Il mondo del progresso nella medicina è davvero ampio e limitato. Pensiamo infatti ad esempio a tutti gli effetti che abbiamo avuto a livello dell’oncologia, con trattamenti sempre più mirati (pensiamo ad esempio alla radioterapia, alla chemioterapia e quant’altro) che stanno cercando sempre più di limitare il più possibile gli effetti collaterali conseguenti a questa tipologia di terapie.
Lo stesso possiamo dirlo per il mondo della genetica, e tutti i suoi risvolti in ogni possibile campo di applicazione e di ricerca. Pensiamo ad esempio al grandissimo e vastissimo campo del settore alimentare, dove sicuramente la genetica ha apportato numerosi e importanti cambiamenti e migliorie, volte a migliorare le caratteristiche chimiche e organolettiche degli alimenti.
Nonostante generalmente la genetica applicata al campo alimentare non sia vista esattamente di buon occhio da gran parte dell’opinione pubblica, essa apporta numerosi cambiamenti che si possono rivelare assolutamente vantaggiosi.
In particolare una delle ultime scoperte sarebbe avvenuta da parte di un team di ricercatori facenti parte del John Innes Centre, e pubblicata sulla rivista Scientific Reports. In particolare questi ricercatori avrebbero individuato un particolare gene, responsabile del miglioramento della resa della pianta di grano. Entrando e scendendo nei più minimi dettagli, il gene identificato è ZIP4, e parrebbe essere responsabile di una miglior conservazione e resa del chicco di grano stesso.
A prender parola è stato Graham More, uno degli autori principali che ha redatto lo studio scientificico pubblicato sulla rivista. Questa potrebbe essere senz’ombra di dubbio una scoperta sensazionale in termini di editing genetico, dal momento che grazie a questa particolare mutazione sarebbe possibile creare ex-novo una particolare varietà di grano che sia caratterizzata da un maggior rendimento rispetto alle specie già al momento esistenti.
Le nuove caratteristiche
Una delle caratteristiche fondamentali che aumentano il rendimento sarebbe la resistenza al calore, che è sicuramente una delle qualità di maggior interesse per tutto il team di scienziati attualmente al lavoro sullo studio.
Dal momento che, come sappiamo, il surriscaldamento globale sta prendendo sempre più piede all’interno del Pianeta Terra, conferire una resistenza alle alte temperature potrebbe portare grandi giovamenti in termini di resa e conservazione del grano. Il gene ZIP4 inoltre va a promuovere l’accoppiamento e il conseguente incrocio a livello dei cromosomi, migliorando ulteriormente le caratteristiche della pianta in sè.
Non ci resta a questo punto quali saranno i futuri aggiornamenti a tal proposito, che siamo certi non tarderanno a venire da parte dei ricercatori nel corso dei prossimi mesi o anni.