Troppo ghiotta per Samsung l’occasione di imporsi anche nel mercato automobilistico. Impossibile non fare neppure un tentativo per entrare in quello che potrebbe essere uno splendido volano per far decollare vendite e fatturato (che comunque non stentano affatto), specie se il mercato in questione ha imboccato – come ha fatto – la direzione di una maggiore commistione tra efficienza meccanica e tecnologia. Le auto di Tesla sono da molti anni lo specchio di quante fotocamere possano trovare posto in un’automobile: ce ne sono davanti e sul retro, sulle portiere e sulla targa, senza contare quelle che tengono d’occhio il conducente per monitorarne la stanchezza e scongiurare eventuali colpi di sonno.
Così Samsung punta il mercato delle videocamere per automobili, in un periodo in cui un numero sempre crescente di vetture è dotato di un numero altrettanto maggiore di videocamere. Tenterà di farlo attraverso il nuovo ISOCELL Auto 4AC, la prima soluzione di Samsung ottimizzata pensando in modo specifico al settore automobilistico che l’azienda ritiene perfetta nelle vesti di Surround View Camera, quindi per realizzare le visuali a 360 gradi, e per essere applicata sui paraurti anteriore e posteriore in modo da scansionare chi ci precede e chi ci segue. Il sensore appena annunciato è poco più piccolo in termini di dimensioni rispetto a gran parte di quelli utilizzati sugli smartphone (1/3,7 pollici) ma vanta una tecnologia peculiare denominata CornerPixel.
La tecnologia CornerPixel del sensore Samsung ISOCELL Auto 4AC, come i concorrenti di Sony, adotta una struttura pensata per rendere al meglio nelle rapide transizioni tra zone sovraesposte e sottoesposte, frangenti che i classici sensori soffrono non poco. “Nell’area di un singolo pixel – spiega Samsung – ci sono due fotodiodi, uno da 3 micrometri per gli scenari scarsamente illuminati, l’altro da 1 micrometro per gli ambienti più luminosi”. L’utilizzo di due fotodiodi che catturano nello stesso istante immagini con esposizioni diverse garantisce una sensibilità fino a 120 decibel oltre che HDR con motion blur minimo, “consentendo transizioni più fluide tra aree scure ed aree luminose trasferendo maggiori dettagli sulla strada da percorrere”, conclude Samsung.
Interessante la soluzione dell’azienda di Seul per ridurre al minimo lo sfarfallio tipico della luce a LED oltre i 90 Hz, tipicamente quella di fari, lampioni e di altre fonti luminose che si possono incontrare per le strade: in queste occasioni il tempo di esposizione del fotodiodo più piccolo può essere allungato per impedire che la luce pulsante dei LED generi uno sfarfallio sul display collegato al sensore. L’ISOCELL Auto 4AC di Samsung integra un processore d’immagine (ISP), come altri sensori per utilizzo automobilistico è conforme ad AEC-Q100 di grado 2 e quindi non ha problemi a lavorare in un range di temperature molto ampio che va dai -40 ai 125 gradi centigradi.
Il sensore ISOCELL Auto 4AC è già in produzione, quindi potrebbe essere visto presto all’opera: il Korea Economic Daily sostiene che Samsung abbia un contratto da oltre 400 milioni di dollari per fornire al “più grande produttore di veicoli elettrici degli Stati Uniti” dei moduli fotografici che sostituiscano gli specchi retrovisori. Tutti gli indizi puntano in direzione di Tesla mentre il veicolo su cui troverebbero impiego gli ISOCELL di Samsung potrebbe essere il Cybertruck, a patto che negli USA l’equivalente del Codice della Strada contempli delle fotocamere al posto degli specchietti retrovisori.