Nuova Skoda Fabia (2022) si prepara al debutto con la quarta generazione dopo un percorso a tappe: a maggio abbiamo scoperto le sue caratteristiche, a luglio l’abbiamo vista in versione statica e, con un viaggio di fine agosto complicato dalle burocrazie di questi tempi pazzi, l’abbiamo finalmente guidata in Polonia.
Con il compito di rinnovarsi senza contare sull’ibrido, Fabia gioca una carta che è stata molto apprezzata dai clienti e ha consentito al marchio di crescere a livello di qualità percepita nelle preferenze del pubblico. Resta a benzina, è vero: non sarà quella più eccitante nelle prestazioni, ma riesce a proporre un rapporto qualità/prezzo/dotazioni interessante, specie perché non si fa mancare nulla in termini di tecnologia e di sicurezza attiva (ADAS).
SCHEDA TECNICA 1.0 TSI EVO
- Motore: 1.0 TSI tre cilindri
- Potenza: 81 kW/110 CV a 5.500 giri
- Coppia max: 200 Nm tra 2.000 e 3.000 giri
- Trasmissione: manuale a 6 rapporti / DSG
- Conformità emissioni: Euro 6d
- Trazione: anteriore
- Sospensioni anteriori: tipo MacPherson con bracci triangolari e barra stabilizzatrice
- Sospensioni posteriori: a bracci interconnessi
- Freni: 4 dischi con pinza flottante a singolo pistoncino
- Consumi dichiarati (WLTP): 5.0-5.5 l/100 km (5.5-5.9 l/100 km con DSG)
- Peso in ordine di marcia: 1.165 – 1.194 kg (1.187 – 1.216 kg con DSG)
- Volume bagagliaio min / max: 380 – 1.190 litri
- Capacità serbatoio: 40 litri
- Pneumatici: 185/65 R15 (Ambition) o 195/55 R16 (Style)
- Lunghezza: 4.108 mm
- Larghezza: 1.780 mm
- Altezza: 1.459 mm
- Passo: 2.564 mm
INTERNI: BAGAGLIAIO E ABITACOLO
Skoda è tra le auto più furbe e pratiche che si possano avere in termini di vivibilità quotidiana degli interni. Fabia non smentisce il famoso motto “Simply Clever” e migliora anche nel design. La plancia è ora meno sobria, impreziosita da finiture in tessuto e dal profilo colorato che conferisce una buona alternanza di colori e materiali.
Peccato che manchi lo sforzo di rendere più morbide i rivestimenti interni delle portiere. Queste sono completamente dominate da plastiche rigide: buono l’assemblaggio ma il pannello porta è esteticamente più simile al vecchio corso del brand che a quello nuovo, fatto anche di soluzioni più pregiate come visto su Octavia.
Insomma, si nota che Fabia ha dovuto scendere ad alcuni compromessi. Il resto è però interessante: il porta bicchieri si può eliminare, dietro c’è uno “svuota tasche” per i passeggeri posteriori, tutte le USB sono di tipo C (2 davanti, 2 dietro) e c’è anche quella integrata nel retrovisore interno che permette di alimentare una eventuale dashcam.
Un supporto per la penna, due supporti per carte di credito e tagliandi del parcheggio/autostrada, la ricarica wireless per gli smartphone con un tappetino di dimensioni generose (supera la prova Z Fold2), e nel bagagliaio le attenzioni sono tante.
Qui, infatti, troviamo tanti ganci, un divisore, la rete integrata sotto alla cappelliera che può ospitare oggetti e che, se scegliete il vetro panoramico, tiene in posizione una tenda per oscurare il tetto, modulabile in tre parti.
Sotto al piano modulabile in altezza c’è poi una protezione per il bordo del bagagliaio e la carrozzeria: basta estrarla, farle abbracciare il paraurti posteriore e potrete sedervi a cambiare le scarpe senza sporcare i pantaloni.
Possono sembrare accessori di poco conto ma sono quelli che poi, nell’uso quotidiano e intenso dell’auto, tutti noi abbiamo desiderato, magari più di una volta. Si può risolvere con l’aftermarket, è vero, ma qui c’è il vantaggio di avere una perfetta integrazione.
Chi siede dietro sta comodo per essere una segmento B: buono lo spazio in altezza, anche due passeggeri poco più alti di 1.8 m possono trovare posto, il passo è aumentato e in larghezza è giusta. In cinque bisogna fare qualche sacrificio perché il tunnel centrale è molto pronunciato, ma dietro ci sono le bocchette del climatizzatore che può essere anche bi-zona.
PROVA SU STRADA
Il turbo benzina 1.0 non ha problemi a spingere la Fabia e risulta quello giusto per il segmento. Sarà anche un tre cilindri, è vero, ma non è paragonabile con i frullini di ieri. Si tratta di un’unità ormai rodata, che non avrà la coppia da traino ma quei 200 Nm li eroga dove servono, fra i 2.000 e i 3.000 giri.
Manca la guidabilità da diesel, quello che inizia a spingere 500 giri più in basso, ma nel misto gira anche allegrotto con 110 CV se si tiene la lancetta del contagiri nella fascia giusta.
Skoda Fabia non sarà ibrida: il gruppo ha confermato che la piattaforma MQB A0 si dovrà accontentare di motori non elettrificati
In basso ha qualche vibrazione, evidenziata anche in fase di riavvio del sistema start/stop che interviene al semaforo per limare leggerissimamente i consumi, e il sound non è certo eccitante. Il motore si fa invasivo nell’abitacolo solo quando lo si spinge vicino al limitatore. Senza infamia e senza lode il cambio manuale a 6 rapporti: consigliato il DSG se prevedete di perdere tanto tempo nel traffico!
