Alcuni di noi non stampano da anni, altri lo fanno tutti i giorni e altri ancora alternano momenti in cui Guthemberg scansati a settimane in cui l’unica stampante che vedono è quella del registratore di cassa del supermercato. Quello che posso dirvi io è che dal giorno in cui è comparsa per la prima volta una stampante in casa mia la domanda fatidica è sempre la medesima: ci sarà l’inchiostro? E quando la risposta è negativa è sempre troppo tardi reperirlo.
Nel 2020, fortunatamente, i metodi per ricaricare la stampante si sono evoluti insieme alle stampanti stesse e ci permettono di ridurre al minimo il rischio di rimanere a secco. Che siate quindi un privato o una PMI, in queste poche righe cercherò di aiutarvi a capire quale sia la modalità d’acquisto più adatto alle vostre esigenze di stampa e, soprattutto, quella più conveniente.
Per farlo, ho messo a confronto le due soluzioni di “ricarica” proposte da HP – forse la società che in questo momento offre il maggior numero di opzioni per assecondare le necessità di consumatori diversi, siano questi stampatori occasionali o seriali – e di analizzarne le differenze, anche a livello di costi. Parleremo solo di stampa in bianco e nero perché in questo momento la soluzione Istant Ink per toner prevede solo questa opzione.
TRE APPROCCI TRE MODALITA’ DI ACQUISTO
Prima di iniziare è doveroso fare una premessa. Mettiamo un attimo da parte la stampa a getto d’inchiostro per cui il servizio Istant Ink è ormai una scelta quasi obbligata per comodità e risparmio e concentriamoci sulla stampa laser e quindi su quale sia il modo più conveniente di acquistare il toner in base alla tipologia di utilizzo.
Le modalità di acquisto del toner di una stampante HP sono sostanzialmente tre e permettono di andare a coprire tutte le categorie di utenti e le relative necessità di stampa sia in termini di frequenza che di numero di pagine stampate: la cosiddetta “riserva” che si traduce in un vero e proprio serbatoio integrato nella stampante, oppure il modello ad abbonamento e per ultima, ovviamente, quella a consumo.
La filosofia della riserva o serbatoio è strettamente legata all’acquisto di una delle nuove stampanti laser HP Neverstop come la 1202nw che vi abbiamo raccontato qualche tempo fa, o delle ancora più recenti Smart Tank. In sostanza, le stampanti in questione sono prive del classico “cartuccione” di toner che viene qui sostituito da un vero e proprio serbatoio che possiamo ricaricare ogni volta che è necessario. A fronte di un esborso un pochino superiore per l’acquisto della stampante avremo un rapporto spesa/resa sicuramente conveniente.
Il secondo approccio è quello ad abbonamento che per HP si traduce in un vero e proprio servizio dedicato alle stampanti a toner monocromatiche della serie 100 e 200 e che permette, a fronte del pagamento di una quota mensile prefissata, di ricevere sempre automaticamente il toner a casa prima che questo si esaurisca. Il prezzo di partenza per questi modelli di stampante è di 139 euro mantre l’abbonamento è disponibile in differenti tagli di prezzo (dettagliati sotto) e ben si adatta alle necessità di un numero molto elevato di utenti.
Rispetto alla filosofia a serbatoio e a quella a consumo qui cambia proprio il concetto alla base dell’acquisto, potremmo dire che non si compra l’inchiostro, bensì le pagine stampate. Per chiudere poi, non ci sono costi di spedizione e nemmeno penali per eventuali disdette o per il cambio piano.
Il terzo tipo di approvvigionamento è quello a consumo: finisce il toner e lo si ri-acquista al costo della singola ricarica che oscilla tra gli 85 e i 125 euro.
QUALE MODALITÀ PER CHI?
Ora che abbiamo visto quali sono le tre modalità con cui è possibile reperire oggi l’inchiostro per stampare cerchiamo di fare chiarezza su quale sia la migliore a seconda delle vostre abitudini di stampa. A questo proposito vi invito a porvi due domande: Quanto stampo? E con che frequenza?
Se siete privati o titolari di una piccola o media impresa e stampate esclusivamente o quasi in bianco e nero con volumi elevati il mio consiglio è quello di orientarvi sull’approccio a serbatoio. Spenderete un pochino di più inizialmente per l’acquisto della stampante ma avrete poi un notevole risparmio nel costo delle stampe.
Le nuove stampanti Neverstop di HP hanno prezzi che oscillano tra i 270 e i 300 euro a seconda del modello ma, al posto del classico toner, hanno un vero e proprio serbatoio che voi potete ricaricare in ogni momento con delle siringhe di inchiostro apposite. La singola ricarica costa 19 euro e vi permette di stampare fino a 2.500 pagine. In questo modo sostituirete il toner molto meno spesso e avrete un costo per pagina davvero basso, si parla di meno di 1 centesimo a copia.
