Ora il software per gli update automatici opera in base a standard di sicurezza decenti.
Alcuni giorni fa gli esperti di sicurezza di Eclypsium avevano rivelato che in oltre 260 schede madri prodotte da Gigabyte era presente un software di gestione degli aggiornamenti che aveva tutto l’aspetto e le funzionalità di una backdoor, operando in silenzio all’insaputa dell’utente e vittima di tutta una serie di debolezze.
Ora Gigabyte ha affermato di aver completato la produzione dei firmware aggiornati per tutti i modelli di motherboard coinvolti; i nuovi firmware non eliminano il software in questione, ma ne rendono più sicura l’esecuzione.
L’azienda ha infatti introdotto la verifica avanzata della firma e il controllo degli accessi privilegiati, abilitando la crittografia nelle comunicazioni con i server da cui scaricare gli aggiornamenti stessi.
Pertanto, chi sta usando una delle schede madri affette dal problema è caldamente invitato ad aggiornare immediatamente il firmware, pur sapendo che così facendo il software di aggiornamento automatico resta in esecuzione, seppur in maniera da garantire la sicurezza più di quanto facesse prima.
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Ciò non mette d’altra parte al sicuro dalla possibilità che, un giorno, per errore, Gigabyte rilasci un firmware buggato e che questo venga installato automaticamente, magari impedendo così il corretto funzionamento del computer.
Per ovviare a ciò non resta che disabilitare completamente il sistema di aggiornamento automatico: lo si fa dal menu UEFI, raggiungendo l’App Center e cercando la voce Download & Install, per poi disabilitarla.
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È questa la soluzione migliore? Non esattamente. È pur vero che così facendo non si rischia di ricevere un update indesiderato, ma è anche vero che spesso gli aggiornamenti includono importanti correzioni relative alla sicurezza; se non si provvede a sorvegliare personalmente i nuovi rilasci e a installarli per tempo, in base alla loro rilevanza, si resta quindi comunque esposti a un potenziale pericolo.