Skoda Fabia è abbastanza silenziosa, nella media del segmento per quanto riguarda andature urbane ed extra-urbane (filtra bene anche il rotolamento su asfalto a grana grossa) ma nulla di entusiasmante in autostrada (provata in strade con limite a 120 km/h), seppur questa critica valga per tutte le segmento B del mercato di massa. Bisogna andare nel mondo premium per avere più pace per le orecchie a 130 km/h e oltre.
Il telaio, MQB A0, è di quelli validi e cambia completamente la dinamica di guida se arrivate dalla precedente generazione di Fabia. Vi ritroverete con un’auto più rigida a livello di piattaforma, tanto che il pianale è lo stesso su cui si sta testando la versione Rally2 che però avrà un 1.6 turbo, trazione integrale e differenziali meccanici.
Sogni da rally a parte, Fabia stradale soffre un po’ di rollio ma è molto guidabile pur non sfruttando nulla di sofisticato a livello di sospensioni. È davvero facile: leggera di sterzo, un setup morbido per non far soffrire troppo le buche ma manca quella sensazione di sportività proprio perché, anche in Sport, il carico dello sterzo non è che sia proprio estremo. Resta sempre di quelli che permettono di manovrare il volante come se fosse burro.
Da guidare nella massima tranquillità se si scelgono i motori aspirati (per risparmiare ma non adatti a tutte le esigenze), Fabia è giusta con il TSI EVO 1.0: prendete il 95 CV per un uso non intenso (il cambio manuale è un 5 rapporti), o il 110 CV se la famiglia è più numerosa e i viaggi lunghi sono più frequenti. Qui avrete il manuale a 6 rapporti o il DSG a 7 marce. Consumi? Con il mille turbo più potente abbiamo registrato 6 litri nella prima prova reale, ma confermeremo o smentiremo questo dato in sede di recensione completa.
TECNOLOGIA: INFOTAINMENT E ADAS
Con l’aggiornamento alla piattaforma MQB A0 si fa davvero quel salto generazionale di cui Fabia aveva bisogno. Cambia tutto, si guida in una maniera completamente diversa e, all’interno, entra nell’era moderna. Con gli optional si ha la strumentazione digitale da 10,25″ (altrimenti: analogica + 3,5″ per il CdB).
L’infotainment di base è quello da 8″ perché in Italia non ci sarà l’allestimento d’ingresso: si parte già con il secondo livello. Amundsen arriva a 9,2″, è connesso, ha i controlli a gesti e la piattaforma è la MIB 3 del gruppo Volkswagen: grafica moderna e piacevole, buona fluidità, tante opzioni e il supporto agli smartphone con Apple CarPlay Wireless e Android Auto Wireless scegliendo Wireless SmarLink con il Phone Box per la ricarica a induzione.
Apprezzata la scelta di tenere i controlli manuali per il climatizzatore anche se in formula mista: le funzioni principali (incluso disappannamento vetri) sono tutte tramite pulsante. Le regolazioni di fino sui flussi (se scegliete la modalità manuale al posto di quella automatica) e altre funzioni si gestiscono dal touchscreen grazie ad un tasto reale che richiama il relativo menu.
Infine, l’altra grande evoluzione è quella degli ADAS. Avete la sicurezza attiva di serie mentre il semi-automatismo del Livello 2 è optional e permette, con il pacchetto Travel, di centrare automaticamente la corsia e usare il Cruise Control Adattivo.
Insomma, tutto il meglio che potete avere oggi dal gruppo VAG è disponibile anche qui, incluso lo sterzo è capacitivo.
PREZZI E ALLESTIMENTI
Premettendo, come al solito, che il prezzo di listino non è mai quello che vedrete in concessionaria con i preventivi reali, Skoda Fabia parte – sulla carta – da 16.900€. Da escludere salvo rari casi d’uso: è una Ambition, è vero, ma sono poche le persone che potranno farsi bastare 65 CV.
Va meglio con il mille aspirato da 80 CV (adatto ai neopatentati) che, per inciso, rappresenta il livello d’ingresso al lancio visto che il 65 CV non è ancora configurabile. Ambition costa 17.600€ e ha una buona dotazione di serie: mantenimento corsia e frenata automatica d’emergenza, cruise control (non adattivo), climatizzatore, sensori posteriori di parcheggio, supporto smartphone, il Bolero da 8″ e 2 USB C. Al lancio il Comfort Ambition è incluso e porta a 4 le USB C, a 4 i cristalli elettrici, aggiunge le bocchette per l’aria al posteriore, Skoda Connect, bracciolo anteriore e gli ugelli lavavetro anti-congelamento.
Chi la sta valutando come unica auto di famiglia, e visto il bagagliaio generoso e l’abitabilità potrebbe farlo, dovrebbe puntare sul turbo benzina (TSI EVO).
CONFIGURATORE ONLINE NUOVA SKODA FABIA (2022)
Si parte da 18.300€ e si arriva a 22.100€ con il DSG sulla versione da 110 CV. Style è l’allestimento top di gamma che “vizia” con il clima bi-zona, keyless, retrovisori anti-abbagliamento, cerchi da 16″, fendinebbia, luci ambientali LED, carrozzeria bi-color e, al lancio, anteriore Full LED (altrimenti avrete solo le luci diurne).
Nuova Skoda Fabia arriverà nelle concessionarie italiane a metà ottobre 2021.
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