Oltre all’aspetto economico non va poi dimenticato quello ambientale, un tema molto importante quando parliamo di beni consumabili come l’inchiostro della stampante. Il 75% in peso del kit di ricarica e il 25% in peso della stampante sono infatti realizzati con plastica riciclata.
Se non rientrate in nessuna nelle casistiche sopra riportate ma siete comunque alla ricerca di un modo per fare un po’ di economia di scala e al tempo stesso alleviare gli stress correlati alla fornitura continua di ricariche l’idea di sottoscrivere un abbonamento a un servizio di ricarica per stampanti a toner (Instant Ink) può essere quello che fa per voi.
Prima di tutto dovete verificare che la vostra stampante sia compatibile con questo strumento; in linea di massima tutte le più recenti stampanti HP dotate di connettività lo sono. In seconda battuta è necessario fare due conti per capire quale sia il taglio migliore in base alle vostre abitudini di stampa. I tagli disponibili sono 5 e variano per prezzo e numero di pagine che è possibile stampare. In tutti i casi le pagine non stampate possono essere accumulate e stampate nei mesi successivi. Ovviamente c’è un limite all’accumulo e corrisponde al doppio del numero di pagine previsto dal piano.
Il primo piano è dedicato a chi stampa costantemente fino a 50 pagine al mese. Va sottolineato il concetto di costanza, che è fondamentale affinché l’abbonamento abbia realmente senso. Il costo del piano base è di 1,99 euro al mese, ovvero circa 0,04 euro a copia. Le pagine non stampate vengono accumulate fino ad un massimo di 100 copie.
Il secondo taglio costa 3,99 euro al mese e copre un volume di stampa fino a 100 pagine al mese. Con una semplice divisione capiamo quindi che il costo per copia resta sostanzialmente invariato a circa 0,04 euro per pagina stampata. Le pagine non stampate vengono accumulate fino ad un massimo di 200 copie.
Il livello successivo è quello che a fronte di un pagamento mensile di 13,99 euro vi permette di stampare fino a 400 pagine al mese con un accumulo massimo di 800 pagine non stampate. In questo caso il costo per copia scende a 0,035 euro.
Si passa quindi al quarto taglio dei piani Istant Ink per toner, dove il limite si alza a 800 pagine al mese con un massimo di 1.600 pagine accumulate. Il costo è in questo caso di 19,99 euro al mese e il prezzo per pagina scende sensibilmente a 0,025 euro a copia.
E infine si chiude con il piano più costoso e pensato per gli stampatori seriali: a 25,99 euro al mese si possono stampare fino a 1.500 pagine con un possibile accumulo di 3.000 copie da utilizzare nei mesi successivi. Con questo piano si scende quindi addirittura ad un prezzo di 0,017 euro a copia.
Tramite l’applicazione potete modificare gratuitamente il piano in ogni momento, così come controllare quante stampe vi mancano per raggiungere il vostro limite mensile. L’approccio ad abbonamento è quindi ottimo se rientrate nelle fasce appena descritte. Al di là dei costi da sostenere per l’abbonamento poi, il vero plus di questo tipo di approccio è dato dal non doversi più preoccupare di dover acquistare il toner e di conseguenza di rimanere senza.
Ed infine analizziamo velocemente anche i costi dell’approccio a consumo. Prendiamo in considerazione il costo dei nuovi Toner W1420A, che sono quelli compatibili con le stampanti della serie 100, prese in considerazione in relazione ai piani Instant Ink per toner descritti sopra. Il costo della singola cartuccia è di 52,99 euro e consente di stampare mediamente 950 pagine. Il calcolo è presto fatto e il costo per copia è di circa 0,056 euro a copia. Parliamo quindi del costo per copia più elevato tra tutte e tre le tipologie di acquisto e per questo motivo, a nostro avviso, adatto principalmente a chi stampa molto raramente e poche pagine per volta.
UN VELOCE RECAP
Quindi, ricapitolando: approccio a consumo se stampate molto raramente e un numero esiguo di pagine. Preferite invece l’abbonamento nel caso in cui stampiate costantemente, un quantitativo di almeno una 50na di pagine al mese. Se rientrate in questa categoria fate poi attenzione a scegliere il piano più adatto alle vostre esigenze in base a quanto trovate riportato qui sopra, ricordandovi la possibilità di accumulo e di cambio piano gratuito.
E infine consiglio l’approccio a serbatoio se stampate con costanza e in volumi molto elevati. In questo caso potete scegliere una tra le tre nuove stampanti HP Neverstop, molto simili in termini di prestazioni ma differenti per funzionalità, oppure i recenti modelli Smart Tank che vanno a coprire le necessità di moltissimi utenti.
Spero di essere stato chiaro e di avervi aiutato nella scelta del metodo di acquisto della ricarica che più conviene a seconda della tipologia di utilizzo che fate della vostra stampante.
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Contenuto in collaborazione con HP