camera principale da 50MP basata sull’Isocell GN3, un teleobiettivo da 10MP sempre Isocell,3K1, ed infine una ultrawide non specificata ma da 12mp.
Ho usato spesso S24 durante i miei viaggi, sia come smartphone principale sia come secondario a sostituire S23. Gli scatti tutto sommato sono leggermente migliori di S23, ma parliamo davvero di dettagli che si notano soltanto andando a zoomare gli scatti in profondità. Ho sfruttato, per compensare i sensori non di ultimissima generazione, l’applicazione ufficiale Extra RAW, per tirare fuori il meglio dagli scatti ed andare a limare quei piccoli difetti come la gestione del rumore. Mi reputo più che soddisfatto della qualità degli scatti e infinitamente soddisfatto della qualità video, seconda soltanto ad iPhone ad oggi. Il sensore principale ha dimensioni pari a 1/1.56″ e lenti con apertura focale di f/1.8.
Il teleobiettivo da 10MP ha invece dimensioni del sensore pari a 1/3.84″, come quelle fotocamere ultrawide da 8MP che troviamo negli smartphone di fascia media ed economica. L’apertura focale è di f/2.4 (?). Le foto di giorno ottenute da questa fotocamera sono buone ma sotto le aspettative, considerando che ormai anche i medio gamma Android come Realme, OPPO ed Honor montano dei teleobiettivi di altissimo livello come l’OV64B. Fortunatamente c’è il supporto ai video 4K, alla modalità “cinema” e la stabilizzazione ottica è buona.
La fotocamera ultrawide paradossalmente è migliore del teleobiettivo, grazie al suo sensore di 1/2.55″ che permette di gestire degnamente il rumore anche nelle situazioni più scomode. Sto sfruttando molto S24, S24+ ed S24 Ultra come videocamere secondarie e quando mi ritrovo ad usare le loro fotocamere ultragrandangolari sono sempre molto soddisfatto dei risultati finali. Occhio perché qui come su S24+ manca l’autofocus, essendo una fotocamera a fuoco fisso diversamente da S24 Ultra.
Bene anche i video, come anticipato, e soprattutto i video “cinema” dove viene riconosciuto il soggetto per applicare un bokeh digitale. Ho registrato tantissimi reel con questo smartphone con una qualità indistinguibile se non superiore al mio iPhone 14 Pro in alcuni casi. Anche i video registrati dalla selfie camera, fino al 4k/60fps, sono di altissimo livello e permettono quindi una esperienza completa d’uso a 360 gradi. L’ultima recensione che ho pubblicato, quella del Razr 50 Ultra, ad esempio è stata girata da un S24 Ultra con una eccellente qualità.
Non vi ho parlato di selfie ma sono buoni. Nella foto poco qui sopra in realtà ho preferito girare il telefono e scattare “alla cieca” con la fotocamera ultrawide o principale, in base alla scena. Questo perché in notturna i sensori posteriori risultano essere più competitivi e dopo un anno in compagnia di S23 ho capito come posizionare il telefono. Questo può essere un piccolo suggerimento per migliorare i vostri selfie di notte, basterà allineare al vostro volto le camere posteriori e ottenere dei super autoritratti.
RICEZIONE E MICROFONI
Samsung Galaxy S24 in versione europea non supporta il WiFi 7. Se però può farvi piacere Samsung ha disattivato il WiFi 7 sulle versioni americane con Snapdragon, così da non creare disparità, lodevole. Escluso questo piccolo fun fact possiamo affermare che Galaxy S24 si comporta pressoché come S23 per quanto riguarda la ricezione ed i microfoni. In alcuni contesti in realtà preferisco S23, per stabilità del segnale più che altro. I tre microfoni a disposizione di questo S24 comunque funzionano egregiamente, anche poco poco meglio di S23.
CONCLUSIONI E PREZZO
Arriviamo quindi ai prezzi. Esclusi i cashback, ad oggi possiamo portarci a casa S23 in versione 8/256GB a circa 530€, fermandomi alla prima pagina di offerte, mentre S24 in versione 8/256GB arriva a costare circa 610€. Una differenza addirittura inferiore ai 100€. Quando ho registrato il video, circa un mese fa, la differenza di prezzo era più ampia ed S23 vantava anche di bundle più interessanti ad esempio. Questo ci fa capire quanto giorno dopo giorno il discorso prezzi cambi, ma più o meno abbiamo sempre quei 100€ di differenza per ogni versione di storage.
Considerando che il cambiamento più netto è la piacevolezza d’uso abbiamo un ulteriore vantaggio a testa: Galaxy S23 è più bilanciato con lo Snapdragon 8 Gen 2 mentre Galaxy S24 ha quasi il doppio del ciclo “vitale” grazie a quasi il doppio degli aggiornamenti. Escluso l’utilizzo gaming, a conti fatti gli smartphone nella vita reale hanno gli stessi limiti se usati al massimo: entrambi non portano a fine giornata ed entrambi hanno una ricarica lenta. Dopo aver usato S23 per più di un anno ed S24 per svariati mesi mi accorgo che quello scarto del 5-10% eventuale a favore di S23 non fa la differenza a fine giornata e non mi fa propendere per S23 anziché S24.
Quindi S24 è meglio di S23? Sì e no. Certamente non è da demonizzare. Certamente è uno di quei rari casi dove le novità sono così poche e addirittura la precedente generazione ha dei vantaggi lato SOC, che il nuovo smartphone risulta meno invitante, a maggior ragione se costa anche di più. Considerando la vita media di questo prodotto ad oggi vi consiglierei comunque un più economico Galaxy S23 come acquisto, poiché è molto probabile che tra quattro anni cambierete smartphone ed un S24 non varrà più di un S23. Faccio però un plauso a Samsung perché siamo passati dagli Exynos di S21 ed S22 a questo di S24 che finalmente è un SOC credibile, potente e senza comportamenti anomali.
Da qualche giorno si parla dei nuovi Galaxy S25 e della possibilità di vedere le varianti base con SOC Mediatek, poiché a rischio la produzione dei nuovi Exynos 2500. Ecco, questo sarebbe un passo falso dal mio punto di vista, poiché se vediamo S24 come un processo verso la direzione di avere un SOC Exynos competitivo e alla pari di Snapdragon nel giro di qualche anno qui si tornerebbe al punto di partenza, perdendo di nuovo anni di sviluppo e “beta test” sull’utenza e rendendo a questo punto più insensata la scelta di un Exynos per i Galaxy S24. Tra qualche mese ne sapremo di più!
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